01 ottobre, 2016

Un esempio di programmazione predittiva?



E’ stata definita “programmazione predittiva” la strategia, usata soprattutto nelle pellicole cinematografiche, con cui si preannunciano (forse si propiziano pure tramite la creazione di eggregore), in modo obliquo e subliminale eventi ideati e poi attuati dalle sedicenti élites. L’esempio più celebre riguarda l’inside job del giorno 11 settembre 2001, autoattentato preconizzato in decine di produzioni. [1]

Il vaticinio di conflitti, calamità “naturali”, operazioni falsa bandiera, “incidenti” etc. è affidato, come si accennava, quasi sempre al cinema dove le intuizioni di registi e sceneggiatori si abbinano a vere e proprie flash forward alias prolessi. Nondimeno a volte queste profezie sono disseminate in canzoni, pubblicità, fumetti e via discorrendo.

Ci ha colpito in questi ultimi tempi una composizione di Ligabue intitolata “G come giungla”: sappiamo che stelle dello spettacolo, della musica e dello sport sono quasi sempre, volenti o nolenti, figure integrate nel sistema, eppure il motivo sopra citato ha un testo che è piuttosto esplicito e, più che essere riconducibile alla programmazione predittiva, pare un avvertimento, se non addirittura una denuncia circa una nuova possibile guerra mondiale fomentata, come la Prima e la Seconda, dai banchieri internazionali, chiamati in causa senza tanti giri di parole. Gli usurai sono per di più evocati come una genìa che da tempo pilota i destini del pianeta. Siamo dunque al cospetto di un monito (che resterà inascoltato) o è solo un’operazione commerciale, nonostante il riferimento all’attualità più scottante?

Di seguito il testo della canzone: in neretto le espressioni e le frasi più incisive ed eloquenti.

G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate

G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare

E' sorto il sole su un piccolo mondo
e vecchi banchieri stanno pranzando
ti devi spingere ancora più fuori
ché qui sei cacciato o cacciatore

La polveriera su cui sei seduto
aspetta solo il gesto compiuto

e tutti fumano e buttano cicche
hai visto il fuoco come si appicca?

G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate

G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare

Il sole ti è contro ti porta la luce
non riesci a distinguere tutti i nemici
è proprio quando ti senti un po' in pace
che sa presentarsi la bestia feroce

Anche fra loro si stanno sbranando
non hanno fame ma mangiano intanto
è l'abitudine che li mantiene
così spietati così senza fine


G come giungla
la notte comunque si allunga
le regole sono saltate
le favole sono dimenticate

G come guerra
e giù tutti quanti per terra
non basta restare al riparo
chi vuol sopravvivere deve cambiare


[1] Semplificando, la “programmazione predittiva” è un progetto che è preannunciato dai mondialisti, diffondendone indizi nei media con il fine di abituare l’opinione pubblica, in modo dissimulato e graduale, ai cambiamenti che l’accadimento, una volta occorso, porterà con sé.

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