05 aprile, 2012

Idiot ça va

Fra le innumerevoli (e giustificate) riprensioni che ha ricevuto Matto Morti, una si è appuntata sul suo idioletto. Si è, infatti, biasimato che colui abusi di termini inglesi per darsi un contegno e per ostentare la (presunta) conoscenza della lingua nata nella perfida Albione. Ecco allora termini come governance, spending review, road map, spread ed abomini consimili. Invero, la favella barbara di Morti rispecchia una tendenza che pare irreversibile. La “lingua del sì” è sia imbastardita da un turpe connubio con l’inglese più triviale sia depauperata per opera di scombiccheracarte che, per incompetenza ed a causa di detestabili vezzi, hanno deturpato un idioma destinato, più che ad estinguersi, a diventare un ibrido.

Così, mentre scrittori di vaglia sono trascurati, imperversano mestieranti che ignorano sia il buon uso del lessico sia la morfo-sintassi: invano si combatte la crociata per preservare il congiuntivo, quando uno come Corrado Augias lo impiega, quando è necessario l’indicativo! Invano, se maitres à penser e docenti universitari ormai conoscono solo la dicitura “nel senso che”. E’ inutile rammentare che ad ogni vocabolo, collocato in un contesto, corrispondono sinapsi ed idee: il sistema giustappunto aborre le idee, chi è ancora in grado di pensare.

Non sorprenda dunque che l’avanguardia dei devastatori coincida con il Ministero della pubblica distruzione, specie con le prove dell’INVALSI, la nefanda iniziativa che disavvezza, con il suo schematismo, gli studenti (?) a ragionare, a riflettere, a comporre, ad intuire. Basate su quesiti a risposta multipla, prescindono dalla sfumatura, dalla valorizzazione dello stesso errore: tutto è incasellato e mortificato. Né si può ritenere che un tale “criterio di valutazione” possa essere idoneo a discipline scientifiche che, se tali sono, si radicano e crescono su un humus critico e dialettico. Certo che se la scienza è quella di una rivista dozzinale come “Focus” o di una trasmissione cialtronesca quale “Ulisse”, allora il livello degli scalcinati accertamenti INVALSI è, paradossalmente, fin troppo alto…

E’ per lo più disdegnata o misconosciuta l’opera di Tommaso Landolfi che, nella sua passione per lo stile efficace, polito e prezioso, si avventurò pure nella composizione di un racconto contenente solo parole cosiddette morte. La spoliazione linguistica, la sua regolarizzazione (si pensi alla neo-lingua orwelliana) implica un disfacimento culturale che è, nel contempo, causa e conseguenza di una tabe profonda. Pur senza la nostalgia antiquaria di Landolfi, si potrebbero e dovrebbero recuperare le energie del codice linguistico che si sprigionano proprio allorquando il codice è forzato. Si può entrare allora nel regno dell’arte la cui anima è nella connotazione, nello scostamento dalle valenze meramente comunicative.

Oggi il linguaggio si esempla su modelli infimi. Non saremo perciò lungi dal vero, se definiremo l’elocuzione di Matto Morti (e della sua nutrita schiera) idioletto. Sia chiaro: idioletto, non eloquio peculiare, tipico di un locutore, ma perfetta espressione di un perfetto…

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

18 commenti:

  1. ehh, si! Le piaceva giocare molto, forse l'unica vera pecca che si può trovare in un Uomo che le piaceva giocare ai casinò, ma le piaceva giocare molto di più con le parole, giocherellone e burlone, ma anche consapevole dell'amarezza del declino che la lingua Italiana andava incontro.

    Un Tuo concittadino Zret, anche se adottato per motivi di salute ha vissuto a Sanremo la parte finale della sua vita, per poi morire a Roma.

    Cordialissimo Amico, tu parli di personaggi che hanno contribuito a far crescere la nostra cultura, ma nelle scuole italiane (ormai verso il baratro) se ne guardano bene di portare alla ribalta personaggi come Tommaso Landolfi, o magari inserire come antologia i suoi libri (troppa grazia); certo, era un conservatore, ma in questo caso mi sembra doveroso conservare una cosa preziosa come la lingua di una nazione.

    Eppure i suo modi gergali, sono tutti lì nei vocabolari (chissà ancora per quanto); la semplicità era il suo motto, quasi un gioco per prendersi gioco dell'ignoranza che albergava allora, oggi siamo più emancipati, abbiamo mezzi e strumenti, ma dio mio, come siamo caduti e caduchi, e diciamolo, ignoranti.

    Grazie di questa ventata di freschezza.

    wlady

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Purtroppo Landolfi fu ghermito dal demone del gioco d'azzardo. Anche per questo motivo egli, di quando in quando, si recava a Sanremo. Pazienza se Landolfi o altri autori d'ingegno sono negletti: purché a scuola si legga qualcosa di Angela e di Attivissimo... :-)

    Grazie a te per il sagace commento.

    Ciao

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  4. ... mentre tu, SS, non conosci né l'italiano né l'inglese, eccellendo solo nell'ignoranza più crassa e tracotante.

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  5. Caro Zret,
    non riesco ancora a rassegnarmi al degrado imperante nell'attuale scuola italiana: provo amore autentico per la nostra lingua, come per le lingue classiche, ed è un vero colpo al cuore ogni volta che mi accorgo di quanto siano ignoranti -ma anche presuntuosi, tanto da non accorgersi della loro limitatezza- i giovani studenti di oggi.
    Ciao, Sharon

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  6. SS, il tuo inglese è sicuramente sciatto e piatto. E' come la riproduzione in plastica di un'opera d'arte.

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  7. Oh Z.! Mi metto a chanciare pure io, se mi è permesso.

    Ogni tanto mi sembra di essere diventato, io, demente, che non riesco a seguire un testo tutto intero. Mi sento avvelenato; O forse no! Sono gli altri avvelenati che non sanno più scrivere!?
    Io, per me, i giornali li uso per accendere il fuoco...Quindi quando me ne capita fra le mani uno, già comunque destinato al suo uso ultimo, mi soffermo un po' a leggere...Raramente riesco a proseguire oltre il titolo; E in genere sono tentato di camparlo di lato fra la legna, e così faccio. Sono arrivato alla conclusione che i giornali potrebbero benissimo essere scritti da computer, che scelgono con un algoritmo pseudo-casuale sequenze di stereotipi da giustapporre con qualche criterio.

    Tempo addietro sono rimasto asfissiato, dalla presunzione, che, un po' tutti in realtà, si va a dimostrare oggigiorno. Ti si vuole togliere di bocca una parola, una vocale, un accento, perché nel vocabolario dell'interlocutore...Non risulta.
    Accidenti! Mi dico, ma se il linguaggio è fatto per comunicare, quando la comunicazione è riuscita, quando si è riusciti a trasmettere efficacemente il proprio pensiero all'altro, il linguaggio ha funzionato bene, ha esaurito il suo compito. Ma che ci sia questa comunicazione! E non sterili scambi di sofismi, convenzioni, frasi fatte, parole vuote, o manipolazioni diverse.

    Proprio pochi giorni fa, una donna mi si lagnava, non mi ricordo più cosa: "Ma cos'è sto wuvfa, o rogulato scrabbo turage...Ma che C. crulaggio della - Perché non scrivono in italiano?"

    Oh! mi sento avvelenato: Ogni volta che penso a scrivere, mi viene in mente quella delle scuole, che mi voleva due virgole per ogni elemento logico della frase.

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  8. Sharon, Testing 3, la cultura e la comunicazione si sono perse: oggi bisogna scrivere "bufale", "sbufalare", "farlocco" etc. per essere apprezzati.

    Ciao

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  9. Monti condisce il suo italiano con una vaga inflessione anglo-sassone e lo fa con un'intenzione senz'altro 'coquette', tanto per far vedere che è vissuto a lungo nei 'think tanks' - scusate l'inglesismo - del Nord America. Là si sono 'affinati' i cervelli come il suo atti a guidare i popoli verso la super-dittatura del Nuovo Ordine Mondiale.

    Freddo, flemmatico, beffardo, pragmatico sulle spalle altrui, automa senz'anima come la sua spalla destra Livia Fornero, anch'essa personaggio oscuro - la si direbbe una strega prestata alla Politica - ma ben addentro nei circuiti e nei club discreti che contano.

    Queste le figure, le immagini che ci addita e ci sottopone il nostro karma di uomini della Fine dei Tempi. Esse rappresentano un limite che parrebbe invalicabile anche se, come recita il detto popolare, non esiste mai un limite al peggio.

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  10. Hai radiografato il personaggio, Paolo. Figuro snob e sussiegoso, algido e gesuitico, gran simulatore e dissimulatore, Morti si circonda di cortigiani tra cui spicca la versiera (1) Fornero, abile tessitrice di trame. Sono "politici" che non sfigurerebbero in una corte rinascimentale, attraversata da congiure, tradimenti, alleanze segrete, venefici e quant'altro.

    Ciao

    (1) Vocabolo caro a Landolfi.

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  11. automatismi sconci , nietzsche senza dolore :la follia tocca ai greci, e dopo...

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  12. automatismi sconci, nietzsche senza dolore : la follia ora ai greci , e dopo?...

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  13. so che il mio commento sarà in parte distante dall'argomento di questa discussione, ma mi preme suggerire alla tua attenzione l'operato di questa fiera donna, avvocato di Cagliari, che ha avuto, sola contro i titani, l'ardire di depositare una denuncia alla Procura della Repubblica contro Napolitano, Monti e i parlamentari tutti, per molteplici reati quali Attentato contro l'integrità dello Stato, contro la costituzione dello Stato, contro gli organi costituzionali, contro i diritti politici del cittadino,; usurpazione di potere, cospirazione politica mediante associazione, associazione sovversiva...
    va supportata senza se e senza ma...

    http://www.scribd.com/doc/87677876/Denuncia-in-Procura-Del-2-Aprile-2012

    http://www.firmiamo.it/sostenaiamo-l--avvocato-paola-musu-

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  14. Segnalazione più che opprtuna, Alpha Canis Majoris.

    Ciao

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  15. Speriamo che il coraggio di una donna sia di sprono ai molti... per gli italiani ci vuole un esempio da seguire, senno' da soli non si fanno neppure il caffè...

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  16. Ottima riflessione. In effetti in questi tempi non solo la lingua è sterile, morta nella forma, ma è degenerata a tal punto da contagiare gli stessi contenuti riversandosi così nel pensiero e riflettendosi nelle idee... sarà che viviamo nel Kali yuga per cui non dobbiamo meravigliarci più di tanto...

    E' comunque sempre un piacere leggere i tuoi articoli, tra i pochissimi che ancora si mantengono saldi nonostante l'aria che tira :-)

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  17. Scrivi bene, Mirko, la struttura ha ormai contaminato i contenuti, quindi il pensiero.

    Grazie dell'apprezzamento.

    Ciao

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