Pierluigi Ighina nacque a Milano nel 1908 e morì nel 2004. Fu, secondo alcune fonti, discepolo e collaboratore di Guglielmo Marconi: è uno scienziato pressoché sconosciuto al pubblico, perché le sue scoperte ed invenzioni non hanno ottenuto alcun riconoscimento dalla scienza accademica. A differenza del poliedrico, ma ingenuo ricercatore ed inventore serbo Nikola Tesla, Ighina non si fidò mai dei potenti con cui evitò ogni collaborazione, conscio che le sue invenzioni sarebbero state usate solo a fini malefici e per lucrare.
Ighina affrontò lo studio dell'atomo da una prospettiva alquanto diversa rispetto agli altri ricercatori: infatti, invece di sottoporre l'atomo all'azione di potenti campi magnetici o di particelle ad alta energia, decise di contenere il suo movimento usando altri atomi, definiti assorbenti, che impediscono agli atomi luce ed a quelli esterni di interferire nell'osservazione.
Attraverso questo accorgimento e mediante il microscopio atomico lenticolare di sua invenzione, Ighina riuscì a classificare varie categorie di atomi in base alle loro differenti pulsazioni.
Un concetto importante da sottolineare è che "l'atomo non oscilla, ma vibra, non si può dividerlo, sarebbe però possibile dividere la sua energia, ma non l'atomo stesso". La scoperta dell'atomo magnetico avvenne casualmente come scrive lo stesso Ighina: "Ero intento a queste prove quando, spostando inavvertitamente una calamita lì vicina, vidi che tutti gli atomi in osservazione si erano messi vertiginosamente in movimento scomparendo poi in una massa luminosa". L'atomo magnetico è il più piccolo rispetto agli altri atomi, possiede una pulsazione più veloce ed inoltre ha la caratteristica di "imprimere il movimento a tutti gli altri atomi, diventando così il promotore di essi".
Una delle apparecchiature costruite da Ighina, il regolatore di vibrazioni atomiche magnetiche, si basa proprio sull'energia dell'atomo magnetico e più precisamente sulla variazione della frequenza di vibrazione della materia con la trasformazione della stessa.
Con questa energia sarebbe possibile guarire qualsiasi malattia, fondere i metalli a distanza, produrre energia elettrica, neutralizzare le radiazioni, investigare il sottosuolo alla ricerca di giacimenti petroliferi o falde acquifere, aumentare i raccolti agricoli ed altro ancora.
È indubbio che il campo magnetico sia fondamentale per la vita sulla Terra, anche se la scoperta di come sia possibile la trasformazione della materia e la produzione di monopoli magnetici risultano piuttosto difficile da concepire.
Per Ighina, tutte le forze esistenti in natura sono il riflesso diretto e indiretto di un’unica forza primordiale che è l’energia che scaturisce dal Sole. Tale irradiazione solare riflettendosi si equilibra con sé stessa e condensandosi esplode e quindi s’irradia di nuovo e di nuovo si riflette e così si moltiplica. L’energia solare è una forza positiva che, riflettendosi, diventa negativa. Il Sole accoglie in sé questi suoi riflessi, li trasforma e li irradia nuovamente in maniera positiva e così via. Tale concezione ricorda quella di Reich sull’energia orgonica, distinta in orgone vitale (OR) ed orgone mortale (DOR).
Noto è il macchinario di Ighina con cui egli riusciva (così sembra) a causare le precipitazioni o a diradare le nuvole. Sarebbe interessante se qualche ricercatore indipendente, riprodotto tale congegno, lo sperimentasse per favorire la pioggia, in presenza delle scie chimiche igroscopiche.
Fonti:
M. Barbieri, recensione del libro di P. Ighina, L’atomo magnetico, 2001
Alberto, Pierluigi Ighina, profeta sconosciuto, 2005
Ighina affrontò lo studio dell'atomo da una prospettiva alquanto diversa rispetto agli altri ricercatori: infatti, invece di sottoporre l'atomo all'azione di potenti campi magnetici o di particelle ad alta energia, decise di contenere il suo movimento usando altri atomi, definiti assorbenti, che impediscono agli atomi luce ed a quelli esterni di interferire nell'osservazione.
Attraverso questo accorgimento e mediante il microscopio atomico lenticolare di sua invenzione, Ighina riuscì a classificare varie categorie di atomi in base alle loro differenti pulsazioni.
Un concetto importante da sottolineare è che "l'atomo non oscilla, ma vibra, non si può dividerlo, sarebbe però possibile dividere la sua energia, ma non l'atomo stesso". La scoperta dell'atomo magnetico avvenne casualmente come scrive lo stesso Ighina: "Ero intento a queste prove quando, spostando inavvertitamente una calamita lì vicina, vidi che tutti gli atomi in osservazione si erano messi vertiginosamente in movimento scomparendo poi in una massa luminosa". L'atomo magnetico è il più piccolo rispetto agli altri atomi, possiede una pulsazione più veloce ed inoltre ha la caratteristica di "imprimere il movimento a tutti gli altri atomi, diventando così il promotore di essi".
Una delle apparecchiature costruite da Ighina, il regolatore di vibrazioni atomiche magnetiche, si basa proprio sull'energia dell'atomo magnetico e più precisamente sulla variazione della frequenza di vibrazione della materia con la trasformazione della stessa.
Con questa energia sarebbe possibile guarire qualsiasi malattia, fondere i metalli a distanza, produrre energia elettrica, neutralizzare le radiazioni, investigare il sottosuolo alla ricerca di giacimenti petroliferi o falde acquifere, aumentare i raccolti agricoli ed altro ancora.
È indubbio che il campo magnetico sia fondamentale per la vita sulla Terra, anche se la scoperta di come sia possibile la trasformazione della materia e la produzione di monopoli magnetici risultano piuttosto difficile da concepire.
Per Ighina, tutte le forze esistenti in natura sono il riflesso diretto e indiretto di un’unica forza primordiale che è l’energia che scaturisce dal Sole. Tale irradiazione solare riflettendosi si equilibra con sé stessa e condensandosi esplode e quindi s’irradia di nuovo e di nuovo si riflette e così si moltiplica. L’energia solare è una forza positiva che, riflettendosi, diventa negativa. Il Sole accoglie in sé questi suoi riflessi, li trasforma e li irradia nuovamente in maniera positiva e così via. Tale concezione ricorda quella di Reich sull’energia orgonica, distinta in orgone vitale (OR) ed orgone mortale (DOR).
Noto è il macchinario di Ighina con cui egli riusciva (così sembra) a causare le precipitazioni o a diradare le nuvole. Sarebbe interessante se qualche ricercatore indipendente, riprodotto tale congegno, lo sperimentasse per favorire la pioggia, in presenza delle scie chimiche igroscopiche.
Fonti:
M. Barbieri, recensione del libro di P. Ighina, L’atomo magnetico, 2001
Alberto, Pierluigi Ighina, profeta sconosciuto, 2005
APOCALISSI ALIENE: il libro
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale
Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum
Due link di approfondimento:
RispondiElimina1) un video sottotitolato (dalla trasmissione report)
2) la trascrizione di alcuni passaggi salienti della stessa trasmissione
Grazie dei collegamenti, Corrado. Ighina appartiene al manipolo degli scienziati seri. Oggi abbiamo bario tozzi... O tempora, o mores.
RispondiEliminaCorrado, provi tu a costruire la macchina della pioggia?
RispondiEliminaè tempo di denuncia più che di scienza, le conoscenze ci sono già, ma nascoste ai più, tenute gelosamente dai nostri carcerieri;
RispondiEliminaavremmo poi il tempo di dedicarci a simioli studi prima che il collasso di questo mondo ci travolga?
per ora provo ad adoperarmi per evitare questo crollo, ma la valanga si sta già staccando
"Avremmo poi il tempo di dedicarci a simioli studi prima che il collasso di questo mondo ci travolga?"
RispondiEliminaTemo di no, Corrado. La sabbia nella clessidra è quasi finita. La slavina è gigantesca, sebbene molti non la vedano, perché abituati a non guardare oltre il proprio naso.
Almeno Damocle sapeva della spada che incombeva su di lui.
Ciao
Difficile se non impossibile soppesare la portata delle scoperte di Ighina per il semplice fatto della discrezione con cui lo scienziato ha operato durante tutta la sua vita.
RispondiEliminaChe Ighina abbia veramente fatto delle scoperte sensazionali che avrebbero potuto stravolgere il nostro modo di esistere?
E chi può dirlo se non ci è concesso di conoscere con esattezza la natura degli esperimenti da lui fatti ed i relativi risultati?
Allora nello stesso ordine di idee anch'io per assurdo potrei affermare di avere trovato qui e scoperto là ma poi non potrei ovviamente dirlo perchè gli uomini malvagi scipperebbero le mie trovate.
Di gente come Pier Luigi Ighina ve ne sono stati tanti. Ricordo ad esempio un francese chiamato Louis Boutard che negli Anni Trenta studiava le cosiddette 'onde di forma'. Concetto davvero esoterico e assai difficile da afferrare. Tali onde, su cui si baserebbe ad esempio la rabdomanzia, verrebbero emesse tanto da figure geometriche quanto da rappresentazioni iconografiche varie (rapprsentazioni pittografiche, sculture, disegni).
Ma oltre a Boutard vi fu pure un certo Georges Lakhovsky anche lui attivo in quel periodo e che assicurava di aver scoperto tra l'altro la cura del cancro nonchè il nostro G. Calligaris.
A vedere le macchine costruite da questa gente c'è da rimanere allibiti: ammassi di dischi metallici o di legno, bobine multiple, circuiti oscillanti, punte che si giustappongono.
Ma che roba è quella?
Geni incompresi? Impostori? Sognatori? E chi può dirlo. Ma se essi sono incappati in qualche genialata gli Illuminati gliel'hanno certissimamente soffiata.
Basta vedere come sono ridotti gli uomini di questi tempi. Se con le 'onde di forma' negative è possibile agire sul cervello umano fino a farlo naufragare in un oceano di follia e di non-senso, allora siamo veramente in grado di asserire che esse esistono e che i nemici del genere umano hanno rubato a questa gente Ighina compreso le loro straordinarie scoperte e che le stanno validissimamente usando proprio in questi anni.
Per singolare sincronismo, proprio ieri ho sfiorato con alcuni amici il discorso delle onde di forma, sottolineando come fosse un concetto difficile da afferrare.
RispondiEliminaQuello che accomuna Ighina a tanti ricercatori "eretici" è la concezione di un'energia dal moto a spirale. Si pensi al russo Kozyrev ad alle sue onde di torsione. Interessante notare che la macchina per la pioggia di Ighina era rivestita di polveri di alluminio: qual è uno dei principali ingredienti delle scie tossiche?
Credo che qualche invenzione di Ighina sia stata rubata dai soliti noti. Sulle sue teorie non mi pronuncio, perché non riesco a comprenderle appieno.
Ciao e grazie del potente contributo.
Salve carissimi!
RispondiEliminaConfesso di non aver mai sentito parlare di questo scienziato ma mi permetto di fare due osservazioni (banali). Nel post si auspica di utilizzare "la macchina della pioggia" sulle nuvole sterili d'acqua per via delle scie, ma non potrebbe essere anche peggio far piovere quelle porcherie?
La seconda osservazione è già stata citata, qualsiasi cosa si faccia in questo sistema, nel bene o nel male, viene sempre piegato entro i luridi confini del sistema stesso. Che tristezza infinita...
ma il progetto per costruire la macchina delle nuvole di Ighina qualcuno ce l'ha? E' possibile riprodurla? Se mi date una mano trovando i progetti io lo farei volentieri
RispondiEliminaRoberto, in Rete si trova del materiale, ma occorrono per realizzare la macchina di ighina che sembra funzioni, spazio, denaro, attrezzature e conoscenze. Purtroppo pare che manchi un elemento nei testi pubblicati sulla Rete e che sia una specie di ingrediente segreto. L'ideale è mettersi in contatto con persone che sono competenti, ma presto, perché la siccità avanza ed il tempo stringe.
RispondiEliminaTi ringrazio Zret, vedi, lo spazio c'è, il denaro sono convinto si possa trovare, le attrezzature pure, purtroppo è la conoscenza che manca. Come sempre, se la conoscenza non è accessibile a tutti, allora diventa inutile. Io sono disposto a rischiare.
RispondiEliminaInteressante sito e così pure le discussioni. Il progetto di Ighina è molto intrigante. L'avevo visto a Report anni fa e mi aveva colpito e laciato a bocca aperta come un bimbo.
RispondiEliminaLa mia natura è curiosa e il mo carattere è ostico. Non sopporto le regole quando decise senza un senso che rispetti l'umano essere.
Bravi e complimenti.
Amico, bei tempi quando Report non era stato ancora fagocitato dal CICAP: oggi propongono servizi (igienici) con il bollino di Piero Angela. Oggi Ighina sarebbe solo denigrato. Che decadenza!
RispondiEliminaCiao e grazie.
Ciao a tutti, io mi associo a Roberto c'è nessuno che potrebbe dire dove si trovano informazioni su come costruire la macchina della pioggia di Ighina? e se dovessero mancare degli ingredienti segreti, c'è nessuno che conosce le persone che potrebbero dare ulteriori informazioni? grazie
RispondiEliminaCiao a tutti, io mi associo a Roberto, c'è nessuno che sa dire dove si trovano le informazioni per costruire la macchina della pioggia di Ighina? E dove si potrebbero trovare le persone con le conoscenze adeguate per completare l'opera. Grazie
RispondiEliminaCiao a tutti, io mi associo a Roberto c'è nessuno che potrebbe dire dove si trovano informazioni su come costruire la macchina della pioggia di Ighina? e se dovessero mancare degli ingredienti segreti, c'è nessuno che conosce le persone che potrebbero dare ulteriori informazioni? grazie
RispondiEliminaGianluca, in Rete si trova del materiale, ma occorrono per realizzare la macchina di Ighina che sembra funzioni, spazio, denaro, attrezzature e conoscenze. Purtroppo pare che manchi un elemento nei testi pubblicati sulla Rete e che sia una specie di ingrediente segreto. L'ideale è mettersi in contatto con persone che sono competenti, ma presto, perché la siccità avanza ed il tempo stringe.
RispondiEliminaLancio un appello affinché chi è in grado di costruire la macchina di Ighina mi contatti con uregenza, scrivendo al seguente indirizzo:
avalon.22atvirgilio.it