06 marzo, 2007

Una fiaba

Siamo all'epilogo. Manca poco tempo, ormai. Sento già gli inquietanti scricchiolii.(Straker)


Migliaia di anni fa delle razze esogene molto evolute tecnologicamente approdarono sul pianeta.

Uno di questi popoli, dopo essersi insediato in molte regioni della Terra, compì degli esperimenti genetici su ominidi da cui fu selezionata la specie homo sapiens, specie il cui DNA è corrotto. Forse due civiltà oppure due fazioni all’interno della stessa entrarono in conflitto: prevalse la fazione malvagia e bellicosa, decisa ad assoggettare l’umanità ed a servirsene per i suoi scopi di dominazione. Il gruppo dei perdenti dovette allontanarsi dalla Terra, forse alcuni vi rimasero ma passarono nella clandestinità: costoro, attraverso miti ed opere letterarie ed artistiche, codificarono conoscenze segrete relative soprattutto al fenomeno della precessione. Infatti i cambiamenti precessionali non possiedono soltanto un significato cosmico, ma pure implicano una relazione profonda tra i cicli dell’universo e gli esseri viventi.

Con il passare dei secoli, le conoscenze esoteriche subirono un processo di deterioramento: diventarono sempre più confuse. Alcuni maestri custodirono insegnamenti sublimi e dottrine segrete, ma che furono appannaggio di una cerchia assai ristretta di iniziati timorosi di esporsi. Altri, in accordo con le èlites, contaminarono il sapere esoterico all’interno di confraternite dedite a culti abominevoli ed oscuri.

Nel frattempo gli Annunaki o i loro discendenti ibridi, ossessionati dalla purezza del sangue, perseguirono un piano a lunghissimo termine volto ad instaurare un sistema politico, sociale, culturale ed economico fondato sulle disuguaglianze tra classi e sui conflitti tra etnie in modo da dominarle tutte con la strategia del divide et impera. Gli arconti decisero anche di creare una prigione invisibile entro cui confinare gli uomini, considerati come oggetti per il loro trastullo oltre che come schiavi “liberi”. Tale carcere fu costruito per mezzo delle religioni politeiste e monoteiste destinate ad assopire la coscienza, a favorire l’oblio del vero valore dell’esistenza, che trova il suo significato più profondo nell’armonia con la pulsante vita cosmica, nei principi spirituali e non nel denaro, nel potere e nel successo.

Cruciale fu in questo progetto l’invenzione del “Cristianesimo”, una “fede” destinata ad allargarsi a macchia d’olio in quasi tutto il mondo per mezzo inizialmente di imperatori come Costantino e Teodosio, quindi tramite la dinastia usurpatrice dei Carolingi. Centrale fu ed è il ruolo di Roma, vera kaput mundi e cuore della cospirazione globale nel passato come oggi.

Le classi dirigenti, attraverso i millenni, riuscirono a mantenere ed a rafforzare il controllo dell’umanità, falsificando la storia, fomentando guerre e diffondendo la paura. Con l’invenzione di strumenti tecnologici sempre più sofisticati, l’egemonia delle élites è divenuta stritolante: i dominatori hanno deciso che l’intera popolazione mondiale deve essere completamente asservita prima che sia troppo tardi. Forse è imminente un cambiamento, legato a fenomeni cosmici, che potrebbe svelare il vero volto dei dominatori, creature laide e spaventevoli. Per evitare ciò, il programma di dominazione ha subito un’accelerazione: H.A.A.R.P., scie chimiche, nanotecnologie, disinformazione… sono i mezzi per tentare di impedire un’evoluzione genetica e spirituale dell’umanità.

I popoli dovrebbero liberarsi dal giogo prima che sia instaurata una dittatura globale, sotto l’egida di Roma, ma la consapevolezza è assai limitata. Inoltre il tempo stringe ed i pochi giusti possono contare forse solo su qualche alleato debole, che rischia da un momento all’altro di soccombere di fronte agli attacchi micidiali sferrati da un coalizione terrestre-esterna potentissima ed implacabile. Questa alleanza, pur divisa al suo interno per la spartizione ed il dominio di Gaia, stringe sempre più la sua morsa.

Gli eventi mortali ed insidiosi si susseguono nell’indifferenza generale: il lucignolo si sta consumando. Se non capiremo l’inganno e se non agiremo per smascherare gli arconti, ci attende il Ragnarok.

8 commenti:

  1. Ciao Zret,
    bella fiaba, ma mi piacerebbe sentire il lieto fine, anche se considerando il livello di torpore che permea la grande maggioranza delle persone, il fine lieto non sarà per le povere pecore, ma per gli arconti.
    La gente è così povera di consapevolezza, che non si sogna nemmemo che Roma possa essere il fulcro del MALE.
    I più grandi dissimulatori di sempre hanno lavorato per bene, ed ora che si muove qualche cosa hanno i loro burattini da dare in pasto all' opinione pubblica, che becera e guercia, vede solo quello che le si presenta davanti agli occhi, ma non riesce tirare le somme e a guardare oltre.
    Il crepuscolo degli dei è forse vicino? Chi può dirlo? Ma perseverare ad insediare dubbi nelle persone e cercare di smascherare l'elites è l'unica cosa che ora come ora credo sia giusto fare.
    Saluti, Nico.

    P.S: Costruzione Chembuster in fase di iniziazione.

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  2. Ciao Nico, molti sono strabici e vedono soli i mandanti, se li vedono. Certo, certo, gli USA sono l'impero del Male, ma qualcun altro regge le fila. Leggevo su Etleboro che lo IOR è una banca ancora più spregiudicata delle altre, perché non sottoposta ad alcuna legislazione per quanto blanda e fittizia. Se due più due dà quattro...
    Circa il chembuster, ho preso un libro sull'energia orgonica: voglio approfondire ed è evidente che non bisogna lasciare nulla di intentato.
    Ciao e grazie.

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  3. Se mai questa fiaba avrà un lieto fine... ma noi lavoriamo affinchè possa realizzarsi.

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  4. Per aspera ad astra: insieme adoperiamoci per il lieto fine. Ciao

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  5. Ahinoi, non vedo spiragli di nessun genere e da nessuna parte.
    E proprio per questo viene talvolta la tentazione di lasciarsi andare e di lasciar perdere tutto, sia quel che sia.
    'Disfattismo', la chiamavano con disprezzo la mia posizione esistenziale i Fascisti.
    Un esperimento fallito noi e tutto ciò che ci circonda? Probabile, arrivati a tal punto.
    Più che un 'crepuscolo degli Dei' la conclusione del ciclo mi sembra un 'crepuscolo dei fessi'.

    Ho ascoltato stasera in un TG alcune frasi del Segretario di Stato Mons. Bertone il quale ha impudentemente affermato, sotto lo sguardo compiaciuto di Francesco Rutelli, che ' la Politica è l'arte del possibile'. Frase forse di andreottiana memoria o giù di lì. Come dire: ' Cari politici, intrallazzate pure come avete sempre fatto. La Chiesa Cattolica vuol bene, benedice, assolve ed ingrassa tutti coloro che così fanno- sotto la sua supervisione , naturalmente -. Usque tandem, Vescovi e Monsignori?

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  6. La "politica" è l'arte del possibile, con questi maneggioni laici ed ecclesiastici, laidi e vomitevoli figuri, di fronte ai quali un pur corrotto re Lagide era uomo nobile e virtuoso.
    Mala tempora currunt, sed peiora parantur. Ciao

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  7. “costoro, attraverso miti ed opere letterarie ed artistiche, codificarono conoscenze segrete relative soprattutto al fenomeno della precessione”.

    Una curiosità: Nel testo “Il mulino di Amleto” (Adelphi, 2003), De Santillana e von Deschend sostengono e dimostrano che la presenza di un cane, all’interno degli antichi racconti mitologici, poteva indicare la presenza di informazioni scientifiche riguardanti la precessione degli equinozi. La presenza simbolica del cane, quando non aveva un significato a sé stante, poteva mettere in guardia il pubblico “eletto” che nella storia narrata stava per arrivare una serie di dati concreti. De Santillana e von Dechend sono sicuri che tutta questa “caninità” è voluta: si tratta di un frammento di un antico codice, non ancora decifrato, che persistentemente trasmette in “alfabeto Morse” il suo messaggio da un luogo all’altro. Ingannevolmente, può darsi che talvolta siano stati concepiti per servire da “apritori della via”, dei passaggi segreti che permettessero agli iniziati di seguire la pista di informazioni scientifiche da un mito all’altro. Teoria condivisa anche da Graham Hancock (Impronte degli dei, Corbaccio, 1996).

    Ciao.

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  8. Credo che il Cane alluda a Sirio, la stella del Cane appunto. Sul tema dovrei pubblicare un testo dopodomani. Santillana e la Von Dechend sono stati i primi a capire che molti miti codificano conoscenze stellari, ma credo che esista qualcos'altro in questa ossessione per le stelle e per la precessione che non è solo un calendario astronomico. Ciao e grazie del contributo.

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