04 luglio, 2010

Cono d'ombra

Una linea di irrazionalità percorre l'universo, simile ad una fenditura in un muro. Ciò non dipende solo dall'autocontradditorietà del tutto, poiché qualcosa di indefinibile e di oscuro borda i confini del reale. Più si cerca di stanare l'enigma, più esso si interna nel sottosuolo della verità. Tra gli spigoli del mondo che non riusciamo a smussare il più tagliente è il dolore che eclissa la felicità. Noi, infatti, conosciamo la felicità solo per assenza di pena o come rimpianto o come proiezione. E' in questo aspetto proiettivo e dunque alienante che le religioni (anche quelle laiche, come la religione del progresso) dichiarano la loro sconfitta: di fronte alla spoliazione del presente, si lascia splendere il vibrante miraggio del futuro, quando la sofferenza e l'iniquità saranno cancellate.

Nella natura umana è intrinseco l'impulso alla felicità: in questo movimento perennemente frustrato, è inscritto il destino dell'esistenza. Pagine memorabili vergarono, tra gli altri, Lucrezio e Schopenauer su questa tensione insopprimibile ed insoddisfatta, una smania infinita mortificata nel finito. Schopenauer, uno dei più acuti indagatori del dolore, scrisse:"Che ogni felicità sia di natura negativa soltanto... abbiamo una prova. Ogni poesia epica o drammatica può in ogni caso rappresentare soltanto uno sforzo, un'aspirazione attiva, una lotta per la conquista della felicità e non mai la felicità durevole e compiuta. Essa conduce il suo eroe attraverso mille difficoltà e pericoli sino alla meta: non appena questa è raggiunta, subito lascia cadere il sipario. Null'altro, infatti, le resterebbe, se non mostrare che la luminosa meta, nella quale forse sognava di trovare l'appagamento, ha beffato anche lui, di modo che, quando l'ha raggiunta, egli non si trova meglio di prima."(Il mondo come volontà e rappresentazione)

Paradossalmente si potrebbe asserire che l'incongruità del mondo non è tanto nei patimenti, ma nell'anelito ad una felicità chimerica che non sappiamo da chi o che cosa fu instillata o se fu conseguenza di un cambiamento. Non potrebbero gli uomini contentarsi di essere come gli animali che non sono torturati da desideri irrealizzabili? Gli uomini, invece, si protendono nell'esistenza, nello spazio-tempo, per carpire un briciolo di gioia, a confronto di una mole abnorme di mali. La coscienza e la conoscenza crescono come edere rampicanti che soffocano un cipresso. Così è invidiabile la condizione dei bruti, paghi, sebbene non sappiano di esserlo. Anche la morte per loro è un lento perdersi in un crepuscolo brumoso.

Per stroncare il dolore, i saggi hanno sempre consigliato di tollerare i fendenti della sorte e di rinunciare ai desideri: si pensi all'abstine et sustine di Epitteto. Facile a dirsi. Così l'unica fuga dall'affanno non è nel piacere, illusorio o talmente fugace da risultare inafferrabile, ma nell'estinzione degli impulsi, in un'attitudine che talora assomiglia ad una negazione. Si compie un moto a ritroso che si prefigge il ritorno ad una (presunta) condizione edenica, ad un essere originario in bilico sul non essere. L'itinerario dell'universo è un sottile cerchio inclinato. Dunque, dopo essere scivolati, si arranca per risalire, cercando di contrastare la forza di gravità e senza guardare nell'abisso.

Spesso si sente citare la necessità di una "liberazione in vita". A volte questa espressione pare equivalente a "liberazione da questa vita".



APOCALISSI ALIENE: il libro

6 commenti:

  1. ciao, volevo dirti una cosa, magari puoi anche non pubblicarlo come commento.
    Cerca , se non l'hai già visto, il documentario di History channel, della serie "Non è possibile" "Mind control". purtropo su youtube c'è solo in inglese.
    Parlano apertamente di controllo mentale con HAARP, microonde, e sostanze aeree (chemtrails)e citano l'US patent 6470214 dell'aeronautica usa, che ha come fine proprio l'utilizzo di micoonde per instillare messaggi nella mente, e manipolare il pensiero.
    è praticamente una prova
    da brividi..
    A breve ne scriverò anch'io sul mio blog.
    ciao
    w.b. insolitanotizia

    RispondiElimina
  2. Caro Zret, amare riflessioni, profonde, senza maschera. Sono stato anche io assalito da mestizia, in alcuni momenti della vita. Seguendo un semplice consiglio di Scandurra, ne uscivo: se guardi il cielo notturno, le stelle brilleranno anche dentro di te, per simpatia. Mi riempivano, entravo in risonanza con esse. Abbiamo tutti bisogno di fermarci alla stazione di servizio e fare il pieno. Una grande nostalgia ci assale, captiamo quei segnali brillanti, lontani ma conosciuti, perché da lì proveniamo.
    Angelo Ciccarella

    RispondiElimina
  3. W.B scrive:

    Cerca , se non l'hai già visto, il documentario di History channel, della serie "Non è possibile" "Mind control". purtropo su youtube c'è solo in inglese.
    Parlano apertamente di controllo mentale con HAARP, microonde, e sostanze aeree (chemtrails)e citano l'US patent 6470214 dell'aeronautica usa, che ha come fine proprio l'utilizzo di micoonde per instillare messaggi nella mente, e manipolare il pensiero.
    è praticamente una prova
    da brividi..
    A breve ne scriverò anch'io sul mio blog.
    ciao
    w.b. insolitanotizia

    RispondiElimina
  4. Premetto che non riesco a pubblicare i commenti. Se i lettori quindi non vedessero inseriti i loro contributi, ciò non dipende dalla mia volontà, ma da limiti del sistema o da... sabotaggi.

    Sì, Angelo, "desiderare" significa letteralmente provare nostalgia delle stelle. La vita va riscattata dal suo stato di deiezione: in che modo resta per un problema, ma almeno la meta si intravede.

    W.B. Mi documenterò appena possibile. La tua segnalazione è preziosa.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina
  5. Sì, Angelo, "desiderare" significa letteralmente provare nostalgia delle stelle. La vita va riscattata dal suo stato di deiezione: in che modo resta per un problema, ma almeno la meta si intravede.

    W.B. Mi documenterò appena possibile. La tua segnalazione è preziosa.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina
  6. Premetto che non riesco a pubblicare i commenti. Se i lettori quindi non vedessero inseriti i loro contributi, ciò non dipende dalla mia volontà, ma da limiti del sistema o da... sabotaggi.

    Sì, Angelo, "desiderare" significa letteralmente provare nostalgia delle stelle. La vita va riscattata dal suo stato di deiezione: in che modo resta per un problema, ma almeno la meta si intravede.

    W.B. Mi documenterò appena possibile. La tua segnalazione è preziosa.

    Ciao e grazie.

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.