12 settembre, 2011

Progetto

Quando sento qualcuno che elabora progetti per il futuro, non so se sorridere o compatire. Quale futuro? Le nuove generazioni credono che tutto quanto continuerà più o meno come prima: non percepiscono i prolegomeni del disfacimento che gli adulti, invece, il più delle volte sottovalutano. Quasi tutti gli adolescenti ed i giovani, pragmatici ed utlitaristi, studiano figurandosi una carriera. Il sistema li ha abituati a perseguire obiettivi meramente materiali: così, una volta che avranno completato gli studi, andranno incontro a cocenti delusioni. Dalla scuola odierna si può apprendere solo qualche conoscenza utile ai fini pratici e nulla (o quasi) che possieda un vero significato culturale. Non avranno neppure il conforto di una poesia da declamare nella mente, prima della fine.

Molti non hanno compreso che siamo ormai prossimi ad un guado doloroso, decisivo. Per la prima volta, nel percorso del genere umano, non è soltanto la storia a disgregarsi, ma la realtà, così come la conosciamo. I progetti che saranno attuati non sono quelli dei cittadini, ma quelli dei potentati… e sono diametralmente opposti. Figurarsi una vita “normale” con un lavoro, una famiglia, le ferie estive è utopia: il mondo piccolo piccolo del borghese sta per crollare.

Negli anni che seguiranno sarà un miracolo, se preserveremo uno stato di salute accettabile, se qualcuno manterrà l’equlibrio di fronte ad eventi terribili, estremi. Ho visto quali sono le reazioni delle persone che amano definirsi “spirituali”, “evolute”: se prospetti loro la possibilità che un giorno non lontano manchi l’essenziale per sopravvivere, la loro “spiritualità” si sbriciola come una cialda. Un uomo veramente evoluto di fronte alle sventure ed alla morte, si comporta come un saggio stoico, ma oggi la “saggezza” non prescinde dalla carta di credito.

I più accorti prenderanno delle precauzioni, ma non è sicuro che le attenzioni li metteranno al riparo. E’ verosimile che alcuni cambiamenti saranno a tal punto repentini e distruttivi che atterreranno anche i prudenti. La situazione incombente non è neppure assimilabile alle circostanze che precedettero il declino dell’Impero romano: non vedremo popoli esterni profilarsi minacciosi all’orizzonte. Il nemico non è alle porte della città: l’ha già espugnata, senza che ce ne accorgessimo.

E’ vano ed illusorio progettare. Viviamo questi ultimi scampoli di presente, consci che l’ingranaggio sta per incepparsi. D’altronde non ci si può augurare che l’attuale stato di cose continui ancora a lungo, logorato da una decadenza sempre più turpe, in uno stillicidio intollerabile.

Meglio il deserto, dove rarissime ma fecondatrici piogge favoriscono meravigliose fioriture, che un “paradiso” di plastica.

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

20 commenti:

  1. credere in ciò che scrivi lo rende più vero del reale.
    Mi dispiace leggere questa poca fiducia. Penso che l'uomo nel momento del bisogna sia capace di cose meravigliose anche di amare.
    Il futuro non sarà come lo dipingono "loro" ma come lo scriverai tu (noi).

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  2. Adapo, nei momenti cruciali si vedrà. Con Dante si potrebbe scrivere "Qui si parrà la tua nobilitate". Probabilmente alcuni si dimostreranno nobili; altri no.

    Il futuro è un'incognita e non sappiamo che cosa ci riservi.

    Ciao

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  3. Introduco un comento che l'amica C. non riesce ad inserire.

    "Hai ragione. Stiamo proprio nella situazione che tu descrivi. L'unica possibilità è rafforzare il piu possibile lo spirito e cercare di aiutare altri a comprendere la situazione e a rafforzarsi a loro volta.

    Il resto è nelle mani di Dio.

    E speriamo che chi come noi auspica di restare in piedi, ne abbia veramente la forza quando tutto sarà drammatico ed estremo.

    Allora si che ognuno mostrerà se la sua casa era veramente costruita sulla roccia.

    Un forte abbraccio, ti voglio bene."

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  4. Progettare non ha senso, indipendentemente dal fatto che il mondo tenda al male o al bene. C'è un unico progetto comune a tutti. Capire il senso della vita (e della morte). Tutto il resto è lo scenario del gioco.

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  5. Condivido anche i commenti...occorrono più che mai comprensione e compassione...anche perché il tempo occorrente al cambiamento potrebbe non essere così repentino...credo che con molta probabilità nel 2020 staremo ancora qui a constatare l'ulteriore dissolvimento di questo sottomondo sempre più sottovuoto, prodotto in serie...sbigottiremo ancora di una presunta ottusa positività ostentata dall'oligarichia dominante che rafforzerà il suo totalitarismo.
    Questo è un potere che della diffusione del disincanto fa strumento invincibile del proprio dominio sulle anime...in un certo senso la fine è già accaduta...comunque l'appuntamento cosmico previsto per il 2012 è una indegna contraffazione temporale...una svista calendariale montata ad arte
    Un saluto

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  6. Che belle parole, Zret, tristi ma veritiere.
    Lavoro con i giovani, la mia vita quotidiana è incentrata sui "progetti" (di vita e di studio), ma tante volte mi accorgo che questi giovani arrivano all'età adulta senza avere una visione chiara della vita e del futuro. Per cui, disilludono in parte i fatidici progetti fatti dai genitori. Anche tu, come insegnante, ti scontrerai con questa realtà ogni giorno, immagino.
    Saluti, Sharon

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  7. Giovanni, tra il 2001 (con il 911) ed il 2012 intercorrono 11 anni, dunque non penso che passerà, senza colpo ferire. Che poi il cambiamento, invece di essere repentino, possa essere graduale, è vero, ma, rebus sic stantibus, pochi arriveranno al guado.

    Resistere fino al 2020 ed oltre in questo modo? Ne pas possible. Almeno pe me.

    Ciao

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  8. Giusto, Trotterella, la vita è impegnata in un tentativo ermeneutico. Anche fosse votata al fallimento, è questa esigenza chiarificatrice a conferire senso, nel senso di direzione più che di significato.

    Ciao

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  9. Sharon, è inevitabile, in parte, proiettarsi nel futuro, ma sono i progetti meramente materiali destinati a naufragare. Costruiamo, se ne siamo capaci, il tempio dell'anima.

    Ciao

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  10. Anche se mi rendo conto che nutrire speranze sia quanto meno ingenuo e che il tempo a nostra disposizione forse è già esaurito da un pezzo, non posso però lasciare il mio futuro in mano a loschissimi figuri dalla lingua sibilante. Prepariamoci alla resistenza amici che anche nei tempi più bui una sola candela di cera rischiara più di mille lampade a basso consumo! Ciao, G.B.

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  11. Sagge riflessioni, Zret, che vedo solo adesso. I tuoi pensieri coincidono - e da un sacco di tempo ormai - con i miei.

    Ho davanti i miei figli, ormai adulti e laureandi, e so con largo anticipo che tutto quello che hanno studiato e fatto non gli servirà pressochè a nulla.

    So da un pezzo - ebbi la prima folgorante intuizione in tal senso nel 1971 - che tutto è è finito - 'consummatum est', direbbe l'evangelista - ma il guaio è che non riesco ad immaginarmi nemmeno a grandi linee come potrebbe presentarsi ai superstiti l'ipotetico futuro, dopo l'inevitabile salto quantico.

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  12. G.B., riapproprarsi del presente significherebbe ridefinire il futuro, ma mi pare impresa difficile.

    Paolo, fosti davvero lungimirante. Neanch'io riesco ad immaginare i tempi futuri, a figurarmeli con precisione. E' come se i tempi antecedenti il salto e quelli successivi fossero immersi in una fitta nebbia. L'obnubilamento della visione potrebbe essere perfino un vantaggio.

    Ciao

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  13. lucido e chiarificante articolo,anche se la situazione è ancora piu grave purtroppo,ma come ho spesso detto,io invece sono piu propenso verso il positivo,sia per mia personale visione e sia per visioni e esperienze che vidi io stesso.Dobbiamo tutti capire che questa realta che molta gente chiama normalita è un atificio un'illusione,come noi ben sappiamo,e considerare il sicuro lavoro o altro la normalita è solo un'altra prigione, per me è anche questa invece la morte,vivere una vita misera da schiavo in una fabrica,e assistere allo squalore odierno dell'homus sodomitus,o vedere il degrado che fuoriesce da tutte le parti,be meglio a questo punto perire che il non vivere in una esistenza inutile e degradante.Chiarisco l'appunto,questo sistema è stato progettato per arrivare fino a questo punto,l'illusione che hanno vissuto i nostri genitori schiavi ma con qualcosa in piu,è solo servita per avere il tempo di pianificare il tutto,nel 2001 quando vi fu l'autoattentato alle torri gemelle,era precisamente il giorno in cui cominciava il ciclo solare di 11 anni dal minimo al massimo solare che si ha ora nel 2011,essi usano il sole(che adorano essendo un essere vivente)per favorirsi la forza maschile quindi la potenza del sole,essi direi che abusano di questa forza.In pratica molte profezie tra cui quelle maya o hopi,parlano proprio di un periodo di transizione per il 5 mondo o era d'oro,di 22 anni chiamato il tempo del non tempo appunto,comincio nel 91 e nel 2001(11 anni fino al 2011-2012 meta di un tempo,il tempo poi un tempo e meta di un tempo,descritto nell'apocalisse è il ciclo del sole 11 anni) è iniziata la battaglia finale tra i figli della luce e i figli delle tenebre o i figli di baal,quindi fratelli io dico che quando tra poco tutto cadra completamente,li si spartiranno le acque della menzogna e dell'inganno,e li ognuno fara la sua scelta,tutti vedranno e tutti dovranno scegliere,quindi preferisco che tutto crolli e si riveli per quello che è,che vivere in un continuo inganno,dove essi ci attacano e chi dice che siamo in guerra è preso per pazzo,e li sono certo i giusti si uniranno ell'antica fratellanza, li circonderemo e li annienteremo senza pieta,in realta noi non perdiamo niente,se moriamo ritorniamo dal grande spirito,e poi saremo reincarnati in altri pianeti o mondi,con il ricordo del se pero stavolta,e se vinciamo allora avremmo il regno di Dio ritornato,be fratelli gli unici a perdere sono sempre loro,non abbiate paura è l'ora di combattere,è l'ora della gloria che solo noi possiamo portare su questo mondo,e ricordate che il loro potere è una illusione come tutto il resto,sono gli schavi che danno il potere a loro,non esiste padrone senza schiavi,il potere stesso è una illusione

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  14. E' un piacere leggervi, mi trovo in sintonia.

    E ... diciamolo, Ba.al, è della stirpe di En.lil che ha generato Yhaweh, dove tutte le religioni monoteistiche hanno perpetrato l'inganno per migliaia di anni.

    wlady

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  15. SAPPIAMO CHE MOLTI LETTORI NON SONO PIU' IN GRADO DI ACCEDERE AL BLOG TANKER ENEMY. QUESTO PER VIA DEI BLOCCHI DNS IMPOSTI DAL GOVERNO. ESISTE UN METODO PER AGGIRARE IL BLOCCO. CHI DOVESSE AVERNE BISOGNO, CI INVII RICHIESTA A tanker.enemyatgmail.com.

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  16. La società è diventata una massa opaca e mediocre a furia di progettare.
    Ogni giorno continuiamo a sentire frasi precotte, misere etichette di una morale che mortifica la vita e che spegne il sorriso spontaneo di esserci semplicemente. Bisogna sapersi godere il piacere del momento presente invece di evitarlo pensando al futuro. Si dovrebbe dare splendore ai giardini del proprio paesaggio interiore, invece che seminarli e trascurarli con progetti futuri. Il progetto è legato alla speranza! Il progetto è l'edificazione di un limite. Io il progetto lo getto. Mi impedisce di essere libero.
    Ciao Zret!

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  17. Ciao Zret volevo inviarti un link ( scusa per l' off topic) di un ricevitore da applicare al computer per determinare posizione a parametri di volo di voli aerei civili nelle immediate vicinanze (ADSB) Automatic Dependent Surveillance Broadcast.IL tutto e' asssolutamente legale,ovviamente.costa relativamente poco 70 euro.
    http://radiolawendel.blogspot.com/2011/09/uomini-radar-fai-da-te-ricevitori-ads-b.html

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  18. Ciao Claude, è errato alienarsi nel futuro o nel passato. Cerchiamo di vivere il presente, benché esso sia inafferrabile.

    Ciao Mauro, disponiamo di un sistema simile, sennonché gli aerei chimici volano a transponder spento o occultati dietro i segnali di velivoli civili sicché il radar passivo risulta inutile.

    Grazie comunque.

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  19. scusate se salto i commenti.. li lessi qualche giorno fa, ora non li ricordo..

    Da un certo punto di vista, trovo che la situazione degli studenti che progettano sia ancora peggiore: che trovino una realtà bella e pronta in cui dare vita ai propri progetti..! questo capita a quelle menti a tal punto plagiate che non possono chiedere di meglio che le cose siano così come sono, e dunque con i loro affari perpetuano la breve vita di una società morente.. non so se rendo quanto vorrei esprimere, solo vorrei sottolineare che se il sistema sta ancora in piedi, traballante e senza speranze, è solo perché ha messo in atto dispositivi per il lavaggio del cervello (le università, ad esempio)che creano individui compatibili con la decadenza.. E questi individui innalzano le proprie attività fingendo che le macerie siano mattoni appena fatti, e non hanno un minimo di spirito critico per valutare quali siano le condizioni..

    D'altra parte, anche se la situazione è tragica, credo sia importante avere dei progetti, anche se questi devono inebriarsi della consapevolezza che la nostra società è in declino e quindi cercare di farsi apolidi.. però forse, non si parla più qui di progetti, ma di cercare di sopravvivere cercando di non scendere a compromessi

    mi accorgo che la risposta è caotica.. ho difficoltà a esprimere il mio punto di vista

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