L’avvistamento U.F.O. che vide coinvolto Robert Lee (Bob) White non è il solito (anche se sorprendente) resoconto relativo ad una luce misteriosa nella notte o ad un velivolo di presunta origine extraterrestre, poiché è quasi un unicum nella storia dell’investigazione sui dischi volanti: la straordinarietà consiste nel reperimento, in seguito al passaggio di un misterioso aeromobile, di un oggetto che risulta, con ogni probabilità, di fabbricazione aliena.
Robert Lee White (1931- 2009) è un cantante ed attore statunitense. E’ apparso in alcune serie televisive ed in qualche pellicola, come “Butterlfly”, dove ha recitato a fianco di Stacy Keach e di Pia Zadora.
Nel 1985 la vita di White cambiò improvvisamente: mentre stava viaggiando, sulla sua automobile, da Denver a Las Vegas, Bob e la sua compagna furono protagonisti di un incontro ravvicinato del terzo tipo. I due, infatti, poterono osservare sbalorditi, al confine tra il Colorado e lo Utah, un ordigno non identificato che solcava il cielo. Lo stupore crebbe, quando Bob trovò un oggetto metallico che era caduto dall’U.F.O.: egli non rivelò mai alcunché dell’accaduto fino a quando andò in pensione, nel 1996.
In quell’anno Bob, su consiglio del M.U.F.O.N, cui si era rivolto, mandò un frammento dell’oggetto al N.I.D.S. (National Institute of Discovery Science).[1] L’istituto a sua volta consegnò il reperto ad un laboratorio del New Mexico affinché fosse compiuta un’analisi metallurgica. Altri esami furono condotti alla fine degli anni ‘90 del XX secolo, mentre vari programmi televisivi e radiofonici dedicarono spazio ad uno dei più significativi casi dell’Ufologia.
Bob White firmò una dichiarazione giurata circa il suo avvistamento. Nel 1998 superò l’esame con il poligrafo. Nel 2000 venne a sapere che l’oggetto da lui reperito era identico a quello descritto in un documento recentemente declassificato e riferito ad un episodio occorso nel 1940. L’oggetto era esaminato all’interno di un rapporto militare del Counter Intelligenge Corps. Il file era denominato “Flying saucer from Denmark”. Nello stesso anno Bob ed il suo socio, Larry Cekander, aprirono il Museo dell’inesplicabile a Reed Springs (Montana).
Furono in seguito condotti altri test del “manufatto”: risultò che irradiava energia elettromagnetica, raggi gamma e neutroni.
Le analisi più accurate dell’oggetto furono eseguite da David Lamb, esperto in fisica dei materiali. L’artefatto rivelò la struttura policristallina di un semiconduttore. Vi fu rintracciata una concentrazione di argento pari al 4,3 per cento: sulla Terra l’argento in questa concentrazione è usato come catalizzatore nelle reazioni chimiche. Lamb affermò che, associato all’alluminio, potrebbe essere usato per dissipare campi elettromagnetici. Lo scienziato ipotizzò che fosse un quasi-cristallo di struttura molto complessa. Quasi-cristalli di questo tipo sono stati creati solo negli ultimi anni nell’ambito della nanotecnologia.[2]
Secondo altri studiosi, che, però, non motivano le loro conclusioni, l’oggetto di White sarebbe sovrapponibile a prodotti terrestri.
[1] Il M.U.F.O.N., Mutual U.F.O. network è una delle più importanti associazioni ufologiche del mondo, nata negli Stati Uniti nel 1973, in seguito alla crisi di due gruppi storici, l’A.P.R.O. ed il N.I.C.A.P.
[2] I quasi-cristalli sono solidi di composti intermetallici che, pur presentando caratteristiche simile a quelle dei cristalli, ne differiscono per una posizione non periodica degli elementi costitutivi ed in quanto si discostano dalle leggi della cristallografia. I materiali quasi-cristallini sono per lo più rappresentati da leghe di alluminio con nichel, ferro e cobalto. I quasi-cristalli possiedono notevole leggerezza, resistenza alle deformazioni e buona conduttività. Fu un materiale quasi-cristallino quello reperito a Roswell nel 1947?
Fonti:
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. quasi-cristalli
R. Malini, U.F.O., il dizionario enciclopedico, Milano- Firenze, 2002, s.v. M.U.F.O.N.
B. White, U.F.O. hard evidence, 2009
Robert Lee White (1931- 2009) è un cantante ed attore statunitense. E’ apparso in alcune serie televisive ed in qualche pellicola, come “Butterlfly”, dove ha recitato a fianco di Stacy Keach e di Pia Zadora.
Nel 1985 la vita di White cambiò improvvisamente: mentre stava viaggiando, sulla sua automobile, da Denver a Las Vegas, Bob e la sua compagna furono protagonisti di un incontro ravvicinato del terzo tipo. I due, infatti, poterono osservare sbalorditi, al confine tra il Colorado e lo Utah, un ordigno non identificato che solcava il cielo. Lo stupore crebbe, quando Bob trovò un oggetto metallico che era caduto dall’U.F.O.: egli non rivelò mai alcunché dell’accaduto fino a quando andò in pensione, nel 1996.
In quell’anno Bob, su consiglio del M.U.F.O.N, cui si era rivolto, mandò un frammento dell’oggetto al N.I.D.S. (National Institute of Discovery Science).[1] L’istituto a sua volta consegnò il reperto ad un laboratorio del New Mexico affinché fosse compiuta un’analisi metallurgica. Altri esami furono condotti alla fine degli anni ‘90 del XX secolo, mentre vari programmi televisivi e radiofonici dedicarono spazio ad uno dei più significativi casi dell’Ufologia.
Bob White firmò una dichiarazione giurata circa il suo avvistamento. Nel 1998 superò l’esame con il poligrafo. Nel 2000 venne a sapere che l’oggetto da lui reperito era identico a quello descritto in un documento recentemente declassificato e riferito ad un episodio occorso nel 1940. L’oggetto era esaminato all’interno di un rapporto militare del Counter Intelligenge Corps. Il file era denominato “Flying saucer from Denmark”. Nello stesso anno Bob ed il suo socio, Larry Cekander, aprirono il Museo dell’inesplicabile a Reed Springs (Montana).
Furono in seguito condotti altri test del “manufatto”: risultò che irradiava energia elettromagnetica, raggi gamma e neutroni.
Le analisi più accurate dell’oggetto furono eseguite da David Lamb, esperto in fisica dei materiali. L’artefatto rivelò la struttura policristallina di un semiconduttore. Vi fu rintracciata una concentrazione di argento pari al 4,3 per cento: sulla Terra l’argento in questa concentrazione è usato come catalizzatore nelle reazioni chimiche. Lamb affermò che, associato all’alluminio, potrebbe essere usato per dissipare campi elettromagnetici. Lo scienziato ipotizzò che fosse un quasi-cristallo di struttura molto complessa. Quasi-cristalli di questo tipo sono stati creati solo negli ultimi anni nell’ambito della nanotecnologia.[2]
Secondo altri studiosi, che, però, non motivano le loro conclusioni, l’oggetto di White sarebbe sovrapponibile a prodotti terrestri.
[1] Il M.U.F.O.N., Mutual U.F.O. network è una delle più importanti associazioni ufologiche del mondo, nata negli Stati Uniti nel 1973, in seguito alla crisi di due gruppi storici, l’A.P.R.O. ed il N.I.C.A.P.
[2] I quasi-cristalli sono solidi di composti intermetallici che, pur presentando caratteristiche simile a quelle dei cristalli, ne differiscono per una posizione non periodica degli elementi costitutivi ed in quanto si discostano dalle leggi della cristallografia. I materiali quasi-cristallini sono per lo più rappresentati da leghe di alluminio con nichel, ferro e cobalto. I quasi-cristalli possiedono notevole leggerezza, resistenza alle deformazioni e buona conduttività. Fu un materiale quasi-cristallino quello reperito a Roswell nel 1947?
Fonti:
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. quasi-cristalli
R. Malini, U.F.O., il dizionario enciclopedico, Milano- Firenze, 2002, s.v. M.U.F.O.N.
B. White, U.F.O. hard evidence, 2009
Non capirò mai perché agiscano in questo modo. Si rivelano ma non si rivelano, si nascondono ma non si nascondo, fanno finta di nascondersi e fanno finta di rivelarsi ma non fanno mai nulla di ciò.
RispondiEliminaPrendono sempre piccoli gruppi di persone, se non addirittura una persona singola, e gli fanno vedere qualcosa, gli lasciano un souvenir o gli procurano una visione, agli altri è permesso vedere solo uno o più puntini nel cielo ogni tanto.
Viene da chiedersi cosa vogliano ottenere da ciò, perché non si rivelano apertamente? perché far vedere un pezzettino di un puzzle a pochi individui?
Vogliono prepararci gradualmente? in questo caso non mi sembrano molto efficaci, solo una minima parte dell'umanità si interessa a un fenomeno simile.Allora forse vogliono selezionarci? Ma a quale scopo? Forse è meglio non pensarci. O forse vogliono condurre un esperimento psicologico su larga scala e noi non siamo altro che cavie da laboratorio.
Le interpretazioni sono infinite, ma l'unica certezza e che per il momento nessuno ha la verità, e se qualcuno la conosce se la tiene stretta per se e non ha alcuna intenzione di divulgarla.
Su questo link: http://www.altrogiornale.org/news.php che voi tutti conoscete c'è la possibilità di scaricare un documento PDF.
RispondiEliminaAnche se io preferisco un libro, questo PDF di 490 pagine, racchiude un documento da non perdere, è segnalato da Canero, pubblicato in Italiano, e più precisamente il "DISCLOSURE PROJECT" dove tra gli altri collaboratori, scrive anche la giornalista, Lavinia Pallotta, Direttore di XTIMES
Una lettura di tutto rispetto da leggere con pazienza, per fugare tanti dubbi.
wlady
llsk, sono elusivi, come hai notato. Si mimetizzano: sono tra noi? E' possibile. Perseguono i loro piani. E' meglio occultarsi che palesarsi quando i fini non sono nobili. In alcuni casi, sono poco o punto interessati a noi terrestri, in altri troppo.
RispondiEliminaNoto una certa curiosità per il tema: è una curiosità superficiale, ma forse in futuro qualcosa cambierà...
Ciao
Grazie infinite della segnalazione, Wlady. Temo che la "rivelazione" avverrà nei termini e con i nascondimenti congegnati dalle fetide élites.
RispondiEliminaCiao e grazie.
Riporto un commento di Vic.
RispondiElimina"Un caso altrettanto eclatante di manufatto alieno sottoposto ad analisi e' quello collegato a Billy Meier. Il manufatto venne analizzato dal laboratorio dell'IBM di Rueschlikon, quello diventato poi famoso per l'invenzione del microscopio elettronico a scansione, in grado di "osservare" singoli atomi. Lo scienziato incaricato dell'analisi del materiale rimase stupefatto dalla stranissima composizione cristallina, in particolare lo impressiono' la presenza in quantita' assolutamente abnormi di tullio, un elemento rarissimo, quasi introvabile.
Non dimentichiamo che nelle vicinanze di Las Vegas c'e' la zona detta aera51 ed in particolare quella denomiata S4, in cui si studierebbero non piccoli artefatti alieni, ma interi aggeggi volanti funzionanti. Poiche' questo tipo di retroingegneria e' in corso dalla fine della 2a guerra mondiale, e' lecito presumere che alcuni aggeggi siano di orgine, diciamo cosi', umana, ma scopiazzata da tecnologia piu' esotica, non ultima anche di stampo nazista. Come si vede la mentalita' nazista penetra ovunque.
Il fatto sicuro e' che la societa' civile da queste "scoperte" sia tecnologiche che scientifiche rimane tuttora esclusa per esplicita volonta' del governo che si proclama il piu' democratico che ci sia, col mercato piu' aperto che ci sia. Per ora e' il piu' nazistificato, per mentalita' e metodi.
Quelli che ridono del tema, farebbero bene prima a documentarsi, possibilmente meglio dei cicappisti. Attenti perche' le discipline coinvolte rischiano di essere molte, troppe per un solo individuo.
Aumenta lentamente lo sparuto gruppo di scienziati che cominciano a rendersi conto della portata del mistero della presenza aliena e di tutte le domande correlate. Ovvio che di queste cose quelli che tirano certi fili diabolici se ne occupano da un bel po', raccontando a noi creduloni, le solite lucciole per lanterne. Balle che a lungo andare stanno diventando sempre piu' ridicole, un po' come le figure dei cosiddetti debunker. Decenni fa' fra costoro c'era gente di una certa levatura, oggigiorno invece sono sempre piu' tendenti alla ciarla.
E' un processo lungo quello di accantonare la teoria antropocentrica. Prima abbiamo dovuto accettare il fatto che sia il sole al centro del nostro sistema planetario. Poi che la chimica valida sulla terra vale anche nell'universo vicino e lontano. L'ultimo passo da superare e' quello che pure la vita non sia una prerogativa terrestre. Lenti come siamo, ci stiamo arrivando, piano piano, molto piano.
Figuriamoci che ci arriva perfino il Vaticano, prima di tanti nostalgici legati al materialismo non dialettico. Occorre dire che gli ecclesiastici hanno il vantaggio di poter scopiazzare da Giordano Bruno. Non dimentichiamolo, a suo tempo, molto piu' avanti sia di Copernico che di Galileo che di Keplero sulle questioni dei molti universi con molti abitanti.
Gran cosa il fuoco sacro dell'intuizione".
Mille sono i fenomeni atmosferici non ancora conosciuti e mille sono le condizioni con cui cade un relitto dal cielo. Certa è la distanza di migliaia di anni luce che ci separano da altri mondi sicuramente popolati.Se in futuro fosse possibile il viaggio nel tempo, non si ripercuoterebbe anche sul passato?
RispondiEliminaQuinto, ancora oggi i fenomeni di Hessdallen, in Norvegia, e quelli simili dei Monti Sibillini (sono solo due esempi) sfidano le investigazioni più accurate e tenaci.
RispondiEliminaNon so che cosa accadrebbe, se potessimo viaggiare nel tempo. Qualcuno non ha già compiuto tali viaggi? Non sappiamo neppure che cosa il sia tempo: realtà? Illusione?
Ciao e grazie.
Ciao Zret, vorrei gentilmente chiederti un parere su ciò che è accaduto nel cielo sopra manhattan. E' una bufala? Un caro saluto.Rob
RispondiEliminaSingalong, non ho avuto il tempo di approfondire, ma mi paiono le sfere che sono avvistate un po' in tutto il mondo, soprattutto in Messico, ma anche in Italia. A volte queste sfere sono visibili attorno agli aerei chimici o emergono dai cumuli prontamente disfatti dai velivoli della morte.
RispondiEliminaVediamo se altri lettori hanno investigato il caso.
Ciao e grazie.