A volte si insinua nella vita il soprannaturale? Non è proprio così, visto che già la natura va oltre sé stessa, ponendosi come enigma inesplicabile. Tuttavia è vero che talora nella straordinaria ordinarietà dell’esistenza irrompe l’inatteso, il messaggio in codice che non sappiamo interpretare. Chi lo invia e perché, se quasi sempre è il classico plico nella bottiglia abbandonata alla corrente di un destino cieco e bieco?
E’ come se il timone per un istante fosse retto da qualcun altro.
Purtroppo, per paura di essere derisi, molti non rendono partecipi gli altri delle loro esperienze liminali, defraudandoci di preziose conoscenze: custodiscono nello scrigno della propria memoria i rarissimi episodi che, trascendendo la normalità, paiono aprire una breccia nel muro granitico dell’ignoto, una prospettiva su una dimensione ulteriore, persino offrire una speranza in un senso…
Speranze? Su cento speranze, novantanove sono inganni e spesso, dopo aver setacciato tutto, nel crivello resta un’illusione, mentre la microscopica pagliuzza d’oro scivola via nel fiume rapinoso del tempo.
Così in bilico tra allucinazione e realtà, tra veglia ed ipnosi, si sfoglia il calendario dei giorni e delle notti.
Intanto, contro ogni logica, cerchiamo segni, ma le mani sono ferite dai cocci di troppi sogni infranti.
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E’ come se il timone per un istante fosse retto da qualcun altro.
Purtroppo, per paura di essere derisi, molti non rendono partecipi gli altri delle loro esperienze liminali, defraudandoci di preziose conoscenze: custodiscono nello scrigno della propria memoria i rarissimi episodi che, trascendendo la normalità, paiono aprire una breccia nel muro granitico dell’ignoto, una prospettiva su una dimensione ulteriore, persino offrire una speranza in un senso…
Speranze? Su cento speranze, novantanove sono inganni e spesso, dopo aver setacciato tutto, nel crivello resta un’illusione, mentre la microscopica pagliuzza d’oro scivola via nel fiume rapinoso del tempo.
Così in bilico tra allucinazione e realtà, tra veglia ed ipnosi, si sfoglia il calendario dei giorni e delle notti.
Intanto, contro ogni logica, cerchiamo segni, ma le mani sono ferite dai cocci di troppi sogni infranti.
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Ma la cosiddetta normalità è normale?
RispondiEliminaLa vita è uno scrigno di infinite possibilità. Sempre più convinta come Amleto in Shakespeare "La vita è sogno" e come in un sogno, magia ed illusione danzano. Moltitudine di prospettive, chi guida il timone? Dentro di noi vi è il tempio. Così disse persino il Cristo. Stiamo proiettando noi stessi o siamo noi stessi a proiettare i giochi della vita?
RispondiEliminaDomande. Mentre il tempo scorre, i giorni e le notti nutrono granelli di dubbi.
Un caro abbraccio
La vita è sogno, come scrivono Shakespeare e Calderon de la Barca, o un incubo? Credo che sia una Coscienza incosciente ed in trance a proiettare sogni ed incubi. Siamo vittime dell'innocenza.
EliminaCiao
La cosiddetta normalità è abnorme. Solo i disadattati possono essere in sintonia con la verità, una verità spesso dolorosa.
EliminaCiao
Sembra che l'essenza divina sia forzata a manifestarsi nella carne,se non ci si libera dell'illusione del tempo. Siamo lo spirito che è racchiuso su se stesso, un fantasma di polvere e ombre strettamente legate al nostro io che per qualche tempo l'essenza divina è destinata a manifestarsi nella carne.
RispondiEliminaUno spunto rivisto interpretato e corretto di: Thomas Carlyle
Ciao
E' una caduta nello spazio-tempo con conseguenze catastrofiche... ahinoi.
EliminaCiao
L'umanità è prigioniera della sua stessa illusione. Dimentica di sé stessa avverte costantemente la spinta alla ricerca e così, affannandosi, crea ogni tipo di vizio e di guro e di maestro, dottrine salvifiche e miracolose.
RispondiEliminaSi cerca sempre all'esterno di sé stessi, si aspetta sempre che qualcuno venga a salvarci, a rivelarci finalmente la verità e tutti bevono le sue parole come un assetato beve acqua, diventando sempre più dipendente dall'esterno, dall'altro, dal separato... che però non esiste...
La verità, tanto semplice, è che nessuno ci salverà, a parte noi stessi, perché nessuno esiste.
La condizione umana è propriamente inumana.
EliminaCiao
Chi ci salverà da noi stessi?
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