Interpretazione esoterica
Questa lettura di Apocalisse si deve a Edgar Cayce (1877-1945), il cosiddetto profeta dormiente. Nel modo seguente Mike Plato ricostruisce l'esegesi di Cayce che comprese:"il complesso simbolismo del Libro della Rivelazione, simbolismo che, analogo a quello del Libro del profeta Daniele, dava compimento all'intero testo biblico, in quanto rappresentazione del viaggio dell'anima spirituale verso il Regno di Dio. ... Il Libro sarebbe la storia simbolica del modo in cui l'umanità in generale e l'iniziato in particolare giunga a manifestare il divino. Cayce intuì che le sette chiese ed i sette sigilli che l'agnello mistico infrange sono i sette vortici energetici lungo l'asse cerebro-spinale. Questi centri normalmente bloccati celano tutte le forze psichiche e spirituali e a loro corrispondono sul piano fisico, le sette ghiandole endocrine fondamentali. Chi riesce a spezzare i sigilli arcontici è in grado di divenire uno con la coscienza cristica... Il libro della vita è il codice genetico nel quale il serpente maledetto si è insinuato e si garantisce la sopravvivenza come un parassita, attraverso la procreazione biologica. … Secondo Cayce, il Regno di Dio è l’originario stato di coscienza di Adamo, prima che cadesse. L’Albero della vita è il complesso dei centri di potere. L’Angelo preposto ad ogni Chiesa è la Forza intelligente che governa un dato centro. Satana è l’ego… Il Libro della Vita è la memoria sepolta nell’anima. La Nuova Gerusalemme è la supercoscienza ridestata. La donna coronata di stelle è l’anima redenta e pronta alle nozze mistiche… Il Dragone costituisce le Potenze che sempre tentano di impedire questo risveglio e di schiavizzare le anime. .. Il Marchio della Bestia è il segno zodiacale. L’Ira di Dio è la legge del Karma, l’essere sottoposti alla legge degli Arconti. (M. Plato, Edgar Cayce e la Bibbia, 2009)
Interpretazione sciamanica
"Bruce Malina in "On the Genre and Message of Revelation', opera pubblicata nel 1995, afferma che il testo descrive il viaggio celeste, sciamanico del veggente di Patmos.
Ad esempio, nella figura astrale. definita nel latino della Vulgata come 'mulier amicta sole', gli apologisti hanno voluto ravvisare a tutti costi la Vergine Maria e magari...la 'Madonna' di Fatima, mentre il sacro autore intendeva semplicemente la costellazione astrale della Vergine circondata dalle fiamme del Sole alla fine della costellazione del Leone" (Paolo).
Malina ricorda che per Giovanni "non intercorre separazione tra cosmo e società, tra eventi celesti e storia umana, non esiste distinzione tra soprannaturale e naturale". Nel mondo palestinese alcuni scritti spiegano come eventi (eclissi, comete) del firmamento avessero dirette conseguenze sulla vita quotidiana [...] Le visioni di Giovanni sono viaggi nel cielo: egli interpreta il suo viaggio nei termini della storia di Israele dal Genesi sino agli inizi di una nuova umanità con il Messia Gesù. Il suo scopo non è preannunziare il futuro distante, ma rispondere a domande fondamentali: Dov'è Gesù e che cosa sta facendo ora?
Malina identifica parecchi particolari del testo: per esempio, i quattro esseri viventi sono le quattro costellazioni stagionali ed i capitoli 12-16 ritraggono le condizioni antecedenti il diluvio.[...] Alcune volte pare che il saggio sia concepito per rafforzare la tesi in modo forzato: Malina non fornisce una chiara risposta se Giovanni credesse nell'astrologia o se semplicemente usasse simboli astrologici per trasmettere il suo messaggio."
Il veggente di Patmos dichiara che Gesù è il Cristo cosmico, "l'unico veramente potente e fonte di ogni potere nell'universo". (M. M. Munger)
Leggi qui la prima parte.
Questa lettura di Apocalisse si deve a Edgar Cayce (1877-1945), il cosiddetto profeta dormiente. Nel modo seguente Mike Plato ricostruisce l'esegesi di Cayce che comprese:"il complesso simbolismo del Libro della Rivelazione, simbolismo che, analogo a quello del Libro del profeta Daniele, dava compimento all'intero testo biblico, in quanto rappresentazione del viaggio dell'anima spirituale verso il Regno di Dio. ... Il Libro sarebbe la storia simbolica del modo in cui l'umanità in generale e l'iniziato in particolare giunga a manifestare il divino. Cayce intuì che le sette chiese ed i sette sigilli che l'agnello mistico infrange sono i sette vortici energetici lungo l'asse cerebro-spinale. Questi centri normalmente bloccati celano tutte le forze psichiche e spirituali e a loro corrispondono sul piano fisico, le sette ghiandole endocrine fondamentali. Chi riesce a spezzare i sigilli arcontici è in grado di divenire uno con la coscienza cristica... Il libro della vita è il codice genetico nel quale il serpente maledetto si è insinuato e si garantisce la sopravvivenza come un parassita, attraverso la procreazione biologica. … Secondo Cayce, il Regno di Dio è l’originario stato di coscienza di Adamo, prima che cadesse. L’Albero della vita è il complesso dei centri di potere. L’Angelo preposto ad ogni Chiesa è la Forza intelligente che governa un dato centro. Satana è l’ego… Il Libro della Vita è la memoria sepolta nell’anima. La Nuova Gerusalemme è la supercoscienza ridestata. La donna coronata di stelle è l’anima redenta e pronta alle nozze mistiche… Il Dragone costituisce le Potenze che sempre tentano di impedire questo risveglio e di schiavizzare le anime. .. Il Marchio della Bestia è il segno zodiacale. L’Ira di Dio è la legge del Karma, l’essere sottoposti alla legge degli Arconti. (M. Plato, Edgar Cayce e la Bibbia, 2009)
Interpretazione sciamanica
"Bruce Malina in "On the Genre and Message of Revelation', opera pubblicata nel 1995, afferma che il testo descrive il viaggio celeste, sciamanico del veggente di Patmos.
Ad esempio, nella figura astrale. definita nel latino della Vulgata come 'mulier amicta sole', gli apologisti hanno voluto ravvisare a tutti costi la Vergine Maria e magari...la 'Madonna' di Fatima, mentre il sacro autore intendeva semplicemente la costellazione astrale della Vergine circondata dalle fiamme del Sole alla fine della costellazione del Leone" (Paolo).
Malina ricorda che per Giovanni "non intercorre separazione tra cosmo e società, tra eventi celesti e storia umana, non esiste distinzione tra soprannaturale e naturale". Nel mondo palestinese alcuni scritti spiegano come eventi (eclissi, comete) del firmamento avessero dirette conseguenze sulla vita quotidiana [...] Le visioni di Giovanni sono viaggi nel cielo: egli interpreta il suo viaggio nei termini della storia di Israele dal Genesi sino agli inizi di una nuova umanità con il Messia Gesù. Il suo scopo non è preannunziare il futuro distante, ma rispondere a domande fondamentali: Dov'è Gesù e che cosa sta facendo ora?
Malina identifica parecchi particolari del testo: per esempio, i quattro esseri viventi sono le quattro costellazioni stagionali ed i capitoli 12-16 ritraggono le condizioni antecedenti il diluvio.[...] Alcune volte pare che il saggio sia concepito per rafforzare la tesi in modo forzato: Malina non fornisce una chiara risposta se Giovanni credesse nell'astrologia o se semplicemente usasse simboli astrologici per trasmettere il suo messaggio."
Il veggente di Patmos dichiara che Gesù è il Cristo cosmico, "l'unico veramente potente e fonte di ogni potere nell'universo". (M. M. Munger)
Leggi qui la prima parte.
APOCALISSI ALIENE: il libro
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale
Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum
Attivissimo ha pubblicato un post invitando i suoi seguaci a votare in modo negativo nel sondaggio di Rebus. Diamoci da fare nel ribaltare la situazione.
RispondiEliminaIl sondaggio è qui.
Non mi trovo molto a mio agio con le divagazioni di sapore occultistico di Mike Plato. Stile fumoso ed inconfondibile quello di codesta categoria di scrittori: serie di affermazioni senza capo nè coda.
RispondiEliminaMi spiace criticare in tal modo le fatiche altrui ma, ad onor del vero, il linguaggio degli occultisti si propone come un contenitore universale di tutti i concetti pseudo-sapienziali possibili ed immaginabili, i quali purtroppo hanno la caratteristica di non condurre da nessuna parte.
Ad es: vista la pretesa analogia fra le Sette Chiese dell'Asia ed i sette chakra appartenenti ai corpi invisibili dell'uomo, vorrei chiedere a quale chakra corrisponde la Chiesa di Laodicea.
Mi permetto io stesso di dare la risposta: a nessuno perchè tale analogia è fasulla al cento per cento.
Edgar Cayce, al quale purtroppo Plato si rifà, non avrebbe mai dovuto chinarsi sul testo dell'Apocalisse canonica. Le sue doti interpretative erano troppo risicate.
Chiedo scusa per quella che può sembrare un'indole critica troppo spinta da parte mia ma colgo al tempo stesso l'occasione per segnalare un breve commento fatto da un vero esoterista nel quale si troveranno, per quanto soltanto in maniera abbozzata, linee guida essenziali alla comprensione del misterioso testo.
Il link è il seguente: http://livres-mystiques.com/partieTEXTES/Textes/index.html
L'Autore da ricercarsi nel suddetto sito è Phaneg, al secolo Gérard Descormiers, morto nel 1945.
Non mi convince l'esegesi di Cayce che ho riportato in questa carrelata di interpretazioni solo per amore di una certa completezza, Il fatto è che i simboli, essendo tutto e niente, possono evocare molteplici valori. Se solo si prende il numero sette, si possono ricavare decine di corrispondenze. Probabile che questa cifra in Apocalisse alluda ai sette pianeti (anche la Menorah?)
RispondiEliminaMirabili le diagnosi mediche di Cayce, ma caduche le sue "profezie" soprattutto quelle sul ruolo dell'Oriente, con Gog e Magog trasformati in messaggeri di Luce.
Grazie della segnalazione.
P.S.Invito gli amici a sostenere Rebus.
Non capisco l'attinenza col marchio della bestia e i segni zodiacali c'è la possibilita' di saperne di piu'?
RispondiEliminaBentrovati e colgo l’occasione per ricambiare il gentile saluto di Paolo che mi rivolse qualche giorno addietro…credo, che non possiamo ignorare il contesto storico in cui l’Apocalisse fu redatta o trascritta, desunta da un testo assai più antico di essa…ogni scritto sapienzale conteneva in sé molteplici chiavi di lettura che sostanzialmente per usare le parole stesse di Dante: “L’uno si chiama litterale” “ L’altro si chiama allegorico” ovvero, ciò che si nasconde sotto il manto della favola, “Lo terzo senso si chiama morale” “Lo quarto senso si chiama anagogico”, pertanto, sempre per dirla con il Divin Poeta, è impossibile che ciascuna cosa, naturale ed artificiale, proceda al senso della forma, senza che prima sia disposto il soggetto stesso sopra cui la forma deve stare sì come è impossibile la forma dell’oro possa venire, se la materia, cioè lo suo soggetto, non è elaborata e pronta e la forma de l’arca venire, se la materia, cioè lo legno, non è prima disposta e apparecchiata. Onde con ciò, sia cosa che il senso letterale vada sempre accompagnato al soggetto e alla materia e dunque segue l’allegorica, che è impossibile possa comprendersi la sua conoscenza senza aver fondamento della prima, ovvero la materia di cui tratta…noi lo sappiamo? Ancora è impossibile però, che in ciascuna cosa, naturale ed artificiale, si possa procedere, se prima non è fatto “lo fondamento”, sì come ne la casa e sì come ne lo studiare: onde, con ciò sia cosa che il dimostrare sia edificazione di scienza, e la letterale dimostrazione sia fondamento delle altre, massimamente dell’allegorica, impossibile è alle altre venire prima che a quella.
RispondiEliminaApocalisse = rivelazione…rivelazione di che? Innanzitutto credo…non per fare del facile campalinismo, ma per dire con senso definito…italicamente ragionando…ovvero, in assenza d’ogni facile sensazionalismo…che la Ri-velazione (velare nuovamente, come appunto fa il testo giovanneo) riguardi proprio il velare la natura stessa e vuole, in quanto per questa via, si può schiudere mediante intuizione quella conoscenza che è in noi naturalmente innata e che “la memoria non riesce a tenergli dietro”.
L’Apocalisse, pertanto, davvero potrebbe anche riguardare quel momento in cui nell’uomo s’è accesa la consapevolezza dell’essere, il momento in cui il suo corpo di luce s’è rivestito delle pesanti vesti…che nessuno può vedere Dio e vivere (Es 33,20)…nell’Apocalisse cozzano i dominii dell’antichità e dell’immortalità che la materia perennemente incerta non può contenere…lo splendore del sole è minore della gloria del Signore…e il presagio suo più vero risuona solo nel nostro intimo…Apocalisse è l’esercizio della stessa passione (che è tremenda) attraverso cui l’uomo può arrivare a cingersi d’una fascia d’oro il petto e possedere l’eterno sacerdozio che è lo stesso sposalizio che rinsalda la coscienza al puro spirito…e ciò accade non prima d’aver vomitato le proprie stesse carni, come rammenta Zosimo…insomma, altro vi sarebbe da dire, ma qui oltre non oso andare, ma credo che più di contingenze geo politiche la sostanza propriamente allegorica dell’Apocalisse riguardi circostanze intime alla stessa natura umana...un saluto
22 capitoli dell'Apocalisse - 22 lettere dell'alfabeto ebraico - 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi http://www.astrologystudio.com/SSA-ApocTaroc02.htm
RispondiEliminaAnche secondo me Satana è L'Ego, così come il Stanismo è la conoscenza esoterica applicata al soddisfacimento dei bisogni dell'Ego.
Votate per REBUS, bye ;)
Le interpretazioni sono innumerevoli. Giovanni, Apocalisse è un testo sapienziale e, come tale, denso di valori. Un altro testo esoterico è la Commedia. Dubito che la Lettera a Cangrande sia di Dante: piuttosto concordo con chi la attribuisce ad uno dei figli. A prescindere dalla paternità, il senso esoterico (Pascoli si accostò a questa verità) è quello più profondo e va oltre il senso anagogico. Dante fu un cripto-templare e si espresse in modo cifrato.
RispondiEliminaIl 22 è un archetipo, ma qual è la vera ragione di tale archetipo.
Ho sfiorato Rivelazione in chiave exoterica qui: http://zret.blogspot.com/2006/11/lenigma-dellapocalisse.html
Ciao a tutti e grazie.
Fattifurbo, i pianeti e le stelle, secondo alcuni esegeti si riferiscono agli Arconti, quindi hanno un valore negativo come la Bestia.
RispondiEliminaSul libello Zolla, scrive: "Forse l'A. è un'elaborata maledizione di Roma (pagana). Quando Roma si convertì, Eusebio di Cesarea la sconfessò".
Relata refero.
Dal vangelo secondo matteo (Mt 24, 36-39)
RispondiElimina36 Quanto a quel giorno e a quell`ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. 37Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell`uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell`arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell`uomo.
Queste parole impongono due riflessioni:
1) Gesù, profeta apocalittico vicino alla tradizione essena (se non era un esseno anch'egli), profetizza un'apocalisse che si manifesta improvvisamente come improvviso fu il "diluvio" (ovvero presumibilmente la catastrofe che pose fine alle civiltà antidiluviane fra le quali quella di "Atlantide").
2) Per quanto queste parole non lo dicano esplicitamente, sembrano adombrare un destino ciclico, che si ripresenta dopo 10.600 anni, come ciclica è la storia delle successioni dei "mondi" secondo la tradizione e le profezie dei Maya.
3) Le profezie di Gesù riportate dai vangeli sono vaghe ed imprecise quanto meno sul piano temporale (che dire del passaggio di Mt 24, 36 ove sta scritto In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada, un errore di 2.000 anni?); quelle dei Maya invece sembra che abbiano colto in pieno molti segni cosmici
Corrado, la settimana prossima Voyager tratterà proprio questo tema, anche se credo in termini molto semplicistici.
RispondiEliminaPenso proprio a cicli cosmici più o meno lunghi.
"In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada".
Che cosa intendeva il Messia per generazione? Può una generazione durare più di trent'anni?
Anche Paolo era convinto che entro pochi anni il Messia sarebbe tornato. Questo è affermato in una sua lettera in modo esplicito. Poi la Parousia fu rinviata.
L'Apocalisse è sempre e mai.
Ciao e grazie.
"L'Apocalisse è sempre e mai"
RispondiEliminaOgni volta che si sfiora questo punto non posso che ricordare lo splendido finale di Waking Life. www.youtube.com/watch?v=q6uj7ZFtHNg
Perchè l'Apocalisse è paradossalmente personale e insieme collettiva. Siamo già tutti svegli fuori dal tempo. Eppure anche il sogno è l'espressione reale di noi stessi.