E’ noto che contattisti, contattati e rapiti sono spesso latori di “profezie aliene”. Le loro predizioni, concernenti il futuro della Terra e dell’umanità, sono quasi sempre infauste. Tali presagi talvolta scaturiscono da persone che vivono situazioni non nell’ambito dell’ufologia “viti e bulloni”, poiché sconfinano in sfere ulteriori.
In tempi non sospetti tale Robert Harland - il suo caso fu esaminato dalla ricercatrice Jenny Randles - raccontò che nel 1964 si era recato dal dentista per sottoporsi ad un serio intervento chirurgico. Quando gli fu somministrato l’anestetico, Harland ebbe un’esperienza extra-corporea. Da una prospettiva esterna al soma, vide l’odontoiatra sbattere il ginocchio contro uno spigolo, circostanza che più tardi il medico confermò.
Fin qui si tratta di una tipica O.O.B.E. associata ad un trauma fisico, ma poi Harland vide un essere alto con lunghi capelli bianchi passare attraverso il soffitto e comunicargli telepaticamente che doveva andare con lui. Fluttuarono insieme attraverso il soffitto ed entrarono in un disco volante; l’uomo fu condotto a visitare l’interno dell’astronave e gliene fu spiegato il funzionamento. Ricevette un messaggio da trasmettere al genere umano. La comunicazione si riferiva ad una terribile calamità: la crosta terrestre si sarebbe spaccata. Infine gli fu detto che avrebbe dovuto lottare per tornare nel suo corpo. In effetti alcune creature piccole e sgraziate cercarono di impedirglielo, ma Harland riuscì nel suo intento. Si svegliò mentre il medico, visibilmente preoccupato, lo scuoteva: era quasi morto sulla poltrona del suo studio.
Ancora negli anni ‘60 del XX secolo: per la precisione è il luglio del 1968. Un giovane di venticinque anni stava compiendo un’escursione al passo Grodner, sulle Dolomiti italiane, quando scorse tre creature alte e magre, con teste a cupola (?) e bellissimi occhi orientali. I visitatori, che erano accompagnati da un piccolo robot, gli rivelarono attraverso il pensiero che provenivano da una galassia lontana. I cosmonauti gli preannunciarono un futuro spostamento dei poli, la fratturazione della litosfera ed il fatto che la vita sulla Terra avrebbe corso gravi pericoli.
Agosto 2014: in Messico, presso la città di Hermosillo, si apre una fenditura lunga circa due chilometri e profonda 25 metri. L’evento si aggiunge alle enormi voragini che, da qualche anno, si formano in numerose regioni del globo, anche in assenza di cause precise idonee a spiegarle. Sono non di rado sinkholes dalla circonferenza liscia, netta, come se non fossero formazioni naturali.
Viviamo tempi strani ed inquietanti...
Fonti:
J. Randles, Alien abductions: the mystery solved, New Jersey, 1988
R. L. Thompson, Le civiltà degli alieni, 1995, pp. 383-384, 412
In tempi non sospetti tale Robert Harland - il suo caso fu esaminato dalla ricercatrice Jenny Randles - raccontò che nel 1964 si era recato dal dentista per sottoporsi ad un serio intervento chirurgico. Quando gli fu somministrato l’anestetico, Harland ebbe un’esperienza extra-corporea. Da una prospettiva esterna al soma, vide l’odontoiatra sbattere il ginocchio contro uno spigolo, circostanza che più tardi il medico confermò.
Fin qui si tratta di una tipica O.O.B.E. associata ad un trauma fisico, ma poi Harland vide un essere alto con lunghi capelli bianchi passare attraverso il soffitto e comunicargli telepaticamente che doveva andare con lui. Fluttuarono insieme attraverso il soffitto ed entrarono in un disco volante; l’uomo fu condotto a visitare l’interno dell’astronave e gliene fu spiegato il funzionamento. Ricevette un messaggio da trasmettere al genere umano. La comunicazione si riferiva ad una terribile calamità: la crosta terrestre si sarebbe spaccata. Infine gli fu detto che avrebbe dovuto lottare per tornare nel suo corpo. In effetti alcune creature piccole e sgraziate cercarono di impedirglielo, ma Harland riuscì nel suo intento. Si svegliò mentre il medico, visibilmente preoccupato, lo scuoteva: era quasi morto sulla poltrona del suo studio.
Ancora negli anni ‘60 del XX secolo: per la precisione è il luglio del 1968. Un giovane di venticinque anni stava compiendo un’escursione al passo Grodner, sulle Dolomiti italiane, quando scorse tre creature alte e magre, con teste a cupola (?) e bellissimi occhi orientali. I visitatori, che erano accompagnati da un piccolo robot, gli rivelarono attraverso il pensiero che provenivano da una galassia lontana. I cosmonauti gli preannunciarono un futuro spostamento dei poli, la fratturazione della litosfera ed il fatto che la vita sulla Terra avrebbe corso gravi pericoli.
Agosto 2014: in Messico, presso la città di Hermosillo, si apre una fenditura lunga circa due chilometri e profonda 25 metri. L’evento si aggiunge alle enormi voragini che, da qualche anno, si formano in numerose regioni del globo, anche in assenza di cause precise idonee a spiegarle. Sono non di rado sinkholes dalla circonferenza liscia, netta, come se non fossero formazioni naturali.
Viviamo tempi strani ed inquietanti...
Fonti:
J. Randles, Alien abductions: the mystery solved, New Jersey, 1988
R. L. Thompson, Le civiltà degli alieni, 1995, pp. 383-384, 412
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