Nell'articolo sui "Protocolli dei Savi Anziani di Sion", il professor Francesco Lamendola affronta, con il consueto equilibrio, un tema molto spinoso. L'autore, dopo aver ripercorso la fortuna dei Protocolli, dalla loro comparsa nella Russia dello czar Nicola II Romanov, esamina la portata del libro, inquadrando la questione nell'ambito degli studi inerenti alla cospirazione globale. Esemplare è il discorso circa le fonti cui possono attingere solo gli storici accademici, laddove gli studiosi che desiderano addentrarsi negli oscuri meandri della storia vera, debbono accontentarsi di indizi, parallelismi, "coincidenze", giacché è fatale che i burattinai non lascino documenti scritti.
Circa i famigerati Protocolli, ferve il dibattito sulla loro paternità: alcuni li attribuiscono alla polizia segreta russa, altri ai Sionisti, altri ancora ai Gesuiti. Stabilire chi li vergò è esercizio ozioso: piuttosto se ne può verificare, punto per punto, la plausibilità, quando, ad esempio, l'ignoto autore descrive i piani politici ed economici della feccia satanista. Chi guardi all'odierna situazione della Grecia, preludio di altri tumultuosi eventi, vedrà nei Protocolli il canovaccio (trama, si potrebbe scrivere con intento anfibologico) di quanto sta accadendo oggigiorno. Anche il continuo e gattopardesco "ricambio" delle classi dirigenti, in cui ad una generazione di corrotti ne subentra un'altra illibata solo all'apparenza, ma in verità ancora più immorale, è una strategia illustrata nei Protocolli.
Dunque l'analisi di questo testo è illuminante, sebbene resti poi da scrutare il vertice della Piramide. E' come, infatti, se si potessero scorgere da lontano le pendici di una gigantesca montagna, mentre la vetta è sottratta alla vista, a causa di dense e spesse nubi che la nascondono. Così si può soltanto tentare di indovinare la forma e le dimensioni della cima. Ad ogni modo, non ci sbaglieremo, se collocheremo al culmine del potere gli Arconti: su costoro sappiamo poco, ma è certo, piaccia o no, che non sono uomini.
Da quando hanno fatto la loro comparsa nella storia d’Europa (la prima traduzione italiana apparve nel 1921 a cura di Giovanni Preziosi), i «Protocolli dei Savi Anziani di Sion» non hanno cessato di polarizzare l’attenzione degli storici, dei politologi e dell’opinione pubblica intorno alla controversia sulla loro autenticità. Il libro, apparso nella Russia di Nicola II all’interno di un’opera più vasta del mistico russo Sergej Nilus, è scritto in prima persona da un “grande vecchio” che rivolge le sue parole ad un’assemblea di anziani ebrei, esponendo le linee guida di un piano strategico dalla straordinaria vastità di concezione e mirante, addirittura, alla conquista e alla sottomissione del mondo da parte degli Ebrei, il “popolo eletto”.
Infiltrandosi come una prodigiosa, efficientissima e segretissima quinta colonna nelle società cristiane e segnatamente nei centri del potere economico, finanziario, culturale e dell’informazione, gli Ebrei - stando a questo testo - si porrebbero l’obiettivo dichiarato di indebolire la fibra morale di tutte le società non ebree, sovvertendo gradualmente, ma inesorabilmente, tutti i valori, tutte le certezze, tutte le tradizioni, fino a creare le condizioni adatte perché il mondo intero cada, come un frutto maturo, in potere dell’ebraismo internazionale, che agisce per mezzo di banchieri, uomini politici, giornalisti ed esponenti del mondo della cultura.
Dal momento che i «Protocolli» si prestano ad una lettura in chiave antisemita e che, effettivamente, essi entrarono a far parte del bagaglio propagandistico antisemita del nazismo (e, in misura molto più blanda, del fascismo, ma solo all’epoca delle leggi razziali del 1938), con tutto quello che ne è derivato, gli storici della seconda metà del Novecento hanno liquidato l’intera questione della loro autenticità, dichiarandoli un falso confezionato dalla «Ochrana», il servizio segreto zarista, probabilmente a Parigi e con lo scopo di creare una sorta di giustificazione morale per i “pogrom” che infuriavano, di quando in quando, in Russia, in Ucraina, in Polonia.
Anche il saggista Sergio Romano, col suo libro del 1992 «I falsi protocolli», ha impostato così tutta la problematica ad essi relativa, come già il titolo suggerisce chiaramente: come se, una volta assodata la loro non autenticità, venisse a cadere interamente l’altra questione, ad essa collegata, ma che nessuno osa anche soltanto accennare, tanto forte è il timore di essere accusati di antisemitismo o addirittura di simpatie per il nazismo: se, cioè, le cose espresse in quel documento possano corrispondere a fatti reali e se, inoltre, siano o meno in linea con la Legge ebraica e con il sentire ebraico nei confronti dei “gojm”, dei Gentili.
L'articolo continua qui.
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Circa i famigerati Protocolli, ferve il dibattito sulla loro paternità: alcuni li attribuiscono alla polizia segreta russa, altri ai Sionisti, altri ancora ai Gesuiti. Stabilire chi li vergò è esercizio ozioso: piuttosto se ne può verificare, punto per punto, la plausibilità, quando, ad esempio, l'ignoto autore descrive i piani politici ed economici della feccia satanista. Chi guardi all'odierna situazione della Grecia, preludio di altri tumultuosi eventi, vedrà nei Protocolli il canovaccio (trama, si potrebbe scrivere con intento anfibologico) di quanto sta accadendo oggigiorno. Anche il continuo e gattopardesco "ricambio" delle classi dirigenti, in cui ad una generazione di corrotti ne subentra un'altra illibata solo all'apparenza, ma in verità ancora più immorale, è una strategia illustrata nei Protocolli.
Dunque l'analisi di questo testo è illuminante, sebbene resti poi da scrutare il vertice della Piramide. E' come, infatti, se si potessero scorgere da lontano le pendici di una gigantesca montagna, mentre la vetta è sottratta alla vista, a causa di dense e spesse nubi che la nascondono. Così si può soltanto tentare di indovinare la forma e le dimensioni della cima. Ad ogni modo, non ci sbaglieremo, se collocheremo al culmine del potere gli Arconti: su costoro sappiamo poco, ma è certo, piaccia o no, che non sono uomini.
Da quando hanno fatto la loro comparsa nella storia d’Europa (la prima traduzione italiana apparve nel 1921 a cura di Giovanni Preziosi), i «Protocolli dei Savi Anziani di Sion» non hanno cessato di polarizzare l’attenzione degli storici, dei politologi e dell’opinione pubblica intorno alla controversia sulla loro autenticità. Il libro, apparso nella Russia di Nicola II all’interno di un’opera più vasta del mistico russo Sergej Nilus, è scritto in prima persona da un “grande vecchio” che rivolge le sue parole ad un’assemblea di anziani ebrei, esponendo le linee guida di un piano strategico dalla straordinaria vastità di concezione e mirante, addirittura, alla conquista e alla sottomissione del mondo da parte degli Ebrei, il “popolo eletto”.
Infiltrandosi come una prodigiosa, efficientissima e segretissima quinta colonna nelle società cristiane e segnatamente nei centri del potere economico, finanziario, culturale e dell’informazione, gli Ebrei - stando a questo testo - si porrebbero l’obiettivo dichiarato di indebolire la fibra morale di tutte le società non ebree, sovvertendo gradualmente, ma inesorabilmente, tutti i valori, tutte le certezze, tutte le tradizioni, fino a creare le condizioni adatte perché il mondo intero cada, come un frutto maturo, in potere dell’ebraismo internazionale, che agisce per mezzo di banchieri, uomini politici, giornalisti ed esponenti del mondo della cultura.
Dal momento che i «Protocolli» si prestano ad una lettura in chiave antisemita e che, effettivamente, essi entrarono a far parte del bagaglio propagandistico antisemita del nazismo (e, in misura molto più blanda, del fascismo, ma solo all’epoca delle leggi razziali del 1938), con tutto quello che ne è derivato, gli storici della seconda metà del Novecento hanno liquidato l’intera questione della loro autenticità, dichiarandoli un falso confezionato dalla «Ochrana», il servizio segreto zarista, probabilmente a Parigi e con lo scopo di creare una sorta di giustificazione morale per i “pogrom” che infuriavano, di quando in quando, in Russia, in Ucraina, in Polonia.
Anche il saggista Sergio Romano, col suo libro del 1992 «I falsi protocolli», ha impostato così tutta la problematica ad essi relativa, come già il titolo suggerisce chiaramente: come se, una volta assodata la loro non autenticità, venisse a cadere interamente l’altra questione, ad essa collegata, ma che nessuno osa anche soltanto accennare, tanto forte è il timore di essere accusati di antisemitismo o addirittura di simpatie per il nazismo: se, cioè, le cose espresse in quel documento possano corrispondere a fatti reali e se, inoltre, siano o meno in linea con la Legge ebraica e con il sentire ebraico nei confronti dei “gojm”, dei Gentili.
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Certamente questi protocolli si sono rivelati dei (veri) falsi, certamente è un'arma che le comunità islamiche vedono di buon occhio, anche se questi ventiquattro protocolli vi è una chiara traccia su come governare un nuovo ordine mondiale; se sono falsi come si dice, posso asserire che sono lungimiranti e non poco.
RispondiEliminaOrmai è sotto gli occhi di tutti il controllo fatto dagli "Arconti" che gestiscono i media, e tutti i canali di informazione, mettendo in prima linea la finanza, questi mezzi sono più sofisticati per rendere in schiavitù il genere umano.
Partiamo dal fatto che questi anziani massoni di 33° grado siano un falso a danno della comunità Ebraica, tutti asseriscono che sia un falso, rimane il fatto che gli avvenimenti e accadimenti a partire dal XX secolo sono molto realisti, e non si può fare a meno che constatare quello che veramente succede...un progetto per Un Nuovo Ordine Mondiale.
Comunque per dare a Cesare quello che è di Cesare c'è da dire che la satira è stata presentata per la prima volta nel 1865 per mano dei Gesuiti, che mai hanno menzionato gli Ebrei.
wlady
Wlady, il Partito della Nazione le cui basi sono state gettate in questi giorni, una formazione in cui confluirà la "nuova" classe dirigente, porterà l'Italia alla tirannia? Temo di sì. Chi sarà il "salvatore della patria"? Uno con inflessione piemontese idolatrato pure dalla cosiddetta Sinistra.
RispondiEliminaCiao e grazie.
Cari amici, io per non sapere né leggere né scrivere, men che meno per codardia, ho denominato Il Gruppo, un consorzio di interessi globali, che da secoli muove i fili economici finanziari politici culturali e religiosi, sulla grande scena di una umanità depressa, nevrotica, senza bussola. Definire un'identità precisa dietro Il Gruppo è cosa assai sdrucciolevole. I neonazisti, gli islamici radicali, i comunisti senza se e senza ma, tutti puntano il dito su ebrei, massoni, grande capitale, quali presunti burattinai. Sebbene lobby economico-finanziarie di profilo eterogeneo, influenzino fortemente le scelte dei governi nazionali, attribuire ad una etnia, gli ebrei, il male del mondo; indicare nei massoni l'origine della dittatura del denaro e del pensiero unico, mi pare non solo errato, ma pericoloso. Perché depisterebbe ulteriormente chi volesse seriamente cimentarsi nella ricerca della verità. Non mi sottraggo a puntare il dito. Denuncio, forte e chiaro, che il grande parassita che affligge il mondo è il sistema internazionale delle banche, il braccio armato - altro che Bin Laden - del terrorismo, della povertà dei popoli, perché produce falsi bisogni e perenni debiti. Al vertice di questo sistema, c'è un consiglio d'amministrazione sui generis. Il loro idioma è alieno. Il loro AD è un ibrido.
RispondiEliminaAngelo Ciccarella
"Il loro idioma è alieno".
RispondiEliminaNe sono persuaso: è un po' come nel romanzo "Schiavi degli invisibili". La "finzione" ha molto da dirci sulla realtà.
Ciao e grazie.
S'è anche detto che i Protocolli siano come sfuggiti ai loro autori, filtrando disgraziatamente, almeno per loro, all'esterno.
RispondiEliminaSu questo avrei dei dubbi poichè esiste una analogia fra tali documenti ed il gioco delle 'Illuminati Cards'. Tali lame hanno infatti descritto con anticipo di decenni eventi ferali quali il crollo delle Torri Gemelli ed il verificarsi della pandemia universale.
Ergo i cosiddetti Illuminati - qualunque realtà umana od aliena o meglio umano-aliena il termine voglia rappresentare - amano far conoscere pubblicamente in anticipo il canovaccio degli accadimenti futuri.
Il motivo non si sa ma personalmente me ne rallegro in quantochè ciò contribuisce alla mia consapevolezza del fatto che il divenire storico perde le caratteristiche di guazzabuglio ed acquista uno straccio di significato, per quanto negativo quest'ultimo sia da ritenersi.
AD ibrido? DNA?
RispondiEliminaSì, Paolo, è un po' come gli Oscurati esibiscono i loro simboli distorti in edifici, chiese recentemente costruite, marchi, banconote etc. Sono lì un po' come provocazione, un po' come ostentazione.
Credo che varie tenebrose confraternite, anche se di estrazione differente, cooperino per perseguire l'obiettivo finale, sebbene, a volte, possano entrare in conflitto. Il Grande burattinaio, però, alla fine controlla tutti e richiama all'ordine chi, anche per un solo istante, devia dal percorso tracciato.
Ciao e grazie.
L'articolo è più che illuminante.
RispondiEliminaAlla fin fine, in effetti, non vedo così fondamentale rilevare con documenti precisi l'identità dei "signori del pensiero Unico" (idonea definizione del Lamendola di questi distruttori di coscienza) o leggere sui muri a chiare lettere il loro operato, percepibile nei mille risvolti della realtà se si è all'erta sulla trama degli avvenimenti.
Sul tema della legge in particoare condivido quanto l'autore afferma:
"la Legge, nella sua influenza millenaria attraverso le generazioni, ha destato speciali istinti, un particolar modo di sentire, di reagire, di comportarsi, è passata nel sangue, tanto da continuare ad agire anche prescindendo dalla coscienza diretta e dall’intenzione del singolo".
Chi potrebbe mai smentire un'affermazione del genere, visto che con la legge affamano, avvelenano, vaccinano intere popolazioni? Ma, terra terra, esistono anche persone meno altolocate (all'apparenza normali ma in realtà ben indottrinate dai mezzi di regime per l'anestesia delle masse) che, in nome della legge, sono pronte a mettere nei pasticci chiunque con assurde denunce su questioni irrisorie risolvibili con il buon senso, poiche si sentono liberamente "guardiani del sistema".
TUTTO CIO' NON PUO' AVERE ORIGINI ESCLUSIVAMENTE UMANE.
Ciao, buona giornata.
In effetti, Ginger, la legge non è Giustizia e la Giustizia non è di questo mondo. La legge è spesso coercizione, vincolo, ceppo: nelle mani insanguinate dei governanti la legge è strumento di oppressione.
RispondiElimina"Tutto ciò non può avere origini esclusivamente umane".
Verissimo.
Ciao e grazie.
i protocolli sono stati scritti dai gesuiti,vero ordine religioso satanico del nwo,all'inizio furono attribuiti ad altri,infine agli ebrei,naturalmente ricordiamo il periodo storico in cui fu inscenata la fuga di notizie di questo piano diabolico e il perche,creando le basi per la seconda guerra mondiale provocata dai nazisti finanziati dai vari rockfeller rothshild ecc. per invadere l'europa con la solita scusa di portare democrazia,e voglio ricordare che le ss erano costituite allo stesso modo della struttura gerarchica gesuita di cui naturalmente himler era stato istruito avendo su zio proprio gesuita,hitler stesso era uomo dei gesuiti e della loro societa saturniana,che ancora oggi viva e vegeta,naturalmente gli ebrei furono sterminati nei campi di concentramento per poi avere la scusa di dare una patria ad israele per provocare instabilita nel medio-oriente e provocare la prossima 3 guerra mondiale,fase finale del loro piano,naturalmente gli ebrei con i sionisti non centrano niente,solo una scusa dei media per tacere le critiche con la solita scusa antisemita o razzista,gli ebrei alla fine saranno accusati di tutto questo dagli stessi che gli hanno affibiato i protocolli,naturalmente le line guida degli stessi protocolli sono seguiti in maniera impressionante,concludo il mio discorso constatando che il vaticano nel libro della rivelazione o apocalisse viene chiamato ragno nero e si capisce perche,e sara la prima cosa che sara distrutta,e ora che la gente smetta di pensare che siano uomini santi sono servi di demoni che hanno creato una istituzione satanica cui l'inganno principio di vita,come satana vuole,6.000 anni di sofferenza gli piomberanno addosso prima di perire nell'oscurita eterna
RispondiEliminaWhite Wolf, è una lettura, quella da te riportata, propugnata da alcuni ricercatori, ma avversata da altri. Certamente lo S.M.O.M. ed i G. sono implicati nelle più abominevoli azioni che si possano immaginare. Inoltre a chi appartiene la Raytheon? Sono al vertice o una delle tre teste della blasfema Trimurti? In fondo, poco importa. I collusi e gli omertosi sono deprecabili quanto il vertice.
RispondiEliminaEcco, mi chiuderanno il blog.
Ciao e grazie.