06 febbraio, 2014

Rileggere alcuni aspetti del Cristianesimo (prima parte)


Un quadro contraddittorio

In un suo recente articolo intitolato “E’ in atto una campagna anti-cristiana per sradicare ciò che resta del senso religioso”, 2014, il Professor Francesco Lamendola denuncia la crociata contro il Cristianesimo a favore di un’ideologia materialista ed atea. Che la nostra società sia dimentica del sacro è indubbio.

Nella sua polemica contro filosofastri contemporanei, tardo-marxisti, tardo-nietzschiani, tardo-freudiani, l’autore dipinge un ritratto icastico di codesti stanchi epigoni. “Sono figure, in fondo, folcloristiche e tutto sommato pochissimo interessanti: accettarli come interlocutori in un serio dibattito culturale significa conferire loro una dignità intellettuale che non possiedono e alimentare l’arroganza, il narcisismo e la spavalda faciloneria che costituiscono il loro abito mentale. Essi, semmai, rappresentano dei buoni esempi di quel che si intende per supponenza dello scientismo; degli esempi in negativo di tutto ciò che non è autentico spirito scientifico né autentico senso storico, perché della scienza e della storia essi vedono sono quel che fa loro comodo vedere e negano o travisano con la massima impudenza tutto il resto. Sono pertanto dei faziosi, dei partigiani, dei militanti di un’ideologia totalitaria che si cela dietro una serie di formule, facili ed accattivanti, di sapore libertario e di largo smercio presso un pubblico che non va troppo per il sottile sul piano intellettuale”.

E’ fantastico: questo è anche il ritratto perfetto, l’ipotiposi dei negazionisti!

Il discorso, però, è più complesso di quanto si potrebbe pensare: rifuggirei da una schematica e tranquillizzante opposizione tra i buoni (i Cristiani, anzi i Cattolici) ed i cattivi (atei, agnostici, massoni...). Si può solo concordare con il Nostro quando demolisce l’idealizzazione del paganesimo gioioso e solare: l’età antica, come ogni epoca umana (umana?) è un groviglio inestricabile di bene e di male. Con i monumenti letterari, filosofici, artistici, scientifici… , alte testimonianze del mondo classico, stridono le efferatezze delle guerre, dei giochi gladiatori, delle stragi, della schiavitù…

Tuttavia ciò non vale forse anche per il Medioevo cristiano? Monasteri in cui pazienti amanuensi copiavano i testi antichi, chiese impreziosite da mosaici e da affreschi, eccelse opere d’arte... : la media tempestas fu un’età splendida, eppure... Eppure accanto a questi fasti, come in un dittico, si assiepano orrori e bugie innominabili: l’omicidio di Ipazia su istigazione di Cirillo, vescovo di Alessandria, le pie frodi di alcuni padri della Chiesa, le menzogne di Eusebio, le persecuzioni ai danni di Pagani, Manichei, Ebrei, Ariani dopo l’editto di Tessalonica, promulgato da Teodosio il Grande nel 380 d.C. fino alla simonia ed alla corruzione esecrate da Dante, fino al Tribunale dell’Inquisizione... La Chiesa cattolica non vanta molti rivali, quanto a numero di vittime: dalle persecuzioni dei Donatisti (cristiani ostili a qualsiasi collaborazione con l’Impero) sino alle atroci carneficine perpetrate dagli Ustascia cattolici in Jugoslavia, è difficile contare quanti uomini e donne furono massacrati in nome di Cristo.

Eppure è doveroso tessere un elogio del Cristianesimo: qui mi riferisco per lo più alle chiese ariane che furono di solito migliori della rigida chiesa nicena (cattolica dall’anno 867). Ariano fu il re degli Ostrogoti Teodorico che si adoperò per una coesistenza pacifica tra Ariani (i Goti) e Niceni (gli Italici). Il suo progetto fallì soprattutto a causa dell’intrigante diplomazia bizantina.

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20 commenti:

  1. Caro Zret,
    condivido la tua presa di distanza dalla presunzione di bonta' a tutto tondo del cristianesimo, specie cattolico. Giustamente metti in cima della lunga lista di orrori perpetrati dalla chiesa romana l'assassinio e linciaggio di Ipazia ad Alessandria, fomentato dal vescovo Cirillo. Ancora prima della istituzione del tribunale dell'inquisizione a opera di Innocenzo III, a partire dai suoi stessi albori, la chiesa si affannava non a predicare un messaggio di uguaglianza e una via per lo spirito, ma un irrigidimento nella presuzione di infallibilita' che la contraddistingue ancora oggi. Presunzione incorniciata con la carne di milioni di vite umane. I roghi contro i dissidenti cristiani, applauditi da padri della chiesa come Teofilo , Ireneo e Ambrogio, cominciarono gia' con Costantino e Giustiniano, che non era indaffarato solo a codificare le leggi. Era eresia punibile col rogo anche la lettura di libri. Solo i preti, e non tutti, erano alfabetizzati e leggevano. I testimoni dell'epoca riferirono che i crociati cristiani erano piu' sanguinari e malvagi dei saraceni. Le crociate indette contro i catari, pacifici cristiani che nella regione della Linguadoca avevano incoragiato il fiorire del movimento culturale dei trovatori, portarono 30 anni di morti e devastazioni. Nella celeberrima distruzione della citta' di Beziers, dove risiedevano non piu' di 500 catari, trovarono la morte tutti i 20000 abitanti, cattolici come gli assedianti guidati dall'orrido assassino Simon de Montfort, che era stato benedetto dal "santo" Bernardo di Chiaravalle.
    Tutto cio' e' passato remoto, mi si obiettera', la Chiesa ha cambiato veste. Sarebbe facile indicare la mancata presa di posizione contro i bambini abusati da preti pedofili. Mi voglio riferire a qualcosa di piu' recente, di cui si e' tanto discusso qui in Inghilterra, qualcosa che nella vicina Irlanda e' andata avanti fino agli anni 80 del 900. Parlo delle cosiddette magdalene laundries, dove 30000 donne registrate ( almeno il doppio sono morte senza essere censite), bollate come donne perdute, alcune anche di 6 anni, hanno lavorato fino alla morte in condizioni di servaggio nelle lavanderie gestite dalla chiesa cattolica, che incassava i ricavi del loro lavoro. Migliaia di donne abusate anche sessualmente, in maniera sistematica e rituale. Analoga sorte toccava a migliaia di bambini maschi . Con curioso senso dell'ironia, alcuni di questi istituti si chiamavano "scuole di compassione cattolica". Peccato che suore e preti incaricate di gestirle insegnassero solo abusi e violenze. Nessun insegnamento accademico veniva impartito.
    In questa chiesa che dal principio ha istituzionalizzato sopraffazione , assassinio e violenza, io non so a quale messaggio spirituale attingano i cattolici, a quale storia vogliano riferirsi. Mi risulta che da quando la chiesa e' dovuta venire a patti con una crescente disaffezione dei fedeli, sempre piu' forte sia il richiamo alla speranza. E' il nuovo merchandise, la speranza. Il papa argentino e' un ottimo promoter. Ma speranza per che? La speranza e' un concetto vuoto, una emozione priva di significato. Per definizione, i suoi frutti arriveranno sempre in un qualche futuro, e mai nel presente. A noi crederci o no.

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  2. Avalon Carr, hai giustamente ricordato alcune gesta della Chiesa cattolica, gesta che sono anche del XX e XXI secolo.

    Mi vengono in mente gli abusi perpetrati da suore cattoliche in Canada ai danni di centinaia di Nativi americani, con l'avallo dell'attuale regina che è defensor fidei, titolo dei sovrani della perfida Albione, ereditato da Enrico VIII Tudor.

    Sono venuto a conoscenza recentemente del poco edificante episodio irlandese.

    Qualcuno obietta, dicendo che la Chiesa cattolica non è la religione cattolica. Mi pare argomento capzioso.

    Quando assisto alle presunte baruffe tra Massoneria e Chiesa di Roma, le considero come le diatribe tra PD e PDL... todos caballeros.

    Grazie del corposo, significativo contributo.

    Ciao

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  3. Di recente ho letto e studiato molto il periodo della nascita del cristianesimo. A quanto pare sin dagli esordi molte comunità cristiane erano superbe e poco tolleranti, ed in particolare nell'urbe romana litigavano spesso e volentieri con le comunità ebraiche. I cristiani già nei primi secoli erano desiderosi di convertire tutti e rimproveravano agli ebrei di non avere accettato il messia delle scritture. Gli ebrei dalla parte loro gelosi conservatori della propria traduzione difficilmente dovvettero tollerare la presunzione cristiana.

    Il risultato fu che le autorità arrivarono a scacciare le due comunità per garantirsi un po' di tranquillità.

    Non mi risulta che ci furono, nell'antichità, altre religioni così impegnate nella conversione, e che emanavano persino leggi contro gli infedeli. Questa "propaganda fidei", spesso condotta più col bastone che con la carota, è una particolarità tutta cristiana.

    Anticamente i popoli riconoscevano di avere ognuno i propri dei, sebbene di tanto in tanto dubitassero che gli dei degli altri potessero essere più potenti (ciò accadeva a volte quando si veniva sconfitti in battaglia). Quale popolo antico fu davvero monoteista piuttosto che monolatrista (adoratore di un solo dio)?

    Nella bibbia (VT) si racconta di una contesa tra sacerdoti ebraici e sacerdoti di altri popoli che invocavano altri dei.

    Quanto ad Ipazia ad onor del vero pare che ci siano più fonti, e non tutte incolperebbero il vescovo come mandante. Sta di fatto che una folla di cristiani compì quel crimine.

    Che voleva dire allora essere cristiani in quei tempi antichi? Conquistare militarmente le coscienze inculcando la fede a tutti? Odiare il prossimo che ha una fede diversa dalla propria?

    Tale "cristianesimo" rassomiglia molto (mutatis mutandis) a quello dei mafiosi che vanno in prima fila alle processioni , e a volte sono davvero devoti (a modo loro). Ma poi come è noto mostrano disprezzo per la vita umana.

    O forse assomiglia al tifo per le squadre di calcio, baseball, basket, tifo che porta ad odiare, assalire, aggredire chi tifa per una squadra diversa dalla propria.

    Purtroppo moltoi attivisti che lottano contro il Nuovo Ordine Mondiale, credono davvero che la salvezza sia in Gesù Cristo o peggio nella chiesa cattolica.

    Io ritengo che questo sia l'ennesimo raffinato inganno. Se è vero quanto affermano gli estensori della Nuova Cronologia, ovvero che l'apocalisse è un testo tardivo incorporato alquanto di recente nel canone biblico, altre perplessità si aggiungono. Io sospetto che anche l'apocalisse (pur indicando molte verità) sia il solito miscuglio di verità e falsità con cui ci vogliono ingannare..

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    1. Il "Cristianesimo" è probabilmente il più grosso pastiche della storia, di una storia già pasticciata.

      Pare che i "cristiani" perseguitati da Nerone fossero appartenenti ad una setta ebraica millenarista. Solo più tardi la setta dei Nazirei (poi Cristiani) cominciò a distinguersi dalle altre del mondo ebraico. E' comunque questione molto controversa.

      Se gli autori della nuova cronologia hanno anche solo un po' di ragione, sia il Vecchio Testamento sia il Nuovo rischiano di subire un'altra batosta.

      Concordo con la tua ricognizione, Corrado.

      Ciao

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  4. Arrivo purtroppo in ritardo nell'aggiungere una mia umile riflessione sull'argomento. Direi che il politeismo del Paganesimo riflette con grande fedeltà quella che è la natura umana. Il Cristianesimo invece la deforma e vorrebbe farla diventare qualcosa d'altro, qualcosa che non è mai stata per il semplice fatto che il Creatore l'ha voluta così com'è.

    Da qui tutti e drammi e le tragedie lungo i secoli ed i millenni per 'stirare' in direzioni artificiose e artificiali gli istinti e le tendenze innate. Non era forse meglio cercare di capire il perchè la natura umana è stata costruita in un certo modo? E' un pò come voler comprimere l'acqua o qualsiasi altro fluido. Un pò ci riuscirai a farlo ma poi il suddetto liquido torna immediatamente quello che era in partenza. Spero di aver reso vagamente l'idea.

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  5. Un altro addentellato:
    Sembrerebbe che: "Tu es Petrus, et super hanc petram....", che certamente NON FU mai pronunciato dal Cristo, che non parlava il Latino ma l'Aramaico, e quindi giochi di parole in latino non si sognava di farne.

    Comunque, pur in mancanza di qualsiasi fonte attendibile che i due si siano mai conosciuti, il loro "accoppiamento" al culmine della santità è un fatto acquisito per ogni sacrestia che si rispetti.


    Il mistero dei santi Pietro e Paolo

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    1. Versetto sicuramente spurio, Wlady, quello da te citato.

      Pietro e Paolo (se costui esistette) furono acerrimi nemici come si arguisce almeno dagli "Atti degli apostoli".

      Ciao

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  6. consiglio di leggere le prime pagine di questo libro (le altre non sono molto interessanti, e sono anche un po' di parte); in particolare la pagina 9 spiega come il famoso passo dello storico ebreo Giuseppe in cui si parla di Gesù come di un essere divino sia stato sicuramente interpolato. A parte il fatto che una persona che faccia una simile ammissione nel suo libro dovrebbe minimo convertirsi al cristianesimo (ma rimase di fede ebraica) c'è da aggiungere che:

    "una analisi più severa persuaderà chiunque che il passo di Giuseppe relativo a Gesù è tutto quanto completamente interpolato.
    Difatti esso si trova come smarrito in mezzo a un capitolo, senza connessione alcuna con quanto lo precede né con quanto lo segue. Esso è collocato fra il racconto di una punizione militare inflitta al popolaccio di Gerusalemme, e gli amori di una dama romana con un cavaliere il quale ottenne i suoi favori facendosi credere, mezzani i preti d'Iside, una personificazione del dio Anubi. Di più: questi due avvenimenti sono dallo storico stesso legati l'uno all'altro; perché, facendosi a rac-
    contare il secondo, egli lo chiama «un altro accidente deplorevole». Ora queste parole «un altro accidente» non possono aver rapporto che col primo, che era la sedizione popolare colla relativa punizione.
    Il passo intercalato fra questi due avvenimenti non può quindi essere di Giuseppe, perché rompe bruscamente il filo della narrazione, mentre Giuseppe possiede perfettamente, in tutta l'opera sua, l'arte di mettere ogni cosa al suo posto "

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    1. Per Corrado

      Vedo che sei molto interessato all'argomento 'Origini del Cristianesimo'. Mi permetto di consigliarti i libri di Acharya S. su amazon anche italiana. Sono molto ben fatti ed eruditi anche se il suo approccio non è fra i più radicali. Tanto per cominciare. Ma esiste anche un grosso volume recente di Earl Doherty, anche quello non del tutto radicale. La letteratura al riguardo è vastissima e quanto appena segnalato solamente un 'assaggino'.

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    2. Corrado, se non l'hai già letto, Ti consiglio il saggio di Giancarlo Tranfo, La croce di spine. E' una buona summa.

      Il Testimonium Flavianum è un'interpolazione per giunta sfacciata.

      Ciao

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    1. Caro Corrado, quando hai tempo fai una visita alla catacomba cristiana di Siracusa (citta' sublime come poche al mondo, i greci la sapevano lunga in fatto di location). Come saprai Siracusa fu la prima citta' lambita dal cristianesimo in Italia, e la natura del messaggio di eguaglianza, la sua concretizzazione, e' visibile appunto nella organizzazione delle sepolture catacombali. Ai poveri erano destinati buchi in terra dove venivano gettati tutti insieme, senza distinzione di sesso, ai ricchi eleganti loculi sotterranei ricchi di fregi e iscrizioni che permettevano l'identificazione.
      Neanche la morte rendeva i credenti tutti uguali!
      Sto cercando di ricordare in quale testo inglese ho letto che anche I pochi cristiani (pochi ripsetto alla agiografia postuma che ci ha lasciato un falso quadro di sistematica persecuzione dei poveri innocenti, un po' alla Quo Vadis?) destinati alle fiere nei giochi circensi erano accuratamente selezionati tra i fedeli piu' poveri. I ricchi si compravano l'immunita' - fin dall'inizio.

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    2. Nemmeno la morte è una livella.

      I libellati, cristiani ricchi che poterono corrompere i giudici, durante la persecuzione di Diocleziano, evitarono qualsiasi problema, esibendo certificati falsi.

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  8. Un amico mi ha segnalato che la storia del massacro dei catari è stata esagerata, che i Catari furono avversati soprattutto dal potere civile, e mi ha segnalato questo articolo, che in effetti mi sembra di parte, ma purtroppo sappiamo che la storia è fondata su fonti spesso inaccessibili e interpretazioni spesso soggettive. Voi che ne pensate?

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  9. Un articolo molto corposo, ma senza dubbio di parte, è difficile credere che gli inquisiti venivano imprigionati e coccolati come in un albergo.

    Certamente siamo stereotipati, non tanto sui film come il Romanzo di Umberto Eco Il Nome della Rosa, ma sui libri che sono arrivati nel tempo fino a noi; una carrellata che va dai Catari fino a Giordano Bruno.

    Non sono stai menzionati i Valdesi, molto simili ai catari, perseguitati e bruciati vivi, a differenza dei Catari l'inquisizione non è riuscita a debellarli completamente, arrivando fino al sedicesimo secolo aderendo alla riforma calvinista che è stata decisamente una svolta importante fino ad arrivare ad un patto di integrazione con i metodisti.

    A mio avviso l'inquisizione spagnola è stata la più sanguinaria del medio e tardo medioevo, il massimo e cruente contributo lo ha dato con la scoperta delle Americhe, non tanto con l'inquisizione ma con lo sterminio volontario e involontario di intere etnie indigene, con il beneplacito della chiesa cattolica.

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  10. Ciao Corrado. Ho letto l'articolo, che mi e' sembrato, a voler essere cortese, disarticolato e campato in aria, e mi sono un po' documentata sull'autore. La storiografia non ufficiale ci puo' e ci deve stare (nel mio scaffale c'e') se viene fatta da gente che studia e si documenta , come nel caso di David Irving, per es, uno dei pochi storici anglosassoni sulla Germania nazista che sa il Tedesco e ha potuto leggere i documenti in originale. Infatti e' il piu' celebre negazionista dell'olocausto.
    Ma nel caso di questo Cammilleri il paragone piu' calzante mi pare con Montanelli e quel suo compare, che avevano prodotto una serie di nauseanti volumetti sulla storia d'Italia, tutti zeppi solo di pettegolezzi e becere idee personali - volumetti che conosco bene perche' suocera ne andava matta. Informazioni essenziali quali la puzza di piedi di Garibaldi, davvero essenziali. Mi pare che anche il taglio mentale sia affine al davvero troppo sopravvalutato Montanelli. Meglio che Cammilleri si dedichi al Sudoku .

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    1. Al tuo amico, se si interessa di storia medievale, consiglierei di cominciare con Jacques Le Goff.

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  11. concordo Avalon, ma purtroppo io non ho la presunzione di dire "ho letto i documenti antichi sulle persecuzioni degli eretici, direttamente in lingua originale"; voglio dire, la via per la verità è una ricerca continua ed un mettersi sempre in discussione. Io, che poco credo a quel'articolo, preferisco però mettere in dubbio qualsiasi mia convinzione; è il dubbio che illumina la strada.

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  12. Leggere I documenti in originale nn e' da tutti, ci sono comunque studiosi che lo fanno e a loro va data la precedenza. Quello che nn mi ha convinto dell'articolo che hai segnalato e' il taglio tipicamente giornalistico e sensazionalistico: prima di verificarlo, sapevo che il divulgatore era un giornalista. Affideresti le tue conoscenze storiche a History channel? Non credo. I giornalisti possono trasmetterti l'occasionale informazione, e neanche troppo bene, ma mai autetica conoscenza, che e' studio e approfondimento. Penso a un amico che voleva fare la tesi sul sud est asiatico su cui pensava di sapere molto xche' aveva letto Terzani! Beh, si e' dovuto ricredere e amaramente.
    Un'altra cosa. Nell'articolo si cita un commento civettuolo dello storico Luigi Firpo sulla esagerata durezza dei processi dell'inquisizione. Guarda, io ho fatto l'esame di storia moderna con suo figlio Massimo Firpo, e ho portato all'esame testi di entrambi : ti assicuro che raccontavano altre storie! Ma tanto i giornalisti nn sono tenuti a essere corretti......

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