"La prima mucca che si rivolterà perché le rubano il latte, verrà subito uccisa. E la prima ape che si lamenterà perché le rubano il miele, verrà schiacciata. E il primo uomo che scoprirà l'esistenza dei veri padroni dell'umanità, i Vitoni, morirà immediatamente": questo è l'incipit del romanzo di fantascienza scritto da Erik Frank Russell. L'opera fu ispirata a Russell da due considerazioni: "Dato che tutti gli uomini amano la pace, perché allora non riescono ad averla?. "Se esistono razze extraterrestri più progredite dell'uomo, perché non vengono a trovarci?" La risposta di Russell, suggeritagli dalle opere di Charles Fort, è la seguente: "Il genere umano è già stato conquistato da altre intelligenze. Sono questi nostri sconosciuti padroni a fomentare le guerre e ad impedire alle altre razze del cosmo di comunicare con noi".
Erik Frank Russell (1905-1978) esordì nel genere fantascientifico, pubblicando sulla rivista Astounding Science Fiction, nel febbraio 1937, The saga of Pelican West e, in seguito, altri lavori. Il suo romanzo più noto è Sinister barrier.
L'opera narrativa apparve sulla rivista Unknown, nel 1939. La prima edizione in volume è del 1943, rimaneggiata nel 1948; la traduzione italiana, con l'indovinato titolo Schiavi degli invisibili, fu pubblicata nella collana "Urania".
"L'azione del romanzo si svolge nell'anno 2015 e prende le mosse da una sconcertante catena di decessi tra le fila dei più grandi scienziati del mondo. Un intrepido investigatore intravede un movente occulto che lega queste morti sospette e catalizza attorno alla sua convenzionale figura una struttura narrativa di taglio poliziesco. Il protagonista ben presto mette in luce la presenza minacciosa di coloro che reggono i destini dell'umanità. Sono gli impalpabili, ma onnipotenti vitoni, resi visibili all'uomo da una fortuita scoperta scientifica che ha scatenato la loro spietata reazione. L'idea dei vitoni, descritti come sfere luminose azzurro-pallido dotate di percezione extrasensoriale, è sviluppata da Russell con ricchezza di implicazioni: il loro ruolo nella storia del mondo si rivela quello di diabolici provocatori di rivalità, gelosie, odio e guerre tra gli uomini. Per la razza primigenia dei vitoni, la Terra è un volgarissimo pascolo di vacche da mungere e le vacche sono gli uomini che, debitamente istigati, forniscono da sempre ai loro invisibili padroni l'indispensabile alimento di energia emotiva. Senza mai essersene resi conto, gli uomini hanno offerto a questa genia di vampireschi parassiti un prezioso distillato di emozioni, le stesse emozioni dalle quali sono scaturiti secoli e secoli di ottuse discordie. La storia si conclude con la distruzione dei vitoni, per opera di una pugnace schiera di uomini."
Questo è l'intreccio di Sinister barrier, una summa di motivi che si incastrano quasi in modo perfetto nel disegno della congiura arcontica, della cui mortale insidia la Gnosi (Paolo e Filippo, in particolar modo o chi per loro) tentò di avvertire un'umanità dormiente ed incantata da falsi dèi. Numerosi sono gli addentellati tra la "finzione" e la realtà: i vitoni sono invisibili come gli Arconti; le demoniache creature si nutrono dell'energia succhiata ad uomini inconsapevoli; i parassiti dell'astrale istigano stragi e scontri per dominare il mondo (divide et impera) proprio come le élites. Persino le sembianze dei vitoni, ossia quelle di sfere azzurrognole, evocano i globi e gli aloni luminosi che talora sono scorti dalle vittime di rapimenti "alieni" e non solo.
Russell tende a stemperare la tragicità di una condizione che egli sente intimamente verosimile con l'ironia, ma i suoi carnefici occulti ricordano troppo i vampiri della tradizione antica e medievale e soprattutto i voladores di Castaneda per essere reputati solo il parto di una fervida fantasia.
Gli uomini in genere non accettano di guardare l'invisibile: preferiscono baloccarsi con le loro stolide credenze, aggrapparsi ai loro dogmi scientifici. L''incredula, tetragona razionalità impera ed i dominatori hanno facile gioco nel rafforzare la loro sanguinaria egemonia. Chiediamoci: si spiega tutta la ferocia della storia, solo incolpando l'umanità? Altri lo credano, ma penso la verità sia differente. Forse non ha torto Russell, allorquando ipotizza che i vitoni impediscono ad esseri evoluti di entrare in contatto con l'umanità. Pare che la Terra sia un gigantesco penitenziario i cui carcerieri non tollerano che alcuno si avvicini alla prigione. Specialmente il pianeta è una stalla.
Su Gaia sono stati piantati neri vessilli ed edificate mostruose strutture di potere: nessuno può scampare. Nessuno può scampare? Alcuni congetturano che agisca un collegio nascosto, una quinta colonna ed anche tale possibilità trova riscontro nel romanzo di Russell che mette in scena un manipolo di coraggiosi oppositori destinati a battere i vitoni. E' questo forse l'aspetto più caduco del libro, più un tributo all'happy end, un ingenuo auspicio che un credibile sviluppo di una trama compromessa nel suo terribile antefatto. Interverrà un salvatore? Un popolo delle stelle potrà oltrepassare le colonne d'Ercole? Il raggiungimento della massa critica porterà all'implosione del sistema?
Si può e si deve ancora agire, ma ricordiamo che l'inferno è dietro l'angolo.
Fonte: Enciclopedia della Fantascienza, Milano, 1980, s.v. Russell e Schiavi degli invisibili
Articolo correlato: F. Lamendola, Gli esseri psichici, signori della menzogna, si servono di umani per realizzare i loro fini, 2009
Erik Frank Russell (1905-1978) esordì nel genere fantascientifico, pubblicando sulla rivista Astounding Science Fiction, nel febbraio 1937, The saga of Pelican West e, in seguito, altri lavori. Il suo romanzo più noto è Sinister barrier.
L'opera narrativa apparve sulla rivista Unknown, nel 1939. La prima edizione in volume è del 1943, rimaneggiata nel 1948; la traduzione italiana, con l'indovinato titolo Schiavi degli invisibili, fu pubblicata nella collana "Urania".
"L'azione del romanzo si svolge nell'anno 2015 e prende le mosse da una sconcertante catena di decessi tra le fila dei più grandi scienziati del mondo. Un intrepido investigatore intravede un movente occulto che lega queste morti sospette e catalizza attorno alla sua convenzionale figura una struttura narrativa di taglio poliziesco. Il protagonista ben presto mette in luce la presenza minacciosa di coloro che reggono i destini dell'umanità. Sono gli impalpabili, ma onnipotenti vitoni, resi visibili all'uomo da una fortuita scoperta scientifica che ha scatenato la loro spietata reazione. L'idea dei vitoni, descritti come sfere luminose azzurro-pallido dotate di percezione extrasensoriale, è sviluppata da Russell con ricchezza di implicazioni: il loro ruolo nella storia del mondo si rivela quello di diabolici provocatori di rivalità, gelosie, odio e guerre tra gli uomini. Per la razza primigenia dei vitoni, la Terra è un volgarissimo pascolo di vacche da mungere e le vacche sono gli uomini che, debitamente istigati, forniscono da sempre ai loro invisibili padroni l'indispensabile alimento di energia emotiva. Senza mai essersene resi conto, gli uomini hanno offerto a questa genia di vampireschi parassiti un prezioso distillato di emozioni, le stesse emozioni dalle quali sono scaturiti secoli e secoli di ottuse discordie. La storia si conclude con la distruzione dei vitoni, per opera di una pugnace schiera di uomini."
Questo è l'intreccio di Sinister barrier, una summa di motivi che si incastrano quasi in modo perfetto nel disegno della congiura arcontica, della cui mortale insidia la Gnosi (Paolo e Filippo, in particolar modo o chi per loro) tentò di avvertire un'umanità dormiente ed incantata da falsi dèi. Numerosi sono gli addentellati tra la "finzione" e la realtà: i vitoni sono invisibili come gli Arconti; le demoniache creature si nutrono dell'energia succhiata ad uomini inconsapevoli; i parassiti dell'astrale istigano stragi e scontri per dominare il mondo (divide et impera) proprio come le élites. Persino le sembianze dei vitoni, ossia quelle di sfere azzurrognole, evocano i globi e gli aloni luminosi che talora sono scorti dalle vittime di rapimenti "alieni" e non solo.
Russell tende a stemperare la tragicità di una condizione che egli sente intimamente verosimile con l'ironia, ma i suoi carnefici occulti ricordano troppo i vampiri della tradizione antica e medievale e soprattutto i voladores di Castaneda per essere reputati solo il parto di una fervida fantasia.
Gli uomini in genere non accettano di guardare l'invisibile: preferiscono baloccarsi con le loro stolide credenze, aggrapparsi ai loro dogmi scientifici. L''incredula, tetragona razionalità impera ed i dominatori hanno facile gioco nel rafforzare la loro sanguinaria egemonia. Chiediamoci: si spiega tutta la ferocia della storia, solo incolpando l'umanità? Altri lo credano, ma penso la verità sia differente. Forse non ha torto Russell, allorquando ipotizza che i vitoni impediscono ad esseri evoluti di entrare in contatto con l'umanità. Pare che la Terra sia un gigantesco penitenziario i cui carcerieri non tollerano che alcuno si avvicini alla prigione. Specialmente il pianeta è una stalla.
Su Gaia sono stati piantati neri vessilli ed edificate mostruose strutture di potere: nessuno può scampare. Nessuno può scampare? Alcuni congetturano che agisca un collegio nascosto, una quinta colonna ed anche tale possibilità trova riscontro nel romanzo di Russell che mette in scena un manipolo di coraggiosi oppositori destinati a battere i vitoni. E' questo forse l'aspetto più caduco del libro, più un tributo all'happy end, un ingenuo auspicio che un credibile sviluppo di una trama compromessa nel suo terribile antefatto. Interverrà un salvatore? Un popolo delle stelle potrà oltrepassare le colonne d'Ercole? Il raggiungimento della massa critica porterà all'implosione del sistema?
Si può e si deve ancora agire, ma ricordiamo che l'inferno è dietro l'angolo.
Fonte: Enciclopedia della Fantascienza, Milano, 1980, s.v. Russell e Schiavi degli invisibili
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Caro Zret perchè come i bambini sosteniamo sempre "ma la colpa non è mia?" Chi sono queste intelligenze aliene così evolute da non riuscire a oltrepassare questa cortina di malefici mandriani della terra? L'uomo è la risposta. Nell'uomo è il bene e il male. Nell'uomo si esprime il male inesprimibile e il bene santo, supremo. Nell'uomo lo spirito può raggiugere profumi divini. Ma la via è sempre quella "la via stretta". Un Uomo un giorno ce l'ha fatta, l'ha percorsa fino in fondo e, ne intravedo molti altri che almeno hanno provato a percorrerla. Qualcuno tenta ancora ma spesso il nostro stesso intellettualismo giustifica qualche piccola variazione di percorso, ma il motivo è sempre il solito "scantonare", cercare un percorso onorevole ma alternativo. La via però da sempre rimane una ed è quella: "la via stretta".
RispondiEliminaMa Zret sostieni le torie di BOJS?
Straker, perdona gli errori di ortografia ma la mia tastiera si inceppa e dovrei davvero rileggere con più attenzione, non vorrei mi bocciassi al pari di qualche commentatore del tuo blog che conosce pochino l'italiano. Spero tu ti renda conto di qualche differenza tra noi due!
RispondiEliminaCleonice, ritengo che esistano delle responsabilità umane e decisive, ma penso pure che l'umanità sia da tempo immemorabile dominata e plagiata da Arconti invisibili. E' la Tradizione a ricordarcelo ed anche nel Vangelo detto di Giovanni, il Messia afferma che "Il diavolo è il principe (arconte) di questo mondo."
RispondiEliminaSe consideriamo la storia passata e presente, ci accorgiamo che qualcosa non quadra, altrimenti non saremmo dove siamo. Poi ognuno è libero di pensare che l'uomo sia totalmente libero e responsabile, ma allora non si comprende perché abbia scelto sempre il male, perpetuandolo attraverso i millenni.
Come la penso? Come Shaul, Filippo e Russell.
Ciao e grazie.
"il diavolo è il principe di questo mondo", è scritto, è vero. Ma in Matteo 28,18 Gesù risorto dice ai discepoli" Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra." E poi " Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
RispondiEliminaAllora su quale piatto della bilancia vogliamo pesarci? Ci sentiamo "sudditi" del principe di questo mondo? O ci sentiamo fratelli del Santo di Dio? La scelta è sempre nostra, nonostante il principe e i suoi sudditi disturbino parecchio.
La via rimane sempre stretta!
E...dimenticavo.. non sempre l'uomo ha scelto il male. Tu meglio di me credo potrai citarmi uomini che a costo della vita non hanno scelto il male.
RispondiEliminaL'inferno è per gli Obama, i Berlusconi, i fratelli Prodi e per tantissimi altri che sarebbe ozioso qui rammentare.
RispondiEliminaIl guaio è che essi cercano di trasmettere il loro inferno interiore anche agli altri.
Ma non ci riusciranno fino in fondo.
Speriamo di avere la meglio su questa genìa assai presto.
Mi sorprende un pochino che il dotto e vulcanico Lamendola si sia fatto abbindolare dalle ruminazioni di Mère. E aprioristicamente strano che il validissimo anche se non tradizionale Aurobindo, nell'ultima parte della sua esistenza terrena, abbia avuto l'idea peregrina di 'adottare' quella donna.
L'intervista non vale un bottone, trattandosi di discorsi di basso occultismo che chiunque di noi, dotato di una infarinatura di codesti argomenti, potrebbe fare al bar con gli amici.
L'unica nota valida è quella dell'ermetista ed alchimista René Alleau che delinea in maniera breve e quanto mai incisiva alcuni aspetti della figura di Hitler a partire da una angolatura privilegiata.
Ma l'ispiratore segreto del Fuhrer non era propriamente un 'asura' ma il terrenissimo Martin Bormann, emissario della setta degli Illuminati.
Come rispondere, Cleonice? Come auspica Paolo, speriamo di avere la meglio su questa genia di demoni e sui loro... attivissimi accoliti.
RispondiEliminaSi Deus, unde malum? Siamo ancora lì: in fondo, teniamo nelle mani preziosi brandelli di papiro che non sappiamo leggere. Intimamente sento che il Male è istigato dagli Arconti, anche se gli uomini contribuiscono molto, ma più con la loro inerzia che con la loro malvagità. Come diceva M. L. King: "Non mi angoscia tanto il grido dei malvagi, ma il silenzio delle persone perbene".
Circa il Fuhrer, alcuni studiosi ipotizzano che egli fosse posseduto da un demone. Ecco, spuntano di nuovo, le Potestà dell'aria... Alla fine, l'importante è rimanere sintonizzati con la sincerità, la bellezza e la verità, qualunque essa sia.
Ciao a tutti.
P.S. Nella Bibbia "cieli" è plurale. Mi pare molto sintomatico.
RispondiEliminanon importa anche perchè i tuoi post sono tutti molto interessanti.. comunque mi interesso più di ufo e simili, ma in generale di controcultura tutti quei fenomeni di confine, comprese le scie..
RispondiEliminaciao grazie
W.B., ho visto che abbiamo già inserito il tuo blog tra i collegamenti di www.tankerenemy.com
RispondiEliminaHo notato che ti occupi per lo più di ufologia: a questa materia dedico un articolo ogni cinque-sei, anche perché non è facile trovare materiale più o meno inedito. Molto interessanti i tuoi articoli sulle anomalie marziane.
Ciao