Giorno dopo giorno, pare offuscarsi l’orizzonte di senso che, un tempo, affiorava tra la nebbia. Si è assaliti dal dubbio che il significato che ci ostiniamo a cercare ed a vedere nella filigrana delle cose, anche le più sparute, anche le più laceranti, sia un miraggio, un’illusione ottica.
Si confida nella Luce, ma che fatica immane, che smarrimento, aggirarsi tra spessi drappi d’ombre!
Si confida nella Luce, ma che fatica immane, che smarrimento, aggirarsi tra spessi drappi d’ombre!
Carissimo Zret, l'unica via d'uscita è entrare. È tosta, a volte non basta una vita per penetrare in quel paesaggio interiore, così alieno dal comune sentire, così irricevibile in un mondo folle. Il più duro è ancora da fare. Segni ci appaiono, non sempre decifrabili, non sempre acquisibili; eppure...
RispondiEliminaLa 'capoccia' ha bisogno di prove; il sentimento ne è affamato; il soma è prova a se stesso; lo spirito? Vola via senza zavorre.
Mi viene in mente, Angelo, la celebre pagina dei Promessi sposi, in cui l'innominato si apre alla speranza, quando ode i rintocchi delle campane e vede il lucore dell'alba. Segni? Indizi di un cambiamento, di una vita finalmente vita?
RispondiEliminaCiao e grazie.
caro Zret questo post mi rispecchia in pieno in questo momento..e il commento di Angelo e' bellissimo..."l'unica via d'uscita e' entrare "...ciao!
RispondiEliminaViviamo ormai in un blade runner,un buio sormontato da lunghe ombre minacciose, perché abbiamo ormai da nmolto tempo abdicato al nostro ruolo primario di cittadini del mondo.
RispondiEliminaOggi ho ascoltato il congresso di Nichi Vendola, e nonostante la mia avversità alla politica tutta, devo dire che ha rapito la mia attenzione per i contenutri del suo interessante monologo (come siamo plagiabili) non bisognerebbe mai che gli altri agiscano per conto nostro, o decidere quello che va bene per noi.
Nessuno può vivere la nostra vita al nostro posto.
Un cordiale saluto, wlady
Kikio, siamo viandanti.
RispondiEliminaWlady, una volta sentii cinque minuti di un discorso di Vendola e mi piacque, ma nei "politici" non nutro alcuna fiducia. Colui offre le lacrime (finte) sue e non le lacrime delle cose.
Ciao e grazie.
E' sempre un grande piacere leggere te, Zret, e i commenti dei tuoi lettori.
RispondiEliminaGrazie a tutti, mi sento meno solo.
Grazie a te, Mike, anche da parte dei lettori.
RispondiEliminaCiao!
Vendola ha il dono della facondia. Ed è un buon politico e, come tale, sa vendere bene una ridda di illusioni. La Sinistra, spompata com'è di uomini e di idee, si accalca attorno a questo oratore bleso per quanto abile.
RispondiEliminaI personaggi in cerca d'autore da cui essa è formata penso giocheranno con quest'uomo le ultime loro carte prima di affondare per sempre nel baratro del nulla.
Ma noi siamo vaccinati da lungo se non lunghissimo tempo nei confronti di qualsiasi incantatore di serpenti. I falsi profeti ed i venditori di fumo non potranno mai far presa su alcuno di noi. Siamo insomma diventati impermeabili di fronte a qualsiasi 'charme', di fronte a qualsiasi attacco magico da qualunque parte possa esso provenire.
Condivido e sottoscrivo.
RispondiEliminaL'ombra, caro Zret, rende la luce "viva". Che "relatà" sarebbe solo con la luce abbacinante che da sola non dà spessore alle cose?
RispondiEliminaE' il lucore appena percettibile nel buio che ci consente di sperare (come l'Innominato del Manzoni).
Grazie delle tue riflessioni che di riflesso (scusa il pasticcio di parole!) mi fanno riflettere su alcuni passaggi della vita.
Sì, Paolo, Vendola ha il dono di un'eloquenza ore rotundo. Alla fine il nulla può vendersi come vuole, ma resta nulla.
RispondiEliminaMargius, i riflessi rendono più belli i diamanti.
Ciao e grazie.
Molto molto interessante! Passa da me a volte, ho appena scritto un post sull'acqua e gradirei pareri e commenti.
RispondiEliminaSaluti
Norbit
Norbit, purtroppo ho pochissimo tempo, ma passo sul tuo blog a leggere ed a commentare.
RispondiEliminaCiao