28 giugno, 2014

Jacques Bordas: il preludio del Contattismo (prima parte)


La storia

Iniziatore del Contattismo è reputato lo statunitense di origini polacche George Adamski, ma alcune esperienze e figure precedono la saga di Adamski. Ci si può riferire in particolare alla singolare storia di Jacques Bordas.

Nato il 20 luglio del 1911, Bordas ebbe parecchi incontri con esseri straordinari: sono incontri che gli cambiarono la vita. Da bambino, fino all’età di dodici anni, Jacques fu cagionevole, a causa di una disfunzione ormonale che gli causò obesità con conseguente difficoltà di deambulazione.

Nell’agosto del 1923, il ragazzo era coricato nel suo letto, quando sentì l’impulso irrefrenabile ad uscire sulla terrazza. Vide dei piccoli apparecchi metallici di forma triangolare, simili ad aeromodelli. Tre dei velivoli atterrarono vicino al ragazzo. Uno si aprì come un ventaglio: ne uscì una creatura che indossava una tuta bianca ed un lucente mantello bianco.

L’essere, che era alto all’incirca quanto il ragazzo, disse: “Siamo venuti a trovarti, perché ti abbiamo preso sotto la nostra protezione. Sappiamo quanto soffri e conosciamo il tuo sogno di diventare un uomo forte, un atleta. Lo diventerai. Ora che ti abbiamo adottato, non ti abbandoneremo mai.”

Lo strano messaggero poi diede a Jacques una specie di candito scuro e cubico, ordinandogli di mangiarlo: in questo modo avrebbe cominciato una nuova vita. L’araldo rientrò nel suo aereo triangolare che decollò dirigendosi verso il Monte Tidibaro.

Bordas, nei quattro anni successivi al singolare rendez-vous, si irrobustì e sviluppò un interesse per la scienza e l’alpinismo. Fu il primo spagnolo a scalare il Green Needle nel 1934. Poco prima che divampasse la guerra civile spagnola, si iscrisse ad un corso per diventare meteorologo presso l’osservatorio di Turo, sulla cima del Montseny. Superato brillantemente l’esame, andò a lavorare nel centro meteorologico ubicato sul Montseny. Di quel periodo i biografi ricordano un curioso avvenimento: una notte qualcuno bussò all’uscio della sua casupola isolata. Bordas si alzò ed andò ad aprire: ad una certa distanza scorse una forma umana: era immobile su una sporgenza sopra uno strapiombo. L’umanoide si mosse verso l’abisso, ma, invece di cadere, continuò a procedere orizzontalmente.

Durante il conflitto civile, Bordas si schierò con i Franchisti, ma entrato in attrito con i superiori per i modo sbrigativo in cui erano eliminati i prigionieri repubblicani, fu rapito da tre uomini assoldati da un ufficiale cui si era opposto. L’uomo fu portato in una baracca isolata per essere fuciliato, ma all’improvviso i soldati fuggirono in preda al terrore, come di fronte ad un fenomeno soprannaturale.

Negli anni ‘50 del XX secolo Bordas diventò albergatore e guida alpina in un piccolo hotel a Casteil sul Monte Vernet. Fu in quegli anni che l’uomo ebbe un altro incontro con un messaggero dell’altrove: alto un metro ed ottanta, occhi azzurri, lunghi capelli biondi, corporatura atletica. Gli occhi erano leggermente oblunghi e le mani bianchissime. Lo straniero chiese a Bordas del pane e del latte. Nei giorni successivi i due si videro ancora ed il forestiero affermò di trovarsi là per uno studio topografico del monte Carigou di cui mostrò una pergamena dove la montagna era riprodottta nei particolari più minuti. Bordas pedinò il visitatore e scoprì che egli dimorava insieme con una donna in un rifugio di forma conica. Il misterioso ospite disquisì a lungo su argomenti di matematica e di politica, dimostrando conoscenze scientifiche notevoli. Prima di congedarsi, il visitatore volle donare a Bordas delle rocce contenenti pagliuzze d’oro. Erano frammenti litici provenienti dal greto del fiume Cadi.

In seguito il contattato si trasferì ad Andorra dove diventò un eccellente ebanista. Acquisì poteri particolari: ritrovava oggetti perduti e praticò con successo la pranoterapia.

Nell’estate del 1971, l’uomo ricevette una telefonata dal visitatore del Cadigou: gli fu preannunciato che sarebbe stato reso partecipe di verità universali.

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