Michael A. Cremo e Richard Thompson, nel volume intitolato "Archeologia proibita, Storia segreta della razza umana", scrivono: "Nel 1830 furono scoperte forme simili a caratteri alfabetici scolpiti su un blocco di marmo, in una cava ad una ventina di chilometri a nord ovest di Philadelphia. Il blocco di marmo era stato reperito ad una profondità di poco più di diciotto metri. La notizia fu riportata nell'American journal of Science del 1831. Gli operai della cava avevano rimosso strati di gneiss, micascisti, ornblenda, talcoscisti e primitive argilloscisti, prima di arrivare allo strato da cui era stato tagliato il blocco con incisi i caratteri simili a lettere dell'alfabeto... Furono convocati numerosi stimati gentiluomini che esaminarono l'oggetto. Riesce difficile - chiosano gli autori - spiegare la formazione dei caratteri come opera di fenomeni naturali. Perciò non si può far altro, se non pensare ad un intervento di esseri umani intelligenti vissuti in un remoto passato."
La nota sul manufatto è accompagnata nel libro dalla raffigurazione in cui si notano due lettere inconfondibilmente greche, ossia un Pi ed uno Iota, entrambe maiuscole. E' veramente arduo congetturare che questi due glifi sbalzati sulla lastra di marmo siano dovuti a forze fisiche. Ci si trova quindi al cospetto di un reperto fuori dal tempo, un O.O.P.A.R.T., forse un frammento di un più grosso artefatto con un'epigrafe. Il reperto è una sfida per l'archeologia, poiché del tutto incongruo in quanto a luogo (come si può motivare l'alfabeto ellenico in America?) ed a cronologia, poiché incluso in uno strato litico presumibilmente molto antico. Innumerevoli, anche se ignorati dai paleontologi e dagli archeologi ufficiali, sono sia i fossili sia gli oggetti che in nessun modo si incastrano nelle teorie ortodosse, con le loro approssimative ricostruzioni filogenetiche e storiche.
Le recenti scoperte ed acquisizioni in campo paleontologico, genetico, archeologico (si pensi al noto Starchild) inducono a concludere che la storia, quale è riportata nei patetici manuali scolastici come nelle pubblicazioni accademiche, è poco più di una storiella.
Sono imminenti nuove sbalorditive rivelazioni...
Fonti:
M. A. Cremo e R. L. Thompson, Archeologia proibita, Storia segreta della razza umana, Roma, 2005, p. 134
H. Reinhard, Impronte aliene sul pianeta terra, Roma, 2010
Leggi qui un interessante articolo su Baalbek.
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La nota sul manufatto è accompagnata nel libro dalla raffigurazione in cui si notano due lettere inconfondibilmente greche, ossia un Pi ed uno Iota, entrambe maiuscole. E' veramente arduo congetturare che questi due glifi sbalzati sulla lastra di marmo siano dovuti a forze fisiche. Ci si trova quindi al cospetto di un reperto fuori dal tempo, un O.O.P.A.R.T., forse un frammento di un più grosso artefatto con un'epigrafe. Il reperto è una sfida per l'archeologia, poiché del tutto incongruo in quanto a luogo (come si può motivare l'alfabeto ellenico in America?) ed a cronologia, poiché incluso in uno strato litico presumibilmente molto antico. Innumerevoli, anche se ignorati dai paleontologi e dagli archeologi ufficiali, sono sia i fossili sia gli oggetti che in nessun modo si incastrano nelle teorie ortodosse, con le loro approssimative ricostruzioni filogenetiche e storiche.
Le recenti scoperte ed acquisizioni in campo paleontologico, genetico, archeologico (si pensi al noto Starchild) inducono a concludere che la storia, quale è riportata nei patetici manuali scolastici come nelle pubblicazioni accademiche, è poco più di una storiella.
Sono imminenti nuove sbalorditive rivelazioni...
Fonti:
M. A. Cremo e R. L. Thompson, Archeologia proibita, Storia segreta della razza umana, Roma, 2005, p. 134
H. Reinhard, Impronte aliene sul pianeta terra, Roma, 2010
Leggi qui un interessante articolo su Baalbek.
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Il link inserito in questa frase:
RispondiElimina"Leggi qui interessanti articoli sulle civiltà antidiluviane."
non porta a:
"Nessun post corrisponde alla tua ricerca. "
Ciao Giuditta, l'ho sostituito con un collegamento ad un articolo su Baalbek, sempre di Corrado.
RispondiEliminaGrazie della tempestiva segnalazione.
Ciao
grazie per avere segnalato ancora una volta il mio articolo
RispondiEliminapurtroppo viviamo in mezzo a funesti presagi, infezioni micotiche pericolose portate dalle scie chimiche
manipolazioni genetiche dei virus per creare pericolosissimi ibridi tra l'aviaria e la suina, mortali come la prima e contagiosi come la seconda ....
non credo che le élite riusciranno a realizzare tutti i loro piani, ma quanto orrore vedremo prima di riuscire a fermarli?
I libri di storia sono patetici, specie i manuali scolastici; le banalità ivi scritte sulla preistoria sono veramente inenarrabili.
Di recente su un testo dei miei alunni ho trovato scritto che l'homo sapiens deriva dall'uomo di neanderthal, tesi che neppure i neodarwinisti ortodossi osano più portare avanti: la datazione ortodossa dei resti umani e l'analisi genetica contraddicono tale eventualità.
Grazie a te, Corrado, per il tuo encomiabile, meritorio lavoro.
RispondiEliminaI libri scolastici sono manuali di indottrinamento: su un libro di inglese ho letto che gli o.g.m. sono utili per combattere la cecità tra i bimbi africani (sic). Che cosa c'entri con l'inglese non si sa.
Naturalmente la frase con cui ho concluso l'articolo è soprattutto ironica: le rivelazioni sono quelle che filtreranno attraverso il sistema e saranno centillinate in un periodo storico talmente atroce che si perderanno tra echi di eventi catastrofici in stile Illuminati cards. Temo.
Ciao
P.s. Intanto continuano a spacciare fossili di scimpanzé come reperti appartenenti a fantomatici progenitori del Sapiens, dai nomi improbabili.
RispondiEliminaNegli anni settanta se volevi trovare testi o articoli che contestavano l'evoluzionismo e la storiografia ufficiale, dovevi ricorrere ai microeditori di destra e a Rusconi e Borla. Però non venivano mai recensiti dalla stampa nazionale. Per la gente non esisteva nulla oltre la vulgata accademica. Peter Kolosimo, forse, era l'unico antievoluzionista e storico sui generis che contava una platea più vasta, ma rimaneva sempre di nicchia. Persino Santa Romana Chiesa si piegava e lo fa tuttora, alle tesi riduzioniste e antimetafisiche. Un panorama squallido. Dobbiamo tutti noi molto a questi coraggiosi, ma anche il GdM fece la sua parte.
RispondiEliminaUna centrale eversiva ideologicamente parlando è NatGeo e di rimando Quark di Angela, dove si veicolano veleni psichici e intellettuali sulle coscienze delle persone, ignare e fragili. La nostra battaglia sarà decisiva nel mantenere salda la cittadella spirituale, e inviolabile alle avanzate di gog e magog, tra le rovine di un mondo sordo e obnubilato.
Angelo Ciccarella
E' vero: il Giornale dei misteri ha offerto un contributo notevole contro il dogmatismo scientista imperante. Anche Kolosimo fu importante, forse più che compilatore che ricercatore, ma seppe trascegliere e valorizzare orizzonti eretici.
RispondiEliminaPurtroppo la Chiesa di Roma ha accettato in modo acritico l'evoluzionismo per giunta nella sua forma più rozza.
Già, Gog e Magog avanzano, anche se pochi ne odono il calpestio.
Ciao e grazie.
Non appena ci muoviamo al di là dell'attuale ondata di cultura umana, ossia precedente all'11.000 a.C. si comincia ad entrare in un vuoto archeologico, in cui il passare del tempo ha per lo più eliminato le tracce di Popoli estremamente antichi.
RispondiEliminaInoltre, i cambiamenti climatici avvenuti durante i millenni indicano che gli insediamenti umani non si trovano nei luoghi soliti.
Cosa potrebbe esistere sotto il ghiaccio dell'Antartica, dell'epoca precedente al 4.000 a.C. O nelle terre alluvionate sotto il Mar Rosso, all'epoca precedente il 5.600 a.C.? Cosa potrebbe giacere sotto le sabbie del Sahara, o al di sotto dell'impenetrabile foresta di di numerose regioni di tutto il mondo?
Corre l'obbligo comunque di rammentare che non si tratta di civiltà globalizzate, che sarebbero certamente facile da ritrovare, ma forse di popoli che subito abbandonarono i loro esperimenti sulla vita, nelle città una volta sperimentati tutti problemi sociali che insorgono vivendo accanto a estranei: omicidio, stupro e menzogna, per nominare solo alcuni esempi.
Una volta che si comincia a pensare in questi termini, non abbiamo bisogno di postulare la distruzione di grandi civiltà per mano di enormi cataclismi.
E' sicuramente possibile che piccole isole di intellettuali si siano elevate dal mare della mediocrità Umana, solo per poi essere ripetutamente sommerse da catastrofi climatiche, il nostro passato potrebbe consistere di ondate e ondate di culture Umane, insorte e poi disfattosi sulla faccia di Gaia, trasmettendo poi solo i loro geni e le loro idee agli archeologi del XXI° secolo
Non vi è alcun motivo per cui il nostro " tunnel del tempo", che deve condurci alle menti Umane che hanno costruito la Grande Piramide o il complesso megalitico di Baalbeck o altre opere grandiose, non debba estendersi ancor più a ritroso fino a decine di migliaia di anni.
Pertanto la presunzione di vecchi tromboni (mai proni) che spiegano la storia Umana con il piglio del monopolio del sapere, dovrebbero riscrivere con umiltà il loro testi, ridare gli esami di Archeologia e storia dell'arte antica, partire ex novo con gli insegnamenti negli Atenei, altroché togliere l'insegnamento della Geografia con le riforme Scolastiche, sono "LORO" che devono essere riformati, o cacciati con ignominia...
wlady
Lucidissimo intervento, Wlady.
RispondiEliminaVeramente occorrre una tabula rasa della Storia accademica e della Paleontologia ufficiale.
Le antiche civiltà: ubi sunt? Se ne ode appena una fievole, struggente eco che si infrange contro un "mondo sordo ed obnubilato".
Ciao e grazie.