13 agosto, 2014

The objective

The objective” è una produzione cinematografica statunitense-marocchina del 2008.

Siamo in Afghanistan, qualche anno dopo l’invasione statunitense seguita all’auto-attentato alle Torri gemelle di New York il giorno 11 settembre 2001.

Un agente della C.I.A. viene mandato sul posto per portare a termine una misteriosa missione. Gli viene affidato un plotone della Delta Force: sono veterani addestrati per combattere tra le impervie montagne afghane.

Poche ore dopo la partenza alla ricerca di un enigmatico imam, che in realtà funge da contatto con i servizi segreti di Washington, l’operazione s’infila in un cul de sac. Il reparto si ritrova nel bel mezzo del nulla, minacciato da presenze intangibili di gran lunga più pericolose degli studenti islamici.

Il regista del film “The objective” è Daniel Myrick, uno dei due producers di “The blair witch project”, la celebre pellicola realizzata ad imitare una documentazione video di tipo amatoriale. L’interesse precipuo della pellicola risiede per lo più negli indizi che dissemina circa l’esistenza di un’antichissima civiltà abituata a muoversi nello spazio con i prodigiosi vimana. Nell’epilogo aperto i soldati comprendono che su di loro incombono entità ancestrali e dalla natura ambigua: il fine vero della missione non è neutralizzare i taliban, ma ripristinare i legami con alieni demoniaci.

Bellissima la fotografia che valorizza il paesaggio scabro e maestoso dell’Atlante marocchino e non privo di una certa efficacia il montaggio, decorosa la recitazione degli attori, ma il prodotto soffre per una regia televisiva oggi molto in voga.

Alcuni ricercatori sostengono che i marines realmente scopersero un vimana all’interno di una caverna dell'Afghanistan. Il ritrovamento coinciderebbe con l’improvvisa visita in loco per opera di autorità al massimo livello. Qual è la partita che si gioca davvero dietro i conflitti che sembrano dovuti a ragioni prosaiche, quali il controllo delle risorse?

L’allusione ad un gioco occulto, che supera i meri fini economici e strategici, è la chiave di volta di “The objective”. D’altronde, quando l’esercito a stelle e strisce aggredì l’Iraq, fu depredato il museo archeologico di Baghdad: molte testimonianze appartenenti ai Sumeri e ad altri popoli mesopotamici furono volutamente distrutte o portate via. Chissà perché...

Fonte: silverland

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