Sit eis terra levis.
Cecilia Gatto Trocchi (Roma, 19 giugno 1939 – Roma, 11 luglio 2005) è stata un'etnologa italiana, scrittrice e docente di Antropologia culturale presso le Università di Chieti, Perugia e Roma. E’ stata anche direttrice dell'Osservatorio dei fenomeni magico-simbolici.
Ha pubblicato saggi concernenti le religioni, l’antropologia ed il fenomeno delle sette. Da scientista – lo scientismo è la più grave ipoteca sulla Scienza – la Gatto Trocchi si accostò al mondo variegato e contraddittorio dell’esoterismo con incredulità e degnazione. Per carpire i segreti di alcuni cenacoli, ella si affiliò ad essi, fingendo di essere interessata alle dottrine su cui si impernia il sapere iniziatico (o in certuni casi presunto tale).
Questa prassi condusse l’antropologa a scoperchiare il classico vaso di Pandora: l’universo dell’occultismo non era solo popolato da ciarlatani, ma anche da tenebrosi proseliti di sette molto influenti e nefande. La studiosa restò attonita, quando venne a sapere che i vertici di questi circoli sono occupati da personaggi “politici” di spicco, da intellettuali e da professionisti di fama. Sono individui che ostentano un razionalismo oltranzista: essi, però, dietro le quinte, si dedicano anima e corpo alla denigrata (a parole) magia.
L’esistenza della Gatto Trocchi fu funestata dall’immatura morte del figlio, Massimiliano Gatto, deceduto nel giugno del 2003 a causa di una leucemia fulminante, subito dopo essere uscito vivo da uno spaventoso incidente stradale. Si riferì che la studiosa era stata assalita da una forte sindrome depressiva dovuta alla scomparsa del figlio. Secondo la ricostruzione ufficiale dell'accaduto, la donna si sarebbe lanciata nel vuoto, stringendo in mano una fotografia dell’adorato Massimiliano. Abitava al primo piano e sarebbe salita fino al quinto, bloccando l'ascensore affinché nessuno potesse ostacolare la sua decisione fatale.
Quasi sempre si invoca la depressione per spiegare il suicidio di una persona, laddove la vera depressione rende abulici ed inerti. Certo, la morte del figlio fu un trauma atroce per la donna, una tragedia, come per qualsiasi madre. Alcuni particolari nondimeno inducono a dubitare che ella potesse aver deciso di togliersi la vita, piuttosto spingono a pensare che sia stata vittima (una delle tante purtroppo) di un assassinio mascherato da “insano gesto”.
Riflettiamo. L’incidente occorso al figlio, poi ammalatosi di leucemia, sembra il classico avvertimento per opera dei soliti noti, inoltre la tipologia del “suicidio” adombra un simbolismo, un monito cifrato: la Gatto Trocchi, che, anche per serendipità, aveva scoperto e rivelato alcuni inconfessabili arcana imperii, doveva essere punita, precipitandola al suolo. Era ascesa molto in alto: era necessario che ella tornasse in basso.
L’aspetto più eloquente del “suicidio” è, però, un altro: la data in cui avvenne, ossia il giorno, il fatidico 11 luglio del 2005. Pure il quinto piano da cui l’infelice si sarebbe gettata è allusivo: per Dante, ad esempio, il cinque è numero sinistro.
Alla Gatto Trocchi non valse la collaborazione con il cialtronesco C.I.C.A.P., non valsero il contegno “scettico”, l’affettata superiorità con cui guardò l’occultismo e tutto ciò che non è inscrivibile nella nostra “povera ragione”. Gli Oscurati non perdonano. Essi non hanno bisogno di armi convenzionali per uccidere. Questa ferale storia non proviene da un romanzo di Dan Brown.
Cecilia Gatto Trocchi (Roma, 19 giugno 1939 – Roma, 11 luglio 2005) è stata un'etnologa italiana, scrittrice e docente di Antropologia culturale presso le Università di Chieti, Perugia e Roma. E’ stata anche direttrice dell'Osservatorio dei fenomeni magico-simbolici.
Ha pubblicato saggi concernenti le religioni, l’antropologia ed il fenomeno delle sette. Da scientista – lo scientismo è la più grave ipoteca sulla Scienza – la Gatto Trocchi si accostò al mondo variegato e contraddittorio dell’esoterismo con incredulità e degnazione. Per carpire i segreti di alcuni cenacoli, ella si affiliò ad essi, fingendo di essere interessata alle dottrine su cui si impernia il sapere iniziatico (o in certuni casi presunto tale).
Questa prassi condusse l’antropologa a scoperchiare il classico vaso di Pandora: l’universo dell’occultismo non era solo popolato da ciarlatani, ma anche da tenebrosi proseliti di sette molto influenti e nefande. La studiosa restò attonita, quando venne a sapere che i vertici di questi circoli sono occupati da personaggi “politici” di spicco, da intellettuali e da professionisti di fama. Sono individui che ostentano un razionalismo oltranzista: essi, però, dietro le quinte, si dedicano anima e corpo alla denigrata (a parole) magia.
L’esistenza della Gatto Trocchi fu funestata dall’immatura morte del figlio, Massimiliano Gatto, deceduto nel giugno del 2003 a causa di una leucemia fulminante, subito dopo essere uscito vivo da uno spaventoso incidente stradale. Si riferì che la studiosa era stata assalita da una forte sindrome depressiva dovuta alla scomparsa del figlio. Secondo la ricostruzione ufficiale dell'accaduto, la donna si sarebbe lanciata nel vuoto, stringendo in mano una fotografia dell’adorato Massimiliano. Abitava al primo piano e sarebbe salita fino al quinto, bloccando l'ascensore affinché nessuno potesse ostacolare la sua decisione fatale.
Quasi sempre si invoca la depressione per spiegare il suicidio di una persona, laddove la vera depressione rende abulici ed inerti. Certo, la morte del figlio fu un trauma atroce per la donna, una tragedia, come per qualsiasi madre. Alcuni particolari nondimeno inducono a dubitare che ella potesse aver deciso di togliersi la vita, piuttosto spingono a pensare che sia stata vittima (una delle tante purtroppo) di un assassinio mascherato da “insano gesto”.
Riflettiamo. L’incidente occorso al figlio, poi ammalatosi di leucemia, sembra il classico avvertimento per opera dei soliti noti, inoltre la tipologia del “suicidio” adombra un simbolismo, un monito cifrato: la Gatto Trocchi, che, anche per serendipità, aveva scoperto e rivelato alcuni inconfessabili arcana imperii, doveva essere punita, precipitandola al suolo. Era ascesa molto in alto: era necessario che ella tornasse in basso.
L’aspetto più eloquente del “suicidio” è, però, un altro: la data in cui avvenne, ossia il giorno, il fatidico 11 luglio del 2005. Pure il quinto piano da cui l’infelice si sarebbe gettata è allusivo: per Dante, ad esempio, il cinque è numero sinistro.
Alla Gatto Trocchi non valse la collaborazione con il cialtronesco C.I.C.A.P., non valsero il contegno “scettico”, l’affettata superiorità con cui guardò l’occultismo e tutto ciò che non è inscrivibile nella nostra “povera ragione”. Gli Oscurati non perdonano. Essi non hanno bisogno di armi convenzionali per uccidere. Questa ferale storia non proviene da un romanzo di Dan Brown.
Come studiosa di esoterismo non mi pare che la Gatto Trocchi volasse molto in alto. Al contrario, il suo livello di comprensione di ciò cui può condurre l'esoterismo autentico - non l'occultismo - sembrava davvero scarso. Forse non ne capiva nulla.
RispondiEliminaLe cause della sua precoce scomparsa non sono pertanto da ricercare nelle capacità di comprensione concettuale ma nel fatto che l'antropologa aveva scoperto elementi di grande importanza tali da giustificare l'eliminazione del figlio - 'punzione' inflittale non sappiamo perchè - e poi, come se non fosse bastato, dalla sua eliminazione fisica.
Il vero motivo non lo si conoscerà mai.
Anche nella storia delle religioni la Gatto Trocchi fu piuttosto superficiale, quanto la Cantarella. Nondimeno, come ho scritto, credo che per serendipità avesse toccato un nervo scoperto, ergo...
RispondiEliminaCiao
Ricordo la Gatti Trocchi in una trasmissione televisiva, parlava di esoterismo come se vendesse pesce al mercato, in modo molto sguaiato e caciarone. Ricordo che pensai che con siffatti studiosi i maghi in giro non avevano da temere per la perdita di clienti!
EliminaOltretutto si era occupata, oltre che di esoterismo e occultismo, anche di religioni orientali e di transessuali. Sosteneva di avere trascorso lunghi periodi, in incognito, a studiare dall’interno certe realta’. Un metodo di investigazione niente affatto scientifico. Come nel caso di castaneda, pensai che x accumulare la mole di esperienze che millantava di avere vissuto dopo essere stata ammessa a sette e culti, avrebbe dovuto vivere almeno altre tre vite.
Mi colpisce comunque la pubblicazione del tuo articolo per qualcosa che riguarda qualcuno che conosco da vicino, un ricercatore italiano amico di mio marito che lavorava a Londra per l’University College e che collaborava anche con il MET, l’ente meteo che in UK e’ civile. L’amico, sentito l’altra sera su skype, ha cercato in fretta e furia un lavoro in Australia e se ne va a breve con la famiglia perche’ nel suo gruppo di lavoro, che faceva capo al fu prof Seymour Laxon, “succedono cose strane e tira un’ariaccia” –parole sue. Interpellando sua moglie, meno reticente, ho saputo che il loro dipartimento aveva ricevuto molte pressioni e che c’erano stati recentemente troppi incidenti. Facendo una ricerca sul web, trovo che un resoconto esauriente sia contenuto nel seguente quotidiano londinese, l’Evening standard
http://www.standard.co.uk/news/london/the-short-brilliant-life-of-climate-change-scientist-dr-katharine-giles-who-was-killed-in-victoria-lorry-crash-8570024.html
Sono perplessa. Effettivamente in Uk c’e’ una moria apparentemente causale di brillanti studiosi del clima. Come nel caso della Gatto Trocchi, non bisogna aprire certe porte.
Ho dimenticato di rilevare che lo stesso articolo riporta la morte "accidentale", dopo una caduta, del prof Laxon un anno prima. Il prof era a capo del progetto.
RispondiEliminaAvalon Carr, la Gatto Trocchi credette di poter studiare l'esoterismo o quello che ella scambiò per tale, con gli strumenti del più misero scientismo. E' come voler dipingere un acquerello con uno spazzolone.
RispondiEliminaNon ero al corrente di queste misteriose morti: ero rimasto ai decessi della Marconi, la società aeronautica di Albione, per cui lavorarono tecnici e scienziati. Colin Andrews ritiene che i "suicidi" alla Marconi siano legati ad uno scellerato patto tra il governo occulto ed i Grigi.
Credo che gli eventi da te ricordati siano riconducibili al nodo di Gordio, al problema par excellence, la Biogeoingegneria.
Ciao