21 ottobre, 2008

I Guardiani

Ammesso che esistano dei Guardiani della prigione, bisognerebbe tentare di comprendere chi sono. A mio avviso, è veramente difficile pensare che il Male dipenda solo dall'umanità (Vedi Se l'anonimo secentesco avesse ragione?). E' vero: distinguere tra male esterno e male che alberga nell'uomo è una semplificazione non in grado di rendere l'inestricabile intreccio di agenti esogeni ed endogeni, l'intima unitarietà dell'essere umano. Tuttavia per evitare di demonizzare l'homo sapiens, mi pare opportuno tentare di identificare forze, la cui azione nefasta e nefanda può spiegare la supremazia della violenza e dell'ipocrisia nel mondo. Non si tratta di trovare un capro espiatorio, ma di identificare il virus ed il virus NON è l'uomo, checché se ne pensi, poiché semmai l'individuo è, in qualche caso, una porta sugli inferi.

Mi limito a formulare delle ipotesi in modo molto schematico, aggiungendo qualche breve considerazione.

- I Guardiani sono delle forme-pensiero create dagli uomini stessi, con le loro energie negative che si sprigionano da sentimenti come l'odio, la collera, l'invidia, la bramosia...

- I Vigilanti sono dei demoni, creature cadute, definiti Arconti nel Quarto Vangelo e nei testi gnostici. Sono assimilabili ai voladores di Castaneda ed ai vampiri.

- Essi sono extraterrestri malevoli.

- I Guardiani sono macchine, come nella saga di Matrix.

Studiando le antiche tradizioni e senza dimenticare gli indizi disseminati nella letteratura e nel cinema, si può arguire che questi esseri sono avidi delle energie umane. Pare anche che siano interessati ad un quid (il D.N.A.? il ka?) dell'uomo che essi non possiedono o utile per certi loro scopi oscuri.

Pare che le azioni invasive di queste creature non si concentrino solo sul piano fisico, ma investano pure il livello sottile, con interazioni fra i vari ambiti. Ad esempio, di alcuni presunti rapiti è prelevato il cosiddetto corpo astrale, ma essi si ritrovano delle cicatrici sulla pelle. Queste persone ricordano di aver attraversato le pareti, ma talvolta si accorgono, dopo il sequestro, di avere degli impianti. Se ammettiamo che le loro esperienze non siano scenari olografici creati dai militari, l'apparente contraddizione tra fisicità ordinaria e dimensione sottile di certe situazioni è fonte di interrogativi. Pare esistere un trait d'union fra le due sfere con riflessi sull'organismo di un intervento sull'astrale. Sono due ambiti materiali, anche se di differente densità. Come ciò avvenga, è difficile stabilire.

Introdurre il tema dell'invisibile, superando obsoleti schemi che si imperniano solo sul dominio politico ed economico, significa spingersi in una regione border line: d'altronde border line, in una certa misura, diventa l'esistenza, non appena si dischiude anche solo un po' il terzo occhio.



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17 commenti:

  1. Sintesi superba Zret, condivido punto per punto.

    Aggiungerei che i Guardiani sono anche i custodi dell'illusione del tempo che si ripete uguale e della morte che non esiste.
    Sono anche i gelosi artefici della frammentazione, del caos e del controllo.
    Loro impediscono che l'Universo si espanda armonico e nella totale creatività dell'Uno. Loro ci fanno credere che abbiamo bisogno di nutrirci l'uno dell'altro invece di risplendere automamente come cuori solari
    Ma sono anche i nostri spietati insegnanti che attraverso il libero arbitrio ci spingono a fare una scelta e a scrutare nell'illusione delle nostre paure fino a liberarci.
    Dalla pura Luce senza complemento è stato originato ciò che è in luce e ciò che è in ombra.
    Solo dalla com-prensione può nascere la vera libertà.

    Ciao e grazie

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  2. Caro Zret a proposito del comprendere e della libertà ti linko questa pagina sulla la Leggenda del Grande Inquisitore

    http://lgxserver.uniba.it/lei/personali/pievatolo/platone/inquis.htm

    “Io, nel darvi questo dono, ho voluto anche questo male e questa sofferenza, e questa mia volontà è al di là d'ogni spiegazione”

    Dobbiamo salire di livello per capire

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  3. Non saprei dire, caro Timor, se esiste il libero arbitrio, concetto che ogni tanto richiami, oppure no. Personalmente sarei del secondo avviso. Almeno in linea di principio mi trovo d'accordo con coloro che affermano che è libero solamente colui che sceglie il Bene o che addirittura si è già identificato con il Bene supremo che è Dio.

    Tutti gli altri esseri presentano legami karmici a diversi livelli. Lo stato di ignoranza o 'avydia' impedisce di scorgere la retta via. Per arrivare a tanto è necessario che si allentino gradualmente i ceppi ai quali le creature sono costrette e che l'oscurità da cui le anime sono avvolte cominci ad essere vinta da qualche fioco bagliore.

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  4. Paolo hai perfettamente ragione.

    La vera libertà è Essere la Sua Volontà, perchè LUI è privo di qualsiasi condizionamento o avversione, perchè è vita che fluisce in tutte le forme, per questo è al di sopra dei concetti relativi di bene e male e si pone come unico e vero Bene.

    Ma la cosa paradossale è che in qualità di creature ci offre la possibilità di scegliere l'illusione e il male, di crederci condizionati ( e quindi schiavi) del tempo, della malattia e della morte e soprattutto di crederci divisi da LUI
    Per questo lodo il suo Amore che ci ha donato questa illusione di libertà.
    Vuoi dormire o svegliarti alla tua vera natura?
    In ogni momento ci offre questa possibilità.
    Ma svegliarsi in Lui appare doloroso all'ego perchè è senza Limiti e perchè in Lui dolore e piacere si trasmutano vicendevolmente e non ti concede limiti a cui aggrapparti.
    Per questo la sua visione è contemporanemente terrificante e piena di amore.
    Amore per chi comprende e accetta, terrificante per l'ego che si aggrappa a limiti illusori
    Ah mio dolce Purushottama.

    Ovviamente anche questa comprensione è solo temporanea e parzialmente illusoria

    Ciao

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  5. I demoni sono i gastaldi del Signore, diceva Francesco d'Assisi. Il mio intelletto limitato mi impedisce di assurgere ai mirabili livelli della disquisizione, Timor, e resto qui ad osservare questo universo tautologico.

    Grazie a te ed a Paolo, per questa dotta e profonda analisi dell'illusione e del suo superamento.

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  6. Dimenticavo: Timor, grazie per la segnalazione.

    Ciao!

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  7. Straordinario commento da par tuo, caro Timor.

    Grazie

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  8. Ma voi ormai vi fate solo i complimenti a vicenda per quanto siete saggi, profondi e...illuminanti?! O sono eliminati dal blog tutti i commenti non in linea? Bello il quadro si Savinio sul post originale comunque, anche se studiando bene la sua arte molti di voi non potrebbero fare a meno di dire che era iscritto agli illuminati o a qualche altra setta anche lui: le sue opere sono piene di richiami all'esoterismo, e a questo punto erano di certo massoni anche Marcel Duchamp e molti altri artisti della cricca surrealista.. Del resto Breton era marxista e da qualche parte ho letto che anche l'eroico barbuto era un illuminato. Che ne pensate? Risponderete?

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  9. Scusate, c'era un po' di acido sarcasmo... Cercherò di essere meno passionale la prossima volta!

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  10. Tristano, sì, Marx era controllato da loro e forse lo sei anche tu, conscio o no.

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  11. La sufficienza con cui hai risposto al mio commento mi spaventa un po'. Mi fa pensare a una persona talmente convinta delle sue idee che ha perso ormai ogni senso critico. Non prenderla come un giudizio o un'accusa, ma come una semplice constatazione, oppure come un'impressione personale. Io so benissimo di essere sotto il controllo psicologico e materiale di qualcosa, ma credo che questo qualcosa sia un po' più sfuggente e allo stesso più semplice di come lo descrivono i teorici della cospirazione mondiale. Credo che ci sia molta verità dietro la maggiorparte delle vostre (e scusa se ti metto in una categoria senza conoscerti bene) affermazioni, ma credo anche che mancate spesso di rigore critico e di serietà in molte delle vostre analisi. Ammetterai anche tu che il mondo di internet e dei blog è sì un formidabile mezzo di scambio di informazioni e di confronto, ma anche una cosa che rischia ad ogni istante di cadere in un pericoloso semplicismo, nel conformismo (anche se alternativo invece che governativo) e nella tautologia. Ogni volta che guardo le fonti di blog come questi trovo indicati altri siti, che ne indicano altri, che ne indicano altri. Quelle poche volte che trovo un libro all'origine di qualche notizia, lo vado a cercare e mi accorgo che appartiene a quel prospero filone di saggi-pseudoscientifici legati all'esplodere della new-age, in cui un autore - sempre geniale - svela delle verità perché è stato in India a "meditare" nelle vacanze degli ultimi 10 anni (e di sicuro è sempre un individuo di rango sociale abbastanza elevato). Per farti un esempio: ho letto degli interessanti articoli sulla ghiadola pinoidale dal taglio molto scientifico che tiravano in ballo spesso "gli insegnamenti di Ramtha" come una verità acquisita. Vado a cercare questo Ramtha su internet e trovo il suo sito. Sorpresa: Ramtha è una bellissima figona bionda americana (la sua foto mi ha fatto pensare a una ex pornostar pentita) che ha un sito perfettamente alla moda e pieno di tutti i gadget commerciali legati alla new-age. Secondo me queste cose (parlo senza conoscere a fondo, me ne rendo conto, ma dico solo la mia impressione), queste cose dicevo sono il perfetto prototipo dell'odierna società dei consumi e della sua crisi politica morale e spirituale. Il discorso sarebbe più lungo e complesso, ma la mia speranza è che tu conceda alle mie parole almeno il beneficio del dubbio e che mi risponda seriamente invece di trattarmi come un ragazzino che fa i capricci senza saper nulla delle cose tremende che lo circondano e che dominano la sua mente. Io mi sforzo tutti i giorni per far in modo che il mio cervello pensi più liberamente e si liberi dalle catene che lo imbrigliano fin dalla nascita. Non sai chi sono, non mi conosci, ma il tono della tua risposta mi fa pensare che tu abbia già deciso chi farmi essere nella tua personale rappresentazione del mondo.

    Quello che mi dispiace di più sai cos'è? Che proprio le notizie e le persone che in linea teorica dovrebbero essere le più libere e fuori dal controllo dei cospiratori, che dovrebbero indirizzarti verso una maggior consapevolezza di te e del mondo, rappresentino allo stesso tempo quelle cose nei confronti delle quali una persona che ricerca un briciolo di verità dovrebbe stare più in guardia. Attenzione, non sto dicendo che sei un falso profeta, sto solo dicendo che il dubbio che tu lo sia dovrebbe essere più che legittimo. A me pare che a questo punto (dopo i milioni di blog che sono già aperti sulla cospirazione) il passo successivo dovrebbe essere scremare, discernere, guidicare in base alla logica, quali tra queste informazioni siano da considerare più vere e quali solo polverone (e il polverone, ammetterai con me, fa sempre comodo a chi non vuole che la verità venga a galla).

    In quanto a Marx: basta la nazionalità tedesca a farlo sospettare di appartenere agli illuminati di baviera? Ma tu sai qualcosa della sua vita? Hai letto almeno una pagina delle migliaia che ha scritto? O lo dici solo perché hai sentito da qualche parte che la contrapposizione comunismo-capitalismo è solo un'arma della cospirazione per creare conflitto? Lo vogliamo liquidare così il movimento operaio dell'Ottocento e del Novecento? Come un'enorme bufala? Se conoscessi un po' di storia allora dovresti dirmi che è piuttosto il leninismo, da cui deriva l'esperienza sovietica, ad essere sospetto, proprio perché si poneva in contrapposizione con il marxismo ortodosso (che diceva che non era possibile una rivoluzione socialista in un paese non industrializzato come la Russia). Ma mi rendo conto che io non so con chi sto parlando. Tu per me potresti essere 1) un coltissimo 60enne, docente universitario e in segreto appassionato di esoterismo, che vuole metterci in guardia da quanto ha capito del mondo dopo aver studiato molto. 2) un quindicenne fissato con internet che raccoglie qua e là informazioni e pensa di saperne più di tutti. 3) un impiegato 30enne insoddisfatto della propria esistenza che così si sente protagonista di una fantascientifica avventura 4) uno dei programmi di qualche oscrura organizzazione pagata per creare allarmismo e mettere in giro notizie devianti 5) qualsiasi altra cosa.
    Sono legittimi o no i miei dubbi?

    Mi aspetto che tu risponda a questa mail in modo non arrogante (stavolta come vedi ho messo da parte il sarcasmo) perché vorrei saperne davvero che ne pensi. E vorrei anche che tu mi indicassi delle fonti in cui posso trovare non dico delle prove, ma almeno degli indizi che Marx fosse un appartenente agli illuminati o uno sotto il loro controllo.
    E mi piacerebbe anche che qualche altro frequentatore del blog mi dicesse la sua opinione in merito a quanto ho appena detto.

    Scusate la lunghezza e un triste saluto a tutti.

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  12. Pubblico il commento di Eschin sul tema dei Guardiani.

    Caro Zret,

    nel tuo elencare di vari ipotesi trovo una quasi graduatoria che evolve i miei pensieri rispetto alla domanda della entità del guardiano alle soglie della nostra prigione - e considerei prigione dov' è impedita l'evoluzione in senso di accrescere la nostra consapevolezza e in conseguenza coscienza.
    Dove c'è rabbia, odio, voglia di vendetta,invidia, vanità ..... non c'è coscienza. Agiscono i riflessi condizionati – agisce l'automa.
    Penso che effettivamente siano forme-pensiero a creare entità sia nel materiale che immateriale che si connettono con altre formazioni. Tale entità acquistano energia con il costante nutrimento attraverso tale azioni .
    Si connettono per qualità energetica ad altre entità non materializzate chiamate demoni,arconti ...
    agendo nel mondo attraverso i loro richiami verso il basso. Questo si manifesta visibilmente sul piano vibratorio.(frequenze)
    Che siano o meno extraterrestri dipende da una definizione ristretta di vita sul nostro pianeta.
    I nostri pensieri sono extraterrestri? In parte sì! Credo che noi siamo esseri cosmici ma non consapevoli di questa interconnessione. Le religioni ricordano un senso di casa più vasta ma in forma distorta e loro stessi invece di aprire porte verso i regni superiore sono una parte consistente di quelle energie che rinchiudono e rafforzano le nostre prigioni.
    Nel caso di entità carcerieri la logica limita a un ambito terreste in funzione del limitare e non far' oltrepassare.
    In quel senso possono anche essere definite macchine – non in senso troppo limitate però perché possono rafforzarsi- raggrupparsi – logica che si ritrova anche nelle tecnologie avanzate dei bio-computer (smart dust).)
    Lo scioglimento invece vedo nella presa di coscienza della propria parte in questa disegno di forze oscure. Il prendere atto del nostro lato oscuro grazie a diversi strumenti per mettere in atto questo processo che infiltra luce – illumina – e dissolve.
    Siamo coinvolti e manipolati dove noi creiamo un terreno di risonanza.
    Siamo liberi dove governa la ricerca della verità nello spirito dell'amore. La via è la connessione consapevole con la corrente della luce. Dove permetti alla luce di entrare il buio svanisce.
    Mi fermo qui.

    Con cari saluti e ringraziamento

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  13. Tristano, l'esperienza ci insegna che alcuni disinformatori si introducono con modi blandi, pacati e concilianti per gettare dopo un po' la maschera. Questo spiega la mia reazione. Tuttavia voglio accantonare i miei sospetti e rispondere ai tuoi quesiti. Il problema che evochi in primo luogo è quello delle fonti. Orbene, l'articolo che scrissi sulla ghiandola pineale (è un esempio tra i tanti) si basa su pubblicazioni scientifiche e non su Ramtha che detesto ex imo pectore. Nondimeno la questione delle fonti è di una complessità abnorme e ritengo che esistano parametri di valutazione molto più utili delle fonti. Il primo problema che si presenta è discernere tra fonti spurie e genuine, ma se ti dicessi che quasi tutta la storia ufficiale è fondata su documenti spuri o su documenti genuini ma distorti, manipolati, interpolati?

    Conosco Marx per averlo studiato all'università e non lo confondo né con Lenin né con Rosa Luxembourg e Karl Liebnecht, ma il vero comunismo è quello platonico e di alcune sette cristiane e gnostiche. Sul tema ho scritto parecchi articoli che forse non hai letto. Non discuto che Marx fu economista di un certo valore, ma fu comunque una loro creatura. Verità e menzogna sono spesso intrecciate, come intenti nobili ed azioni riprovevoli.

    Se avrò tempo mi soffermerò sul tema delle fonti, ma qui concisamente noto che tante volte sono più giovevoli il sesto senso, l'intuizione, la ponderazione che tante fonti. Le fonti servono all'erudizione; la cultura si basa sulla Fonte. Ascolta e capirai se la voce è veridica. In interiore homine habitat veritas et... in exteriore.

    Se avrò tempo, aggiungerò altre glosse, ad esempio, sulla differenza tra socialismo e comunismo e sul possibile criterio di verità.

    Ciao

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  14. Immagino che non basti dire che non sono un anti-informatore perché tu ci creda, ma ti ringrazio per la risposta e per aver messo da parte i tuoi sospetti.

    E' pochissimo tempo che frequento il tuo blog e quello di capitan Nemo e per questo chiedo scusa per non aver letto tutto (ma sto progredendo, piano piano). Trovo che ci siano molte cose interessanti, ma non posso rinunciare al mio senso critico, poiché è l'unica arma che ho a disposizione (anche tu potresti essere un anti-informatore per quanto mi riguarda). Sono convinto che la cultura ufficiale non debba sempre essere presa per oro colato, ma sono convinto anche del fatto che il polverone esista e sia davvero pericoloso per chi cerca di essere un uomo libero (o liberato).
    Da quel poco che ho letto (ed è pochissimo, lo ammetto) mi sono però convinto che il problema delle fonti è davvero cruciale, anche se probabilmente affrontarlo in modo sistematico sarebbe così complicato che non ci si caverebbero più le gambe. Tu dici che a volte è meglio affidarsi al proprio intuito.. Beh, la mia natura e la mia educazione mi insegnano ad essere molto scettico nei confronti di tutto ciò che non è dimostrabile su un piano materiale, ma sono anche abbastanza aperto da non chiudere una pagina quando sento parlare di arconti e demoni (molto dipende dalle parole che usiamo, e io cerco di andare oltre le parole). Se ti dicessi quello che la mia fantasia e il mio intuito (chiamaiamolo così) mi hanno fatto pensare prima che leggessi il ricco (troppo ricco) materiale sulla cospirazione, resteresti a bocca aperta perché la mia personale storia del mondo ha molti punti in comune con le argomentazioni che oggi si vanno diffondendo a proposito della cospirazione. Ma magari te la racconto un'altra volta.

    Quando ho menzionato l'articolo sulla pinolina non intendevo il tuo ma quello di un tale Riccardo Tristano Tuis (l'omonimia è una casualità: io mi sono chiamato Tristano perché amo le Operette Morali). Quindi è un piacere leggere che detesti questa Ramtha! (e devo ammettere che, per quanto mi riguarda, a farmela detestare senza conoscere è stato proprio quello che tu chiami intuito).

    Non ritengo Marx un economista di valore, ma piuttosto un filosofo molto coraggioso e un agitatore politico. Sono di quelli che trova più interessante il Marx giovane, quello della Concezione Materialistica della Storia. E mi accorgo che è proprio per intuito che mi convince la sua critica all'idealismo e alla sinistra egeliana, la sua difesa di un'intelligenza capace di andare oltre le illusioni create non da demoni e arconti, ma dal naturale sviluppo della vita e delle società umane in questo pianeta. Credo che una lettura (o rilettura) di questo piccolo libro di 160 anni fa, e soprattutto delle prime pagine, possa risultarti interessante perché contiene delle riflessioni davvero attuali su come la coscienza umana si sia addormentata, su come abbiamo creato i demoni a partire da quelli che non sono altro che i prodotti su un piano ideale (sovrastrutturale) dello sviluppo naturale antropologico e sociologico dell'esistenza umana.

    Scusami ancora una volta per l'eccesso di passione nel precedente commento, mi avvedo che sei (o sembri) una persona di una cultura consistente.

    Posso farti una domanda spassionata? A cosa credi che servano questi blog? Dici che possono rappresentare il punto di partenza per qualcosa di più ampio, che non si limiti ad una contro-informazione che a prima vista pare alquanto caotica?
    Insomma, se ti dovessi chiedere quali sono i tuoi intenti, cosa mi risponderesti?

    (p.s.: domanda tecnica: come mai ogni volta che posto un commento devo come ricreare da zero il mio account? E' come se non mi tenesse la memoria di Tristano e non vorrei che qualcun'altro firmasse col mio nome. Puoi aiutarmi?)

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  15. Ok.. Forse ho risolto il problema dell'account. Perdona l'inesperienza, non sono mai stato un blogger!

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  16. Tristano, i temi cui accenni sono troppo complessi perché li si possa affrontare senza "rumore" in un'area commenti. Dunque mi limito a constatare una divergenza rispetto al tuo approccio là dove citi il "piano materiale" (la materia? Che cos'è?), là dove evochi un "naturale sviluppo della cultura umana".

    Ho l'impressione che tu abbia già le risposte e che intenda portarmi verso percorsi che non ritengo prioritari. Su Marx sono stati vergati migliai di saggi. Se ti interessano, li troverai in qualsiasi buona biblioteca.

    Scusami quindi se non mi diffondo, perché Sagunto non può aspettare.

    Circa il problema delle fonti e del metodo di ricerca, ottime sono le procedure di Capitano Nemo e di Corrado. Ti rimando ai loro blog, se davvero ti interessa grattare via un po' di vernice. Per il resto ascolta il Logos.

    Ciao

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  17. Zret: sì, lo so che su Marx sono stati vergati migliaia di saggi, e so anche lui di persona ha scritto migliaia di pagine e che ha passato decenni a studiare filosofia economia e diritto chiuso in biblioteca a Londra, in uno stato di semi-indigenza. Quello che ti chiedevo era semplicemente, siccome hai fatto delle affermazioni, di rimandarmi alla tua fonte (ovvero: dove hai letto o da chi hai sentito che Marx era controllato dagli Illuminati? Se è sulle dichiarazioni di Svali allora l'ho letto anche io e mi concedo il beneficio del dubbio, non essendo quella un'affermazione molto documentata - appena 2 righe di intervista).

    Per il resto hai perfettamente ragione. Non è questa la sede appropriata per certi discorsi. E mi rendo anche conto che così, di per sé, "piano materiale" non significa un bel niente.
    In ogni caso volevo chiarire che quando evoco il "naturale sviluppo della vita e delle società umane in questo pianeta" alludo al fatto che quando tu metti un chicco di riso nel cotone bagnato, germoglia una piantina; evoco cioè le leggi naturali della fisica della chimica e della biologia, evoco forse il metodo sperimentale. Ovviamente sono al corrente anche di quanto certa scienza abbia messo in discussione l'univocità della sua visione del mondo nel corso dell'ultimo secolo, il che riporta quasi il discorso a zero.

    Mi permetto però di farti notare che se io sbaglio a parlare genericamente di "piano materiale", allora non capisco perché affermazioni come "Loro impediscono che l'Universo si espanda armonico e nella totale creatività dell'Uno" o "pura Luce senza complemento" possano passare come fossero cose dotate di un senso comprensibile a tutti. Per me, per esempio, non significano nulla se non precetti simili al catechismo. Per quanto mi riguarda la luce è quella che si eccende con l'interruttore, fino a che non vedrò una persona splendente di luce propria (e non deve essere un bonzo datosi alle fiamme!). Forse sono come S. Tommaso.

    Comunque, se non l'hai mai fatto, ti invito ancora una volta alla lettura del piccolo e significativo libro "La concezione materialistica della storia" di Marx ed Engels. Non solo perché tra tanta gente che si permette di parlare di marxismo si trovano molto spesso persone che non hanno mai letto una singola pagina dei due pensatori, ma anche perché personalmente lo considero un testo prezioso per chiunque si interessi in generale di pensiero storia e filosofia. E ti dico ciò senza alcuna presunzione, sapendo bene che le mie lacune sono infinite.

    Mi spiace infine che credi io sia una persona che pensa di conoscere già le risposte. Come tu parli a partire dalle tue conoscenze (che mi sembrano varie e abbastanza approfondite), io ti parlo delle mie col solo scopo di condividerle.

    Purtroppo ho un grave preconcetto nei confronti di molte cose legate alle cosiddette filosofie orientali: pur essendo affascinato da quel mondo, una parte di me ritiene molto grave il modo in cui dette filosofie sono state volgarizzate e rese merce dalla nostra cultura. Ma capisco che Sagunto ti aspetta - e lo dico stavolta senza ironia. Ognuno ha il suo Sagunto e per questo non me la prenderò se non risponderai a questo commento. In ogni caso è stata una bella conversazione. Grazie.

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