30 marzo, 2017

Caterina da Siena: un'esperienza di pre-morte



Caterina Benincasa nota come Caterina da Siena (Siena, 1347 – Roma 1380) religiosa e teologa; santa. Penultima di venticinque figli, entrò nel 1363 nel terz’ordine domenicano delle mantellate. Affiancò alla vita contemplativa un alacre impegno nelle opere di carità, assistendo malati e bisognosi, promuovendo la riconciliazione tra famiglie e fazioni e la riforma della Chiesa. Intervenne con energia anche in alcune questioni politiche, adoperandosi fra l’altro per il ritorno dei papi dall’esilio di Avignone. Sono celebri le sue 381 lettere, indirizzate tra il 1370 ed il 1380 a chierici e laici, papi e re, umili e potenti; tutte percorse da un’impetuosa volontà di persuasione, esse ricorrono ad uno stile energico, ricco di immagini bibliche e di allegorie, ma anche di spontanee espressioni della parlata senese. Più letterario lo stile del Dialogo della divina provvidenza, dettato ai discepoli nel 1378.

Pochi sanno che Caterina da Siena visse un’esperienza di pre-morte, anzi, stando alle testimonianze dell’epoca, ella un giorno all’improvviso morì. Tornata dopo quattro ore in vita, raccontò il suo vissuto e descrisse quanto aveva visto, dopo che l’anima si era staccata dal corpo.

Il domenicano Raimondo da Capua o Raimondo delle Vigne (era discendente di Pier delle Vigne, lo sventurato funzionario dell’imperatore Federico II, collocato da Dante fra i suicidi), giuntagli la notizia dei fenomeni soprannaturali che costellavano l’esistenza di Caterina, volle sincerarsi che la donna fosse veramente una mistica: dapprincipio diffidente, concluse che i carismi di Caterina erano genuini.

Frate Raimondo, autore della biografia della santa senese, riporta, tra le varie manifestazioni misteriose, quanto le fu riferito da Caterina sul giorno in cui spirò. Il religioso scrive che la mistica scorse una luce intensa, la gloria dei Santi, le anime del Purgatorio e le atroci pene dei peccatori. Nella dimensione in cui si inoltrò l’anima di Caterina, un “luogo” dove il tempo non esiste ed in cui si prova un’estasi inesprimibile, ella potè contemplare la divina Essenza. Colà incontrò pure il Messia che le affidò la missione di predicare sia presso gli ultimi sia presso i dignitari. Infine di botto l’anima tornò nel corpo ed il dolore fu così grande che Caterina pianse per tre giorni e tre notti.

Pur nella peculiarità cattolica del racconto, l’esperienza della monaca palesa i tratti tipici delle NDE: la visione del fulgore, il senso di ineffabilità, l’intollerabile patimento sofferto, una volta che lo spirito si ritrova nel carcere del soma.

Fonti:

Enciclopedia del Medioevo, Milano, 2007, s.v. Caterina da Siena
A. Socci, Tornati dall’Aldilà, Milano, 2014


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APOCALISSI ALIENE: il libro

4 commenti:

  1. E’ interessante notare come la Chiesa di Roma abbia monopolizzato per secoli il cosiddetto paranormale, inscrivendone gli effetti in categorie o angeliche o demoniache, con confini davvero esigui e permeabili. Anche in alcune ipnosi regressive (come quelle condotte da Grifasi ad esempio) emerge a volte questo tipo di esperienza, di un luogo ineffabile, luminoso, di condivisione piena e serena, vicino alle frequenze emozionali più elevate. Probabilmente si tratta del desiderio profondo di ogni anima, di quel paradiso originario perduto e ritrovato, seppure per pochi istanti. Mi sembra che in questi tempi la situazione, alla Chiesa di Roma, gli sia un poco sfuggita di mano. Mi domando se si possa ipotizzare una OBE oppure una NDE anche per Durante Alighieri?

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  2. E' lo stesso Montale a ritenere che il viaggio di Dante nell'oltremondo fosse stato un'esperienza reale in uno stato alterato di coscienza. Se l'autore genovese è nel giusto, bisogna concludere che l'aldilà è reale e non è solo, a differenza di quanto sostengono alcuni, una proiezione della mente. Esisterebbe dunque anche l'inferno interminabile? Ensitiv, nel suo libro "Manuale per sopravvivere dopo la morte" lascia intendere che solo i suicidi patiranno per sempre, mentre per gli altri si aprono possibilità di redenzione. Ensitiv descrive il trapasso e le avventure successive come situazioni che non sono comunque per nulla facili, anzi... Insomma gli esami non finiscono mai.

    Ciao

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    1. Divertente ... ci fanno fare corsi d'impresa, informatica, inglese ma nessuno che impartisca lezioni di etica e metafisica dell'aldilà. Si dovrebbe istituire un corso apposito. Forse i burattinai sanno come comportarsi e, sempre secondo le ipnosi di Grifasi, sarebbero proprio loro a gestire il Samsara. Ciao

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  3. Ognuno è libero di dire qualunque cosa sull'aldilà.

    A me piace l'epitaffio di Osho:

    "OSHO mai nato, mai morto. Ha solo visitato questo pianeta Terra tra l'11 dicembre 1931 e il 19 gennaio 1990."

    Siamo eterni ed il nostro destino è vagare per il cosmo, vivendo nuove vite in pianeti sempre nuovi, a volte peggiori, a volte migliori del Pianeta Terra.

    Sta a noi, di volta in volta, provare a migliorare la nostra condizione personale, fino al punto in cui essa non è più migliorabile, ottenendo così il passaggio ad una condizione superiore: la visione orientale, su scala cosmica.

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