Qualsiasi dibattito politico si infila presto in un vicolo cieco. La disquisizione sulla forma di governo "ideale" si isterilisce in una logomachia, dacché ci si accapiglia su chi deve governare chi e come. La discussione, infatti, si scontra con la natura umana. Essendo, infatti le istituzioni formate da uomini ed ispirate a norme, promulgate dagli uomini stessi, se tali istituzioni sono inefficienti e corrotte, ciò può dipendere solo dagli uomini.
Semplificando, si potrebbe circoscrivere il problema circa l'indole umana nel modo seguente.
- L'umanità è nel complesso proclive al bene.
- Gli uomini sono fondamentalmente inclini al male.
- Gli uomini giusti ed integri costituiscono un numero irrisorio rispetto ad una maggioranza composta da inetti ed infingardi, una massa dominata con estrema facilità da un drappello di malvagi, fautori dell'iniquità.
Pochi dubbi: la situazione de facto corrisponde al terzo scenario che, se non condanna l'intera umanità, spiega per quale motivo, nella storia si siano succeduti tanti regimi e tante riforme che, prima o dopo, si sono rivelati fallimentari e controproducenti. Certo, il confronto con il passato, depone a sfavore dell'età contemporanea schiacciata da esecutivi totalitari e demoncratici. Solone fu un legislatore saggio, se le fonti che si riferiscono al suo arcontato sono plausibili. Il tiranno ateniese Pisistrato è ricordato come un reggitore equilibrato e sollecito del bene pubblico. E' anche possibile che nell'antichità principi divini ed etici ispirassero re ed aristoi nella loro azione politica che non fu perfetta, ma neppure bruttata dalle nefandezze che insudiciano i governi attuali.
La "politica" odierna semmai ricorda la res publica romana che, nel periodo della sua decadenza, fu dilaniata da lotte tra demagoghi, dagli interessi corporativi di optimates e populares, con continui tumulti, conflitti intestini, stragi, congiure... Oggi suscita un'amara ilarità la lettura delle proteste che elettori delusi inviano ai quotidiani: "Il sindaco ci aveva promesso una città pulita, la lotta alla criminalità ed al degrado, invece... " Ingenui! Che cosa vi aspettavate? Le classi dirigenti pullulano di maneggioni, profittatori, di gentaglia rozza, ignorante ed avida. Al vertice i grassatori sono solo un po' più presentabili, ma sempre beoti e spregiudicati.
Gli effetti di secoli stuprati da un'élite di pazzi assassini sono sotto gli occhi di tutti: guerre, carestie, ingiustizie, disastri innaturali... il tutto, però, accompagnato dagli ipocriti proclami, inneggianti alla pace, al benessere, all'equità, alla tutela dell'ambiente.
Ora, constatato che nessuna revisione costituzionale, nessun intervento legislativo potrà MAI anche solo alleviare i mali che attanagliano la nostra società, si deve concludere che la natura umana è almeno in parte corrotta. Quali sono la genesi e la causa di tale pervertimento? Si deve supporre che qualcuno intervenne per traviare i nostri antenati o che inoculò, per così dire, un virus, destinato ad infettare, un po' alla volta, l'intero organismo, oggi devastato dalla suppurazione. Se così non fosse, esisterebbe almeno un governo dignitoso, laddove i cittadini sono dilaniati e vessati da bande di criminali, definite con ironia "istituzioni".
Anche quando sono abbattuti gli organismi che si fondano sulla prevaricazione e sull'immoralità, dopo un po' di tempo, i nuovi governanti riproducono la situazione anteriore, persino aggiungendo notevoli dosi di violenza. E' evidente dunque che gli uomini non sanno governare né governarsi: le leggi e lo stato non li allontanano dalla depravazione, ma neppure l'assenza di regole e l'anarchia, sebbene la superfetazione del potere sia una minaccia ben più grave dell'anomia.
Le eccezioni esistono, benché confermino la regola: in alcune nazioni di nativi americani, pur con qualche inevitabile deviazione, il rispetto dei rispettivi ruoli propiziava una coesistenza pacifica e proficua tra i componenti della tribù. Senza dubbio incide il numero: quanto più l'individuo si perde nella massa (o nella categoria) identificandosi con essa, tanto più la sua identità è deturpata nell'omologazione e nella reazione gregaria. Gli antichi romani ripetevano: "Il senato è una brutta bestia, anche se i senatori sono brave persone".
Come è palese, il discorso è lungo e complesso: qui l'ho solo sfiorato con il fine di radicare la politica nell'antropologia, ossia se intendiamo cominciare a comprendere perché la realtà politica sia tanto putrefatta, dobbiamo considerare la natura umana e la sua tabe. Eppure ciò è solo un primo passo verso una visione più approfondita.
Infatti gli uomini non sono tutti uguali e non tutti sono uomini.
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Semplificando, si potrebbe circoscrivere il problema circa l'indole umana nel modo seguente.
- L'umanità è nel complesso proclive al bene.
- Gli uomini sono fondamentalmente inclini al male.
- Gli uomini giusti ed integri costituiscono un numero irrisorio rispetto ad una maggioranza composta da inetti ed infingardi, una massa dominata con estrema facilità da un drappello di malvagi, fautori dell'iniquità.
Pochi dubbi: la situazione de facto corrisponde al terzo scenario che, se non condanna l'intera umanità, spiega per quale motivo, nella storia si siano succeduti tanti regimi e tante riforme che, prima o dopo, si sono rivelati fallimentari e controproducenti. Certo, il confronto con il passato, depone a sfavore dell'età contemporanea schiacciata da esecutivi totalitari e demoncratici. Solone fu un legislatore saggio, se le fonti che si riferiscono al suo arcontato sono plausibili. Il tiranno ateniese Pisistrato è ricordato come un reggitore equilibrato e sollecito del bene pubblico. E' anche possibile che nell'antichità principi divini ed etici ispirassero re ed aristoi nella loro azione politica che non fu perfetta, ma neppure bruttata dalle nefandezze che insudiciano i governi attuali.
La "politica" odierna semmai ricorda la res publica romana che, nel periodo della sua decadenza, fu dilaniata da lotte tra demagoghi, dagli interessi corporativi di optimates e populares, con continui tumulti, conflitti intestini, stragi, congiure... Oggi suscita un'amara ilarità la lettura delle proteste che elettori delusi inviano ai quotidiani: "Il sindaco ci aveva promesso una città pulita, la lotta alla criminalità ed al degrado, invece... " Ingenui! Che cosa vi aspettavate? Le classi dirigenti pullulano di maneggioni, profittatori, di gentaglia rozza, ignorante ed avida. Al vertice i grassatori sono solo un po' più presentabili, ma sempre beoti e spregiudicati.
Gli effetti di secoli stuprati da un'élite di pazzi assassini sono sotto gli occhi di tutti: guerre, carestie, ingiustizie, disastri innaturali... il tutto, però, accompagnato dagli ipocriti proclami, inneggianti alla pace, al benessere, all'equità, alla tutela dell'ambiente.
Ora, constatato che nessuna revisione costituzionale, nessun intervento legislativo potrà MAI anche solo alleviare i mali che attanagliano la nostra società, si deve concludere che la natura umana è almeno in parte corrotta. Quali sono la genesi e la causa di tale pervertimento? Si deve supporre che qualcuno intervenne per traviare i nostri antenati o che inoculò, per così dire, un virus, destinato ad infettare, un po' alla volta, l'intero organismo, oggi devastato dalla suppurazione. Se così non fosse, esisterebbe almeno un governo dignitoso, laddove i cittadini sono dilaniati e vessati da bande di criminali, definite con ironia "istituzioni".
Anche quando sono abbattuti gli organismi che si fondano sulla prevaricazione e sull'immoralità, dopo un po' di tempo, i nuovi governanti riproducono la situazione anteriore, persino aggiungendo notevoli dosi di violenza. E' evidente dunque che gli uomini non sanno governare né governarsi: le leggi e lo stato non li allontanano dalla depravazione, ma neppure l'assenza di regole e l'anarchia, sebbene la superfetazione del potere sia una minaccia ben più grave dell'anomia.
Le eccezioni esistono, benché confermino la regola: in alcune nazioni di nativi americani, pur con qualche inevitabile deviazione, il rispetto dei rispettivi ruoli propiziava una coesistenza pacifica e proficua tra i componenti della tribù. Senza dubbio incide il numero: quanto più l'individuo si perde nella massa (o nella categoria) identificandosi con essa, tanto più la sua identità è deturpata nell'omologazione e nella reazione gregaria. Gli antichi romani ripetevano: "Il senato è una brutta bestia, anche se i senatori sono brave persone".
Come è palese, il discorso è lungo e complesso: qui l'ho solo sfiorato con il fine di radicare la politica nell'antropologia, ossia se intendiamo cominciare a comprendere perché la realtà politica sia tanto putrefatta, dobbiamo considerare la natura umana e la sua tabe. Eppure ciò è solo un primo passo verso una visione più approfondita.
Infatti gli uomini non sono tutti uguali e non tutti sono uomini.
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"Infatti gli uomini non sono tutti uguali e non tutti sono uomini." In questa frase si cela un segreto che prima o poi affiorerà e forse ci dirà del perché di tutto questo. Il dio denaro la fa da padrone e divide sempre più il genere umano portandolo allo sfacelo. La politica è la raffigurazione di quello che è l'uomo. Lo specchio dell'anima per questo metto in dubbio il significato VERO della bibbia che dal primo testamento in poi è stata manipolata a piacimento da poteri che ben conosciamo.
RispondiEliminaCome sempre i miei complimenti per il tuo articolo.
Jena "blogdialain.com"
Infatti Zret.. non sono tutti uomini, in primis, e se mi permetti la frase apocalittica, a conferma della tua, nessuna legge puo risolvere dalla radice il cosidetto germe del male, proprio perche´tutto nasce da una bugia su chi siamo e dall´inizio. Il primo seme del male e´proprio tale "deviazione". Su questa bugia false concezioni di cosa debba essere la.. giustizia o quant´altro, e ripeto: cosa debba essere, non cosa e´ nella sua natura, se vogliamo usare questo termine inteso come originario. La natura degli uomini e la loro "materia" e´stata ampiamente taroccata (e non solo i siciliani) . Questa e´stata la prima stortura. Ha avuto luogo la mistificazione e la creazione di concetti universali, morali nella polis o vita comune, dalla religione, e pseudospiritualita´ ecc che hanno solo avuto il termine ma non la realta´. E di tutto cio abbiamo solo delle intuizioni. Assurdo.
RispondiEliminaAlain, non sono uomini, a mio avviso, i veri capi. Il film Essi vivono forse fornisce un indizio utile su chi tiene i fili dei pupi siciliani.
RispondiEliminaCiao e grazie.
Antonella, il male si è intruso o è stato innestato e ne paghiamo lo scotto. Forse sappiamo anche ci fu a danneggiare il DNA et similia, ma tant'è... attendiamo una palingenesi.
RispondiEliminaCiao e grazie.
Errata corrige: "chi" e non "ci".
RispondiEliminaNegli Stati Uniti se vuoi classificare nell'infima categoria un individuo, gli dai del "venditore di auto". Noi, a Sanremo, abbiamo proprio un venditore di auto come Sindaco, hoibò!
RispondiEliminaZoccaratto è il miglior sindaco di Sanremo dall'unità d'Italia. Dà lustro alla città dei fori... del groviera.
RispondiEliminaIl terzo millennio sembra aprirsi proprio su un vuoto, il tramonto delle utopie ottocentesche, mostra ora un uomo inaridito, sempre più lontano da se stesso, non si ascolta più.
RispondiEliminaLe dottrine politiche che sono fondate aprioristicamente sulla moralità e un superiore senso della giustizia, non hanno tenuto sul piano pratico (nell'incontro con le cose concrete) e non hanno quindi funzionato sul piano umanistico.
wld
ps: (se provocate allora ditelo!) Volete che vi racconti qualcosina sul sindaco di Milano? :-)
Wlady, hai estratto il succo dell'articolo. A mio parere, è esemplare La lettera sull'umanismo di Martin Heidegger (so che è un filosofo da molti vituperano per le sue ambigue posizioni nei confronti del Nazionalsocialismo, ma qui mi interessa il suo pensiero) che dimostra la vacuità, l'illusorietà e l'inerzia di tutte le filosofie umanistiche, soprattutto se dominate dal fragile e fallace mito della tecnica.
RispondiEliminaP.S. Mi chiedo se basterà del topicida per sbarazzarsi di Zoccaratto...
Letizia? Letifera.
Ciao e grazie.
Mi viene in mente anche la radice etimologica del vezzoso nome "Letizia", ma evito.
RispondiEliminaBeh, scrivo questa per non dimenticarmela in futuro.
RispondiEliminaHo appena sentito a "CheTempoCheFa" ospite da Fazio su Rai 3 "al gore", oltre ad aver ancora menzionato la sua crociata dell'inquinamento, alla domanda di Fazio (fazioso) se: esistono gli UFO, ha ammesso il signor al gore che durante la sua vicepresidenza non ne ha mai sentito parlare o ... magari le sono state sottratte delle informazioni dai servizi segreti USA.
E ... pensare che ha esordito parlando di una informazione libera, probabilmente la sua ...
Scusate lo sfogo ma a volte gli: The dark side of the man, si nascondono sotto mentite spoglie.
wlady
al gore è uno dei personaggi più squallidi che si siano mai affacciati sul proscenio della "politica". Ricordo che a lui appartiene la pessima rete Current Tv da boicottare e da denunciare come emittente che combatte la perversa crociata contro l'innocuo biossido di carbonio.
RispondiEliminaFazio? Che strazio!
Ciao
Gli uomini sono animali estremamente competitivi e bellicosi, la quasi totalità ambisce al massimo potere, ritiene la maxima gloria in maximo imperio. L'homo sapiens assomiglia infatti molto agli scimpanzé: entrambi passano la maggior parte del loro tempo a scontrarsi tra di loro in continue lotte e guerre che non portano a nulla.
RispondiEliminaLa tanto osannata "pace nel mondo" è quindi una semplice utopia impossibile da raggiungere (almeno fino a che la specie dominante sarà l'homo sapiens) poiché è nella natura umana la guerra. Chiedere all'uomo di vivere in pace sarebbe come chiedere a una tigre di diventare vegetariana, come chiedere delle formiche di smettere di vivere in formicai e di darsi all'eremitismo.
Fino a che gli scontri sono fatti con sassi e bastono si riscontrano solo un certo numero di morti, quando si passa a spade, fucili o bombe aumenta il numero di vittime: mano a mano che questo animale così bellicoso arriva a possedere armi sempre più micidiali aumentano vertiginosamente il numero di morti "non naturali" fino a che la specie non si autodistruggerà.
Ma bisogna forse compatire questi esseri cosi malvagi? Bisogna forse preoccuparsi della sorte di animali così crudeli con gli altri animali e con i propri simili? D'altronde la vita sulla Terra sopravviverà all'uomo, è sopravvissuta a meteoriti e disastri di ogni genere, l'uomo risulterà solo una delle tante specie che ha popolato questo pianeta. Nessuno piange l'estinzione dei dinosauri e non c'è quindi motivo di piangere l'imminente autodistruzione di questo animale bellicoso e autolesionista.
P.S. Nel caso voi apparteneste alla specie degli homo sapiens, beh, niente di personale e buona fortuna.
Eppure esiste Ralph e non tutti sono come Jack. Il futuro appartiene a Ralph.
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