20 luglio, 2015

Nightmare



Qualche settimana addietro la Rete è stata invasa da articoli riguardanti la cosiddetta “paralisi notturna”: a parere degli “scienziati” sarebbe dovuta ad un disturbo del sonno, laddove la tradizione la attribuisce alla Pandafeche, una creatura soprannaturale che prende le sembianze di una strega o di un demonio o di un gatto dall’aspetto umanoide.

Il professor Romanelli ci indottrina ricordando che la paralisi in esame “è un'incapacità di muoversi, quando ci si risveglia durante la fase del sonno R.E.M. quella nella quale avvengono i sogni ed il corpo normalmente si paralizza proprio per impedirci di 'vivere i sogni', agire e farci male involontariamente”.

Secondo quanto emerge dallo studio, “il soggetto che vive la paralisi del sonno si trova in uno stato di semicoscienza in cui non è fisicamente in grado di muoversi, ma è mentalmente e psicologicamente consapevole di poterlo fare. Tutto questo crea nella persona un senso di disorientamento che induce le vittime del sonno a vedere demoni o presenze non del tutto chiare”.

Problema che interesserebbe circa il 30 per cento delle persone, la paralisi notturna è stata così liquidata grazie alle folgoranti intuizioni del Professor Romanelli. Invero, quella riferita è un’ipotesi medica per nulla recente, frutto del solito riduzionismo “scientifico” che cancella con un colpo di spugna tutte le interpretazioni non ortodosse. Eppure non solo le leggende, ma anche alcuni ambiti di ricerca escludono che il fenomeno si possa sempre e comunque spiegare appellandosi ad una sindrome del sonno.

Il termine inglese “nightmare” con cui in origine si designavano gli incubi, ossia le entità malefiche che si appoggiano al petto del dormiente, prima di indicare un sogno dai contenuti angoscianti, colloca il fenomeno in un preciso contesto temporale. Infatti nightmare, equivalente al francese cauchemar, evoca presenze che con il favore delle tenebre seducono o tormentano le loro vittime.

Alcune frange dell’Ufologia (si pensi, ad esempio, a Withley Strieber) collocano i presunti rapimenti alieni quasi sempre nel cuore della notte (di solito verso le tre), individuando sintomi molto simili, se non identici, a quelli descritti nella tradizione: il senso di soffocamento, la notevole difficoltà a muoversi, la lucida consapevolezza di quanto sta avvenendo, ma senza poter agire.

Il matematico Jacques Vallée, che scorge un continuum tra manifestazioni fisiche e parafisiche, tra la casistica ufologica ed il retaggio popolare, abitato da fate, coboldi, gnomi..., osserva: “come le donne rapite ai nostri giorni ed esaminate da Budd Hopkins, le streghe spesso avevano uno strano simbolo o cicatrice da qualche parte sul corpo”. Vengono in mente i segni, di solito visibili in corrispondenza della tibia, di chi si suppone sia stato sequestrato.

Anche le tradizionali immagini degli incubi (demoni e strani gatti raffigurati in modo sinistro da artisti romantici come Füssli) hanno qualche parentela con la xenologia contemporanea: esseri notturni dalle parvenze terrifiche, con occhi grandi di felini o di strigidi, sono pressoché una costante nella letteratura ufologica.

Le abductions sembrano la versione attuale di eventi soprannaturali antichi quanto l’uomo a tal punto che se ne reperiscono indizi nelle cultura cinese, babilonese, ebraica, fenicia, romana e via discorrendo. Intendiamo gettare alle ortiche millenni di memorie, insieme con le pionieristiche ricerche di odierni investigatori? Lo studio del Romanelli e della sua geniale équipe sarebbe stato più attendibile, se si fossero cercate tracce fisiche e corrispondenze significative: una scienza non multidisciplinare non è scienza, bensì mera erudizione.

Le spiegazioni cliniche e psicologiche, che ignorano vasti e conturbanti territori limitrofi alle paralisi notturne, ci paiono riduttive, anzi dogmatiche, quando intendono definire tutte le cause della sintomatologia, sbarrando così la strada ad altri indirizzi di ricerca.

Si sa, però, che, in questo come in molti altri campi, “la scienza ha fatto passi da gigante”. Certamente... all’indietro.

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14 commenti:

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    1. Hai ragione: la scienza è tramontata ed è sorto l'astro funesto del negazionismo.

      Ciao

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  2. Probabilmente le nuove armi elettromagnetiche possono influire direttamente su parti del cervello, che stimolate facilitano alcuni stati "pseudocoscienti" Fa sempre tutto parte degli esperimenti malati di esseri umani venduti a culti antichi, definiti in tantissimi modi , ma sempre e solo SATANICI-

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    1. Non dimenticherei le visioni di Fatima che paiono riconducibili ad un agente che usava mezzi molto sofisticati per generare apparizioni "soprannaturali"

      Ciao

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  3. La vicenda di Fatima è un problema non da poco e le implicazioni di tale evento sono ben lungi dall'essere acclarate e temporalmente concluse. Si dice addirittura che il 'Grande Miracolo' del quale hanno parlato tanti veggenti e visionari accadrà un giorno 13 di qualche mese, numero che ricorda appunto Fatima. E per la precisione si parla del 13 aprile 2017, quindi nel centenario dell'evento fatimide.
    Come che sia, si impone ancora una volta la conclusione in base alla quale l'Umanità si presume presidiata da un rigido e spietato controllo alieno.
    Le Religioni ufficiali purtroppo non hanno mai accennato nemmeno lontanamente a questo gravissimo problema.

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    1. Concordo, Paolo. Fatima fu un episodio ufologico, a mio avviso, come dimostrano i seguenti elementi:

      A l'avvistamento di un disco
      B la caduta di bambagia silicea
      C le prime descrizioni dell'"Angelo" e della "Vergine"
      D La natura olografica della visione
      E L'assurdità di alcuni messaggi
      F Il movimento a foglia morta dell'oggetto
      G Il calore sprigionato dal globo
      Etc.

      Ciao

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    3. Un episodio comunque ambiguo, come le "apparizioni mariane" di Medjugorie, cominciate il 24 giugno. Singolare che quasi tutte i fenomeni BVM siano legati al numero 11 o al 13.

      Ciao

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  4. 24 giugno 1981. La Madre di Gesù apparve per la prima volta ad un gruppo di ragazzi della diocesi jugoslava di Mostar. Tra i vari portenti, assume un significato di monito l’inesplicabile comparsa nel firmamento della parola mir, pace. Fu anche scattata un’istantanea del fenomeno, ma la fotografia purtroppo fu confiscata. La Vergine di Medjugorie, presentasi come “Signora della pace”, ha sempre insistito sul valore inestimabile della concordia fra gli uomini e le nazioni. Le sue manifestazioni precedettero lo scoppio dell’atroce guerra tra le repubbliche della Federazione jugoslava. La Vergine (o l’intelligenza che ne assume le sembianze) esortò a preservare la pace, che sapeva minacciata a causa delle tendenze nazionaliste e centrifughe delle varie etnie, a meno che non si voglia pensare che alcuni conflitti sono fomentati da certe specie aliene scellerate. In quest’ultimo caso, la previsione è in realtà una scaltra manipolazione.

    Le apparizioni di Medjugorie sono guardate con sospetto, anzi ritenute sic et simpliciter demoniache, dalle frange pre-conciliari della Chiesa cattolica: i tradizionalisti, non solo rigettano l’ecumenismo palesato dalla “Signora della pace” e la sua apertura nei confronti delle religioni non cristiane (Islam ed Induismo, ad esempio), ma considerano sia Giovanni Paolo II sia Benedetto XVI degli antipapi, contrapposti a Pio XII, idealizzato come pontefice perfetto. Tali posizioni, in cui l’oscurantismo e la superstizione, si coniugano con l’ingenua apoteosi di un papa, Pio XII, che non fu certo uno stinco di santo, non meritano alcun commento.

    Per i cattolici esistono dunque due Marie: per i tradizionalisti che sono una minoranza, anche se agguerrita, la Madonna di Fatima è veritiera, mentre la Vergine di Medjugorie è il demonio sotto mentite spoglie; per la maggior parte gli altri, invece, sia in Portogallo sia in Croazia, si è manifestata la Madre di Gesù.

    Esiste una terza possibilità: che siano ambedue, se non ologrammi, manifestazioni generate da entità non terrestri.

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    1. Strano che papa Ciccio abbia tuonato contro Medjugorie. Forse colui è affiliato alla confraternita delle M., mentre la "Vergine" bosniaca è creata dai G.

      Ciao

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    2. ...anche perche' è cosi' palese l'inganno!! Tutti insieme,,,la "madonna compare dopo la polentata!" E poi quei "messaggi" Tutti assurdi e ripetitivi che sembrano scritti da un bambino dell'asilo!

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