Scese l'ultima notte. Il nero incendio bruciò le stelle. Le galassie si ridussero a tiepidi bracieri dalle fiamme pallide, tremolanti.
Poche nebulose, tizzoni quasi consumati, con foschi bagliori rischiaravano appena la fredda cripta dell'universo.
Poche nebulose, tizzoni quasi consumati, con foschi bagliori rischiaravano appena la fredda cripta dell'universo.
Molto bella|
RispondiEliminaSembra che si possa quasi vedere, "la cripta dell'universo", non come uno spazio infinito, ma come uno spazio finito, racchiuso tra fredde pareti ermetiche, una prigione da dove la condizione umana non riesce ad emergere alla luce.
Ciao
Grazie infinite, Wlady.
RispondiEliminaSì, si avverte proprio questa sensazione di essere imprigionati in una fredda e buia segreta. Sorgerà il sole?
Ciao