12 novembre, 2010

Scoperta una cultura nel Caucaso

I resti di un insediamento precedentemente sconosciuto, risalente all'età del bronzo, sono stati scoperti nel Caucaso russo nell'ottobre del 2010, con l'aiuto di fotografie aeree, che furono prese quarant’anni fa. I ricercatori hanno già definito il sito la "Stonehenge del Caucaso". Gli archeologi credono che la recente scoperta consentirà agli scienziati di gettare un nuovo sguardo alla storia del popolamento della regione durante il secondo millennio a.C.

Gli archeologi hanno scoperto quasi duecento insediamenti sull'altopiano nel bacino Kislovodsk - dal fiume Kuban al fiume Malka (verso il Monte Elbrus). I dati appena recuperati sono stati esposti in un simposio a Kislovodsk, la scorsa settimana.

I resti di antichi insediamenti si trovano all'altezza di 1400-2400 metri sopra il livello del mare. I villaggi sono formati da costruzioni ad un solo piano. All’interno del sito si slarga una piazza di forma ovale da cui si dipartono delle vie in varie direzioni, come i raggi del sole. La piazza era circondata da un cerchio di costruzioni con due camere che sono state conservate come fondamenta di altri edifici.[…] Gli scienziati possono solo cercare di congetturare perché tali costruzioni vennero erette.

Tale progetto urbanistico ricorda molto il famoso sito di Stonehenge in Inghilterra, il cui mistero non è stato ancora svelato. Un popolo molto antico abitò quelle costruzioni: sono stati trovati, infatti, vicino ai basamenti litici frammenti di vasi in ceramica, decorazioni ed utensili

Nessuna sepoltura è stata scoperta nelle vicinanze degli insediamenti. Ciò ha sorpreso i ricercatori, perché le persone dell'età del bronzo creavano normalmente dei cimiteri vicino ai luoghi di residenza. Gli scienziati ritengono che le strane costruzioni potrebbero essere state usate per scopi rituali.

L'analisi archeologica ha rivelato che tutte le vestigia ritrovate rimontano alla cosiddetta cultura Koban - IX-VI secolo a.c. La cultura, scoperta per la prima volta alla fine del XIX secolo nei pressi del villaggio di Koban in Ossezia, può essere rintracciata in molti siti di inumazione dell'Eneolitico nel Caucaso.

Dmitry Korobov, uno dei ricercatori che hanno preso parte alla missione, ha dichiarato che la scoperta dell'antica civiltà è stata resa possibile a grazie a vecchie foto in bianco e nero scattate durante l'era sovietica. Una delle istantanee, scattata da un aeromobile nel 1970, inquadra una struttura di pietra.

Non è chiaro come la comunità che viveva negli insediamenti antichi giunse nel Caucaso e dove visse prima. Molto probabilmente, la migrazione fu dovuta a gravi cambiamenti climatici. Un improvviso aumento delle temperature potè spingere varie tribù a cercare luoghi di residenza meno repulsivi. Alcune di queste genti decisero di stabilirsi in regioni con un clima più fresco, in montagna.


Fonte: Pravda.ru



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9 commenti:

  1. Di tutti i reperti insoliti (etichettati nei vari musei come "oggetti devozionali"), che mi vengono in mente, non ce n'è uno che possa attestare inequivocabilmente che i nostri antenati fossero in possesso di tecnologia avanzata, pari o superiore alla nostra.
    Anche le cosiddette pile di Bagdad, potrebbero essere state usate per scopi diversi da quelli di produrre elettricità. E in ogni caso non significa che l'uso dell'elettricità fosse diffuso nella popolazione: magari la usavano solo i sacerdoti, per le loro....magie.
    Tutti i disegni di oggetti che ci fanno venire in mente qualcosa di tecnologico, in uso nella nostra vita quotidiana, non sono una testimonianza certa, perché potrebbero raffigurare qualcosa d'altro. Mi riferisco a quella specie di tubo di lampadina, con tanto di filamento interno, trovato sulle pareti di una piramide egizia.
    L'equivoco di male interpretare oggetti raffigurati è ben esemplificato dall'astronauta di Palenque, del quale si è capito solo dopo molti anni che non era a cavalcioni di un razzo spaziale, ma dell'albero della vita.
    Dunque, nonostante tutti gli "ootparts" che sono stati rinvenuti e che portano necessariamente a ipotizzare cospirazioni da parte degli archeologi ufficiali, nel momento in cui questi non forniscono risposte, ancora non esiste una prova certa che i popoli dell'antichità avessero sviluppato tecnologie all'avanguardia. Gli atlantidi, scomparsi a causa di guerre atomiche e "puniti" dagli Dei, potrebbero essere solo una variazione sul tema del mito di Prometeo. Anche lui punito per il peccato di superbia (hybris). Cioè essere un mito essi stessi.

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  2. Non c'é peggior cieco di chi non vuol vedere.

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  3. Mi permetto di correggere L'Amico Freeanimals:
    Le cosi dette "lampade di Dendera", non furono trovate in una piramide, ma bensì a Tebe nel tempio omonimo dedicato al dio "Hator".

    Queste pseudo lampade di epoca Tolemaica non si trovano in nessun altro tempio o costruzione, ergo, nemmeno nelle piramidi.

    Zret, leggendo il tuo post mi è subito venuto alla mente "Caino" e la sua cacciata dall'Eden (a oriente verso nord), credo che quegli insediamenti siano molto antichi oltre i duemila anni e/o prima del Diluvio; forse le genti chiamate "Keniti" sono gli antesignani Caucasici della razza Indo/Europea?

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  4. Freeanimals, non sarei così sicuro che non esistono tracce e persino prove di tecnologie nel passato. Il monumentale libro di Michael Cremo dimostra almeno che esistettero altre umanità prima della nostra.

    Wlady, è possibile, come opini tu, che alcuni popoli caucasici discendano dai Keniti o comunque da popoli sumerici. D'altronde gli Osseti parlano una lingua agglutinante forse derivata dal sumero. Anche sugli Armeni si potrebbe disquisire a lungo, ma purtroppo in questo periodo non ho molto tempo.

    Ciao e grazie.

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  5. Grazie Zret! Ho sentito parlare di Cremo poche settimane fa, proprio da te, credo. Bisognerà che mi procuri quel libro monumentale di cui parli, perché gli autori su cui mi sono formato sono Kolosimo, Von Daniken, il francese Carroux e Leo Talamonti, tutti autori sorpassati, presumo.
    Ho bisogno di aggiornarmi.
    Ciao

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  6. @Freeanimals
    per puro sincronismo sul blog ho un articolo su Archeologia Proibita di Cremo e Thompson.
    Zret il tuo nuovo post non si vede.

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  7. Nonvotare, non ho ancora avuto tempo di inserire l'immagine. Dopo che avrò provveduto, pubblicherò il breve articolo.

    Ciao

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  8. Sto studiando da giorni certe cose a riguardo... molto, ma molto interessanti. Direi sconvolgenti. Ho fonti autorevoli e documenti. E' probabile che le info fornite da Pravda siano volte piuttosto alla disinformazione. Non anticipo nulla, poi scriverò un post.
    Ciao

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  9. Sono curioso di sapere che cosa hai carpito e capito.

    Ciao

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