08 luglio, 2015

Decadenza



Perché la letteratura ed il cinema attuali sono, pur con qualche lodevole eccezione, tanto decaduti? Perché queste produzioni sono sempre più prodotti, anzi merci concepite e realizzate per un pubblico ogni giorno più grossolano. Si è creato così un circolo vizioso in cui la rozzezza dei fruitori alimenta la rozzezza di scrittori e cineasti che, a loro volta, si adeguano all’ignoranza della massa.

Oggi imperversano “romanzieri” come Ammanniti, Baricco, Melania Mazzucco etc. che non sono né letterati né intellettuali. Non sono neppure mestieranti né ovviamente artisti: sono improvvisatori che si arrabattano nella scrittura, proprio come quelle legioni di autoracci (gazzettieri, negazionisti, divulgatori alla pupo...) incapaci non solo di vergare una riga, ma di comprendere una sillaba di quanto si accingono a trattare.

Emblematico è quanto esigono gli spettatori dalle pellicole: forti ma effimere emozioni, effetti speciali sbalorditivi, intrecci avvincenti. Il cattivo gusto - anzi l’assenza di gusto delle nuove generazioni - si è esteso all’intero parterre che non riesce ad apprezzare quelle poche opere in cui alla trama (alla fine le storie si assomigliano tutte, perché esemplate sulle esistenze che sono ordinarie anche nella loro eccezionalità), si antepongono il montaggio, la regia, la fotografia… Solo se queste scelte sovvertono le consuetudini percettive, emotive e cognitive del pubblico, possono suscitare interrogativi, riflessioni, salutari dubbi, stimolando un itinerario di ricerca.

L’Arte, quando lo è davvero, vive non di un banale rispecchiamento della realtà, ma di risonanze, di scorci, di schegge, di solchi profondi scavati nella vita universa. L’Arte vera è innovativa, se non rivoluzionaria: si genera nella discontinuità, nella frattura per trascendere una Weltanschauung usuale, per innescare processi di rilettura del mondo.

L’Arte è percezione, intuizione e maestria; ars ed ingenium, secondo gli antichi. Si comprende che, in un’età in cui non sappiamo più nemmeno osservare, aspettarsi che sboccino i fiori della bellezza e della verità è come pretendere che sul cemento allignino foreste lussureggianti.

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

APOCALISSI ALIENE: il libro

La squola della Gelmini - di Antonio Marcianò - Gemme scolastiche da collezionare

7 commenti:

  1. Sta comunque e per fortuna, rinascendo il cinema indipendente italiano! Via le boiate americane!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il cinema hollywodiano riusce sovente a coniugare bruttezza e retorica.

      Ciao

      Elimina
  2. Eh già, se l'arte è reinterpretazione, critica alla realtà se vogliamo, si capisce la necessità di soffocare la creatività: è un modo di conservare il potere. Stesso discorso dell'impoverimento del linguaggio affrontato giorni addietro qui nel blog.
    Quanto ai film americani.. è dalla fine degli anni '90 che non producono più nulla di decente, con pochissime eccezioni si tratta di produzioni caratterizzate da stereotipi e banalità, incentrate sul mito del dio denaro, del successo, traboccanti di riferimenti sessuali e razzisti. Ma volevo aggiungere, non è sempre stato così. Nel dopo guerra, mentre gli 'invasori' ci facevano siglare trattati e accordi internazionali che avrebbero corrotto definitivamente la finanza e messo alle corde la democrazia, sul grande schermo a ipnotizzare tutti c'era l'eroe buono, alla John Wayne, così come in edicola Tex Willer. Avevano bisogno di 'illuderci' di andare nella giusta direzione, quando invece la corruzione stava mettendo radici profonde nel sistema? E' proprio dagli anni '70 che le banconote sono state slegate dalle riserve auree, per poi in seguito dare a banche private il potere di batter moneta al posto della zecca di Stato. Oggi che il cinema hollywoodiano è mera spazzatura, se non propaganda transumanista, forse non hanno più bisogno di illuderci di andare 'nella giusta direzione'? Si tratta forse della conclamazione di una società orwelliana che semplicemente impone modelli? Non lo so. Quel che è sicuro è che se il cinema hollywoodiano attuale è lo specchio della società, siamo sull'orlo dell'estinzione :).
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Impeccabile, l'unico interrogativo a questa realta assurda e' come relativamente pochi soggetti hanno potuto influenzare cosi' tanto l'intera societa'-

      Elimina
  3. forse perchè si cerca la massa per ottenere maggiori profitti mentre la qualità di nicchia non esiste piu.
    il generalismo ha dilagato, i cervelli vanno in pappa

    RispondiElimina
  4. Omogeneizzazione globale verso il basso ...

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.