10 novembre, 2016

Giustizia e giustizieri



Hanno suscitato veementi reazioni le dichiarazioni di Padre Cavalcoli. Il “religioso”, dai microfoni dell’ubiqua e perniciosa Radio Maria, ha affermato che il terremoto che ha colpito l'Italia centrale, è un castigo divino, giacché il Parlamento ha approvato una legge immorale sulle cosiddette "unioni civili". Biasimato dalle gerarchie vaticane, il frate ha confermato tutto, anzi ha rincarato la dose, evocando nuove punizioni del Padre Eterno. Si rischia di promuovere un’”etica” brutale, animata da uno spirito vendicativo e settario. Si corre il pericolo di trasformare il Signore in una specie di giustiziere dalla mira storta. Le asserzioni di Padre Cavalcoli sono un segno di questi tempi ferrigni, un’epoca priva affatto di empatia e di cultura, un’età in cui lo scientismo più becero ed il bigottismo più superstizioso si fondono in un unico calderone.

La polemica dimostra che, all'interno della Chiesa cattolica, non si salva quasi nessuno: Padre Cavalcoli esprime una concezione della Provvidenza di sconvolgente rozzezza. Se davvero Dio interviene nella storia, invece che nell'animo umano, non si comprende perché debba infierire contro inermi ed innocenti abitanti, in luogo di neutralizzare i responsabili di crimini e di perversità. In fondo, basterebbe eliminare la cricca mondialista per sanare l'intero pianeta, ma Dio preferisce agire altrimenti... Sarà.

Naturalmente anche i satrapi del Vaticano, con il loro lassismo e la loro viscida ipocrisia, hanno le loro responsabilità.

Ad ogni modo, che differenza rispetto, ad esempio, alla teodicea manzoniana: nei "Promessi sposi" il Nostro, lungi da propugnare visioni manichee, si interroga sull'origine e sul ruolo del male, concludendo che la Provvidenza, contrappeso di ogni malvagità, agisce in modo imperscrutabile e misterioso, ma non tanto nelle vicende storico-politiche, quanto nel cuore dell'esistenza individuale. Di fronte a domande abissali, come quelle sulla genesi e la funzione del mysterium iniquitatis, Manzoni non fornisce risposte apodittiche, ma esorta a confidare in Dio, ad intravedere nel cammino degli uomini, anche quello più difficile, la filigrana di una Giustizia superiore. E' una visione consolatoria, ma non dogmatica, distante anni luce dagli assordanti vaniloqui di pseudo-teologi, dalle allucinazioni dei guru New age.

Che differenza, infine, rispetto al pensiero del logico e filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein. Egli, a proposito di questioni metafisiche, scrive: "Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere".

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APOCALISSI ALIENE: il libro

7 commenti:

  1. Alcuni si pongono troppe domande, alcuni troppe poche ed altri nemmeno sanno cosa sono.

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  2. Se il dio di padre Cavalcoli è lo stesso dell'antico testamento, non mi stupiscono le sue affermazioni. Ricordiamoci di Sodoma e Gomorra, annientate per che cosa? Anche li perirono innocenti: bambini, vecchi e animali al posto dei lestofanti.
    Il dio biblico (e compagnia) si lascia spesso trasportare dall'ira ed agisce in modo (che a noi appare) ingiusto e sommario.
    Credo che Cavalcoli sia molto vicino al senso profondo delle scritture.
    In fondo se il sisma è stato provocato ad arte, occorre identificarne la mano, no?
    Comunque sia preferisco un'esternazione farneticante ma produttiva dell'osceno silenzio delle altre gerarchie vaticane che tacciono su tutto! Ciao

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    1. P.S. Radio Maria è un insulto ambientale, con le sue torri oscene e pericolose, una delle quali (nella foto si intravede, in giallo) ha la forma della croce di Gesù!
      Per la cronaca: il tornado appena passato ha fatto crollare un albero che ha distrutto una porzione del muro di cinta della mega struttura vaticana di trasmissione. Ciao

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    2. Senza dubbio la doppiezza e l'untuosità delle gerarchie cattoliche sono più deplorevoli della rozza teodicea propugnata dal frate ultore.

      Se la tromba d'aria avesse abbattuto le antenne, sarei assai lieto, ma mi accontento.

      Ciao

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  3. La mentalità vetero-testamentaria è dura a morire. Anche il Savonarola, fra miriadi di esempi, era uno come lui.
    Gente frustrata, dalla mente intossicata. Per loro nessuna speranza di redenzione.


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    1. Sì, anche Savonarola era un fanatico, invasato. Tra l'altro predisse una fine del mondo che non giunse.

      Ciao

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