23 novembre, 2006

The Vatican connection: Joachim e Boaz (quarta parte)

Necesse est ut veniant scandala

Passiamo ora ai paladini che lottano affinché trionfi la verità (parziale) sul 9 11: in Italia uno dei più pugnaci è Maurizio Blondet, intellettuale cattolico, sulle cui ambiguità mi sono già soffermato più di una volta (Vedi Lo spirito e gli spiritati); negli U.S.A, invece, è Alex Jones. Costui, in un’intervista ad Andreas Von Bulow, ex segretario tedesco della difesa, autore di un libro sugli attentati a New York, cita Hutton Gibson, padre di Mel Gibson, come esperto (sic) sui temi del Nuovo ordine mondiale. Hutton Gibson è un antigiudaico, come il figlio regista ed attore, che realizzò uno dei più abominevoli, falsi e calunniosi film sul Messia, La passione. La truculenta pellicola, di una crudezza compiaciuta e sadica, enfatizza ed accentua l’antiebraismo del Quarto vangelo, originariamente un testo gnostico, poi manipolato ed interpolato da qualche falsario “cristiano” per descrivere gli Ebrei come nemici giurati di Cristo. (Vedi
www.yeshua.it)

Sempre per rimanere nel campo della celluloide, la finzione che imita un’altra finzione, ricordo che Alex Jones è legato all’attore Charlie Sheen, il cui vero cognome è Estevez. Egli appartiene ad una fervente famiglia cattolica, che cambiò il cognome in Sheen, in onore del potente arcivescovo Sheen. Un bell’esempio di devozione! Alex Jones, nel giugno 2001, previde un’azione terroristica micidiale sul suolo statunitense: o è dotato di spirito profetico o era addentro le segrete cose, avendo contatti con la C.I.A e con Roma. Ad ogni modo, è una persona sulla cui sincerità è lecito nutrire molti dubbi.

Dopo che la Compagnia di Gesù distrusse le Torri gemelle, che simboleggiavano Joachim e Boaz, le due colonne del tempio di Gerusalemme, si accinge ora a distruggere la già vacillante reputazione degli Ebrei con una martellante campagna mediatica e istigandoli contro gli Arabi, per sviare l’attenzione dai veri responsabili (del tutto o quasi al di sopra di ogni sospetto).

In realtà tra le file di coloro che reclamano la verità sul 9 11, si sono infiltrati machiavellici e scaltri personaggi che strumentalizzano l’indignazione dei cittadini per i loro turpi scopi di dominio planetario da conseguire in modo indiretto e graduale. Questo spiega perché Alex Jones ed il suo sodale ultracattolico Charlie Sheen possono agire più o meno indisturbati, mentre i parenti delle vittime del 9 11 che hanno contestato la versione ufficiale sono stati oggetto di intimidazioni e violenze. Anche per contestare, hai bisogno di qualche santo in paradiso, pardon, all’inferno, ossia in Vaticano, altrimenti ti spaccano la testa. Chi si sarebbe mai aspettato che Oriana Fallaci, la giornalista che si è sempre dichiarata atea pure in articulo mortis, avrebbe lasciato all’Università lateranense di Roma gran parte del suo patrimonio librario? L’ha annunciato un po’ di tempo fa monsignor Rino Fisichella, rettore dell'ateneo, nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'università pontificia cui ha preso parte Benedetto XVI.

«Mi fa particolarmente piacere partecipare -ha detto Fisichella- che la grande (sic) scrittrice e giornalista Oriana Fallaci, deceduta lo scorso 14 settembre ha lasciato alla nostra biblioteca gran parte del suo patrimonio librario e archivistico. La venerazione che aveva per il Santo Padre Benedetto XVI, da lei incontrato a Castel Gandolfo il 26 agosto 2005 e la profonda amicizia che nutriva per me, l'hanno convinta a questa donazione che diventerà Fondo Oriana Fallaci per la consultazione di quanti vorranno accostarsi alla sua opera».

La fallace Fallaci, fingendosi laica ed anticlericale, scrisse pagine memorabili per demonizzare l’Islam per conto del mecenate Benedetto XVI. Era, per così dire, il braccio sinistro, libertario, mentre Blondet è il braccio destro, sessuofobo, antigiudaico e retrivo. La mente è sempre, ancora una volta, a Roma. Con un braccio si bastonano i Musulmani, con l’altro si randellano i Giudei: un empio esempio di par condicio. Chi avrebbe mai pensato che la mangiapreti Fallaci fosse una fan di monsignor Fisichella, un’agente, anche se molto maldestra, del Vaticano?

Leggi qui la terza parte.

4 commenti:

  1. la Fallaci era una coadiutrice temporale, ossia una fiancheggiatrice "laica" dei Gesuiti, anch'essi miscredenti, anzi no, essi adorano...
    Ciao!!!

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  2. sciogliere il nodo attorno alla questione "11 settembre" è importante, ma nel frattempo c'è chi ha fiutato l'affare e cerca potere sfruttando la situazione. Importante, quindi, è capire chi sia realmente alla ricerca della Verità e chi invece la sta semplicemente usando.Ciao

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  3. Giusto Capitano Nemo, la ricerca della verità (parziale) può essere redditizia e dare prestigio, ma chi cerca la verità non si arricchirà e resterà misconosciuto. Ciao

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