03 febbraio, 2009

Diamante

Scrivere? Perché? Che cosa spinge alcuni a vergare testi? In primo luogo, quantunque la divulgazione possa talvolta rivelarsi utile, è naturale che le parole non possono cambiare il mondo.

Dunque si scrive in primo luogo per chiarire a sé stessi certe idee, sebbene ci si accorga che un abisso separa il pensiero dalla sua espressione: si può solo vagamente alludere, evocare un concetto, adombrare un significato, con esempi, metafore, citazioni...

La scrittura adempie una funzione liberatoria ed anche euristica: è un modo per lasciar decantare le emozioni, per investigare e portare alla luce possibili verità.

Simile ad un viaggio verso l'ignoto, la scrittura ti porta a scoprire, spesso per serendipità, luoghi inesplorati dell'anima e del mondo. Inoltre, in quanto momento produttivo che implica una ricezione per opera dei destinatari, la scrittura si apre al gioco inesauribile dell'ermeneutica, creando prospettive molteplici, anche del tutto imprevedibili.

Da un'intuizione estratta dalla miniera dell'essere, si cava un diamante che altri possono contribuire a sfaccettare: più numerose sono le sfaccettature più il diamante brilla.



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9 commenti:

  1. Per quale motivo scriviamo? Semplicemente per obbedire ad un impulso interiore.
    I cristiani direbbero che si scrive 'per far del bene al prossimo'. Ma sappiamo che loro hanno sempre avuto la manìa di accumulare punti per arrivare alla fine al 'bonus' che li introduce nel Regno dei Cieli.

    Lasciamogli le loro illusioni. Un modo di procedere il più impersonale possibile e senza badare al risultato è quello che deve presiedere all'azione dell'uomo tradizionale e quindi spiritualmente sano.

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  2. Nel Buddhismo Zen si ricorda che, se una persona agisce in modo benevolo per meritarsi il Paradiso, è un mascalzone come il malvagio. Credo valga anche per la scrittura.

    Appena possibile, pubblicherò un testo sullo stile sublime di Heidi.

    Ciao e grazie.

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  3. Perché scriviamo? In primo luogo "Verba volant, scripta manent", e questo direi che è il motivo principale, poi in molti casi la scrittura è più una valvola di sfogo che un'azione con uno scopo ben preciso.

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  4. "Come ditta dentro", direbbe il sommo poeta.

    Ciao

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  5. Ciao Zret,
    non scriverò un commento attinente all'argomento del tuo articolo, non volermene, ma ci tengo a riferirti quanto ho sognato qualche settimana fa.
    Qualche tempo fa ti scrissi che stavo per trasferirmi nel piccolo podere che fu dei miei nonni e sto già lavorando nei fine settimana per rimuovere rovi ed erbacce che negli anni hanno ricoperto la terra. La terra si trova in collina.
    Ho sognato aerei che irroravano scie chimiche, uno di questi aerei atterrava in cima alla collina. Di corsa lo raggiungevo e lo trovavo "parcheggiato" alle spalle di un piccolo edificio nel quale entravo cercando di non farmi vedere. Riuscivo a passare di stanza in stanza senza essere visto. Ad una scrivania era seduta una donna che indossava una strana uniforme grigio-rossa ed era impegnata a premere i tasti di un apparecchio. Scoperto mi davo alla fuga e quindi mi svegliavo.
    Il fatto che le scie chimiche siano entrate nei miei sogni mi ha inquietato.
    Nei giorni trascorsi in campagna ho potuto osservare massicce irrorazioni. Dal mattino alle 8 fino alle 17 diversi aerei sono passati irrorando scie molto spesse che si dilatavano molto in fretta. Una volta emesse divenivano nembi nel giro di 10 minuti.
    La terra si trova in provincia d'Asti. Ci sono state diverse nevicate, alcune delle quali mentre stavo lavorando. I primi fiocchi che ho osservato erano piccoli ed avevano la forma precisa del fiocco osservato al microscopio, il classico disegno che si trova si sciarpe e berretti di lana.
    Ora, essendo un ignorante volevo chiederti se il fiocco di neve può ad occhio nudo essere visto con quella forma. Solitamente i fiocchi che mi è capitato di vedere erano piccoli ammassi informi, questi invece sembravano fatti con lo stampino. Magari può capitare che il fiocco assuma una forma così precisa ed è solo una mia paranoia, ma vederli così precisi e perfetti mi ha impressionato.
    Ciò che irrorano dagli aerei avrà sicuramente impregnato la terra, vanno avanti da anni ormai. In qualunque caso appena riuscirò costruirò delle serre.
    Scusa se mi dilungo, ma questa nuova esperienza mi sta riempiendo di energie.
    Mentre zappavo e rimuovevo i pali della vigna c'erano diversi pettirossi intorno a me, molto probabilmente smuovendo la terra ho reso visibili ai loro acuti occhi vermi ed altri insetti.
    Sono animali piuttosto sociali, al mattino me ne sono trovati un paio davanti alla porta. Ho preso del pane e dopo averlo sbriciolato ho offerto loro la colazione.
    Un'ultima cosa poi smetto. Mi ricordo un tuo articolo in cui facevi una lista di materiali utili nel caso benzina ed energia elettrica fossero venuti a mancare, ma non m ricordo il titolo... posso chiederti di rinfrescarmi la memoria?
    Stai bene e se capiti in Piemonte passa a trovarmi.
    Ciao!

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  6. Ci tengo ad autocorregermi. Non si dice irrorare scie, si dice irrorare i cieli. Le scie possono essere diffuse. Mi vergogno quando sbaglio e confondo transitivi ed intransitivi... Ariciao!

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  7. Perchè scriviamo?
    per essere,
    per ribadirci,
    per assicurarci che siamo ancora vivi.
    Scrivo perciò sono.

    Scriviamo per scoprire
    e per scoprirci,
    per osare e misurarci,
    ("il mio cuore messo a nudo"),
    per vedere fin dove siamo capaci di spingerci
    prima di avere orrore di se stessi.

    E scriviamo per amore,
    per urlare la nostra solitudine,
    il nostro bisogno di calore,
    nella speranza che qualcuno raccolga,
    nella sterminata discarica dei vuoti,
    il nostro messaggio in bottiglia.

    Soprattutto scriviamo perchè
    "in principio era il verbo"
    e il principio è il fine della nostra ricerca

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  8. Denis, non mi cimento nell'interpretazione del tuo sogno. L'interpretazione dei contenuti onirici mi pare una profanazione. L'irruzione delle scie chimiche nel sogno è, a mio parere, il segno di come le scie costituiscano, ormai, nel bene e nel male, uno dei sedimenti del nostro inconscio.

    Purtroppo non vedo più né pettirossi né cardellini qui dove abito e neppure merli. Un tempo erano numerosi.

    Bojs su Intermatrix pubblicò articoli sulla sopravvivenza che trovi anche qui. Anche Acquaemotion scrisse un articolo in merito e lo trovi qui.

    Chissà forse un giorno ci vedremo in uno scenario bucolico.

    Godelpas, molte intense le tue parole.

    Ciao e grazie.

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  9. Dimenticavo. Per quanto ne so, i fiocchi di neve ad occhio nudo non rivelano le loro forme artistiche. Credo che la neve caduta in questo periodo, come la pioggia, sia artificiale. Sono vere mirabilia.

    Ciao!

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