22 agosto, 2011

Perché approdarono?

George Adamski, nel volume “I dischi volanti torneranno”, scrive: “Nell’ottobre 1946 gli Stati Uniti inviarono il loro primo segnale radar in direzione della Luna. Il bersaglio era il centro della faccia visibile della Luna, poiché i nostri scienziati intendevano calcolare accuratamente la distanza tra il nostro pianeta ed il suo satellite per mezzo della misurazione del tempo impiegato dal segnale a percorrerla, attraversando lo spazio esterno ed a ritornare sulla Terra. … Secondo gli extraterrestri con i quali ebbi il piacere di discutere questo argomento, il segnale radar emesso colpi la Luna ai margini della faccia rivolta verso la Terra e fu riecheggiato nello spazio, mettendo in allarme le sentinelle che lo percepirono, attraverso i loro strumenti su Venere e su Marte. Per la sua stranezza esso fu interpretato come una richiesta di soccorso. Immediatamente furono trasmessi segnali in risposta e, quando a questi non seguì alcuna reazione, furono inviate alcune astronavi ad investigare che si diressero verso la parte del nostro pianeta da cui era partito il segnale originario. […]

Poiché gli astronauti non avevano familiarità con la conformazione del terreno e con la nostra atmosfera (i Terrestri avevano compiuto alcuni esperimenti con ordigni nucleari ed alcune bombe atomiche erano state fatte esplodere non molto tempo prima verso la fine della guerra, creando condizioni innaturali) o con l’intensità del campo magnetico terrestre, gli atterraggi conclusisi tragicamente furono più numerosi di quanto si possa immaginare. Frank Scully cita diversi di questi casi nel suo libro ‘Behind flying saucers’. … Nel 1946 i nostri scienziati cominciarono a captare strani segnali in codice che essi non furono in grado di interpretare. Dai calcoli emerse che le trasmissioni provenivano dai pianeti nostri vicini, a dispetto delle teorie scientifiche accettate fino a quel momento e che affermavano con dovizia di motivazioni che la vita vi era impossibile. Altri segnali parevano provenire dallo spazio aperto, uno stato di cose inspiegabile ed incredibile, a meno che non si prendesse in considerazione l’esistenza di veicoli spaziali. Questi segnali sono captati tuttora!”

L’informazione riportata dal controverso Adamski dovrebbe riferirsi alla prima registrazione termica della Luna risalente al 1946 ed eseguita dai radioastronomi Dicke e Beringer, alla frequenza di 24 GHz. Robert Henry Dicke (1916-1997) fu un fisico statunitense noto soprattutto per i suoi studi sulla radiazione cosmica di fondo. Durante la Seconda guerra mondiale lavorò allo sviluppo del radar al Massachusets Institute of Technology (M.I.T.). Quivi progettò uno strumento per misurare la radiazione nelle microonde. Lo strumento, noto come radiometro di Dicke, fu puntato verso il cielo alla ricerca di una radiazione proveniente dalle galassie: l’esito fu negativo e portò alla conclusione, poi rivelatasi corretta, che, se esisteva tale radiazione, essa doveva avere una temperatura inferiore a 20 gradi Kelvin.

Da quanto riferito, si evince che Adamski attribuisce l’ondata di avvistamenti U.F.O., peculiare degli anni ‘40 del XX secolo (specialmente dal 1945 al 1948) non alle esplosioni nucleari, che per le loro sconvolgenti conseguenze sugli equilibri fisici ed eterici del sistema solare, allarmarono, secondo altri contattisti, le civiltà dello spazio, ma al segnale irradiato nel 1946. Forse fu la concomitanza dei due eventi a determinare il fenomeno descritto dal celebre astrofilo, ossia la comparsa nei cieli statunitensi e di altre nazioni di navicelle provenienti da mondi lontani. Ad ogni modo una situazione di armonia era stata infranta; fu l’avvento di una nuova epoca, nel bene e nel male.[1]

L’informazione di Adamski non è da sottovalutare: “I dischi volanti torneranno” è un’opera ricca di notizie interessanti, lontana dal sensazionalismo che connota le frange esaltate del contattismo.[2] Sebbene alcune parti siano infirmate dall’ingenua fede nel progresso e nella scienza, uno studioso paziente potrà a distanza di circa mezzo secolo – il testo apparve nel 1959 – reperirvi anticipazioni, spunti e persino conferme. E’ vero che l’autore offre una visione probabilmente edulcorata ed unilaterale degli incontri con i "Fratelli dello spazio", ma non manca in lui la pur embrionale coscienza delle trame tessute da una struttura di potere segreta che egli chiama il “Gruppo del silenzio”.

Come è risaputo, Adamski, insieme con altri ricercatori e contattati, contribuì a definire, si accetti o si rifiuti la sua visione della questione extraterrestre in tutto o in parte, un’ufologia empirica e con ambizioni umanitarie. Oggi ci sembra che i suoi libri, oltre a rivestire un interesse antropologico, delineino, tra luci ed ombre, i capisaldi di una disciplina che si è poi arenata o ha subìto uno snaturamento. L’approccio strumentale, per quanto limitato, è preferibile alle elucubrazioni fantasiose e totalizzanti.

A tale proposito, osserva Angelo Ciccarella: “Oggi l'ufologo si cimenta in campi sdrucciolevoli, quelli dell'interpretazione del fenomeno, della sua natura e si appiattisce, senza uno straccio di verifica, sui racconti dei presunti rapiti sotto stato alterato di coscienza. Da qui reinventa una nuova cosmovisione dell'uomo e della vita, riempie il pantheon di antichi dèi e prevede disastri immani”.

Di fronte allo scadimento di un’ufologia ibrida con velleità filosofiche (si lasci la Filosofia ai pensatori) e persino onnicomprensive, si è tentati di rivisitare i classici degli anni ’50, ’60 e ‘70, per evitare di accodarsi ad esegesi demoniache o, di converso, salvifiche di sapore New age. Forse si riuscirà ad intravedere un barlume nei tenebrosi meandri di in cui ci aggiriamo.

[1] Carlo Barbera ricorda che le bombe nucleari del 1945 su Hiroshima e Nagasaki e tutti gli esperimenti nucleari successivi causarono uno strappo nell'aura del pianeta donde l'incidente di Roswell, i numerosi avvistamenti di U.F.O., le prime intrusioni aliene. Esistono ponti tra una dimensione ed un'altra, attraverso cui passano esseri, verso cui si accalcano creature imprigionate in un livello basso, anelanti ad entrare in questa realtà? Barbera ci ricorda che Aleister Crowley, con i suoi rituali, evocò inquietanti creature di altri piani dimensionali: tra queste Lam, un essere macrocefalo simile ai Grigi, protagonisti dell’ufologia a partire dagli anni '60 del XX secolo. Lo scienziato Jack Parsons e lo scrittore di fantascienza, Ron Hubbard, seguaci di Crowley, attuarono nel 1946 le Operazioni Babalon. La loro intenzione era quella di usare la magia sessuale per generare un figlio nei reami spirituali. Tali sinistri rituali furono compiuti nello stesso periodo in cui l’aura del pianeta era lacerata dalle esplosioni atomiche. Numerosi contattisti tra gli anni ‘50 e ‘60 del XX secolo, riportando le ammonizioni di presunti extraterrestri, insistettero sui pericoli connessi all’uso dell’energia nucleare non solo per Gaia, ma anche per i fragili equilibri del sistema solare e della nostra galassia.

[2] Tra le varie indicazioni rilevanti, accenno qui solo alla rarefazione delle nuvole cui Adamski attribuisce un accorciamento della vita media.


Fonti:

G. Adamski, I dischi volanti torneranno, Roma, 1978 pp. 21-23 e passim
Enciclopedia dell’Astronomia e della Cosmologia, Milano, 2005, s.v. Dicke


APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

10 commenti:

  1. Certamente saranno anche campi "Sdrucciolevoli", ma tutto questo sta accadendo sotto gli occhi di tutti, pensare al fatalismo è riduttivo, leggendo la storia passata, certe analogie si possono riscontrare; certamente per chi vuole ricercare la verità, è giusto mettere in discussione tutto, ma non si può farlo per sempre, sarebbe come negare la nostra esistenza.

    wlady

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  2. Wlady, mi chiedo se Adamski non sia stato vittima di essere fraudolenti o se sia entrato in contatto con i soliti alieni "buddhisti". In un caso o nell'altro, il destino è segnato.

    Ciao

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  3. Che Adamski seguisse la filosofia orientale Tibetana, è cosa nota ma è anche cosa nota che era un cristiano, dove mischiava misticismo e realtà, dico realtà perché sono convinto che abbia veramente avuto un contatto con un nordico proprio a San Diego, e guarda caso proprio nel 1946 quando dopo lo scoppio delle atomiche in Giappone, si sono manifestati innumerevoli avvistamenti di aeronavi discoidali.

    Gli avvistamenti di Adamski si sono verificati anche dopo quella data e sempre nel deserto californiano dove ancora oggi vi sono degli avvistamenti, ma sembra che la zona prediletta degli alieni adesso sia il Messico e tutta l'America Latina.

    Rimango del parere che i pianeti del sistema solare siano abitati da molto tempo da alieni di diverse specie, la Luna in primis (che non è quello che si vede o che vogliono farci vedere), Marte , Venere e anche Saturno, almeno i suoi satelliti.

    Ti dirò Zret, sono convinto che anche il Sole sia una specie di porta dimensionale, da dove creature di altri mondi e dimensioni vengono a farci visita.

    Fantascienza? Forse ma, se pensiamo solo a 200 anni fa' oggi possiamo riscontrare cose che allora erano inimmaginabili, pura fantascienza allora, ma tragicamente attuale oggi.

    Sì, il destino è segnato e non sarà mai come prima, forse un nuovo inizio senza la spada di Damocle delle religioni, potrà far rinascere un nuovo mondo, azzerando per sempre il vecchio.

    E' successo nei millenni passati di dover ricominciare da capo, Atlantide, Lemuria, non hanno ancora svelato i loro segreti, e forse non lo sveleranno mai, perché non siamo capaci di cercare la verità; per ora prevale la menzogna religiosa.

    Ciao, wlady

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  4. Ancora una cosa Zret, il discredito di Adamski da parte dell'intelligens, e voluto apposta, prima veniva sostenuto e poi ridicolizzato dagli stessi che lo hanno sostenuto, come è successo nel Nevada, dicendo che quello che era caduto era un pallone sonda.

    Certo è difficile far credere che Venere sia abitato, questo è il discredito fatto su Adamski; il fatto è che siamo ignoranti alla decima potenza e chi tira le fila lo sa'; ogni tanto mi rivedo "Il Nome Della Rosa", quanta verità che è stata nascosta per centinaia di anni al mondo da parte del clero.

    Così la stessa cosa la stanno facendo ancora oggi nell'era della tecnologia, ci danno il giochino pacco del PC con software obsoleti, quando esiste una tecnologia molto più avanzata.

    HAARP, modificazione della ionosfera, Bio e Geo Ingegneria, laser e microonde, strumenti atti a distruggere l'essere umano in mano a dei paranoici criminali militari; ecco perché Tesla (che sapeva) non ha voluto divulgare una tale tecnologia free energy, ma lo hanno rapinato e costretto al silenzio in una camera d'albergo dove è morto in solitudine.

    Ciao e scusa il mio dilungamento, Wlady

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  5. Venere abitato? Potrebbe essere. Su Marte e sulla Luna si trovano delle basi aliene.

    Dietro le quinte agiscono i militari ed i servizi che ne sanno una più del diavolo. Credo che i governi occulti abbiano stipulato accordi con visitatori malevoli: tecnologia in cambio di...

    Se non hanno ancora incenerito il pianeta, è solo un miracolo o forse questione di tempo.

    Ciao

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  6. Cresciuto a pane, Nutella e Peter Kolosimo, non ho mai letto niente di Adamski, per cui ti ringrazio per questi spunti, Zret.
    Tuttavia, volendo essere un po’ malizioso, mi chiedo dov’è il trucco. Cioè, mi manca un elemento della seguente equazione: Adamski sta a Icke, come X sta a 16 best-sellers venduti nel mondo. Se Icke viene pagato dai servizi segreti, e immagino si metta da parte una bella somma per quando andrà in pensione, Adamski cosa ci ha guadagnato? Non dirmi che è morto in miseria in qualche ospedale psichiatrico….
    Le esplosioni dell’agosto 1945 devono aver scosso l’emotività di milioni di occidentali, suscitando un’ondata di sensi di colpa: non sarà che Adamski e altri abbiano tirato in ballo gli alieni “preoccupati” proprio perché ammazzare migliaia di giapponesi con due sole bombe fu un evento troppo grosso da accettare e digerire? Oggi mi pare che l’abbiamo digerito fin troppo bene. Il tempo è galantuomo, si dice infatti.

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  7. E' possibile che Adamski abbia ricevuto delle imbeccate dalla C.I.A.. Fu sepolto nel cimitero di Arlington, dove sono sepolti gli "eroi" statunitensi. Forse egli adempì un compito assegnatogli dai servizi o forse no. Disubbedì a certi ordini? Da chi veramente apprese quello che apprese. Adamski è figura controversa e, a differenza di Icke, non travalicò i confini di un approccio empirico né si arricchì in modo scandaloso.

    Credo che le esplosioni nucleari siano, nella storia del nostro disgraziato pianeta, uno spartiacque e che convinsero alcuni ad intevenire, mentre la tua spiegazione psico-sociologica non mi persuade.

    Ciao

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  8. Caro Zret, ben fai a mettere in giusta evidenza il buon Adamski, che come il vino vecchio e ben conservato, acquista di anno in anno, pregio e sapore. A seguire le elucubrazioni degli psicoufologi attuali, mi viene sempre più voglia di andarmi a rileggere il nostro contattista, insieme agli ottimi ricercatori Keel, Vallè, Ribeira, l'italiano Pier Luigi Sani.
    In quanto alla possibilità che alcuni pianeti del sistema solare siano abitati, beh, lo so per certo. Ma a parte quanto possa affermare sulla base delle mie avventure (ma non sono il solo, grazie a Dio), la stessa agenzia spaziale americana e il governo ombra anglofono, conoscono quanto da me asserito. Noi terrestre non siamo gli unici ad abitare un pianeta del sistema Sol. Chi è in possesso di tali verità, le tiene ben celate e lascia che agenti provocatori come David Icke, sparino utili fesserie miste a scampoli di dati reali.
    La Luna, comunque, è la chiave di volta della presenza di altri esseri senzienti, alcuni dei quali ci fanno visita da tempi immemori. Cyrano de Bergerac la sapeva lunga, almeno quanto il suo naso.

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  9. Angelo, il sistema solare è pieno di enigmi, l'universo è costellato di misteri e chissà quanti segreti si celano negli universi.

    Il nome del Venusiano incontrato da Adamski, Orthon, si collega ad antiche tradizioni. Una bella sciarada.

    Ciao

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