E’ stata definita “programmazione predittiva” la strategia, usata soprattutto nelle pellicole cinematografiche, con cui si preannunciano (forse si propiziano pure tramite la creazione di eggregore), in modo obliquo e subliminale eventi ideati e poi attuati dalle sedicenti élites. L’esempio più celebre riguarda l’inside job del giorno 11 settembre 2001, autoattentato preconizzato in decine di produzioni. [1]
Il vaticinio di conflitti, calamità “naturali”, operazioni falsa bandiera, “incidenti” etc. è affidato, come si accennava, quasi sempre al cinema dove le intuizioni di registi e sceneggiatori si abbinano a vere e proprie flash forward alias prolessi. Nondimeno a volte queste profezie sono disseminate in canzoni, pubblicità, fumetti e via discorrendo.
Ci ha colpito in questi ultimi tempi una composizione di Ligabue intitolata “G come giungla”: sappiamo che stelle dello spettacolo, della musica e dello sport sono quasi sempre, volenti o nolenti, figure integrate nel sistema, eppure il motivo sopra citato ha un testo che è piuttosto esplicito e, più che essere riconducibile alla programmazione predittiva, pare un avvertimento, se non addirittura una denuncia circa una nuova possibile guerra mondiale fomentata, come la Prima e la Seconda, dai banchieri internazionali, chiamati in causa senza tanti giri di parole. Gli usurai sono per di più evocati come una genìa che da tempo pilota i destini del pianeta. Siamo dunque al cospetto di un monito (che resterà inascoltato) o è solo un’operazione commerciale, nonostante il riferimento all’attualità più scottante?
Di seguito il testo della canzone: in neretto le espressioni e le frasi più incisive ed eloquenti.
G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate
G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare
E' sorto il sole su un piccolo mondo
e vecchi banchieri stanno pranzando
ti devi spingere ancora più fuori
ché qui sei cacciato o cacciatore
La polveriera su cui sei seduto
aspetta solo il gesto compiuto
e tutti fumano e buttano cicche
hai visto il fuoco come si appicca?
G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate
G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare
Il sole ti è contro ti porta la luce
non riesci a distinguere tutti i nemici
è proprio quando ti senti un po' in pace
che sa presentarsi la bestia feroce
Anche fra loro si stanno sbranando
non hanno fame ma mangiano intanto
è l'abitudine che li mantiene
così spietati così senza fine
G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate
G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare
[1] Semplificando, la “programmazione predittiva” è un progetto che è preannunciato dai mondialisti, diffondendone indizi nei media con il fine di abituare l’opinione pubblica, in modo dissimulato e graduale, ai cambiamenti che l’accadimento, una volta occorso, porterà con sé.
Il vaticinio di conflitti, calamità “naturali”, operazioni falsa bandiera, “incidenti” etc. è affidato, come si accennava, quasi sempre al cinema dove le intuizioni di registi e sceneggiatori si abbinano a vere e proprie flash forward alias prolessi. Nondimeno a volte queste profezie sono disseminate in canzoni, pubblicità, fumetti e via discorrendo.
Ci ha colpito in questi ultimi tempi una composizione di Ligabue intitolata “G come giungla”: sappiamo che stelle dello spettacolo, della musica e dello sport sono quasi sempre, volenti o nolenti, figure integrate nel sistema, eppure il motivo sopra citato ha un testo che è piuttosto esplicito e, più che essere riconducibile alla programmazione predittiva, pare un avvertimento, se non addirittura una denuncia circa una nuova possibile guerra mondiale fomentata, come la Prima e la Seconda, dai banchieri internazionali, chiamati in causa senza tanti giri di parole. Gli usurai sono per di più evocati come una genìa che da tempo pilota i destini del pianeta. Siamo dunque al cospetto di un monito (che resterà inascoltato) o è solo un’operazione commerciale, nonostante il riferimento all’attualità più scottante?
Di seguito il testo della canzone: in neretto le espressioni e le frasi più incisive ed eloquenti.
G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate
G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare
E' sorto il sole su un piccolo mondo
e vecchi banchieri stanno pranzando
ti devi spingere ancora più fuori
ché qui sei cacciato o cacciatore
La polveriera su cui sei seduto
aspetta solo il gesto compiuto
e tutti fumano e buttano cicche
hai visto il fuoco come si appicca?
G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate
G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare
Il sole ti è contro ti porta la luce
non riesci a distinguere tutti i nemici
è proprio quando ti senti un po' in pace
che sa presentarsi la bestia feroce
Anche fra loro si stanno sbranando
non hanno fame ma mangiano intanto
è l'abitudine che li mantiene
così spietati così senza fine
G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate
G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare
[1] Semplificando, la “programmazione predittiva” è un progetto che è preannunciato dai mondialisti, diffondendone indizi nei media con il fine di abituare l’opinione pubblica, in modo dissimulato e graduale, ai cambiamenti che l’accadimento, una volta occorso, porterà con sé.
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento
ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.