04 giugno, 2008

Il satanismo secondo Elémire Zolla

Nel saggio dedicato all'alchimia di Elémire Zolla, intitolato Le meraviglie della natura, l'autore nota che il satanismo può "innestarsi su tutto, anche sull'alchimia". Lo studioso concepisce il culto luciferino imperniato su una dottrina in cui l'uomo è pura materia, mentre il mondo spirituale è allucinazione, visione in un delirio.

Zolla annovera tra le opere alchemiche sinistre Theatrum sympatheticum di Johannes Robertus S.J. stampata a Norimberga nel 1662, Lux obnubilata suapte natura refulgens del 1666 scritta da Lambsprinck e La pietra filosofale dello stesso autore, risalente al 1678.

Poiché l'alchimia è un'arte dal valore eminentemente simbolico, in cui la trasmutazione dei metalli è adombramento di un percorso interiore, nel momento in cui si degrada in un mezzo per dominare la materia e la natura, diviene disciplina abominevole.

Leggiamo alcuni stralci del saggio sopra citato: meritano un'attenta considerazione, poiché enucleano il lato satanico della nostra civiltà, dimentica del fuoco spirituale.

"Il lavoro alchemico non è già l'estrazione di uno spirito di corruttela, ma il raccolto della creatività seminale: esso non sorprende la quintessenza della materialità, del divenire puro e caotico, bensì la forma formante, l'ombra della permanenza ideale, rilucente sulla superficie mobile della materia. ... L'alchimia tratta gli spiriti dei metalli e non le loro morte materie e dunque coglie lo spirito degli uomini e lo vuole perfezionare. Non desidera che ... ogni idea di forma scompaia e niente più distingua uomo da uomo, maestro da discepolo, anziano da giovane, sacro da profano, bene da male, arte da gesto, città da assembramento, Dio da uomo.

"... Per i fratelli acherontei la terra è mera scoria, crudo abisso, nulla originario. ... Di quanto male non sia stata madre quest'alchimia sinistra, spregiatrice dell'umile terra, della casta acqua, dell'aria soave e fuggitiva".

Nota Zolla che quest'alchimia divoratrice e stigia è il preludio della chimica, scienza in cui gli elementi sono ridotti a formule senza forma.

“In Occidente, deplora l'esoterista, non c'è quasi pensiero che non sia pervaso dal fuoco di Lucifero. Già il culto dell'uomo sopra gli animali (e invero delle piante e dei minerali) contiene la premessa della perversa dottrina luciferina. L'Occidentale non presta orecchio all'Ecclesiaste che gli domanda se davvero allo spirito dell'animale ed a quello dell'uomo tocchino sorti diverse. Non medita sul Cristo dimorante cum bestiis per vincere le tentazioni nel deserto. Invano Francesco D'Assisi insegna ad ascoltare la sapienza che proviene dalle fiere...


L'Occidentale ha represso la metafisica totemica come ha negato ogni rispetto alchemico alla natura apparentemente inanimata... La bestia non ha diritti e che differenza c'é tra un idiota ed una bestia? ... Ma ora va nascendo dalla perversione dell’Occidente, distruttore di animali, di idioti, di selvaggi e di santi, di foreste e di mondi sotterranei, una terra nuova sotto nuovi cieli: una distesa di scorie sotto caligini di fetore. O meraviglioso contrappasso! Lucifero con la gola serrata, sequestrato nell'immondezzaio! L'adoratore del fuoco, l'Uomo umano è ora umano sino alla fusione coi suoi rifiuti... I cieli delle sue contrade non gli può spiacere che incombano velati da grigi nugoli densi di zolfo ed ammoniache, piuttosto che cerulei e percorsi da cirri".

L'uomo contemporaneo è quindi, secondo Zolla, essere luciferino, ma la sua luce è fuoco che brucia, strina, incenerisce e non rischiara. E' fiaccola che lascia una scia di fiamme sulfuree. Il suo errore, letteralmente deviazione, è antico; è il comando sugli esseri per opera dell'Adamo ormai scisso cui, in Genesi, era stata concessa una distinzione che non era dominio "sopra i pesci del mare e gli uccelli del cielo, sugli animali domestici, su tutte le fiere della terra e sopra tutti i rettili che strisciano sopra la terra." Un errore ermeneutico sin dal principio di fronte al quale il peccato originale è solo un corollario per quanto fatale?

L'errore non è solo nella sopraffazione e nell'enfiata protervia, nell'adorazione della materia dissanguata della sua anima, come un animale ucciso secondo il rito kasher, ma pure nell'arida indifferenza, nel passo feroce su una landa cadaverica, magnificata come fosse un Eden nei depliants turistici.

Con piglio profetico (il profeta è l'uomo la cui voce grida nel deserto), Zolla pare additare il ferale destino dell'Occidente. Occidente, occaso, tramonto: "civiltà" che in sé ha il suo fato finale, nel rosso del tramonto che è sangue, effusione di stragi, luce che abbacina ed inaridisce, fucina che fonde i metalli senza trasmutarli.


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5 commenti:

  1. Capitolo senz'altro interessante e ben scritto quello dedicato da Zolla al problema del Satanismo nei suoi rapporti con l'Alchimia, Scienza tradizionale considerata sacra per eccellenza da parte dei suoi cultori.

    Ti confesso che lessi per la prima volta tale scritto nel 1975, anno di pubblicazione del corposo saggio zolliano e ne rimasi ammirato. L'ho riletto in seguito più volte e capita ancora che lo vada ogni tanto a rivisitare.

    L'Autore usa qua e là una prosa ellittica se non criptica ed onestamente faccio talora fatica a seguirlo, non usufruendo della visione interiore necessaria alla convalida e condivisione degli assunti ivi contenuti.

    Trovo però un tantino curioso il fatto che Zolla bolli come sospetto il 'De Lapide Philosophico' del Lambsprinck,testo che ha goduto nei secoli di una fortuna non comune presso gli operatori dell'Arte, senz'altro uno dei trattatelli normativi della Filosofia ermetica. Temo che almeno lì Zolla abbia colto un granchio.

    L'Alchimia rimane purtroppo per noi uomini della Fine come uno scrigno chiuso e suggellato. Tale Scienza va innanzitutto compresa 'sub specie interioritatis' e soltanto in seguito messa in pratica. Ma ciò non accadrà nel breve tempo che ci rimane a disposizione. Non abbiamo infatti alcuna speranza di essere anche solamente ammessi al vestibolo del Tempio ermetico.

    Riguardo all'inversione e capovolgimento dell'Alchimia verificatosi negli ultimi trecento anni, devo dire che l'apice di tale fenomeno lo ravvisiamo nell'operazione 'scie chimiche', vero e proprio 'Opus Magnum' à rebours, presa in giro, perversione e canzonatura di quella che dovrebbe essere negli intenti l'attività di continua purificazione della materia operata dall'Artista.

    Con l'operazione che io denominai 'cieli tossici' noi assistiamo ad uno dei capitoli dell'alchimia satanica 'en pleine vue', spudoratamente sciorinata davanti ai nostri occhi giorno dopo giorno per molti anni.

    Un precedente capitolo non meno insidioso fu quello della messa in opera delle armi nucleari.

    Definirei pertanto l'uomo contemporaneo come 'naturaliter satanicus',essendo le sue azioni frutto di una vocazione innata che lo fa protendere incessantemente al 'cupio dissolvi'. Strano destino al quale noi non possiamo che assistere impassibili e sgomenti senza nulla poter fare.

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  2. E' vero: lo stile del saggio è alquanto brachilogico, ma l'opera è senza dubbio pregevole.

    Le scie chimiche sono l'inversione più perversa dei principi alchemici. Ottimo il tuo testo, Paolo, nonché profetico, quello che ci inviasti, dedicato alle Arpie. Dovresti rimandarcelo, se ti è possibile, in formato word, affinché possiamo pubblicarlo sul blog di Tanker enemy.

    Ciao e grazie.

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  3. che la cultura occidentale odierna sia la summa del patrircato luciferino, in cui dominio e sopraffazione sono la regola, nessun dubbio.

    un'epoca comunque che sta finendo.

    cerchiamo di sublimare la materia e distillare quel poco di buon che c'è nelle coscienze.
    i veri alchimisti si vedono quando la distillazione è difficile, così come i veri cavalieri quando il nemico è agguerrito. cioè adesso, in questo tempo.

    ciao

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  4. Speriamo veramente che sia prossima la fine di questo sistema iniquo, fondato sulla menzogna.

    Ciao

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  5. finirà solo se lo faremo finire...

    e come ho detto in parecchi post, lo scricchiolio dell'impero già si avverte con fragore.
    anche se le informazioni dei media sono di tutt'altro stampo.

    un pò come quando i russi erano a berlino e hitler e i suoi fedelissimi si dilettavano ai concerti di wagner per ingannare il popolo tedesco. più ostentano sicurezza, più la fine è vicina, ergo...

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