Nel 2003 quel marpione di Umberto Eco pubblicò un testo in cui, raccontando un sogno fittizio, descriveva uno scenario futuro con un black out globale e tutte le conseguenze del caso. L’onirico pezzo, costellato di titanici strafalcioni e quindi sicuramente uscito dalla penna del semiologo dalla sintassi sciancata, era un avvertenza di chi la sa lunga o un divertissement letterario?
Si rincorrono in queste ultime settimane le voci e persino pullulano le notizie circa un prossimo evento-spartiacque che dovrebbe cambiare il mondo così come lo conosciamo. Tale avvenimento dovrebbe occorrere nell’ultimo scorcio del 2012 o al principio del 2013. E’ pacifico che i comuni cittadini non possono sapere che cosa i tagliagole stiano architettando: un collasso economico? Un‘interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica su scala continentale? Un conflitto in Medio Oriente? Una pandemia? Niente di tutto ciò? Il rischio di sottovalutare le insidie sussiste. “Al lupo! Al lupo!”, si grida per scherzare, fino a quando il lupo arriva davvero, ma nessuno più ti dà retta.
Qualcuno ha temuto che fosse compiuto un inside job in concomitanza delle empie Olimpiadi londinesi. Fortunatamente non è stata perpetrata alcuna strage: a volte certi ambienti diffondono notizie atte a seminare la paura e ad intorbidare le acque. Bisogna provare ad immedesimarsi nella psiche perversa dei globalizzatori che sono, in primo luogo, dei sadici: i sadici amano prolungare le sofferenze delle loro vittime. Dunque questo tenere sulla corda la popolazione con una crisi logorante, uno stillicidio di misure sempre più coercitive, una serqua di disastri innaturali rispecchia la mente depravata dei satrapi.
Lo stesso proposito di ridurre viepiù la soglia entro la quale è possibile servirsi del contante, lungi dall’essere dettato dalla volontà di combattere l’evasione fiscale, potrebbe sommarsi all’impossibilità, a causa di un black out, di impiegare gli strumenti elettronici. Le persone si troverebbero così sia senza liquidi sia senza denaro elettronico. Si comprende che è una situazione ghiotta per i banditi che prenderebbero due piccioni con una fava.
Se davvero dovremo affrontare un periodo più o meno lungo, privi di elettricità e perciò di acqua, derrate, benzina servizi essenziali etc., non sarà probabilmente per via di una tempesta solare, ma a cagione di un sabotaggio di origine miltare e governativa.[1] Uno strano messaggio televisivo sembra un obliquo avviso (non è l’unico) ad aspettarsi l’inaspettato. Il comunicato dell’Associazione “Medici senza frontiere” si apre con una strada buia rischiarata appena dalla luce che proviene da un finestrone di un edificio e si conclude con il monito: “L’unico modo per intervenire allo scoppio di una crisi entro 48 ore è farsi trovare già pronti”.
A questo punto molti penseranno quali siano le precauzioni da assumere in questo frangente: difficile sia essere pronti da un punto di vista pratico sia sotto il profilo psicologico, poiché le abitudini degli Occidentali sono troppo radicate per concepire di poterle modificarle ex abrupto. Una minoranza riuscirà ad adattarsi ed a sopravvivere; gli altri… Sarà opportuno evitare tanto l’allarmismo quanto l’inerzia ed agire, se possibile, come le vergini sagge del Vangelo.
Per il resto, vedremo... sempre se avremo una candela.
[1] Un attacco EMP potrebbe generare gli stessi effetti di una potente tempesta geomagnetica.
Si rincorrono in queste ultime settimane le voci e persino pullulano le notizie circa un prossimo evento-spartiacque che dovrebbe cambiare il mondo così come lo conosciamo. Tale avvenimento dovrebbe occorrere nell’ultimo scorcio del 2012 o al principio del 2013. E’ pacifico che i comuni cittadini non possono sapere che cosa i tagliagole stiano architettando: un collasso economico? Un‘interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica su scala continentale? Un conflitto in Medio Oriente? Una pandemia? Niente di tutto ciò? Il rischio di sottovalutare le insidie sussiste. “Al lupo! Al lupo!”, si grida per scherzare, fino a quando il lupo arriva davvero, ma nessuno più ti dà retta.
Qualcuno ha temuto che fosse compiuto un inside job in concomitanza delle empie Olimpiadi londinesi. Fortunatamente non è stata perpetrata alcuna strage: a volte certi ambienti diffondono notizie atte a seminare la paura e ad intorbidare le acque. Bisogna provare ad immedesimarsi nella psiche perversa dei globalizzatori che sono, in primo luogo, dei sadici: i sadici amano prolungare le sofferenze delle loro vittime. Dunque questo tenere sulla corda la popolazione con una crisi logorante, uno stillicidio di misure sempre più coercitive, una serqua di disastri innaturali rispecchia la mente depravata dei satrapi.
Lo stesso proposito di ridurre viepiù la soglia entro la quale è possibile servirsi del contante, lungi dall’essere dettato dalla volontà di combattere l’evasione fiscale, potrebbe sommarsi all’impossibilità, a causa di un black out, di impiegare gli strumenti elettronici. Le persone si troverebbero così sia senza liquidi sia senza denaro elettronico. Si comprende che è una situazione ghiotta per i banditi che prenderebbero due piccioni con una fava.
Se davvero dovremo affrontare un periodo più o meno lungo, privi di elettricità e perciò di acqua, derrate, benzina servizi essenziali etc., non sarà probabilmente per via di una tempesta solare, ma a cagione di un sabotaggio di origine miltare e governativa.[1] Uno strano messaggio televisivo sembra un obliquo avviso (non è l’unico) ad aspettarsi l’inaspettato. Il comunicato dell’Associazione “Medici senza frontiere” si apre con una strada buia rischiarata appena dalla luce che proviene da un finestrone di un edificio e si conclude con il monito: “L’unico modo per intervenire allo scoppio di una crisi entro 48 ore è farsi trovare già pronti”.
A questo punto molti penseranno quali siano le precauzioni da assumere in questo frangente: difficile sia essere pronti da un punto di vista pratico sia sotto il profilo psicologico, poiché le abitudini degli Occidentali sono troppo radicate per concepire di poterle modificarle ex abrupto. Una minoranza riuscirà ad adattarsi ed a sopravvivere; gli altri… Sarà opportuno evitare tanto l’allarmismo quanto l’inerzia ed agire, se possibile, come le vergini sagge del Vangelo.
Per il resto, vedremo... sempre se avremo una candela.
[1] Un attacco EMP potrebbe generare gli stessi effetti di una potente tempesta geomagnetica.
Ciao Zret, la prova l'hanno fatta nel 2003 in italia, un blackout nazionale di cui hanno dato spegazioni molto risibili, ci sarà non ci sarà? mah nel dubbio meglio fare scorta di candele, torce a carica manuale magari un pannellino solare cibi in scatola e un fornellino da campo e pasticche per potabilizzare l'acqua, vedremo quello che succederà l'importante è non farsi prendere dal terrore è quello che vogliono.
RispondiEliminaCiao carissimo
Ciao Zak, credo che succederà (è nei loro piani), ma quasi tutti pensano che io esageri e così...
RispondiEliminaDove si trovano le pastiglie per potabilizzare l'acqua?
ti do qualche link
Eliminaper l'aquisto
http://www.nanotechstore.it/index.php?option=com_virtuemart&page=shop.product_details&category_id=15&flypage=flypage.tpl&product_id=197&vmcchk=1&Itemid=4
http://shop.viaggiericordi.com/it/purificazione-acqua
post interessante sull'acqua
http://sopravvivere.myblog.it/tag/come+potabilizzare+l%27acqua
sito utile sulla sopravvivenza
http://sopravvivere.myblog.it/
Carissimo Zret,
RispondiEliminasai che da un po' vado raccontando - affabulazioni al silicio? - del Grande Varco prossimo venturo, per la fine dell'anno. Tutto questo senza tirare in ballo profezie Maya e Nostradamus. Non ho paura di metterci la faccia in quello che dico, tuttavia comprendo la prudenza tua e di quanti, da posizioni non riduzioniste, comunque ci vanno con i piedi di piombo.
Non ci possiamo certo attendere una presa di coscienza dell'ultimo minuto da parte della Cricca imperante - non hanno mai avuto una coscienza chiara - con annunci del tipo:
"A tutti gli uomini della Terra, scusate il ritardo dell'informazione, ma siamo agli sgoccioli del Tempo e non possiamo assicurare a nessuno la sopravvivenza. Eventi cataclismatici di portata epocale sono alle porte: arrangiatevi!
No, non ce lo aspettiamo. Non mi attendo niente del resto dalla Chiesa di Roma, che si definisce "universale", quando stenta la gerarchia perfino a credere in un dio.
Siamo noi, operatori culturali indipendenti, bloggeristi incavolati, ufologi con i piedi per terra e la testa nelle stelle; siamo noi, con passo appesantito da anni di battaglie, piccole grandi impossibili contro il Sistema Mondialista, a mantenere alto il livello di guardia. Sentinelle dell'aurora stanche ma "in campana".
Grazie infinite, Zak.
RispondiEliminaRicordi il black out del 2003: la spiegazione che ne fu data (un ramo su un cavo) suscita molte perplessità. Lo vedo come una prova generale.
Ciao
Angelo, non confidiamo nelle autorità, qualsiasi cosa stia per accadere. Anzi hanno le bocche cucite, mentre scavano come talpe.
RispondiEliminaNoto comunque che la vera consapevolezza anche tra le poche scolte della soglia è pari quasi a zero.
Si salvi chi può.
Ciao
Hanno tutti i mezzi per poter far succedere ormai ogni cosa, il black out si può indurre anche con le antenne HAARP, con apparati portatili a microonde.
RispondiEliminaLe onde ELF/VLF, microonde, montate su mezzi di trasporto militari, sono già state testate nella guerra in Iraq.
Queste notizie sono sempre passate inosservate anche quando sono state fatte indagini e servizi di persone dilaniate, bruciate senza spargimenti di sangue, persone mutilate senza una goccia di sangue.
Questi esperimenti sono già stati fatti su animali come mucche, cavalli e ovini, in parti desertiche dell'America Latina, non credo sia un problema generare un black out, con si fatte armi a diffusione di calore, possono fondere interi generatori di corrente; se vi ricordate in Sicilia sono successe cose strane tempo fa si sviluppavano bruciature strane agli apparati elettrici di alcune abitazioni, probabilmente prove di queste armi che generano calore, non è mai stata data una vera spiegazione.
Se saremo buoni e remissivi al NWO, forse saremo risparmiati; nel frattempo cercano di toglierci gli approvvigionamenti alimentari a Km. 0, lo smantellamento delle nostre industrie sono già in via di attuazione, il MES è già in auge, la polizia legionaria Eurogendfor è in via di attuazione a Vicenza pronta a sedare qualsiasi rivolta cittadina.
Se avranno tutto sotto controllo, forse .... saremo risparmiati dal black out, diversamente saremo ....
Dimenticavo:
RispondiEliminaIl Vaticano, che la sa lunga, non può permettersi di rimanere al buio, senza dubbio sono ben organizzati, sia idricamente che energeticamente, con derrate alimentari atte a sopportare un periodo molto lungo di black out, sono sicuro che stanno già incrementando la loro sicurezza interna.
Sì, Wlady, possono usare armi a microonde, già sperimentate a Canneto di Caronia ed a Cinisi. Non credo che sarà il Sole a fondere i trasformatori, ma un dispositivo bellico ad hoc.
RispondiEliminaTempo fa trovai una carta degli "Illuminati" in cui è ritratto un apparato che colpisce il Sole con un raggio. Purtroppo non sono più riuscito a rinvenire quella lama.
La domanda non è se avverrà, ma quando... ed io penso che non sia un evento non molto lontano.
Ciao
Per rispondere all'amico wlady cito una frase da un film che mi rispecchia.
RispondiElimina"vivo sapendo che tutto questo un giorno finirà in ogni modo, posso solo scegliere come me ne andro se dritto con la testa alta o in ginocchio"
Se sarà buoio forse ci guadagneremmo, silenzio riuscire a rivedere le stelle..... e forse riscopriremmo valori dimenticati come l'Amicizia e la collaborazione.
Ciao Zret,non mi crederai ma solo ora vengo a conoscenza che hai un blog,tramite Wlady.Non me ne capacito,sarà perchè ti associo in automatico a tuo fratello,scusami non avrei dovuto.
RispondiEliminaTi farò visita spesso.
Koenig m.b.
Ciao Zret, per il black out ci si può organizzare (per quel che si può), scorte, legna, acqua, ma quanto mi mancherà il poter ascoltare musica..
RispondiEliminaMa secondo te quanti scatoloni di pile devo comprare? ;-)
Sandra
Zak, alcuni ritengono che un crollo della tecnologia potrebbe essere di giovamento. Certo, non vorrei che le élites si fossero attrezzate in modo da usare sistemi per localizzare i sopravvissuti che intendono ricostruire su basi nuove la società. In tal caso, i superstiti sarebbero o eliminati o catturati per essere condotti nelle basi sotterranee come schiavi. E' noto, infatti, che nelle città ipogee gli apparati non subiranno grossi danni. Vedremo... chi può conoscere il futuro?
RispondiEliminaCiao
Ciao Koenig, benvenuto.
RispondiEliminaAlessandra, parecchi, parecchi...
RispondiEliminaCiao
Il nodo da sciogliere, amici del blog, è questo, credo:
RispondiElimina1. Innanzitutto, la fine del ciclo cosmico riguarda la Terra oppure tocca a tutto l'universo?
2. È il Tempo che si esaurisce e quindi collassa la materia, oppure è un intervento esterno (raggio trasmutatorio proveniente dal centro della Via Lattea di natura psicoenergetica, ingerenze aliene, procedure errate di esperimento sullo spazio/tempo ad opera di una èlite, e altro) a operare il cambiamento dei parametri di vita conosciuta?
3. Che fare? Visto che è ben difficile sostenere tesi quantistiche di 'zompi' veramenti improbabili, in una sorta di sanatoria collettiva? Che fare, visto che una buona parte dell'umanità è ipnotizzata dal sistema imperante? Che fare? E se ognuno, nel suo piccolo, provasse a preparare i vicini, gli amici, i conoscenti (preparatevi innanzitutto ai dinieghi e alle pernacchie, se non addirittura alle toccate sui zebedei) agli eventi prossimi, fermo restando di possedere una qualche idea di cosa stia per succedere?
Ci vuole un atto di conoscenza, la fede non basta, per affrontare prove oltre il conosciuto.
Ho pensato che potremmo essere prossimi ad una trasmutazione e pure ad un collasso del tempo. E' idea difficilissima da concepire, ma potrebbe mutare l'essenza stessa della realtà.
RispondiEliminaCome agire? Qui mi sento quanto mai inerme. Tentare di sensibilizzare gli altri è impresa improba. Andrà bene, come scrissi, se il "passaggio" sarà indolore.
Ho sentore che sta per accadere qualcosa, ma di preciso non saprei: tutto è vago, pur nella sua terribile chiarezza.
Ciao
Ho più che un impressione, e non solo solo, che il tempo stà accelerando e di parecchio almeno il tempo come lo percepiamo noi cosa già dichiarata da Wilcock nel suo scritto Cambio d'era non mi ricordo in che capitolo, la cosa che mi dà pensiero se è naturale o voluta dall'elite, oppure è naturale ma viene "aiutata"
EliminaZak, a me sembra che il cielo sia un po' cambiato, mentre la mia percezione del tempo è più o meno sempre la stessa. Fatto sta che qualcosa si muove e si agita sotto la tranquilla superficie: almeno questa è la mia impressione.
RispondiEliminaCiao
Quello che continua a sorprendermi sono le folle oceaniche che si radunano in occasione delle visite fatte in molti Paesi dai pontefici romani. 350.000 persone ad accogliere questo uomo dagli occhi sulfurei, dal viso inquietante, dall'andatura meccanica e quasi robotica. Se tutta quella gente fosse rimasta a casa propria, il Papa sarebbe stato delegittimato e si sarebbe accontetato di fare un viaggio turistico in Libano.
RispondiEliminaDa quanto ricordo, mi sembra che solo in occasione di una visita fatta in Norvegia un pontefice romano - era allora in sella Giovanni Paolo II - abbia fatto 'flop': appena diecimila persone ad accoglierlo ad Oslo.
E d'altronde come non tenere conto del fatto, come dice bene Ciccarella, che la Chiesa Romana non si prodiga minimamente nell'avvertire i propri fedeli dei pericoli che li riguardano.
Ma non è una novità: ci sono degli illustri precedenti. In occasione della Prima Guerra Mondiale l'allora pontefice Benedetto XV ben si guardò dallo smascherare pubblicamente le trame massonico-sioniste che avevano portato alla catastrofe bellica.
Più tardi, nel 1939, papa Pio XII - il quale si pavoneggiò per tutta la durata della sua carica del fatto che la profezia malachita lo aveva definito 'Pastor Angelicus' - non si preoccupò di dissociare l'ecumene cattolico dalla follia che si stava per consumare.
Purtroppo la storia si ripete: ancora una volta, di fronte ai rischi incombenti e ben più gravi di un conflitto nucleare, il capo supremo del Cattolicesimo fa finta che nulla stia succedendo e continua con i soliti discorsi imbonitori validi per tutte le stagioni.
"SACROSANTE"parole Paolo.
RispondiEliminaCiao Koenig m.b.
Efficace ritratto, Paolo, di quel "vecchio mal vissuto".
RispondiEliminaCiao
@paolo: Dalle tue parole si intende che gli alti vertici del cattolicesimo sono, e sono stati, al corrente di situazioni storiche, economiche e sociali pericolose, e che si sono ben guardati dal divulgare ... io credo che, in realtà, ANCHE e soprattutto loro ne siano causa, mastri burattinai di un collasso generale ...quindi perchè divulgare qualcosa che stai per rifilare alle masse?
RispondiElimina