18 gennaio, 2014

Joshua Rhinehall e l’Anticristo

Chi non si aspetta l’inaspettato non troverà la verità. (Eraclito)



Precisazione terminologica: nel presente articolo è adoperato il termine “anima” senza chiarirne tutti i possibili valori. Il vocabolo “alieni” non designa necessariamente esseri provenienti da lontani pianeti, ma pure creature di altre dimensioni.

Joshua Rhinehall è un presunto rapito che da alcuni anni incontra entità non umane (Grigi, Mantidi...): ripetute esperienze lo hanno condotto a ritenere che le creature non terrestri abbiano un forte interesse per la manipolazione genetica della razza umana. Afferma Rhinehall: “Credo che le entità non umane abbiano eseguito e stiano eseguendo esperimenti biologici sul genere umano al fine di alterarne la genetica. Il loro scopo è quello di guidare la nostra ‘evoluzione’ verso un punto in cui si può ottenere una componente cromosomica adatta alla clonazione ed all’ibridazione. Essi tentano di creare corpi capaci di contenere un'anima con tratti molto specifici coltivati attraverso cicli di reincarnazione dentro e fuori alcuni contenitori di D.N.A”.

Aggiunge l’experiencer: "Insieme con la manipolazione genetica fisica diretta, ritengo che gli Stranieri rafforzino ulteriormente gli effetti biologici desiderati collocando gli individui o le civiltà in situazioni ambientali che determinano un particolare feedback. Gli stimoli esterni possono variare molto: si può essere portati in un luogo estraneo e costretti ad imparare una lingua aliena oppure si può essere obbligati a sopportare gli orrori della guerra. [...] Un organismo geneticamente modificato è inserito in un ambiente ad hoc per forzare dei cambiamenti. Fasi della storia umana, come l'ètà del bronzo, l’ètà del ferro, la Rivoluzione industriale, per citarne solo alcune, potrebbero essere fattori temporali concomitanti con modificazioni cromosomiche".

Rhinehall si spinge oltre: l’obiettivo finale degli Insettoidi sarebbe la creazione di un involucro idoneo ad ospitare l’energia di un angelo caduto, di un essere malvagio, forse dell’Anticristo, comunque di un’entità espulsa dal suo piano dimensionale e bramosa di dominare la Terra.

Confessa il sequestrato: “Al cospetto delle Mantidi provo una sensazione di paura totale. Ho accumulato contatti che sono fortemente negativi. Penso che i visitatori si siano concentrati su centinaia di migliaia di persone, non solo su di me. Seguono l’albero genealogico: infatti, nella mia famiglia, mia madre, mia nonna, il padre di mia nonna hanno avuto esperienze con entità. Credo che gli Altri abbiano influito sul genere umano fin dal principio della storia per estrarre informazioni genetiche. Hanno interagito con noi e manipolato tutto il percorso dell'umanità. Infine sono giunti ad un punto in cui si sono mostrati capaci di ricavare i dati biologici utili ad incapsulare l'energia di un'anima non umana”.

Recentemente la giornalista investigativa Linda Molton Howe, che si occupa da tempo del “caso Joshua Rhinehall”, ha pubblicato un commento di un lettore che correla le ipotesi del rapito alle acquisizioni di un’équipe scientifica. I ricercatori della Emory University School of Medicine hanno riportato sulla rivista “Nature neuroscience” i risultati di uno studio da cui si evince che i ricordi possono essere tramandati ai discendenti attraverso variazioni chimiche nel D.N.A. Il Dottor Brian Dias, sperimentatore principale, ha asserito: "Le esperienze dei genitori, prima ancora che essi generino la prole, incidono notevolmente sia sulla struttura sia sulla funzione del sistema nervoso delle generazioni successive”.

Il Professor Marcus Pembrey, genetista britannico della University College con sede a Londra, ha dichiarato: “La ricerca spiega le fobie congenite che potrebbero dipendere da traumi ancestrali: i vissuti si trasmettono attraverso la memoria del D.N.A.”

Le risultanze degli scienziati si connettono alla congettura di Rhinehall circa un programma genetico alieno. La fusione di diversi tratti di D.N.A. altera la capacità del genere umano. Può una stirpe straniera che ha modificato l'umanità usare il corredo genetico di Homo sapiens per maturare esperienze? Potrebbero quelle situazioni essere un vantaggio per gli extraterrestri che userebbero l’umanità come una grande mandria di vacche da latte genetico? Oppure può la genia allotria inserire un segmento di D.N.A. nel Sapiens, segmento da cui dipendono anche tendenze e comportamenti? Ad esempio, può una razza aliena insinuare nel nostro D.N.A la bramosia per l'oro? I volumi di Zecharia Sitchin descrivono gli Anunnaki come manipolatori di ominidi per creare esseri umani trasformati in cercatori d'oro.

Questo è il quadro complessivo in cui l’ingegneria genetica si intreccia all’”alchimia” psichica. Protagoniste sarebbero delle specie malevole o comunque prive di scrupoli. Sono scenari controversi e pionieristici, ma che trovano parziali conferme in altri filoni di ricerca: si ricordino almeno le indagini del Professor Corrado Malanga.

Si realizza così una xilografia cui si aggiunge, tra l’altro, stando sempre alle “rivelazioni” di Rhinehall, il conflitto fra differenti civiltà aliene ed addirittura incursioni di esseri del futuro. Questi viaggiatori nel tempo starebbero tentando di deviare le linee cronotopiche per stornare i disastri che stanno sconvolgendo questi tempi finali. A tale proposito l’autore di Cropcircleconnector nota che alcuni pittogrammi nei campi di cereali, formazioni che hanno attratto l’attenzione del contattato, sembrano anticipare alcuni “incidenti”, quali la dispersione di greggio nel Golfo del Messico nell’aprile 2010. Il disegno, invero di fattura un po’ rozza, risalente al 16 luglio 2007 ed apparso a Hinton downs si inquadrerebbe in tale predizione. Un altro cerchio nel grano del 19 luglio 2009 (Martinsen hill) rispecchia il logo della BP, la compagnia petrolifera coinvolta nella catastrofe.

Fantasie? Frammenti di verità? Le navi lontane diventano visibili solo dopo che sono emerse dall’arco dell’orizzonte. Spesso è troppo tardi per approntare le difese necessarie.

Fonti:

Cropcircleconnector, Anasazi, Japan tsunami, 2011
L. M. Howe, D.N.A. transmission of traumatic memories, 2014


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