03 dicembre, 2007

Ciarla con me

Assistiamo ad un irreversibile deterioramento delle trasmissioni televisive: è un processo lento, quasi impercettibile che rispecchia, al tempo stesso, il declino di una società marcescente e ne è causa. Un piccolo esempio, ma, per certi versi, significativo, è costituito dal programma condotto da Serena Dandini, Parla con me.

Inizialmente, nel pessimo panorama dei programmi della scatola diabolica, Parla con me, pur non essendo certo nulla di speciale, a tratti offriva qualche momento non disprezzabile: un ospite un po' più intelligente dell'italiano medio, i monologhi di Ascanio Celestini (in uno dei monologhi accennava alle scie che causano tumori) e qualche tocco arguto. Ormai il programma è, però, diventato una gazzarra carnascialesca, una pantomima volgare con una Dandini sguaiata il cui eloquio si è impoverito paurosamente e si è sfigurato a causa di solecismi, come l'uso di te soggetto, invece di tu. Anche gli ospiti sembrano corrotti da questo milieu: si compiacciono del turpiloquio e sono incapaci di esprimere, tra un intercalare e l'altro, tra una banalità e l'altra, un concetto qualsiasi. Il tutto poi si svolge in un'atmosfera infernale, chiassosa con la tregenda della Banda Osiris, le grida belluine della claque, gli applausi finti.

Per curiosità ho seguito un paio di puntate di Decameron: il programma di Luttazzi è vomitevole, con cadute nello scatologico e nel cinismo più becero. Non è una trasmissione né comica né satirica: a Luttazzi, che ama sguazzare tra le turpitudini, manca l'indignatio, la vera molla della comicità che, se è vera, è amara, sarcastica, poiché mette a nudo il divario tra reale ed ideale. Luttazzi avrebbe l'opportunità di castigare ridendo mores, mentre è solo a suo agio tra laidezze e livori contro quei politici che considera faziosamente l'incarnazione del Male assoluto. Personaggi come Luttazzi mi ricordano quei gabbiani di città che volteggiano sulle discariche, attratti dai miasmi dei rifiuti.

Sembrano fenomeni televisivi irrilevanti, mentre sono i sintomi di una malattia degenerativa della società, una patologia che aggredisce gran parte della popolazione. La televisione, il cui ascendente è purtroppo notevole soprattutto sulle nuove generazioni, è parte di quel sistema putrefatto che inculca errori di ogni tipo, dal consumismo al materialismo, dal satanismo, sebbene camuffato, allo scientismo. I media, con i loro notiziari, telefilms, programmi di intrattenimento, cartoni animati... sono un cumulo di immondizia da cui esalano miasmi ammorbanti. "Giornalisti" ciarlieri e vuoti, soubrettes svenevoli, tronfi "esperti" del C.I.C.A.P., pseudo-scienziati asserviti ai potenti come Bario Tozzi, si esibiscono in un ripugnante spettacolo di borborigmi, pettegolezzi, scempiaggini, gridolini... La degradazione morale, l’egoismo, la fatuità, l’ipocrisia, l’indifferenza, il bieco razionalismo, la distorsione dei fatti… sono gli ingredienti di un mezzo mezzano; sono disvalori presentati come desiderabili ad un pubblico acritico e spesso ignorante.

A differenza, però, di altre minacce più subdole ed insidiose, l'attacco alla cultura ed all'equilibrio psicofisico proveniente dalla televisione, non è (o sarebbe) difficile da rintuzzare e da neutralizzare: basta spegnere il televisore e dedicarsi allo studio, alla lettura, ad una passeggiata in un parco, alla contemplazione, ad attività utili a sé ed agli altri… Altro che digitale terrestre, televisione interattiva ed a pagamento: sono seduzioni che possono far presa solo su chi è vuoto ed annoiato da una vita insulsa, priva di qualsiasi risonanza interiore.

Proviamo a convincere gli altri ad emanciparsi dalla schiavitù televisiva. Come ci insegna James Hillmann, è molto più interessante ed istruttiva l'osservazione del soffitto.

18 commenti:

  1. Caro Zret, consiglio vivamente di guardare la TV spenta. Il nero del monitor lascia spazio all'immaginazione e alla fantasia, peraltro molto migliore della triste realtà. A parte questo ho visto anche io questi spettacoli, che stanno pian piano sgretolandosi di fronte ai telespettatori. In particolare non mi è piaciuto Luttazzi, un miscuglio di concetti e insulti conditi da turpiloqui inutili e beceri. Se questa è la nuova TV, preferisco un buon libro, almeno non c’è possibilità di intravedere scie sospette fra le righe!

    Ciao…

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  2. Ciao a tutti, spero che state passando una lieta giornata, mi associo a freenfo un libro oltre a dar spazio alla fantasia sa regalare ben più emozioni che una tv barbara la quale stiamo facendo.
    Il punto del discorso a parer mio è il rapporto che stanno rilegando i giovani e giovanissimi, quanti genitori lasciano i figli ipnotizzati davanti alla tv? Molti quasi tutti, volevo anche far notare il messaggio pubblicitario lanciato dalla rai in cui incita ad una tv più reale e meno falsa la quale è. Inoltre se posso vorrei anche dire, che dovremmo metterci anche dall'altra parte, la tv è un mezzo di divertimento e riposo mentale, se proponessero programmi "inteligenti" tutti la spegnerebbero, e chi lavorerebbe più! Essa è un nostro frutto come il resto è inutile cercarci di metterci contro qualcosa che abbiamo creato, per un cambiamento dovremmo assecondarla e criticarla con il giusto peso, è intrattenimento non istruzzione, anche se devo ammettere che sta diventando orribilmente insulsa e diseducativa.. per finire vorrei dire che il miglior modo di viverla è guardarla assieme e mai da soli per poi criticarla e banalizzarla la dove sia necessario.

    BYBY

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  3. Anch'io pensavo ieri a James Hilmann anche se in un altro contesto. Ci trasmettiamo pensieri o brandelli di pensieri, caro Zret?
    Si, sono spesso interessanti le osservazioni che fa tale psicologo e diciamo pure che Hillmann mi ha insegnato nel corso degli ultimi trentacinque anni molte cose non proprio banali.
    Da alcune decadi evito di guardare i programmi televisivi; ho poco tempo a disposizione ed ancor meno energia e tutte le stupidaggini che trasmettono risulterebbe esiziali alla mia edificazione interiore qualora le guardassi in modo sistematico e non in maniera assolutamente episodica e marginale.
    Il consiglio di Hillmann di osservare attentamente il soffitto assomiglia assai a quello che potrebbe dare un Maestro Zen e porterebbe frutti ben più di qualità che non guardare Santoro, Luttazzi, l'Annunziata e altri.
    Per inciso e 'off topic' una delle più rilevanti scoperte fatte da tale psicologo di radici junghiane ( ma non più junghiano da svariati decenni) consiste nell'aver scoperto che una delle più importanti attività dell'anima umana consiste nel 'patologizzare', vale a dire nel creare grazie all'immaginazione, patologie di ogni genere sia psichiche che fisiche, vere o soltanto fantasticate che siano. E'una realtà questa terribile e sconvolgente che sta alla radice di gran parte del soffrire dei bipedi umani, una realtà che ben conosco in seguito al mio lavoro quotidiano.
    La gente è avida di dolore,si nutre continuamente di pene, non è mai sazia e stanca di soffrire.
    Pensa un pò quant'è stupida.

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  4. ciao a tutti,non penso che questo sia coraggio,inteso all'"essere"e nemmeno stupidita nel senso di mettersi in gioco fino a questo punto,diciamo rischiare tutto per il tutto,ma solo troppo presi o persi, per risalire la china.
    ma allora, mi faccio una domanda;chi siamo dunque noi risvegliandi?o ancor piu persi?
    non guardo tv da piu di un'anno ormai conosco solo libri,libri e libri,ma ora chi siamo noi?
    non mi sento cosi tanto distante da loro,so solo che sono profondamente cambiato,questo si,diciamo che la mia vita è completamente cambiata,ma ora chi sono?

    buio totale.anto-az

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  5. ciao a tutti,non penso che questo sia coraggio,inteso all'"essere"e nemmeno stupidita nel senso di mettersi in gioco fino a questo punto,diciamo rischiare tutto per il tutto,ma solo troppo presi o persi, per risalire la china.
    ma allora, mi faccio una domanda;chi siamo dunque noi, risvegliandi?o ancor piu persi?
    non guardo tv da piu di un'anno ormai conosco solo libri,libri e libri,ma ora chi siamo noi?
    non mi sento cosi tanto distanti da loro,so solo che sono profondamente cambiato,questo si,diciamo che la mia vita è completamente cambiata,ma ora chi sono?

    buio totale.anto-az

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  6. scusate per il doppio.

    un sincero saluto,a tutti.anto-az

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  7. Ciao a tutti e grazie dei vostri contributi. Naturalmente la televisione � l'incarnazione del vuoto e della volgarit� di questi tempi di ferro. Sono pochi a non risentire del suo influsso pernicioso, ma anche quei pochi alla fine sono attratti da altre sirene, prima o dopo.

    Hillmann nota che l'umanit� attraverso il patologizzare, si aggrappa alla voluptas dolendi, quando ha perso tutto il resto. E' un'umanit� spesso pi� da compatire che da disprezzare.

    Chi siamo, Anto-az? Non saprei. Io, ma un io senza ego, poco pi� che una convenzione, sono nessuno, una forma provvisoria, un pensiero che attende solo di rifluire nel Nulla, quanto prima.

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  8. concordo solo in parte con Hillmann.
    non c'è nussuno da compatire ed nessuno da disprezzare.
    zret di quale io parli?
    chi è io?

    chi è il nulla?


    sono i colori.anto-az

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  9. Che cos'� l'io? Non lo so. Un grumo di sensazioni, un'illusione ottica della coscienza, un puro nulla?

    Post nubila sol?

    Ciao

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  10. Beh.. Lost è una figata.. ;)

    "Trovo la televisione davvero molto istruttiva. Ogni volta che qualcuno mette in funzione l'apparecchio, me ne vado nell'altra stanza a leggere un libro."

    - Groucho Marx

    Donnie.

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  11. dove trovo nel sito del parlamento europeo le indagini sulle scie chimiche di cui parla giulietto chiesa?

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  12. andate nel mio blog: http://simonic11.blogspot.com

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  13. Zret, riesci a scrivere prefettamente quello che vorrei essere capace di dire anch'io!
    Grazie
    ciao

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  14. ho ricevuto minacce dalla spagna, pare che in spagna nn e' come qui che tutti parlano di alieni, anima e scie chimiche all'ordine del giorno, motivo di piu x tradurre i testi e video di malanga

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  15. Il vero scandalo di Daniele Luttazzi
    Gabriele Zamparini

    www.uruknet.info/
    ?p=s7798&s1=h1&l=i

    (rimettere insieme l'URL)

    un altra analisi della fuffa
    molesta che spaccia Luttazzi.

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