18 aprile, 2016

Daìmon



Quante volte ci siamo chiesti quale strada imboccare nella vita! Credo – pazienza se ciò sembrerà banale - che potremo solo decidere di assecondare le nostre attitudini. L’importante è non violentare la propria natura. Seguire le proprie inclinazioni non significa né aver successo – se è quello cui si ambisce – né gratificazioni, anzi forse si andrà incontro a frustranti sconfitte, a cocenti disinganni, ma saranno nostri. Vivremo sulla nostra pelle, nella nostra carne la condanna e la benedizione di essere noi stessi, nessun altro. Forse perderemo tutto, ma conserveremo il nostro essere, l’anima. Altrimenti ci attende un futuro decoroso ma vuoto, una vita rispettabile, rispettabilmente borghese.

A volte siamo dubbiosi, irresoluti, incerti se ascoltare il nostro spirito più profondo o se basarci sui consigli degli altri, genitori, parenti, amici. A costo di inimicarceli, diamo retta al daìmon. Prima o poi capiranno.

Né dobbiamo pensare che solo l’adolescenza e la giovinezza siano le età delle scelte cruciali: tutta l’esistenza è un crocicchio, un susseguirsi di bivi.

È vero: la pubertà e la gioventù sono le fasi in cui le oscillazioni, i rimbalzi, le deviazioni s’intrecciano, il travaglio del giudizio sulla società si associa a quello sulla propria coscienza, mentre si delinea, si accresce e si esacerba la più terribile passione dell’esistenza: l’amore. Eppure tutta la vita è all’insegna della contraddizione. Con la maturità forse si conquista un po’ di distacco, ma la fiamma del dissidio interiore continua a bruciare e, dopo aver consumato il combustibile, brucia sé stessa.

Penso sia questa la verità e la verità brucia...

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APOCALISSI ALIENE: il libro

8 commenti:

  1. Hai evidenziato cio' che provo da qualche tempo a questa parte...bellissima riflessione. Forse e' proprio a cinquant'anni per alcuni l'eta' dei dissidi interiori maggiormente profondi. Un saluto

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    1. Stando ad alcune tradizioni le crisi, le svolte si manifestano ogni sette anni.

      Grazie infinite dell'apprezzamento, Giovanni. Restiamo sintonizzati.

      Ciao

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    2. Una battuta: ascoltiamo il daìmon ma non il démon! Quant'è difficile avere a che fare con noi stessi? Com'è complicato e forse impossibile gestire e comprendere appieno la nostra complessità? Il nostro essere uno, nessuno e centomila. Uno scritto di Malanga mi rincuora: 'Uomo, essere bipede non identificato', mi sembra un'ottima definizione del problema esistenziale, forse un pò troppo sintetica ma realistica. Ciao

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    3. E' vero: l'essere umano è enigma a sé stesso.

      Ciao

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  2. A volte però è difficile capire se sia il daìmon quello che ci parla o la mole ed il fardello dei condizionamenti inconsci, ambientali/familiari.
    Se l'istinto ci dice di non percorrere quella strada sarà il daìmon a parlarci oppure qualche blocco o condizionamento di cui magari nemmeno siamo a conoscenza?

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    1. Come sempre, è necessario il discernimento. Né si può dimenticare che talora alcuni sono controllati da un'entità malefica scambiata per un angelo. Il Professor Malanga la chiama "lux". La vita è un percorso ad ostacoli.

      Ciao

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  3. Queste sono le basi nel quale nasce, cresce e si sviluppa l’alieno "Lux" Luciferino, detto anche “Essere di Luce”.

    Il Luciferino non è altro che un entità vivente di plasma e che in alcune risacche di nebulose nelle Galassie, ha trovato gli elementi di base costituiti dalla materia, capace di generarlo in forme di energia intelligente. Nel corso dell’evoluzione dell’Universo, queste forme energetiche hanno sviluppato una loro capacità vitale, totalmente diversa da quella che si evolve all’interno di un pianeta in grado di ospitare la vita, dove il Cosmo stesso e lo spazio sono la “casa” in cui nascere ed esistere.

    In miliardi di anni di evoluzione, poi, hanno raggiunto l’intelligenza, in quanto questa fonte di energia pura ha acquisito la capacità di pensare e di diventare un essere senziente.

    Il Luciferino, fondamentalmente, è come un cancro che si auto-rigenera, un cancro talmente diffuso in grado di nascere e formarsi in ogni angolo dell’Universo conosciuto con le stesse proprietà, con cui i tumori si formano uguali in tanti corpi umani o animali diversi; come ogni tumore porta la materia che lo genera alla morte perché al tempo stesso la consuma totalmente.

    Infatti San Paolo lo descriveva così:

    "Anche Satana si traveste da Angelo di Luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere." (2 Corinzi 11,14-15)

    Ciao

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