Pochissimi hanno compreso il vero significato della secessione britannica: fra questi Zen Gardner che, in un documentato e lungimirante articolo intitolato “Why the globalists are demolishing the E.U. and what its replacement will look like”, 2016, dimostra di aver intuito i veri piani degli Ottenebrati.
Prima di accennare ai contenuti dell’editoriale sopra menzionato, è necessario ribadire che ormai in politica termini come “comunista”, “socialista”, “fascista”, “liberale” etc. hanno perso ogni significato, se mai l’hanno avuto: oggi sopravvivono solo due ideologie, il mondialismo e l’antimondialismo. Bisogna anche ricordare che non ha alcuna raison d'être un assetto multipolare, poiché i governi nazionali sono diretti da un’unica regia che usa le effimere e fittizie contrapposizioni tra unioni con lo scopo precipuo di instaurare un esecutivo mondiale tirannico sotto l’ombrello dell’O.N.U. (Organizzazione dei nazisti uniti). Questa è la cornice in cui vanno collocate le interpretazioni delle dinamiche politiche, economiche e sociali.
L’indebolimento dell’Unione europea è quindi funzionale ad una destabilizzazione sociale, produttiva e monetaria (ab chaos ordo), serve a creare i presupposti di una moneta planetaria, naturalmente digitale, idea già vagheggiata nel 1988 per il 2018 dall’orribile testata “The economist”. La disarticolazione degli Stati Uniti d’America e più in generale delle nazioni occidentali, rimpiccioliti a stati-regioni multietnici (vedi il piano Kalergi), è il presupposto per il rafforzamento dell’O.N.U. destinata ad ergersi come Superdittatura globale. [1]
Non esiste un Nuovo ordine mondiale “buono”, quello dei B.R.I.C.S., contrapposto ad un Nuovo ordine mondiale cattivo, quello israelo-europeo-nordamericano: il progetto prevede che Russia e Cina, attraverso crisi reali o finte, rinuncino per gradi alla loro moneta e che cooperino all’abbattimento delle frontiere tra superpotenze.
Stando a Zen Gardner, la Tirannide globale nascerà dalle ceneri delle Unioni attuali: per questa ragione sull'infame copertina della pubblicazione “The economist” (2015) sono raffigurati i principali leader del globo in grigio, insieme con l’immagine della mitica Fenice che risorge dalle sue grigie ceneri. Nel novero dei boiardi si trova Putin (o un suo clone) il cui ruolo non è certo quello di elargire ai popoli la libertà e la pace contro i malvagi di U.S.A.Tana & co.: Putin sarà presumibilmente sfruttato per portare le relazioni tra Oriente (Gog e Magog) ed Occidente ad un punto di rottura affinché deflagri la tanto agognata (da loro) Terza guerra planetaria.
Questo è lo scenario paventato da Gardner e da chi scrive: come lui possiamo solo augurarci che il classico granello faccia inceppare il mostruoso congegno. Altrimenti, si salvi chi può...
Prima di accennare ai contenuti dell’editoriale sopra menzionato, è necessario ribadire che ormai in politica termini come “comunista”, “socialista”, “fascista”, “liberale” etc. hanno perso ogni significato, se mai l’hanno avuto: oggi sopravvivono solo due ideologie, il mondialismo e l’antimondialismo. Bisogna anche ricordare che non ha alcuna raison d'être un assetto multipolare, poiché i governi nazionali sono diretti da un’unica regia che usa le effimere e fittizie contrapposizioni tra unioni con lo scopo precipuo di instaurare un esecutivo mondiale tirannico sotto l’ombrello dell’O.N.U. (Organizzazione dei nazisti uniti). Questa è la cornice in cui vanno collocate le interpretazioni delle dinamiche politiche, economiche e sociali.
L’indebolimento dell’Unione europea è quindi funzionale ad una destabilizzazione sociale, produttiva e monetaria (ab chaos ordo), serve a creare i presupposti di una moneta planetaria, naturalmente digitale, idea già vagheggiata nel 1988 per il 2018 dall’orribile testata “The economist”. La disarticolazione degli Stati Uniti d’America e più in generale delle nazioni occidentali, rimpiccioliti a stati-regioni multietnici (vedi il piano Kalergi), è il presupposto per il rafforzamento dell’O.N.U. destinata ad ergersi come Superdittatura globale. [1]
Non esiste un Nuovo ordine mondiale “buono”, quello dei B.R.I.C.S., contrapposto ad un Nuovo ordine mondiale cattivo, quello israelo-europeo-nordamericano: il progetto prevede che Russia e Cina, attraverso crisi reali o finte, rinuncino per gradi alla loro moneta e che cooperino all’abbattimento delle frontiere tra superpotenze.
Stando a Zen Gardner, la Tirannide globale nascerà dalle ceneri delle Unioni attuali: per questa ragione sull'infame copertina della pubblicazione “The economist” (2015) sono raffigurati i principali leader del globo in grigio, insieme con l’immagine della mitica Fenice che risorge dalle sue grigie ceneri. Nel novero dei boiardi si trova Putin (o un suo clone) il cui ruolo non è certo quello di elargire ai popoli la libertà e la pace contro i malvagi di U.S.A.Tana & co.: Putin sarà presumibilmente sfruttato per portare le relazioni tra Oriente (Gog e Magog) ed Occidente ad un punto di rottura affinché deflagri la tanto agognata (da loro) Terza guerra planetaria.
Questo è lo scenario paventato da Gardner e da chi scrive: come lui possiamo solo augurarci che il classico granello faccia inceppare il mostruoso congegno. Altrimenti, si salvi chi può...
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