21 maggio, 2014

Scacco matto


Cerchiamo di tendere i vocaboli ad esprimere significati inattingibili, abissali. In questo parossismo, in questo spasmo verso l’indicibile restano solo brandelli di linguaggio, a somiglianza di alghe sfilacciate dalle correnti.

Il campo in cui il ragionamento, insieme con la lingua che traduce le argomentazioni, fallisce in maniera più clamorosa, è quello del male. Il male, essendo privo di logica e di senso, sfugge alla presa dell’intelletto che è, in primo luogo, ricerca di senso. Non ne comprendiamo né la genesi né soprattutto l'ipertrofia e gratuità.

Le giustificazioni del male pullulano, ma sono una più misera dell’altra. Sono ridicole: così la tragedia dello scacco è, per così dire, intercalata da episodi comici, di comicità involontaria ed amara.

Il male, prima di intaccare il bene, di erodere la fede (per chi ha fede), l’armonia, è una sfida al pensiero, un oltraggio.

Viene il giorno in cui ci accorge che le domande sono vane come le risposte, sempre fuori fuoco, destinate a perdersi nell’oceano infinito dell’assurdo, come il messaggio in una bottiglia, una richiesta d'aiuto che mai nessuno leggerà.

Se il discorso abortisce di fronte all’inesplicabilità del mysterium iniquitatis, il silenzio non è meno fragile ed inefficace. Alla fine parole e silenzi sono equivalenti, intercambiabili, perfettamente inutili.

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1 commento:

  1. Le domande, il ragionamento, stanno diventando strumenti desueti utilizzati da un numero sempre minore di persone. Come in alto, cosi' in basso, questo il progetto da realizzare. In alto scie tossiche, onde elettromagnetiche e quant'altro. In basso l'uomo, a un passo dal divenire in tutti I sensi un terminale wireless ambulante. La composizione bioelettrica del nostro corpo sta subendo gli attacchi finali, e tutti possiamo vedere come siamo circondati da una umanita' sfatta, gonfia di zuccheri, inebetita nella sua incapacita' di comunicare con il suo prossimo - figurarsi entrare in sintonia con l'universo. Il male non si giustifica neanche piu', si mostra ormai trionfante in tutta la sua oscenita', in palcoscenici contornati delle due colonne regolamentari, con stelle brillanti che penzolano dal soffitto. Non c'e' nemmeno piu' bisogno che siamo vivi, possono sempre produrre un ologramma che ci rappresenti, come hanno fatto con il povero Michael Jackson, vacca da mungere anche da morta.
    https://www.youtube.com/watch?v=jDRTghGZ7XU
    (e notare l'introduzione danzata da tristi figure in nero che sembrano soldati - cosa anticipano?)

    RispondiElimina

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