Mi chiedo a volte se non sia necessario postulare l'esistenza dell'inferno, una dimensione in cui tutti gli esseri malvagi del cosmo siano costretti ad espiare le loro scelleratezze, proiettando in sé stessi ed attorno a sé, una realtà di dolore e rimorso, come contrappasso dei loro crimini.
Non è uno spirito vendicativo ad animarmi (gli spiriti magnanimi non sono vendicativi, sostiene Nietzsche), ma un'esigenza di giustizia. Secondo i Testimoni di Geova e qualche altra corrente cristiana, l'inferno non esiste, così come non esiste l'anima. E' una lettura ancorata alla lettera della Bibbia e, per alcuni versi, legittima, perché rapportata storicamente alle concezioni di alcuni popoli antichi, come gli Ebrei. E' un'interpretazione non condivisa da quegli esegeti biblici che colgono e valorizzano nella lingua e nella cultura ebraica il retroterra e l'"ombra" egizia, in cui la credenza nell'immortalità, invece, era radicata.
Considerando un principio di equità l'idea di inferno mi pare ineludibile. Com'è possibile accettare che persone la cui cattiveria è assoluta possano usufruire del privilegio di essere distrutti al termine della loro vita o anche alla fine dei tempi, dopo essersi addormentati come tutti gli altri? Gli errori degli incontinenti non sono così mostruosi né hanno di solito conseguenze terribili per gli altri, quanto per sé. Costoro non meritano una pena intollerabile e protratta per un tempo notevolissimo, come anche i suicidi che hanno rifiutato la vita, spesso spinti da dolori inenarrabili o incapaci di dominare impulsi autodistruttivi.
Tuttavia tutti coloro che hanno pervertito la loro intelligenza per frodare, mentire, rubare, circuire, distruggere, uccidere, calunniare, per affermare un dominio iniquo e sanguinario, non meritano forse di patire pene infernali per alcuni eoni? Perché concedere loro un indulto o addirittura una sorta di amnistia escatologica? Quante volte è stata offerta loro la possibilità di ravvedersi! Essi non l'hanno colta! Falsari della parola, come Attivissimo, Eco, Riotta, Caprarica, Tozzi, Gabanelli, Piroso, Cecchi-Paone, Zucconi, Grillo, Santoro, Romano, Fede, Mentana, Del Noce, Liguori, Giordano… e tutta la legione di scrittori venali che, con le loro menzogne e diffamazioni, hanno vestito di giarrettiere di pizzo nero, l'oscena, laida e flaccida Prostituta del potere non meritano la Gehenna?
Gli avidi banchieri (laici ed ecclesiatici), che affamano intere popolazioni in ogni parte del modo, costringendole ad una vita di stenti e di orribili malattie non dovrebbero essere precipitati nell'Abisso? I signori della guerra ed i loro vili complici che avvelenano deliberatamente il pianeta e che smaniano di portare i conflitti nel sistema solare ed oltre, dopo aver ridotto la terra in un mattatoio, non dovrebbero soffrire per milioni di anni in una dimensione di tenebre?
Come dimenticare poi gli ignavi, i pusillanimi che, con la loro acquiescenza, hanno spianato la strada ai padroni del mondo, ai tiranni più feroci, ad aguzzini spietati? Che cosa auspicare per loro? Nessuno è del tutto innocente: si può uccidere e danneggiare anche in modo indiretto. Penso a tutti quegli “esperti” di diritto del lavoro che, con le loro leggi abominevoli, hanno trasformato la vita di operai, impiegati e salariati in una tortura. Non è desiderabile anche per loro una congrua punizione?
Mi ripugna che, non chi ha commesso degli sbagli anche imperdonabili ed esecrandi sia destinato all'inferno, ma che tutti quelli i quali hanno perseverato con sadismo nella crudeltà gratuita ed inumana ricevano come ricompensa l'annullamento. No, costoro devono ottenere il loro guiderdone: una sofferenza pari a quella che hanno inflitto, non per l'eternità, perché ad una serie di delitti per quanto spaventosi, ma limitati nel tempo, non può corrispondere una nemesi interminabile, ma comunque un'espiazione lunghissima.
Visto che non esiste alcuna giustizia umana, voglio credere (anche illudendomi) in una Giustizia superiore. Certo una vera Giustizia non dà solo a ciascuno il suo, ma toglie potere e mezzi hic et nunc ad empi, traditori, assassini, predoni, autori di genocidi, ma questo forse è chiedere troppo, sebbene la misura sia colma… e da tempo.
Non è uno spirito vendicativo ad animarmi (gli spiriti magnanimi non sono vendicativi, sostiene Nietzsche), ma un'esigenza di giustizia. Secondo i Testimoni di Geova e qualche altra corrente cristiana, l'inferno non esiste, così come non esiste l'anima. E' una lettura ancorata alla lettera della Bibbia e, per alcuni versi, legittima, perché rapportata storicamente alle concezioni di alcuni popoli antichi, come gli Ebrei. E' un'interpretazione non condivisa da quegli esegeti biblici che colgono e valorizzano nella lingua e nella cultura ebraica il retroterra e l'"ombra" egizia, in cui la credenza nell'immortalità, invece, era radicata.
Considerando un principio di equità l'idea di inferno mi pare ineludibile. Com'è possibile accettare che persone la cui cattiveria è assoluta possano usufruire del privilegio di essere distrutti al termine della loro vita o anche alla fine dei tempi, dopo essersi addormentati come tutti gli altri? Gli errori degli incontinenti non sono così mostruosi né hanno di solito conseguenze terribili per gli altri, quanto per sé. Costoro non meritano una pena intollerabile e protratta per un tempo notevolissimo, come anche i suicidi che hanno rifiutato la vita, spesso spinti da dolori inenarrabili o incapaci di dominare impulsi autodistruttivi.
Tuttavia tutti coloro che hanno pervertito la loro intelligenza per frodare, mentire, rubare, circuire, distruggere, uccidere, calunniare, per affermare un dominio iniquo e sanguinario, non meritano forse di patire pene infernali per alcuni eoni? Perché concedere loro un indulto o addirittura una sorta di amnistia escatologica? Quante volte è stata offerta loro la possibilità di ravvedersi! Essi non l'hanno colta! Falsari della parola, come Attivissimo, Eco, Riotta, Caprarica, Tozzi, Gabanelli, Piroso, Cecchi-Paone, Zucconi, Grillo, Santoro, Romano, Fede, Mentana, Del Noce, Liguori, Giordano… e tutta la legione di scrittori venali che, con le loro menzogne e diffamazioni, hanno vestito di giarrettiere di pizzo nero, l'oscena, laida e flaccida Prostituta del potere non meritano la Gehenna?
Gli avidi banchieri (laici ed ecclesiatici), che affamano intere popolazioni in ogni parte del modo, costringendole ad una vita di stenti e di orribili malattie non dovrebbero essere precipitati nell'Abisso? I signori della guerra ed i loro vili complici che avvelenano deliberatamente il pianeta e che smaniano di portare i conflitti nel sistema solare ed oltre, dopo aver ridotto la terra in un mattatoio, non dovrebbero soffrire per milioni di anni in una dimensione di tenebre?
Come dimenticare poi gli ignavi, i pusillanimi che, con la loro acquiescenza, hanno spianato la strada ai padroni del mondo, ai tiranni più feroci, ad aguzzini spietati? Che cosa auspicare per loro? Nessuno è del tutto innocente: si può uccidere e danneggiare anche in modo indiretto. Penso a tutti quegli “esperti” di diritto del lavoro che, con le loro leggi abominevoli, hanno trasformato la vita di operai, impiegati e salariati in una tortura. Non è desiderabile anche per loro una congrua punizione?
Mi ripugna che, non chi ha commesso degli sbagli anche imperdonabili ed esecrandi sia destinato all'inferno, ma che tutti quelli i quali hanno perseverato con sadismo nella crudeltà gratuita ed inumana ricevano come ricompensa l'annullamento. No, costoro devono ottenere il loro guiderdone: una sofferenza pari a quella che hanno inflitto, non per l'eternità, perché ad una serie di delitti per quanto spaventosi, ma limitati nel tempo, non può corrispondere una nemesi interminabile, ma comunque un'espiazione lunghissima.
Visto che non esiste alcuna giustizia umana, voglio credere (anche illudendomi) in una Giustizia superiore. Certo una vera Giustizia non dà solo a ciascuno il suo, ma toglie potere e mezzi hic et nunc ad empi, traditori, assassini, predoni, autori di genocidi, ma questo forse è chiedere troppo, sebbene la misura sia colma… e da tempo.
Sarebbe bello che esistesse!io non ci credo..
RispondiEliminanoi siamo strumenti,quelli da te citati, più tutti gli ignoti che agiscono male,sono strumenti perchè esista il Male...assolto il loro compito sulla Terra è probabile che siano premiati dal loro creatore....altro che puniti!
La punizione dei malvagi è una falsità inculcata dalla religione tanto per consolare i...Giusti!
Il raggiro è stato ben concepito dal satanico Demiurgo!
Buon Sabato
ange lotta...
con quasi zero bollicine!
Dopo che avranno portato a compimento la loro missione, saranno mandati su un altro pianeta affinché distruggano anche l'altro? D'altronde - si racconta -già devastarono Marte (Morte su Marte) ed ora sono qui a dare il colpo di grazia all'umanità (molti se lo meritano anche, ma...). In fondo la fede in qualcosa è solo un'illusione imbellettata, ahimè.
RispondiEliminaRestiamo qui ad aspettare Godot.
Ciao!
sul desktop mi appare pubblicato il rapporto Staninger,2 ore fa,dov'è?....nel blog Scie chimiche,non appare!......
RispondiEliminaciao
Lo pubblicheremo quanto prima, Angelotta. Ciao!
RispondiEliminaUna giustizia divina, sarebbe bello che fossimo premiati in base a come ci siamo comportati in questa vita. Purtroppo non è cosi(secondo me),per ora a questo mondo è proprio l'incontrario che capita. Chi agisce nel male, è solo un debole che ha paura di tutto e di tutti(incluso se medesimo), anche lui vittima di questo sentimento(senso di essere).
RispondiEliminaAmiamo anche loro, perchè ricordiamoci, sono i dannati tra i dannati. Sembrano discorsi da catechismo, ma sarà proprio quando tutti noi abbandoneremo sentimenti di vendetta, e impareremo a perdonare, perchè solo il perdono rompe la catena.
Avrei molto da dire a riguardo, la strada è lunga, ma non impossibile, spesso i limiti c'è li creiamo solo noi, ma con il giusto spirito si arriva ben oltre.
Zret, potresti scrivere qualcosa sull'inquinamento elettromagnetico?!
TV,cellulari, satelliti..Sembra di essere in un microonde!!
Ciao Fenice, a volte credo che l'Inferno sia qui e siamo noi i dannati. Infatti, come spesso avviene, ho scelto per l'articolo una foto della Terra che è l'inferno. Avrei potuto scegliere l'immagine sulfurea e truculenta di qualche artista, ma ho preferito quella del pianetaesclavo come la definisce un nostro amico spagnolo che si occupa di Scille volanti.
RispondiEliminaSul blog delle Scille, trovi una mezza dozzina di articoli dedicati alle onde em. Puoi leggere ottimi testi su radiazioni non ionizzanti e ionizzanti anche sul blog di Bojs (Intermatrix) e su Ecplanet.com
Ciao e grazie.
bravo zret...
RispondiEliminaCiao Zret, avevo piacere di proporre questo estratto da uno scritto che racchiude la visione buddista dell'inferno e della buddità, una natura che abbiamo tutti nel nostro cuore. Ne avevamo già discusso in passato e mi faceva piacere ritornarci. Un saluto a tutti.
RispondiEliminaPer prima cosa, alla domanda di dove si trovino l'inferno e il Budda, alcuni sutra affermano che l'inferno si trova sotto terra, altri che il Budda risiede a occidente. Ma a un attento esame, risulta che entrambi esistono nel nostro corpo alto cinque piedi; la ragione per cui penso così è che l'inferno esiste nel cuore di chi disprezza suo padre e non si cura di sua madre. È come il seme del loto che contiene al tempo stesso il fiore e il frutto.
Anche il Budda esiste nei nostri cuori, così come dentro la pietra focaia esiste il fuoco e dentro la gemma esiste il valore. Noi comuni mortali non possiamo vedere le nostre ciglia che sono vicine né il cielo che è lontano. Ugualmente non sappiamo che il Budda esiste nel nostro cuore.
Tu potresti dubitare e chiedere come possa il Budda risiedere dentro di noi se il nostro corpo, generato dallo sperma e dal sangue dei genitori, è la fonte dei tre veleni e dei desideri carnali. Ma riflettendo bene se ne comprende la ragione. Il puro fiore di loto sboccia dalla melma, il profumato sandalo cresce dalla terra, il grazioso bocciolo di ciliegio spunta dall'albero, la bella Yang Kuei-fei (1) nacque dal ventre di una serva e la luna si alza da dietro le montagne e le rischiara.
La sfortuna viene dalla bocca e ci rovina, la fortuna viene dal cuore e ci fa onore.
1. Yang Kuei-fei: favorita di Hsüan-tsung, sesto imperatore della dinastia T'ang. Sebbene di umili origini, fu scelta dall'imperatore per la sua straordinaria bellezza.
Certamente l'inferno da me evocato è quello buddhista, islamico e zoroastriano (non interminabile); in particolare è l'inferno del cuore arido, la proiezione della propria malvagità rivolta contro sé stessi, l'espiazione necessaria, un fuoco che purifica.
RispondiEliminaBellissima la pagina che hai riportato sull'inferno e la Buddhità.
Grazie a te, The one, ma sappi che questi testi non sono scritti interamente da me.
Ciao e grazie a tutti.
Swedenborg, da te tirato in causa pochi giorni fa, parla di più inferni contraddistinti da vari livelli di sofferenza e di espiazione. E d'altronde non afferma Dante le stesse cose?
RispondiEliminaDici correttamente che le pene hanno una durata eonica, lunghissima ma non eterna. Ma bisogna vedere anche quale parte dell'anima del malvagio trapassato va a finire in questi pozzi senza fondo. Quando moriamo, non tutto di noi rimane ma si verificano degli smembramenti, delle amputazioni. E poi, quando la pena per il trascorrere del tempo si esaurisce ( anche se quello è un tempo diverso da questo che noi sperimentiamo sulla Terra), non è affatto detto che l'esule da simile tragedia abbia diritto subito ad ascendere nella scala dei gradi dell'essere. Nessun invisibile accoglierà mai in pompa magna quell'anima reduce dall'Abisso. Il parcheggio successivo può essere lungo e di durata indefinita ed il riscatto di quell'anima lentissimo e quasi interminabile con avanzamenti ed arretramenti.
La cosa fondamentale è il non farsi risucchiare, alla dipartita da questo mondo, dalle fiamme dell'Inferno e, per arrivare a tanto, abbiamo il sacrosanto dovere di non agire mai egoisticamente e di non fare del male ad alcuno.
P.S. All'elenco di 'papabili' per l'Inferno io aggiungerei anche Franco e Romano. Ce li vedi quei due scorrazzare sui prati di Persefone ovvero i Campi Elisi?
Paolo, sei sempre molto efficace e pungente. L'elenco dei candidati ad uno degli inferni è lunghissimo: Franco e Romano nei Campi Elisi? Questi Dioscuri sarebbero in una dimora fin troppo amena persino nel Tartaro, insieme con Issione, Sisifo, Tantalo ed i Giganti.
RispondiEliminaCiao e grazie.
psicofonia, scusate ma nn so, ho ricevuto dei messaggi strani e senza senso nel mio secondo blog
RispondiEliminaqui;
http://blog.libero.it/INACESSIBILE/
commenti.php?msgid=3293179#
commento_12532675
e qui:
http://blog.libero.it/INACESSIBILE/
commenti.php?msgid=3284954#
commento_12533427
ora cio che nn riesco a capire se è una persona vera che mi ha scritto o se è psicofonia xke nn hanno senso alcuno, ma la cosa strana è che lo stile di scrittura è il mio, specie la frase che dice, che ne sai tu di un campo di grano?...insomma è una frase che uso spesso io!
i messaggi che ho ricevuto sono questi:
nviato da Anonimo il 22/09/07 @ 21:40 via WEB
Carmelina mon amour, dicevano i francesi quando erano giù, oggi sono su, e carmelina non c'è più
------------------
Inviato da Anonimo il 22/09/07 @ 20:39 via WEB
....scusa ma.. se l' intesa come imposta sommatoria del totale che nel suo stato quasi inutile alla minoritaria per uscire dalo status quo..??? (io)
(Rispondi)
Inviato da Anonimo il 22/09/07 @ 20:40 via WEB
..che nell' insieme ti porta ..di qua ma non per andare di la.. , dell'io e al domani definitivo nel suo stare inutile..???...e che ne sai tu di un campo di grano..???
-----------
l'impostazione e la frase della canzone di battisti mi fanno pensare a me...ma sinceramente nn ho capito una mazza, ho solo capito che nn devo andare di la xke c'è tipo l'annulazione dell'essere...ma qualcuno ha capito nulla di questi messaggi? ma è uno di voi che mi ha scritto? come sapeva questa persona che voglio andare di la? come sa che sono io se io di queste cose nn parlo in questo ma nell'altro blog? come mai usa il mio stile di scrittura? come mai usa la mia frase di battisti? come mai i messaggi sono in grassetto se è impossibile postare una risposta in grassetto?
ma ho scritto io quelle cose o uno di voi? o un altro? ma ke vuol dire?
Ciao a tutti, considerando l'attuale momento storico l'inferno è già fra noi! Tuttavia possiamo tentare di migliorare la condizione dei nostri fratelli e sperare in una Giustizia Divina che metta le cose in ordine! Un saluto a tutti voi.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminafdmpaul scrive...
RispondiEliminaMa se uno vuole scrivere privatamente a Zret la sua mail quale è?...[...]
Sì, è quella.
Hai ragione Freenfo, l'inferno è sulla terra, anche se non è esclusa una sua replica altrove, purtroppo.
RispondiEliminaCiao!
ovvio che qui è l'inferno, questo è il regno del serpente e nn è vero che lui sta in altre dimensioni, lui vive qui o nei regni sotto...rivedete l'edda...saluti, ps anullate il messaggio di prima falso allarme era solo un povero cretino che parla a vanvera
RispondiEliminaChe sfortuna essere nati all'inferno, figli di "dei" minori...
RispondiEliminaCiao!
l'inferno è questo matrix in cui (soprav)viviamo! e gli illuminati ci illudono di farci stare in un paradiso e ci tentano continuamente colpendo le nostre debolezze attraverso i 5 sensi.. noi dobbiamo capirlo e sviluppare maggiormente gli altri sensi..
RispondiElimina