Molti scienziati spesso ripetono che di veramente misterioso non esiste nulla: ciò che oggi è ignoto, domani potrà essere studiato e spiegato dalla scienza. E' la solita arroganza di chi ritiene che l'uomo possa tutto conoscere e comprendere, grazie al metodo ed alle "idee chiare e distinte".
Bisognerebbe, invece, essere più umili ed ammettere che i fenomeni naturali stessi sono indecifrabili, perché ci sfugge quasi del tutto il loro quid, la loro ragion sufficiente. Quale potrà essere poi il nostro atteggiamento di fronte al preternaturale ed al soprannaturale? Negare sic et simpliciter l'esistenza di dimensioni invisibili non esime dalla consapevolezza che l'universo in quanto esiste, è enigma di fronte al quale siamo simili al viandante al cospetto della sfinge il cui sguardo imperscrutabile mira oltre i confini dello spazio e del tempo. Un mistero che suscita i più diversi interrogativi, perplessità e timori, è quello della morte. Ho particolarmente apprezzato le dichiarazioni di Lory del Santo(1) su questo tema: interpellata da un giornalista circa il suo contegno in seguito alla scomparsa prematura del figlioletto Connor, l'attrice, con una saggezza ed una sensibilità davvero rare, ha confessato di non essere interessata ad eventuali contatti con l'oltremondo, a differenza di quelle persone che desiderano dialogare con i propri cari, ad esempio, con la psicofonia.
E' preferibile, infatti, restare lontani da pericolose e controverse esperienze ed accettare che la morte è un mistero, un segreto che è opportuno resti sigillato. Ognuno, anche attraverso il dolore straziante del lutto, deve cercare delle risposte fatalmente parziali e provvisorie. Come sarebbe arida l'esistenza, se sapessimo, con assoluta certezza, che cosa ci attende dopo il percorso terreno? Come sarebbe intollerabile ed angoscioso, se conoscessimo ciò che ci aspetta domani e dopo domani? Invece, come ha notato Lory del Santo, la linea della vita è frastagliata, con una serie di angoli: ad ogni angolo, possiamo imbatterci nel buio, ma, talora, svoltando la cantonata, ci possiamo inoltrare in un buio rischiarato dalla luce di una stella, una speranza, un sogno, un progetto, il desiderio di rialzarsi dopo essere caduti.
Così è bene che certe conoscenze e verità restino velate. E' auspicabile che si continui a cercare, anche provando a capire quale può essere la vera natura del Male (una proiezione dei nostri peggiori istinti? un errore nel programma? una deviazione dal progetto originario o che cos'altro?). Tuttavia pretendere di razionalizzare il mistero e di sviscerare le ragioni più recondite dell'essere è hybris oltre che impresa vana: possiamo formulare ipotesi, elucubrare sull'Uno e sulle sue manifestazioni, speculare sul destino e sulla libertà, sull'io, sul nulla, sul risveglio e sul vuoto..., ma alla fine rischiamo di perderci solo in un labirinto di formule argute, ma intellettualistiche e cerebrali.
Non dimentichiamo il monito di Dante Alighieri: State contenti, umana gente, al quia. Non prendiamolo come un'esortazione a non indagare, ma a capire che non è dato tutto sapere e spesso è meglio così.
(1)Qualcuno resterà inorridito perché, invece di menzionare Popper, Eco o Cardini, oso riportare le riflessioni di un'attrice. Resti pure con le sue scandalizzate reazioni.
E' preferibile, infatti, restare lontani da pericolose e controverse esperienze ed accettare che la morte è un mistero, un segreto che è opportuno resti sigillato. Ognuno, anche attraverso il dolore straziante del lutto, deve cercare delle risposte fatalmente parziali e provvisorie. Come sarebbe arida l'esistenza, se sapessimo, con assoluta certezza, che cosa ci attende dopo il percorso terreno? Come sarebbe intollerabile ed angoscioso, se conoscessimo ciò che ci aspetta domani e dopo domani? Invece, come ha notato Lory del Santo, la linea della vita è frastagliata, con una serie di angoli: ad ogni angolo, possiamo imbatterci nel buio, ma, talora, svoltando la cantonata, ci possiamo inoltrare in un buio rischiarato dalla luce di una stella, una speranza, un sogno, un progetto, il desiderio di rialzarsi dopo essere caduti.
Così è bene che certe conoscenze e verità restino velate. E' auspicabile che si continui a cercare, anche provando a capire quale può essere la vera natura del Male (una proiezione dei nostri peggiori istinti? un errore nel programma? una deviazione dal progetto originario o che cos'altro?). Tuttavia pretendere di razionalizzare il mistero e di sviscerare le ragioni più recondite dell'essere è hybris oltre che impresa vana: possiamo formulare ipotesi, elucubrare sull'Uno e sulle sue manifestazioni, speculare sul destino e sulla libertà, sull'io, sul nulla, sul risveglio e sul vuoto..., ma alla fine rischiamo di perderci solo in un labirinto di formule argute, ma intellettualistiche e cerebrali.
Non dimentichiamo il monito di Dante Alighieri: State contenti, umana gente, al quia. Non prendiamolo come un'esortazione a non indagare, ma a capire che non è dato tutto sapere e spesso è meglio così.
(1)Qualcuno resterà inorridito perché, invece di menzionare Popper, Eco o Cardini, oso riportare le riflessioni di un'attrice. Resti pure con le sue scandalizzate reazioni.
Zret, l'intelligenza è un dono spesso distribuito a persone fuori dal comune, non per questo è necessario essere scienziati o filosofi per esprimere qualsivoglia concetto con tale brillanti parole.
RispondiEliminaUn caro saluto!
Freenfo
Quoto in pieno freenfo, poi si può avere attitudini ad essere più portati per certe cose che per altre. La Del Santo da quello che ho visto è molto "spirituale" e forse anche lei avrà le sue domande sulla nostra esistenza e tutto il mistero che la circonda.
RispondiEliminaCiao
Ciao Freenfo, ciao Kyuzo, mi è molto piaciuta la metafora degli angoli, della linea frastagliata della vita. Sono parole della Del Santo che è persona sensibile e molto più intelligente di tanti blasonati "intellettuali".
RispondiEliminaCiao e grazie.
Affermare di non essere per nulla interessati a contatti ultramondani con anime appartenute a persone decedute è sicuramente segnale di equilibrio. Se non fosse esistito quel malsano e demenziale istinto di voler cono- scere come stanno presumibilmente i disincarnati, mai si sarebbe originato nel diciannovesimo secolo il movimento spiritista.
RispondiEliminaE invece quella gente ha rotto le scatole e continua a romperle da oltre centocinquanta anni, anche se in queste ultime decadi in misura assai minore rispetto al passato.
Personalmente non mi sento affatto curioso circa il destino di coloro che conoscevo e cui ho voluto bene e che si trovano adesso oltre il velo. Auguro loro soltanto di non stare troppo male.
Quanto alla presunta moralità di tale attrice forse avremmo qualcosa da eccepire anche perchè lo ha affermato lei stessa di aver fatto fortuna esercitando il mestiere più antico del mondo.
In tutti i casi sono affari suoi ma, per favore, non additiamola a modello di spiritualità.
Ciao Zret.
RispondiEliminaPaolo penso che ognuno (o quasi tutti) abbiano una loro spiritualità, che sia una prostituta od un prete, anzi visto come stanno andando ultimamente le cose penso che la maggior parte dei cossidetti "uomini" di Dio l'abbiano persa.
Quanto alla spiritualità della Del Santo penso che ne abbia di più rispetto a tutti i menefreghisti e finti intellettuali dello spettacolo. L'importante è quello che hai dentro, la capacità di porti alcune domande che ad altre persone non passeranno mai per la mente.Direi che poco importa se per vivere hai dovuto cedere il tuo corpo, visto che l'unica persona a cui fai male sei proprio tu che lo vendi.
Carissimo Zret,
RispondiEliminapiù che giusto ciò che hai detto..!
Infatti conosciamo molto poco la realtà intorno a noi.. e i ricercatori di ogni settore della conoscenza umana si avvicinano ad alcune piccole verità.. ma poi si perdono (anche se non tutti sono così per fortuna) nei meandri degli schemi loro dettati dalle "conformità" dei loro studi.. parzialmente corretti.
Chi ha l'autorità di negare ad un uomo di esporre le conoscenze che ha..?? Un organismo.. una struttura.. uno straccio di carta.. un'altra persona..??
Solo il sopruso di autorità e quindi far tacere per "potere" può questo.
Ma NESSUNO potrà mai impedire alla corrente della conoscenza di essere interrotta. Può essere "inquinata", rallentata, ma mai fermata..!!
Come giustamente dici ci sono cose che OGGI l'uomo è meglio non sappia.. VERISSIMO. Basta vedere "come" vengono usate tante scoperte nel nostro moderno sistema di vita per essere stupefatti che ancora siamo in vita.
Infatti oggi non vediamo correttamente le cose.. vediamo come attraverso un pesante velo.. ma viene il giorno in cui vedremo chiaramente e nulla sarà più occultato.. quando saremo pronti a condividere ed usare BENE la conoscenze che ci vengono svelate.
Siamo dei bambini capricciosi e pericolosi.
Infine "ognuno" (compresa la Del Santo) dimostrerà di essere ciò che è veramente.. non solo con belle parole, ma con opere di vita.
Nessuno può giudicare definitivamente un'altro nostro fratello umano ci sembri quel che ci sembri.. si vedrà di ognuno di noi..!!
Un sincero e caro abbraccio a tutti voi.
#B O J S#
Quando sei animato dal sentimento, non importa se sei un viveur a Parigi o un monaco del Monte Athos (Hermann Hesse).
RispondiEliminaCiao a tutti!
Non si parla della Del Santo persona(almeno non è un suo sito),ma di ciò che ha affermato.Io penso che delle belle parole credo,se non sono le classiche frasi fatte neanche riarrangiate, vengono davvero da una "fetta" di spiritualità e credo che sia il caso della Del Santo e accidenti tutti l'hanno e viene "stuzzicata"in una maniera "diversa" in ognuno di noi e in tempi differenti poi se è "troppo tardi" pace.Amen. E poi basta con sto "giudizio" nè ora nè mai ci "giudicherà" qualcuno o qualcosa nè tantomeno dovremmo farlo noi nè ora nè in futuro oh! mamma mia
RispondiEliminaGiudici, tribunali, sentenze... non mi pace l'area semantica della "giustizia".
RispondiEliminaCiao
Mi rincresce di essere stato frainteso circa quel personaggio, senza dubbio licenzioso e stigmatizzabile sotto il profilo morale, ma a me interessava la metafora e non il personaggio.
RispondiEliminaE' come, se è lecito paragonare le persone piccole alle grandi, non potessimo citare Seneca, perché era un usuraio esoso, un istigatore di delitti, un consigliere mellifluo e spregiudicato, insomma un ipocrita della peggiore specie. Eppure le sue opere rimangono, il suo stile aguzzo, teso, drammatico è esempio inimitabile. La coerenza tra azione e parole è rara, rarissima. Poi ripeto, mi è piaciuta l'immagine e non volevo celebrare il personaggio, tutt'altro, che dovrà fare i conti con sé stesso, come ognuno di noi. Non dimenticherei la provocazione: Eco, Cardini etc. forse immacolati sul piano etico, sono cattivi maestri le cui menzogne plagiano le persone e ne distruggono la libertà. Insomma la penso come Dante che condannava la lussuria, ma riteneva assai più grave la frode. Come dargli torto?
Che bellissima cosa siamo :)
RispondiEliminaDonnie.
Ma chi ha mai giudicato questa 'starlette' quando è stata lei stessa a giudicarsi descrivendo senza ambagi le sue avventure con alcuni fra gli uomini più facoltosi del mondo in interviste pubblicate su rotocalchi?
RispondiEliminaIo mi sono semplicemente limitato a dire che condivido certe affermazioni della Del Santo, persona intelligente, senza però considerarla un esempio di spiritualità. Tutto lì.
Forse i pregiudzi allignano nella mente di chi legge distrattamente senza soppesare il significato delle parole e delle frasi.
Almeno dal mio punto di vista su questo mondo non ci sono veri esempi di spiritualità, dovremmo essere noi stessi ad essere maestri della nostra spiritualità, cercando, interrogandoci e così via. Quello che si intende è che qualsiasi persona su questo pianeta puo dare un esempio di spiritualità e non esserne un esempio, sennò possiamo iniziare ad adorare un bel vitello d'oro e dimenticarci tutte le nostre domande.
RispondiEliminaCiao a tutti,
RispondiEliminaMi chiamo Mario :-)
Ho letto alcuni post del Blog,e mi son detto che avrei dovuto condividere con tutti questa cosa che ho trovato su internet. Sono dei corsi gratuiti di Kabbalah, e devo dirvi che all'inizio ero molto scettico, dopo aver visitato centinaia di siti sulla spiritualità...ma dopo aver ascoltato alcune lezioni devo dirvi che mi son entusiasmato... se volete vi lascio il link http://www.kabbalah.info/italykab/lezioni_viruali/lezioni_virtuali_info.htm
Ciao a tutti ;-)
Ciao Mario, grazie della segnalazione e dell'attenzione che ci hai riservato.
RispondiEliminaVisiterò il sito e ti farò sapere.
Ciao e grazie