"Ogni stato è una dittatura". (A. Gramsci)
"Si chiama Stato il più gelido di tutti i gelidi mostri. Esso è gelido anche quando mente; e questa menzogna gli striscia fuori di bocca: “Io, lo Stato, sono il popolo”. (F. Nietzsche)
Gli uomini e le donne degni di tale nome ammettono non lo Stato, ma la società. “Società” proviene dal latino societas che vale letteralmente “alleanza”. Essa è dunque una lega tra persone che si riconoscono in un complesso di valori e che perseguono fini condivisi. Simile è il concetto aristotelico di polis che non è Stato, ma comunità di cittadini (politai).
Lo Stato, in quanto strumento di oppressione di una classe su un’altra, non può ottenere il consenso dei cittadini onesti che apprezzano le regole, ma esecrano le norme.
Nel momento in cui l’apparato statale vilipende le leggi che esso stesso ha promulgato, nel momento in cui calpesta la Costituzione di cui ipocritamente ama fregiarsi, gli uomini probi devono denunciare l’indole perversa della dittatura. E’ nel loro diritto contestare il governo che, da struttura amministrativa, sia degenerato nell’illegittimità e nella tirannide. D’altronde i ministri (dal latino minister, servo, connesso a minus, meno) sono letteralmente i “servitori del popolo”: essi dipendono dalla nazione e non viceversa.
Il celebre processo di Socrate, conclusosi con la condanna a morte del filosofo nel 399 a.C., ci è d’insegnamento. Socrate, conscio della sua rettitudine, non implora la clemenza dai giudici che si accingono a pronunciare il verdetto, ma rivendica, dichiarata senz’altro la sua innocenza, di essere mantenuto a spese della polis.
Gli uomini liberi ed intemerati, infatti, danno lustro alla collettività e la cementano. Allo stesso regime, sotto parvenze di democrazia, corre l’obbligo di proteggere e sostenere economicamente i cives esemplari. Infatti, poiché il regime perpetra, dietro il paravento della “giustizia” delitti innominabili, è destinato, prima o poi, ad essere rovesciato. Quando la tirannide sarà sovvertita, solo l’aver rispettato ed onorato i cittadini integri porrà al riparo i despoti da una punizione indiscriminata.
Infine il valore dei probi viri, essendo incommensurabile, deve essere affermato da tutti anche da chi, come gli appartenenti al sistema, non ha alcun valore.
"Si chiama Stato il più gelido di tutti i gelidi mostri. Esso è gelido anche quando mente; e questa menzogna gli striscia fuori di bocca: “Io, lo Stato, sono il popolo”. (F. Nietzsche)
Gli uomini e le donne degni di tale nome ammettono non lo Stato, ma la società. “Società” proviene dal latino societas che vale letteralmente “alleanza”. Essa è dunque una lega tra persone che si riconoscono in un complesso di valori e che perseguono fini condivisi. Simile è il concetto aristotelico di polis che non è Stato, ma comunità di cittadini (politai).
Lo Stato, in quanto strumento di oppressione di una classe su un’altra, non può ottenere il consenso dei cittadini onesti che apprezzano le regole, ma esecrano le norme.
Nel momento in cui l’apparato statale vilipende le leggi che esso stesso ha promulgato, nel momento in cui calpesta la Costituzione di cui ipocritamente ama fregiarsi, gli uomini probi devono denunciare l’indole perversa della dittatura. E’ nel loro diritto contestare il governo che, da struttura amministrativa, sia degenerato nell’illegittimità e nella tirannide. D’altronde i ministri (dal latino minister, servo, connesso a minus, meno) sono letteralmente i “servitori del popolo”: essi dipendono dalla nazione e non viceversa.
Il celebre processo di Socrate, conclusosi con la condanna a morte del filosofo nel 399 a.C., ci è d’insegnamento. Socrate, conscio della sua rettitudine, non implora la clemenza dai giudici che si accingono a pronunciare il verdetto, ma rivendica, dichiarata senz’altro la sua innocenza, di essere mantenuto a spese della polis.
Gli uomini liberi ed intemerati, infatti, danno lustro alla collettività e la cementano. Allo stesso regime, sotto parvenze di democrazia, corre l’obbligo di proteggere e sostenere economicamente i cives esemplari. Infatti, poiché il regime perpetra, dietro il paravento della “giustizia” delitti innominabili, è destinato, prima o poi, ad essere rovesciato. Quando la tirannide sarà sovvertita, solo l’aver rispettato ed onorato i cittadini integri porrà al riparo i despoti da una punizione indiscriminata.
Infine il valore dei probi viri, essendo incommensurabile, deve essere affermato da tutti anche da chi, come gli appartenenti al sistema, non ha alcun valore.
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Zret, approfitto qui per citare tal *Dioniso*777* che scrisse non molto tempo fa in qualche blog:
RispondiElimina"La democrazia, cioe', e' la misura del coraggio dei cittadini. La dittatura e' semplicemente uno stato che si accorga di avere cittadini mediamente codardi. "
Tutto qua.
Speravo che si avverasse in Italia la profezia di Platone che affermava nel cap.VIII de La Repubblica “[…] Così muore la democrazia: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo.”
In realtà il nostro paese smembrato e ridicolizzato non cadrà nel sangue ma verrà fatto entrare in una nuova fase, ancora più perversa: la Democrazia 2.0
Essa è fatta di partecipazione del cittadino alla cosa pubblica solo simbolica. Chi romperà troppo sarà eliminato dal sistema, vedi Alba Dorata in Grecia.
La democrazia 2.0 è nelle mani di lobby potentissime che usa-no il mondo gay/lesbo e degli immigrati per perpetrare una loro agenda. Non perché li rispettano.
Vedi il caso di Guido Barilla il quale è stato rimosso dal sistema con la scusa dei gay perché in realtà appoggiava la parte sconfitta e contraria all'agenda imperante. Ciao.
Sono convinto invece del fatto che il nostro sistema politico finirà in tragedia, in una rivoluzione sanguinosa quando sarà il momento. Mi spiace per gli innocenti o i meno colpevoli che soccomberanno ma mi vien da gongolare per i criminali ed i delinquenti che nella tormenta ci rimetteranno le penne.
EliminaRon, l'apoftegma di Dioniso è molto icastico.
RispondiEliminaInvero, la democrazia tanto decantata è in senso letterale DEMONCRAZIA, potere dei demoni e dei loro famigli, certo sotto pallide apparenze di costituzionalità. Rincresce notare come molti sudditi cadano nelle fauci del sistema, credendo di accedere in un tempio.
I cittadini giusti violano le norme e rispettano le regole, poiché l'unica legge è quella della Coscienza.
Ciao
L0amico Zak ha pubblicato:
RispondiEliminahttp://renovatio-zak.blogspot.it/2013/10/su-border-night-alle-ore-2200.html
A chi interessa questo è il link della radio alle ore 22.00 di questa sera:
http://webradionetwork.eu/player/