31 marzo, 2007

XP (prima parte)

Un utente del forum di chemtrailcentral.com ha inserito una riflessione con cui ha collegato l’imperatore Costantino al magnate dell’informatica, Bill Gates. In effetti, la relazione tra i due può sembrare il risultato di un volo pindarico, ma, poiché sono sempre stato affascinato dalle coincidenze e dai sincronismi, mi è parso non inopportuno dedicare qualche rigo a questa “scoperta”.

È noto che Costantino (Naisso 285 circa; Nicomedia 337 d.C.) sconfisse il suo rivale Massenzio a Saxa Rubra, presso il ponte Milvio nel 312. Secondo la tradizione, egli, prima dello scontro decisivo, ebbe una visione che lo convinse ad apporre sui labari delle legioni il monogramma cristologico (XP, ossia Chi Rho, le iniziali in greco di Christòs). Stando agli storici "cristiani", il segno in questione era una croce, ma è probabile che, nella versione originale della leggenda, fosse un cerchio raggiato, simbolo del Sol invictus, il Sole invitto.

Lo scrittore Lattanzio ed il vescovo Eusebio di Cesarea, definito dagli storici “Il gran bugiardo”, ricordano anche che Costantino, oltre a vedere in sogno una croce, udì una voce pronunciare la frase: En touto, nika, reso in latino con In hoc signo vinces, ossia "In questo segno vincerai". Eusebio specifica che il simbolo apparve a Costantino impresso sul sole. Secondo la versione "cristiana" della leggenda, Costantino, sapendo che nelle sue legioni erano numerosi i "cristiani", decise di seguire il presagio e volle che si istoriasse sulle insegne il monogramma di Cristo. I soldati, animati, sconfissero l'avversario.

Gli studiosi ritengono che la leggenda sia un esempio di compenetrazione tra mito "cristiano" e mito pagano: Cristo assume progressivamente le caratteristiche del dio-sole Helios, Sol Invictus. La tradizione ha un addentellato storico giacché, nell’età tardo antica, nell'esercito romano era particolarmente diffuso il culto del dio orientale Mithra, accostato al Sol Invictus. I suoi adepti istoriavano sullo scudo il simbolo formato da una croce sovrapposta ad una X, con al centro un cerchio. Era un segno molto simile al monogramma cristologico.

Il ricercatore Vinci opina che il simbolo potrebbe essere collegato ad una tradizione celtica, poiché Costantino nel 306 d.C. si era recato in Britannia, ad Eboracum, l’attuale York, per raggiungere l’imperatore Costanzo, ormai attempato e cagionevole. Qui, alla morte di Costanzo, principe ariano, Costantino fu acclamato imperatore dalle truppe. In Britannia, il figlio di Sant’Elena, ex locandiera ed ex tenutaria di un lupanare, avrebbe assorbito la cultura celtica che conosce come emblema distintivo la croce dai bracci di uguale lunghezza ed attraversati da un cerchio.

È probabile che la versione "cristiana" dell’episodio sia una vernice su un evento dal valore tutto pagano: Costantino si convertì al Cristianesimo ariano solo in articulo mortis e continuò a fregiarsi per tutta la vita del titolo di Pontifex maximus, la massima autorità religiosa pagana. Dedicò Bisanzio, dopo che fu trasformata in capitale, alla dea pagana Fortuna.

A sostegno di ciò deve essere ricordato che tra i soldati raffigurati sull'Arco di Costantino, eretto appena tre anni dopo la battaglia, il labarum con il simbolo del "Chi rho" non compare mai. L’epigrafe del monumento attribuisce la vittoria a "grandezza della mente ed impulso della divinità". Quale divinità non viene specificato, tuttavia proprio il Sol appare sulla monetazione ufficiale di Costantino, con l'iscrizione Soli invicto comiti, "Al compagno Sole invitto", definendo quindi il dio come un "compagno" dell'imperatore.

La storiografia ufficiale considera Costantino l’imperatore con cui ebbero fine le persecuzioni contro i "cristiani". Ciò non è vero: nel 313 Costantino e Licinio non promulgarono a Milano un editto, ma emanarono una circolare applicativa per ratificare l’editto del 311, pubblicato a Serdica dal Cesare Galerio. Tale provvedimento aveva stabilito la liceità dei culti monoteisti e quindi anche del "Cristianesimo". Inoltre Costantino, che vide nella "nuova" religione un instrumentum regni, mentre fu favorevole, per ragioni politiche a niceni ed ariani, fu, invece, un feroce persecutore dei donatisti, ossia di quei cristiani “fondamentalisti” che rifiutavano qualsiasi collaborazione o compromesso con il potere. Altro che pace della chiesa!

30 marzo, 2007

Che cosa sappiamo veramente?

Cosa arcana e stupenda oggi è la vita. (G. Leopardi)

Dopo tanti anni di ricerche e di studi eretici, ci dobbiamo chiedere a quali conclusioni siamo arrivati.

Le certezze, a dire il vero, sono poche e purtroppo tutte (o quasi) negative. Abbiamo capito che siamo stati scaraventati su questo pianeta-prigione, ma non sappiamo per quale motivo né con quale fine. Qualcuno afferma che la vita è una prova e la Terra una sorta di palestra in cui dimostrare le proprie capacità di sopportazione e di resistenza per essere poi ammessi in una dimensione migliore. Quello che non convince è, però, non la presenza del Male in questo universo, ma la dose eccessiva del Male, il suo assoluto predominio nelle grandi come nelle piccole cose.

Siamo consapevoli che nella vita tutto è difficile e che in questo carcere regna l’iniquità, ma non capiamo per quale ragione Dio (se esiste o è) permetta un siffatto numero di sofferenze inenarrabili e laceranti. Anche un attimo di dolore intensissimo può sembrare, anzi essere eterno. Quando un lutto ci colpisce o una sventura ci schianta, nessuna parola di saggezza può essere di conforto.

Che cosa sappiamo veramente? Sappiamo che viviamo in una realtà in cui tutto è il contrario di come dovrebbe essere: la scelleratezza è premiata come se fosse virtù, l’ignoranza è lodata e ritenuta cultura, la prepotenza è la norma. Sappiamo che l’historia è solo magistra mortis, che la scienza è poco più di un conato per tentare di comprendere le apparenze. Pure il sapere tradizionale e segreto è un labirinto in cui, alla fine, ci si perde.

In questo regno dell’assurdo, in questo mondo capovolto, irrazionale e folle, resta soltanto il lucido, disincantato sguardo di chi fissa il nulla.

28 marzo, 2007

In chiesa

Qualche giorno fa ho assistito ad una messa in occasione di un funerale. Confesso che entro in una chiesa solo in caso di esequie, poiché non amo accedere in questi edifici da cui si sprigionano energie negative, a causa forse dell’assembramento di persone ipocrite, tra cui molti fedeli ed i ministri del culto.

Inoltre le chiese edificate in questi ultimi decenni, costruzioni di cemento armato, dalle poderose costolature che innervano la cupola, sono simili a tetri e mefitici sarcofagi, nulla conservando di quella luce ed atmosfere mistiche che si diffondono nel silenzio quasi soprannaturale delle cattedrali risalenti al Medioevo.

Dopo aver ascoltato la solita omelia, tramata degli abituali non-sensi sul Figlio Unigenito, anziché primogenito, sulla resurrezione del corpo di chi si è addormentato, ma subito è accolto nella luce di Dio(?), la mia mente è stata attraversata da un nugolo di pensieri, in una sorta di brainstorming. Ho pensato che i cristiani delle varie confessioni nelle chiese, i musulmani sunniti e sciiti nelle moschee, gli induisti ed i buddhisti nei templi, rivolgono le loro orazioni a Dio, compunti e devoti, sono gli stessi che, tranne qualche eccezione, hanno trasformato o contribuito a trasformare il mondo in una discarica ed in mattatoio o con la loro inerzia o con la loro crudeltà.

Anche Bush, da buon cristiano rinato (sic), ogni domenica va a messa… I signori della guerra sono pii appartenenti a congregazioni che, per giunta, devolvono una parte (in realtà infinitesimale) delle offerte che ricevono per i diseredati. "Benedetto XVI" proclama l’amore e la verità, ma traffica in armi: l’abito dell’ipocrisia è adatto a tutte le stagioni e circostanze. Questo non sorprende. Sorprende, invece, come le masse siano state anestetizzate con le religioni, forse inventate veramente, come sostiene qualcuno, da scaltri intrusi. Lascia infine sbigottiti la distanza infinita tra i principi morali predicati all’interno di questi luoghi e la sanguinaria violenza delle azioni compiute e tollerate giusto fuori, non appena si varca la soglia del portale per uscire dal tempio.

Entrare in una chiesa, ascoltare tutte quelle parole edificanti ci fa toccare con mano non solo l’untuosa falsità del clero e di parecchi devoti, ma soprattutto l’assurdità della condizione degli uomini che si pascono di misere illusioni tra l’incenso ed il fumo delle candele, mentre fuori infuriano guerre e carneficine che, presto, dagli schermi televisivi irromperanno nelle nostre città e nelle nostre case. In sottofondo, tra un canto liturgico e l’altro, chi ha l’orecchio allenato percepisce il rombo sordo di un aereo.

27 marzo, 2007

Il segnale del picchio verde (articolo di Bojs)

Dopo aver letto questo articolo, non vorrei che i lettori pensassero che Stati Uniti e Russia (ex U.R.S.S.) siano veramente due superpotenze in conflitto: certo, lo furono, almeno a certi livelli, durante il periodo della “guerra fredda” e tuttora numerosi sono gli attriti tra i due stati, ma, al livello dei veri vertici, di cui né Bush jr né Putin fanno parte, esiste un Qualcuno che, controllando entrambi i contendenti, trae enormi vantaggi dal “divide et impera”. Questo non esclude che davvero esistano fazioni contrapposte all’interno del governo segreto e delle sue diramazioni, ma è ovvio che sono tutte volte al dominio del mondo ed alla diffusione della maggior dose di male possibile. Si pensi al programma nucleare nord coreano, sviluppato grazie a fondi provenienti dagli Stati Uniti o all’attuale crisi tra Iran e Stati Uniti, che vede il coinvolgimento di una “cupola” transnazionale volta ad indebolire e a distruggere ambedue i belligeranti. Il “cupolone”… non vi ricorda qualcosa? (Si leggano gli articoli di Barry Chamish) La Raytheon, infine, una delle maggiori industrie belliche mondiali, a chi appartiene veramente? Il vero antagonista non è costituito da questa o quell’altra nazione, poiché il vero nemico è il governo, per la precisione il governo mondiale.

Per continuare il discorso iniziato cinque articoli fa ed allacciarmi a quanto detto da Paolo in un post recente in cui parlava anche dello scienziato Jim Keith, morto in circostanze misteriose e del Woodpecker, mostruoso marchingegno con cui sperimentare su interi stati gli effetti di un diabolico raggio invisibile, continuiamo a togliere, velo dopo velo, gli strati di informazioni che ci aiuteranno a trovare la strada per il paese delle meraviglie.

Il 14 Ottobre 1976, tutte le comunicazioni radio del globo furono interrotte da segnali radio di forte intensità. Le emissioni erano irregolari e si alternavano frequenze molto elevate a frequenze molto basse.

La Russia, dopo essere stata identificata come la diretta responsabile, presentò delle formali scuse a tutti i Paesi che avevano protestato. I loro "esperimenti" erano all'origine di questi disturbi. Poco dopo, i Russi cambiarono lunghezza d'onda ed iniziarono così le emissioni di gigantesche onde elettromagnetiche stazionarie.

Nel Canada, le città di Timmons e di Kirkland Lake fecero la conoscenza di queste onde malefiche, chiamate comunemente Il Pivert dai radioamatori del mondo intero. Assomigliano stranamente al progetto di armi a pulsione elettromagnetica (E.M.P.), armi sviluppate dal Pentagono. Nel più grande segreto, Russi ed Americani (come per l'appunto diceva il buon amico Paolo) hanno perfezionato per anni l'impiego delle frequenze elettromagnetiche per sviluppare delle armi psicotroniche diaboliche.

E’ stato attribuito a questi apparati il nome di PIVERT (o woodpecker - ndr) a causa del suono caratteristico che emettevano. Questo suono assomiglia al rumore che si fa battendo su una tavola con una penna, ad una velocità di 14 colpi al secondo. In base ai calcoli eseguiti, la loro origine è da individuare nelle città sovietiche di Riga e di Gomel, dove i Russi sperimentano, a quanto dicono loro , dei mastodontici generatori ad energia continua basati sulla tecnologia di Tesla. (E qui il nostro amico Paolo non era correttamente informato in quanto Chernobyl non alimentava questo esperimento).

Nel tempo, si è potuto constatare gli effetti devastanti che questi raggi hanno provocato negli stati colpiti. Alcuni attribuiscono loro anche la responsabilità di alcuni naufragi di petroliere, oltre ai guasti ai sistemi di navigazione e propulsione di tutti i mezzi di trasporto aerei, navali e terrestri.

Ma i loro devastanti effetti sull'uomo ci preoccupano ancora di più.

Il sistema nervoso centrale è sottoposto, come il globo terrestre, ad un ambiente naturale elettromagnetico e succede che la frequenza di risonanza della ionosfera è quasi identica a quella del cervello umano. La frequenza della ionosfera è dunque un'onda portante perfetta, a partire dalla quale si può raggiungere il cervello senza cambiare la frequenza di emissione. È questo legame tra la sfera elettromagnetica della Terra e la frequenza di risonanza del cervello ad essere alla base delle nuove armi invisibili. Ognuno conosce il cambiamento di umore e di disposizione mentale che provocano i disordini meteorologici. Immaginate una potenza capace di influenzare, spingendo una manetta, non solo il clima e l'atmosfera terrestre, ma anche le onde cerebrali di intere popolazioni.

Provate a immaginare i modelli globali geostrategici che hanno sviluppato Americani e Russi: questi modelli combinano delle variazioni atmosferiche geofisiche con un’alternanza delle variazioni di umore di intere popolazioni, dai sollevamenti politici alle epidemie locali e globali.

TUTTO INTORNO A TE!

È per questo che il PIVERT ha gettato il mondo nella perplessità. I servizi segreti canadesi, implicati in prima fila, attribuiscono le capacità tecnologiche dei Sovietici agli apparecchi sviluppati secondo le teorie di Nikola Tesla e finanziati da potenti lobbies sioniste statunitensi. Il Pentagono ha ricostruito, anche qui, l'esperienza a grandezza naturale, al fine di meglio circoscrivere il problema.

Robert A. Golka, “un ammiratore appassionato(?)” di Tesla, ha condotto molteplici esperimenti in un capannone dell'U.S. AIR FORCE nella base di Wendover nello Utah, capannone trasformato per questa circostanza. La trasmissione a grande distanza di elettricità senza fili (Wireless energy), la capacità di influenzare il clima e i differenti tipi di raggi elettromagnetici fanno parte di questi “esperimenti” già compiuti e perfezionati.

Il Pentagono ha anche già attuato e realizzato armi invisibili (Silent weapons) che adoperano campi elettrici a forte pulsazione H.F.P. (High Frequency Pulse), che sono identici a quelli delle onde ALFA e BETA del cervello umano.

L'applicazione di queste tecnologie rappresenta un gravissimo pericolo a causa degli effetti psicologici e fisici sull'essere umano, conseguenze che queste tecnologie lasciano per ora solo intravedere, dato che sino ad oggi la maggioranza non ha ancora visto sulla terra l'effetto reale di queste “armi aliene”.

Nel 1972, gli Statunitensi conoscevano già i progressi compiuti dai Sovietici nel campo del controllo elettromagnetico dei flussi cerebrali. I Sovietici hanno condotto delle lunghe ricerche in questo campo; hanno anche studiato il campo delle "percezioni extrasensoriali" (P.S.I.). Dal 1960, lo U.S. DEFENSE INTELLIGENCE AGENCY (D.I.A.) ha riunito tutte le conoscenze sui lavori dei Sovietici, in alcuni rapporti segreti. Che cosa contengono questi rapporti? È possibile trasmettere oltre le immagini (anche 3D) dei suoni a livello subliminale e delle parole intere in un cervello umano, inviando dei segnali emessi da apparecchi elettromagnetici di controllo neurologico, a partire da basi militari tramite i radar oppure, più facilmente, tramite il network di torri piene di antenne ricetrasmittenti installate in tutto il mondo dagli operatori telefonici.

Si possono provocare arresti cardiaci, crisi di epilessia, follia omicida e suicida, istinti sessuali bestiali, tumori e malattie degenerative, perdita momentanea di cognizione ed ogni genere di choc emotivo e fisico, a distanza.

Gli Americani hanno fatto di tutto per accelerare la loro supremazia in questo campo, avviando dei programmi in tutte le direzioni: nelle Università, nelle basi militari e negli ospedali. Un rapporto dell'US ARMY, battezzato "Analisi d'onde microelettriche per fini militari", descrive l'uso delle microonde allo scopo di controllare la popolazione.

Scott French, nel suo libro The Big Brother Game del 1978, denuncia il ricorso, tra i militari francesi, ad apparecchi a raggi non intercettabili, capaci di influenzare il comportamento di gruppi umani.


Queste "sirene" emettono delle frequenza, i cui “suoni” sono impercettibili all'orecchio umano e che provocano delle crisi di angoscia, di apatia o di violenza a comando.

Un ufficiale dei servizi segreti americani in pensione sostiene che i nazisti impiegavano già delle macchine che potevano eccitare la folla durante le grandi parate organizzate a Nuremberg per la gloria di Hitler.

Un ex responsabile della C.I.A., Richard Hilnis, doveva certamente avere in mente questo tipo di armi durante la sua deposizione davanti alla Commissione Warren, il 19 Giugno 1964, quando disse: "I Sovietici sviluppano delle armi sofisticate che permettono loro di influenzare il comportamento dei cittadini sovietici in modo da metterli in armonia con le esigenze del sistema politico".

Questa tecnologia dà anche accesso alla "codificazione" di informazioni, lo scopo del quale è quello di manipolare il pensiero del cittadino." (The Warren Commission Final Report)

Sia gli Americani sia i Sovietici smentiscono ufficialmente ogni implicazione circa queste armi. I rappresentanti americani, nelle conferenze sul disarmo hanno sempre affermato di non saperne nulla e si limitano a qualificarle come ipotesi “speculative e futuristiche", affermazioni ad opera dei malati del “cospirazionismo”.

Charles Oleszycki, consigliere al Ministero degli Affari Esteri, del Dipartimento di controllo delle armi e del disarmo, rivela, nel suo libro, che il Dipartimento di Stato ha sempre mentito e che in realtà tale organismo è in possesso di documenti sulle armi invisibili. Non si possono ignorare i paragrafi segreti dell'accordo SALT II, col quale i Sovietici proposero di proibire le armi agli infrasuoni, i "raggi della morte" e tutte le armi elettromagnetiche che hanno per scopo la manipolazione biologica.

I Sovietici non avrebbero mai suggerito di introdurre questo paragrafo, se non avessero saputo che queste armi sono reali e se avessero ignorato le conseguenze che queste possono provocare.

I "raggi della morte" sono stati oggetto degli esperimenti in U.R.S.S. sin dal 1947.

Il deputato Albert Gore Jr. sostiene che i combattimenti che usano questi raggi hanno già avuto luogo. Nel 1976, i Sovietici impiegarono dei raggi laser per attaccare dei satelliti-spia americani. Le prove di satelliti killer risalgono agli anni ‘60. Secondo Gore, una decina di satelliti-spia americani sono stati distrutti dai Sovietici, fra il 1976 e il 1978. Siccome il 70% delle comunicazioni del Pentagono transita via satellite, una guerra dello spazio, lampo, combattuta dai Sovietici potrebbe minacciare il sistema di difesa degli Stati Uniti. Questa corsa sfrenata agli armamenti tenuta segreta, rischia di trasformare tutti, poco a poco, in cadaveri ambulanti, in attesa dell'annichilimento finale.

To be continued

26 marzo, 2007

Castelli di sabbia

Ormai è rimasta solo la Costituzione come ultimo baluardo contro la tracotanza dei potenti, contro gli scellerati che conculcano libertà e diritti. Bisogna riconoscere che la Costituzione italiana, nonostante alcuni limiti ideologici, è un testo discreto. Purtroppo, però, quasi tutti gli articoli sono costantemente violati.

Inoltre moltissime delle leggi emanate dopo che la Costituzione fu promulgata, alla fine l’hanno snaturata, svilita, corrotta… Plurimae leges in re publica corruptissima. È così: le norme proliferano negli stati in cui regna la corruzione, simile ad una tabe che tutto fa marcire.

In questo scenario squallido e schifoso, dove solo i briganti ed i cretini, a qualsiasi classe appartengano, hanno voce in capitolo, la Costituzione assomiglia a quelle chiese romaniche su cui si sono incrostate, con il passare dei secoli, strutture e decorazioni manieriste, barocche, rococò, eclettiche… sino a quando qualche architetto vanitoso decide di intervenire con restauri integrativi. Ecco allora, sotto l’egida del Ministero dei beni “culturali”, prendere forma un mostruoso restauro con capitelli grotteschi, colate di cemento, putrelle che spuntano in ogni dove. Dell’edificio originario, dalle linee severe e sobrie non restano che pochi rocchi.

Anche la Costituzione statunitense sancisce principi spesso condivisibili, ma i vari “emendamenti” l’hanno deturpata, ed affossata, senza dimenticare lo sciagurato Patriot act e simili leggi successive approvate da una masnada di senatori e deputati pusillanimi ed idioti.

Cercare di stabilire se sia solo concepibile una giustizia umana giusta e se esistano leggi che siano ispirate a principi di vera equità esula dai ridotti confini di questo testo. Vorrei, invece, insistere su come queste leggi fondamentali siano simili a castelli di sabbia costruiti sulla battigia che le onde sono destinate, prima o poi, a sommergere. Oggi giorno, ufficialmente, la Costituzione resta in vigore, ma de facto vale meno di una moneta suberata. Lo sanno bene tutti quei cittadini che si sono scontrati con una giustizia kafkiana e che sono consapevoli ormai di vivere in un abominevole, stritolante stato orwelliano.

Aveva proprio ragione quel presidente della bocciofila dalla voce chioccia, gli occhi luciferini, il naso adunco e la canizie vituperosa a chiamare sempre la Costituzione “carta”.


Già… è proprio carta… igienica.

25 marzo, 2007

L'educazione spartana

La fanciulla scarna, tenendo per la corda al pascolo la vaccherella magra stecchita, guardava innanzi e si chinava in fretta a rubarle, per cibo della famiglia, qualche erba di cui la fame aveva insegnato che anche gli uomini potevan vivere. (A. Manzoni, I promessi sposi)

È noto che l’educazione spartana era molto rigida: i bambini, sottratti ai genitori, erano addestrati per conto dello stato e sottoposti ad una disciplina assai dura. L’educazione comprendeva attività volte a temprare il corpo ed ad ingagliardire la capacità di resistere in condizioni critiche: esisteva, per esempio, il cimento della kryptèia, con cui si mandava il giovane futuro òmoios in territorio ilota per una settimana, senza viveri, affinché imparasse a sopravvivere in terra nemica. Talora l’educazione assumeva forme cruente, come quando gli adolescenti dovevano rubare del formaggio dall’altare della dea Artemide Ortia, sotto le vibranti scudisciate dei coetanei. Questa cerimonia è presumibilmente la reminiscenza di un rito di passaggio.

Dormire sulla nuda terra sia d’estate sia d’inverno, adeguarsi ad una vita assai frugale, consumare i pasti in comune (i sissizi), imparare a maneggiare la lancia e la spada: erano questi i capisaldi di una paideia che, pur comprendendo anche la musica ed i grammata, ossia il saper leggere e scrivere, era incentrata sulle abilità militari (areté). Senza dubbio tale sistema educativo si confaceva alle esigenze di una pòlis militarista, la cui politica, però, fu improntata all’autoconservazione e non all’espansionismo.

Oggi non esistono più maestri inflessibili come i pedonomi, i magistrati lacedemoni che dirigevano l'educazione pubblica degli adolescenti, usi ad affrontare strettezze e difficoltà di ogni tipo. Oggi la società occidentale, dalla famiglia alla scuola, ha creato, pur con qualche eccezione, generazioni di giovani slombati e talora viziati. Conosco molti adolescenti dalle molteplici qualità, ma letteralmente incapaci di tollerare, non dico il freddo pungente oppure il caldo torrido, ma un refolo o una temperatura di poco superiore al normale.

Quando hanno sete, questi ragazzi inseriscono le monete nel distributore automatico, si acquistano una bottiglia d’acqua di cui bevono solo una parte del contenuto, poiché, quando l’acqua si intiepidisce appena, non è più gradevole. Ecco allora le bottiglie semipiene abbandonate, gettate nei cestini: con quell’acqua si potrebbe dissetare qualche passerotto o un fiore che languisce in un vaso dimenticato in un angolo. Per questi adolescenti è tutto scontato e normale: pigiare un pulsante ed accendere la luce, gustare un piatto di pasta condita, scorrazzare con il ciclomotore.


Ignari di quanto queste comodità possano essere precarie, se un’apprensione li attanaglia, è quella riguardante il rischio di perdersi, per un imprevisto, il seguito di Tre metri sopra il cielo. Avvezzi a sprecare tutto, a bighellonare, restano indifferenti come, d’altronde, molti adulti, ai pericoli spesso invisibili, ma insidiosi che minacciano la salute. Quante volte sono stati avvertiti che le onde elettromagnetiche dei cellulari sono dannose, eppure tengono quei marchingegni diabolici (nel vero senso del termine) sempre accesi ed a contatto del corpo. Alcuni dormono per giunta con il cellulare lasciato acceso sotto il cuscino! Quante volte sono stati avvertiti che, durante le giornate di disseminazione chimico-biologica, è preferibile non uscire, per evitare di essere direttamente irrorati. Nonostante ciò, seguitano ad uscire e trascorrono molte ore all’aperto, mentre sulla loro verticale si disegnano scie sfrangiate, da cui ricade ogni sorta di veleno. Lo ammetto: non uscire è solo una precauzione, non una panacea, ma è meglio di niente. Comprendo pure che tutto ciò significa cambiare le proprie abitudini, ma bisogna sapersi adattare. Gli animali domestici evitano anche solo di uscire sul poggiolo, grazie al loro istinto di autoconservazione, quando incrociano gli aerei della morte.

Non sarà il caso di cominciare a concepire che questo benessere potrebbe non durare? Non sarà opportuno considerare con oggettività gli scenari del mondo attuale, per correre ai ripari, prima che sia troppo tardi? Cerchiamo di prepararci in modo adeguato ai cambiamenti futuri: la situazione potrebbe degenerare anche domani stesso. Forse avremo una chance in più, allorché la lava principierà a dilagare, se agiremo come la formica che fa provviste, mentre la cicala ozia al sole.

Freccia (anche un missile?) prevista vien più lenta, ci insegna Dante Alighieri.

24 marzo, 2007

Il segnale da Mosca (articolo di Bojs)

Continuando il discorso sul genocidio ed il controllo mentale dell'umanità tutta, veniamo a scoprire che i Sovietici hanno bombardato per più di venti anni gli Stati Uniti d’America con segnali microonde (o elettronici) invisibili, che hanno scatenato ogni genere di patologie: cancri, problemi cardiaci e malattie psichiche.

Il celebre episodio del bombardamento elettronico intensivo dell'Ambasciata americana a Mosca da parte dei servizi sovietici potrebbe ben essere stato il segnale di inizio della guerra invisibile per mezzo delle armi elettromagnetiche.

Nel 1962, quando gli Americani cercavano dei "microfoni" dietro le mura dell'Ambasciata, scoprirono un raggio d'onde microelettroniche diretto sull'Ambasciata. Logicamente il Pentagono e la C.I.A. si sono preoccupati di conoscere gli effetti di questi raggi sui membri del Consolato, sul loro comportamento e sul loro stato neurologico. Per dodici anni questi fatti sono rimasti segreti, anche per il personale coinvolto.

Parallelamente la C.I.A. ha sviluppato THE PANDORA PROJECT, il progetto che doveva permettere di conoscere le ragioni e gli scopi di questi attacchi elettronici. Gli agenti, che facevano parte del Progetto Pandora, scoprirono che i Sovietici avevano condotto molte ricerche sulle microonde, soprattutto sugli effetti che queste potevano produrre sulla mente e sull'emotività. Nel 1965, l'Institute of Defense Analysis, un istituto finanziato dal Pentagono, ricostruì a grandezza naturale quello che era successo a Mosca, per analizzare il problema.

L'Agenzia per i progetti di ricerche avanzata sulla questione della Difesa sperimentò, sulle scimmie Rhesus, gli effetti delle microonde al "Walter Reed Army Research Institute". I risultati, che furono classificati sotto la dicitura "segreto - Difesa", confermano che le microonde hanno degli effetti che colpiscono profondamente il sistema nervoso e che modificano il comportamento di queste scimmie.

Nel corso di un incontro al vertice a Glassboro, nel New Jersey, nel luglio 1967, il Presidente Lyndon Johnson esigette da Alexei Kossygine, Primo Ministro Sovietico, che si mettesse fine a quello che si chiamava "Segnale da Mosca".

Nel 1969, i principali ricercatori nel campo delle microonde, si riunirono in simposio a Richmond, in Virginia, per studiare gli effetti biologici e le implicazioni sulla salute di queste microonde. Il Dottor Karel Marha, un'autorità venuta dalla Cecoslovacchia, spiegò che queste onde generano mal di testa, debolezza generale, fatica, nausea, irritabilità, angoscia, depressione ed inibizione delle capacità intellettuali.

Fu solo nel 1972 che, con le rivelazioni di Jack Anderson, l'opinione pubblica conobbe la verità sul "Segnale da Mosca".


Qualche tempo dopo furono i Russi ad accusare gli Statunitensi di impiegare degli apparecchi elettromagnetici contro il giocatore di scacchi Boris Spassky che aveva appena perso contro Bobby Fischer, nel campionato del mondo.

Il Los Angeles Times del 7 Febbraio 1976 riporta il pensiero di W. Stoessel, l'ambasciatore americano a Mosca: egli avrebbe informato i suoi collaboratori degli effetti nocivi prodotti dalle microonde. Egli stesso soffriva di una malattia misteriosa che sembrava una leucemia e che gli provocava il sanguinamento degli occhi, oltre a disturbi cronici. Secondo Z. Brzezinsky, il personale dell'Ambasciata americana di Mosca detiene il tasso più elevato di tumori nel mondo. Malgrado qualche interruzione, questo "bombardamento" continua. I servizi segreti americani non hanno mai svelato nulla in merito.

E' ora, mentre il Progetto Pandora viene reso pubblico, che l'opinione pubblica sia informata sulle conseguenze di queste microonde, che molti usano in casa ed in locali pubblici per scaldare pietanze che diventano “merda” con forma ed odore di cibo buono. Provate a far analizzare il cibo scaldato nei forni a microonde così tanto decantati e poi mi direte: “Cavolo, ho sempre mangiato merda e mi piaceva anche…” (Ne parleremo approfonditamente in un'altra serie di articoli – ndr).

Nessuno è al riparo da queste radiazioni. Le microonde, che si impiegano come le onde corte per scopi terapeutici, sono, in alcune concentrazioni, molto nocive per la salute. Alcuni scienziati americani hanno stabilito un legame tra le frequenze degli infarti e l'esposizione a questo tipo di energia elettromagnetica.

To be continued...

23 marzo, 2007

Venti di guerra?

Oggi avrei voluto pubblicare un testo sull’anticlericalismo, ma, ieri sera, saltabeccando da un sito ad un altro, ho trovato un articolo sulla Pravda, versione italiana. Reputo il testo piuttosto inquietante e sibillino. Ho deciso perciò di scrivere qualcosa su tale tema molto più urgente. Nel pezzo, che è intitolato Gli Stati Uniti sull’orlo di un attacco nucleare, si paventa un mostruoso attentato atomico in una metropoli statunitense per opera di qualche gruppo non identificato.

Ragioniamo: assodato che gli attentati sono in realtà autoattentati, ossia sono criminali azioni ideate e perpetrate dai servizi segreti per poi addossare la responsabilità a movimenti islamici integralisti in modo da trovare l’alibi per attaccare qualche stato “canaglia”, si deve formulare la seguente ipotesi. La Criminal Infamous Agency (o chi per essa) potrebbe aver deciso di compiere un atto terroristico negli Stati Uniti, per poi, con il pretesto della giusta ritorsione, sferrare un’offensiva contro l’Iran. L’Iran potrebbe reagire con armi nucleari: scoppierebbe un conflitto rispetto al quale le guerre in Iraq ed in Afghanistan sono quasi innocue scaramucce.

Una recente agenzia riferisce che marinai britannici sono stati fermati in acque territoriali irachene da soldati iraniani e portati nelle acque territoriali di Teheran: sembra che Britannici e Statunitensi si apprestino ad un’operazione false flag. Si definisce false flag un intervento compiuto da chi cerca a tutti i costi un’occasione per scatenare la guerra e che, alla fine, perpetra un agguato o un attentato, ipso facto attribuito al nemico che si vuole aggredire. Funge quindi da casus belli (1).

L’articolo della Pravda potrebbe essere disinformazione, ma potrebbe contenere qualche dato attendibile, da collocare in uno scenario alquanto sinistro, su cui soffiano venti di guerra. Non so, in tale quadro, che senso abbia l’inasprimento dell’operazione “scie chimiche”: stanno diffondendo sostanze per migliorare la ricetrasmissione dei segnali militari, proprio in vista di un attacco all’Iran, oppure nemmeno chi organizza e gestisce logisticamente i voli chimici è a conoscenza dei piani orditi dai vertici militari e pertanto continua ad avvelenare la biosfera, come se “nulla” fosse?

Interpreto la performance della Pravda come un segnale obliquo, come un avvertimento cifrato, anche se potrebbe trattarsi solo di un modo per aumentare il numero dei lettori. Forse, la sinarchia ha deliberato di accelerare l’ordine del giorno: si capirebbe allora il balletto di capi di stato e di “eminenti uomini politici” ricevuti in questi mesi da “Benedetto" XVI, da Kissinger a Vladimir Putin. Speriamo che, come pare sia avvenuto negli anni scorsi, le frange sane all’interno dell’esercito riescano a sventare le macchinazioni dei guerrafondai.

Vedremo che cosa accadrà. Forse non ha torto chi ritiene che la nostra epoca sia il Kaliyuga.

A presto… spero.

(1) Il film Spy (1996) illustra ed anticipa tale espediente divenuto un'atroce realtà il giorno 11 settembre 2001. Un personaggio, che rivela l'intenzione dei servizi di attuare un'operazione false flag per loschi scopi, pronuncia la seguente rivelatrice e profetica battuta: "Tanto poi la colpa sarà dei Musulmani".

22 marzo, 2007

Gli U.F.O. di Alessandro Magno (articolo di Russ Crawford)

Ho tradotto un articolo dello studioso di Clipeologia, Russ Crawford. Volevo dedicare questo breve studio all’amico Menphis, appassionato, come me, di misteri oltre che persona squisita, intelligente e sensibile.

Il più noto episodio che si riferisce ad un incontro di Alessandro Magno con gli U.F.O. risale al 329 a.C. Alessandro aveva deciso di invadere l’India e stava accingendosi a guadare il fiume Indo per assalire l’esercito di Poro, quando “scintillanti scudi d’argento” piombarono giù e sorvolarono più volte il campo di battaglia.

Questi “baluginanti scudi d’argento” spaventarono i cavalli che fuggirono precipitosamente. Ebbero un effetto simile sui destrieri e gli elefanti dei nemici, così che è difficile accertarsi da che parte gli U.F.O. stessero. Comunque, nonostante l’esito positivo della battaglia, Alessandro decise di non procedere oltre.

Sette anni prima Alessandro si era confrontato con la sfida più grande della sua carriera militare. Nel suo progetto di conquistare l’Impero persiano, egli comprese che era necessario espugnare la città di Tiro col fine di evitare che i Persiani ne usassero il porto per schierare una flotta contro il suo esercito.

La città di Tiro era stata distrutta e ricostruita ad una certa distanza dal luogo originario su un’isola un po’ discosta dal litorale. Poiché il figlio di Filippo II non aveva una flotta potente, decise di usare i ruderi della vecchia Tiro per costruire una strada rialzata che consentisse di arrivare alla Tiro nuova.

Questa operazione richiese ad Alessandro sei mesi ma, quando fu completata e le sue truppe sferrarono l’attacco, esse furono facilmente rintuzzate, poiché le mura erano troppo alte per essere scalate velocemente e troppo spesse per essere abbattute. Non solo, la strada rialzata era troppo stretta per consentire di sferrare un attacco massiccio per sopraffare il nemico e per scalare le mura.

Non fu un problema solo per Alessandro, ma apparentemente anche per Dio. Sia il profeta Ezechiele sia il profeta Isaia (Ez. 27 e 28; Is. 23) avevano parlato di una maledizione di Tiro e della sua distruzione. Come poté Alessandro ottenere il suo scopo? Come poté Dio assicurarsi che la sua volontà si adempisse?

Alcuni storici raccontano che durante un attacco alla città, un disco volante sparò un raggio di luce contro una parte delle mura: il settore del bastione successivamente crollò. Gli uomini di Alessandro penetrarono attraverso la breccia e conquistarono la città.

Da notare che anche gli storici tirii, ossia della medesima nazionalità degli sconfitti, riportano la stessa causa per indicare la caduta della loro città. Di solito, i motivi addotti per spiegare una sconfitta sono diversi, se si considera la versione dei vinti e quella dei vincitori.

Prima di lanciare l’offensiva finale contro l’Impero persiano, Alessandro interpellò l’oracolo di Siwah, oasi del deserto egiziano. Il generale macedone aveva, con pochi uomini, attraversato il deserto, ma non tenne conto delle difficoltà dell’impresa così che si trovò senz’acqua e con il rischio di morire di sete.


Quasi miracolosamente, si scatenò un improvviso temporale che fornì l’acqua necessaria per terminare il viaggio sino a Siwah. Nessuno storico cita dischi volanti, ma l’episodio ricorda le strane “nuvole” spesso descritte nella Bibbia.


Leggi qui l'articolo originale.

21 marzo, 2007

Precarietà

Da un momento all’altro tutto potrebbe cambiare. Molti siti della Rete potrebbero essere oscurati: all’improvviso tacerebbero milioni di voci del dissenso, le immagini sparirebbero e su tutto regnerebbe il buio ed un cupo silenzio.

Chi ci assicura che potremo continuare ad esprimere, pur tra mille difficoltà, le nostre idee, senza essere osteggiati, diffamati, perseguiti?

Un mattino, svegliandoci, potremmo accorgerci che dal rubinetto del bagno sgorga soltanto un filo sottilissimo d’acqua, poi qualche goccia, infine più nulla. Dalla finestra socchiusa potrebbe arrivare l’urlo straziante di sirene e lo scalpiccio di passi affrettati.

Il nostro “benessere”, pur solcato dalle ferite di un malessere profondo ed immedicabile, potrebbe di colpo sparire.

Ci ridesteremmo in un incubo, sotto un cielo livido: già si avvertono i sinistri, stridenti cigolii di un meccanismo che sta per incepparsi; già si ode il frullo delle ali di giganteschi pipistrelli in procinto di piombare sulle loro vittime per suggerne il sangue. In lontananza fluttuano nere nubi simili a gramaglie, mentre il mare è offuscato da una coltre greve di nebbie e veleni.

Non sono questi presagi? Non sono squarci del futuro?

Montale diceva che la “musa del nostro tempo” è la precarietà. E’ proprio così: l’unica cosa stabile è la precarietà.

20 marzo, 2007

Il controllo del pensiero (articolo di Bojs)

Agli uomini sfugge quello che fanno da svegli (Eraclito)

Nel primo di questa mia serie di dieci articoli abbiamo parlato di alcuni segreti di Tesla e di come queste “nuove” tecnologie siano state testate tramite apparecchiature elettroniche domestiche per controllare i pensieri, i comportamenti e la coscienza degli uomini (vedi Tesla: il libro-denuncia). Nel secondo abbiamo parlato delle sperimentazioni chimico-biologiche sulle popolazioni civili (vedi Le armi chimiche e biologiche La popolazione della Terra è il bersaglio).

Ora, nel presente articolo, tratteremo di come altre di queste “tecniche” sopraffini siano state utilizzate per controllare il pensiero umano.

Da quarant’anni gli "stregoni" della “Guerra fredda” compiono delle ricerche nel più grande segreto, per mettere a punto una tecnologia capace di influenzare il pensiero umano. Alla fine della seconda guerra mondiale, i responsabili dei servizi segreti nazisti (portati negli Stati Uniti d’America in grande segreto; vedi Dossier Odessa, un piano gestito dal Vaticano) e americani si sono uniti per mettere a punto una nuova rete occulta dedicata alla creazione di androidi umani.

Reinhard Gehlen, capo dei servizi segreti nazisti, William Donovan, dell'Office of Strategic Service" (O.S.S., antenato della C.I.A.) e J. Edgar Hoover dell'F.B.I., hanno costituito dei gruppi di ricerca di medici psichiatri con la missione di sviluppare delle tecnologie capaci di trasformare gli individui in androidi senza coscienza. I nazisti lavorarono in questo campo al "Kaiser Wilhelm Institut" fin dal 1920.

I ricercatori statunitensi hanno compiuto degli esperimenti sia sui soldati sia sui civili, durante la seconda guerra mondiale. Si tratta del progetto PAPERCLIP, reso pubblico qualche tempo fa e che ha rivelato l'impiego delle ricerche dei nazisti per opera della C.I.A. PAPERCLIP usava dei nomi in codice come BLUEBIRD o MIDNIGHT CLIMAX, per identificare i civili che servivano loro da cavie. I più rispettati psichiatri americani hanno collaborato alla messa a punto di questa tecnologia, ricorrendo a cittadini statunitensi civili che non sospettavano niente.

Il controllo del pensiero è l'arma per eccellenza che tutti i capi militari, dai tempi del leggendario Sun-Tzu, cercano di dominare. I metodi sono stati affinati nei secoli. La manipolazione del pensiero attraverso il sesso, l'ipnosi, l'assunzione di ogni genere di droghe e di sostanze chimiche, permette di provocare determinati comportamenti che annientano la libertà individuale. La C.I.A., malgrado le smentite, ha adoperato per molto tempo queste tecniche di lavaggio del cervello (MKULTRA project).

L'Istituto di Psichiatria Giuridica Serbski di Mosca è stato uno strumento terribile per il controllo dei cittadini sovietici. Queste strategie di controllo sulle popolazioni stanno rimpiazzando l'attuale sistema penale. Determinati procedimenti psichiatrici sono riusciti a trasformare la popolazione che, in altri tempi, si era ribellata contro le condizioni di vita insopportabili, in automi apatici e rassegnati. Questa tecnica è anche stata impiegata contro i dissidenti.

Negli Stati Uniti, come mostra il rapporto del Judiciary committee del Senato del novembre 1974, I diritti degli individui ed il ruolo del governo nella modifica dei comportamenti, è in discussione l'istituzione dei metodi ispirati dai Sovietici, cioè rimpiazzare il sistema giudiziario con un metodo di controllo chimico-psichiatrico dei comportamenti considerati asociali. Joe Holsinger, collaboratore del Congresso americano, che ha redatto un rapporto sugli avvenimenti di Jonestown nella Guyana, dove più di mille membri della setta di Jim Jones si sono suicidati, pone questa domanda:

"C'è forse stata una manipolazione nel massacro di Jonestown? Il 98% della popolazione è sensibile alle manipolazioni della C.I.A.. Perché non pensare che con un tasso di riuscita così elevata, sarebbe possibile trasformare gli Americani in una nazione di zombies suicidi ed obbedienti, come hanno dimostrato quelli che sono morti a Jonestown?"

Non vi capita spesso di sentirvi stanchi e apatici? Non vi capita di percepire che il tempo non sia mai abbastanza e fugga sempre più velocemente? Non vi capita mai di sentirvi impotenti di fronte ai fatti odierni? Non vi capita mai di percepire il mondo e gli altri come “strani” e zombificati?

Allora forse è tutto vero... CI STANNO POSSEDENDO IL PENSIERO LENTAMENTE ED INESORABILMENTE!

Ma non finisce qui: continuate a leggermi nelle prossime puntate
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19 marzo, 2007

La congiunzione Giove-Saturno (terza parte)

L'astrologia ed i due Messia

Occorre soffermarsi su una peculiarità dei Qumraniti: essi praticavano l'astrologia. Si stilava l'oroscopo di coloro che aspiravano ad entrare nella comunità, per stabilire se potevano essere ammessi. Per esempio, si legge in un rotolo di un tipo umano «le cui cosce sono lunghe e magre, come le sue membra. Il suo spirito (ruah) ha sei parti nella casa della luce e tre nella casa delle tenebre. Ed ecco il segno sotto cui quest'uomo nascerà: il tempo del Toro» (4Q 186). Si nota qui una dottrina della predestinazione astrologica: il bilancio fra le «parti di luce» e «di tenebra» era quello che determinava la salvezza o la condanna dell'individuo.

Sembra che l’interesse dei Qumraniti per l’astrologia e la divinazione li distingua dalle numerose sette ebraiche, insieme con un altro tratto, sebbene non indiscusso, ossia la dottrina delle due figure messianiche, il Messia di Aronne ed il Messia di David, il primo sacerdotale ed il secondo regale.

Tale dottrina si rintraccia, secondo alcuni biblisti, soprattutto nei Testamenti dei XII patriarchi, una silloge di oracoli il cui nucleo più antico risale ad un periodo a cavallo tra I sec. a.C. e I sec. d.C. La raccolta subì poi vari rimaneggiamenti, con interpolazioni anche cristiane. In questi testamenti, alcuni eruditi hanno rinvenuto le due figure messianiche: un Messia sacerdotale della tribù di Levi, ed un Messia politico discendente dal re David. In Giubilei 31, 13-15, testo databile al 100 a.C. circa, figura una concezione affine. “Del resto – osserva Soggin – sarebbe pienamente logico che le imprese degli Asmonei che erano di stirpe sacerdotale e non davidica e dei quali veniva proprio per questo criticata l’assunzione del potere politico, avessero prodotto tutta una letteratura apologetica intesa a legittimare la loro ascesa anche al trono, salva restando la loro sostituzione in epoca escatologica col Messia di stirpe davidica. D’altra parte una lettura obiettiva, non prevenuta di questi testi mostra che non è assolutamente sicuro che in essi venga fatta menzione di due figure messianiche: infatti, a parte il carattere poco preciso della terminologia, sussisterebbe anche la possibilità che un unico personaggio avesse portato il doppio titolo di “Messia di Levi e di Giuda”. Basti qui segnalare che la dottrina dei due poteri, quale la troviamo presso i due profeti che esercitarono il loro ministero tra gli anni 521-20 e 518-17, (Ruben 6,5-12, Levi 8, 14) … abbia continuato a vivere nella speranza di certi gruppi in Giudea fino alla fine del I millennio a. C. ed oltre”.

Chiosa ancora il semitista: “Da Zc 4, 11 (cfr alcuni libri apocalittici i quali annunciavano, sulla sua scorta la venuta di “due Unti”, il Sommo sacerdote ed il rampollo di stirpe davidica…), il gruppo esseno sembra prendere la speranza di una duplice figura messianica”.

Secondo uno dei più acuti tra gli studiosi di Cristianesimo delle origini, Sabato Scala, “la dottrina dei due Messia non solo è credibile, ma è certa ed avvalorata da più di un testo. Anzi, nella cosiddetta Cena degli ultimi tempi, il Messia sacerdotale di Aronne introduce ufficialmente e proclama il Messia di Davide alla comunità, durante una cena in cui questi divide il pane con il Messia di Davide, offrendoglielo per primo e beve con lui il vino non fermentato (i Qumraniti, alla maniera dei Nazirei, non consumavano alcolici)”.

In 1Q S IX, 7,11 si leggono le seguenti parole: “Per quel che riguarda il diritto e le questioni attinenti alla proprietà, solo i figli di Aronne eserciteranno il potere. Dal loro giudizio dipenderanno la sorte, ogni questione attinente i membri della comunità ed i beni degli uomini santi che procedono secondo perfezione… finché giungeranno i Messia (plurale) di Aronne e di Israele”. Anche qui è palese il riferimento ai due inviati da YHWH.

Giuseppe De Cesaris, in Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana, così si esprime ad avvalorare l’ipotesi dei due Messia:”I manoscritti rinvenuti nelle grotte di Qumran parlano di varie aspettative messianiche. Particolarmente interessanti sono i documenti non strettamente biblici, ovvero gli scritti originali prodotti dalla comunità di Qumran. Nella Regola della Comunità (rotolo 1QS), nel Documento di Damasco (rotolo 4QD) e nella Regola dell’Assemblea (rotolo 1QSa) compaiono alcuni brevi ma inequivocabili riferimenti all’attesa di un Messia di tipo davidico affiancato da un messia sacerdotale aronitico, due diverse figure messianiche attese per la fine dei tempi. La teoria della venuta di due Messia è una caratteristica originale degli scritti della comunità di Qumran, nei quali compaiono anche riferimenti alla venuta del profeta (Regola della Comunità) e di Melchisedek (rotolo 11Q13 = 11QMelch), il misterioso sacerdote re di Salem (Gerusalemme?) citato soltanto due volte in tutto l’Antico Testamento, in Genesi 14:18-20 e nel Salmo 109.(...)

Leggi qui la seconda parte.

18 marzo, 2007

Denaro, dominio e distruzione

Sappiamo quanto sia importante il denaro nel nostro martoriato mondo. Quanti conflitti e scie di sangue per impadronirsi delle risorse, delle materie prime, dei mercati, delle tecnologie! La cupidigia di ricchezze è una febbre, il desiderio di ammassare oro scintillante è incoercibile. Quanti uomini mirano ad accumulare tesori sulla terra, dimentichi di tutto il resto!

Il denaro è potere, supremazia. Assistiamo ogni giorno a questa immonda orgia di dominazione. Il pianeta è il teatro della crudeltà dove i signori della guerra si contendono sin l’ultimo brandello di terra, in una lotta feroce e disumana. Il potere genera una folle eccitazione, accende il fuoco dell’arroganza, della sicumera, dell’invulnerabilità.

Eppure oggi sembra quasi che il denaro ed il dominio non siano più le droghe che possono stimolare i “mal protesi nervi” di uomini corrotti e depravati: oggi le èlites mirano alla distruzione. Simili a bambini capricciosi cui il genitore vuole sottrarre il balocco per darlo al fratellino, essi strepitando, preferiscono smontare il giocattolo piuttosto che cederlo ad un altro anche solo per un istante.

Oggi i potenti sono soggiogati da un impulso irrefrenabile ad inquinare, a devastare, a distruggere: al diavolo i soldi e pure il potere, purché nessuno possa godere di una sola opportunità, a condizione che “muoia Sansone con tutti i Filistei”.

Questo impulso, sotto il segno di Thanatos, spiega almeno in parte il convulso ed inconsulto contegno delle èlites: eliminare lo strato di ozono, avvelenare la biosfera, portare all’implosione l’economia e la società mondiali sono gli scopi perseguiti con furore iconoclasta, con hybris, con esaltata frenesia.

Forse essi sanno come e dove rifugiarsi, quando crollerà il pericolante soffitto del cielo e spasmodicamente attendono l’istante dell’immane crollo, animati, come sempre, da sentimenti sadici.

Siamo ancora in tempo per tentare di fermarli?

17 marzo, 2007

Svegliati, Guerriero di luce! (articolo di Bojs)

Fermati e guarda l'orizzonte, la sottile linea che unisce cielo e terra, socchiudi gli occhi e cerca di afferrare l'unione tra ciò che è in alto e ciò che è in basso.

Siediti e medita. Hai vissuto sino ad oggi uno stato di cose irreale, lo senti… lo percepisci.


Il tuo essere ed esistere si è svolto su un palcoscenico: mentre credevi di avere la regia, in realtà eri solo un attore che recitava un copione già scritto. Senti che ti mancano basi concrete e riempi la tua vita di cose materiali che donano piaceri momentanei, ma che non sono affatto la vera essenza della felicità.

Per tutto questo tempo, hai vissuto pensando che le cose andassero in un certo modo e hai agito di conseguenza. Quello che hai fatto ti sembrava giusto.

Tuttavia nel cammino della vita l'uomo deve penetrare sempre più in profondità nella conoscenza, in sé stesso e negli altri. Sul sentiero della verità moriranno tutte le tue convenzioni e le tue azioni del passato per rinascere come un nuovo essere di luce.

E' tempo di svegliarsi!

Improvvisamente ti accorgerai della fragilità delle tue convinzioni. Quelli che prima erano i pilastri delle tue verità cadranno di fronte a ciò che scoprirai e accadrà sulla terra tra breve. L'Onnipotente Creatore ed unico vero Dio ti farà il vecchio scherzo, togliendoti la sedia su cui ti sei seduto tutti i giorni. Cadrai come non sei mai caduto nella vita. Ma la verità è che atterrerai fuori dal palcoscenico in un'altra realtà di cui non percepivi l'esistenza. Ti farà male, ma questo è bene. Sarai sconcertato, la tua coscienza sarà annebbiata. Non capirai nulla dell'accaduto. Avrai l'impressione di aver perso tempo e forse, se riuscirai ad essere umile, ti vergognerai di ciò che hai fatto nel passato. Ripensandoci, ti vedrai come in un film, impegnato in attività futili e di nessuna vera utilità per il mondo e i tuoi fratelli umani e il dolore ti accecherà.

Sei scettico, la tua mente razionale si ribella, tutto il tuo essere si rifiuta anche solo per un momento di credere a questi farneticanti pensieri. Anche se ancora non lo comprendi, quello che sta succedendo dentro di te è meraviglioso. Non sei più lo stesso di qualche minuto fa e, se sarai abbastanza saggio e coraggioso, andrai avanti nel sentiero e non tornerai ad essere mai più quello di prima.

Altre sfide dovrai affrontare, altri fratelli ti cammineranno accanto. Vivi la tua "vera" nuova vita, guarda attraverso occhi nuovi il mondo intorno a te. Preparati a rinascere: solo così potrai raggiungere la fine del sentiero.

Svegliati, guerriero, e combatti per la verità, per la tua famiglia, per i tuoi fratelli umani.


Liberamente tratto e adattato da "Guerriero di luce" di L. Estrella


"Perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvagie forze spirituali che sono nei luoghi celesti". Shaul?, Lettera agli Efesini 6:12

"La nostra lotta non è contro la carne ed il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti del male sparsi nell’aria". Ibid.

16 marzo, 2007

Rapiti da chi?

Il 4 marzo scorso fu rapito in Afghanistan il giornalista Daniele Mastrogiacomo. Il sequestro – riportano i media di regime per uno dei quali scrive lo stesso Mastrogiacomo – fu perpetrato dai Taleban, gli studenti islamici afghani. Come spesso avviene, bisogna fidarsi (chi scrive non si fida per nulla) degli scartafacci ufficiali e delle reti televisive orwelliane.

Il rapimento del giornalista, però, dovrebbe essere inquadrato secondo un’ottica più consapevole. Perché nessuno o quasi si chiede per quale motivo i servizi igienici segreti (dal S.I.V. in giù) non riescono mai a localizzare i rapitori e la loro vittima, pur potendo disporre di strumenti tecnologici avveniristici? Chi esegue una pur telegrafica telefonata, può essere rintracciato ipso facto dalle forze dell’”ordine”. Ogni cellulare o telefono satellitare, infatti, è agevolmente rilevabile, anche se è spento, così come qualsiasi apparato elettronico che lascia dietro di sé tracce indistruttibili o quasi. Se è possibile, tramite l'"occhio" del satellite, individuare, ad esempio, gli animali selvatici che popolano le foreste delle Montagne rocciose, registrando i loro odori ed il calore corporeo, come si spiega che, non appena un corrispondente od un inviato viene rapito in qualche paese medio-orientale, gli occhiuti ed onnipresenti servizi non sono in grado di localizzare i sequestratori?

Gli ostaggi si intrattengono in lunghe telefonate con parenti e mediatori. I rapitori mandano video, registrazioni audio, comunicano in mille modi con i negoziatori e nessuno riesce a scovarli. Quanto tutto ciò è credibile? Ieri una ragazza è stata rapita da alcuni rumeni, ma i Carabinieri, rilevando il segnale del cellulare appartenente alla giovane, hanno in breve tempo, identificato il luogo in cui i malviventi l’avevano portata. Se ci riescono i Carabinieri…

Insomma, le ipotesi sono due: o a rapire questi giornalisti, non per nulla scomodi, come nel caso di Giuliana Sgrena, sono i servizi che poi trovano il solito capro espiatorio, un islamico barbuto e cattivissimo, oppure sono veramente gruppi di guerriglieri a perpetrare il sequestro, ma con l’acquiescenza dei governi occidentali e dei loro burattinai. Costoro, infatti, sono interessati ad eliminare o a spaventare quei redattori che svolgono inchieste scottanti nelle zone di guerra, approfittando delle azioni compiute dai guerriglieri del posto.

D’altro canto, se i servizi non esitano ad ideare ed a compiere mostruosi attentati (si pensi al 9 11, al 3 11, al 77 etc.), perché dovrebbero avere remore o scrupoli, quando si tratta di rapire un giornalista o il responsabile di un’organizzazione umanitaria e di incolpare del sequestro i Taleban? Cui prodest? Giova agli ignobili governi ed alle scellerate istituzioni che alimentano l’odio ed il disprezzo per Goldstein, il nemico immaginario, sulla cui esistenza fittizia si puntella un infame ed illegittimo potere. Giova agli esecutivi che, come quello guidato dal Dottor Balanzone, possono addurre un pretesto per mandare truppe in Afghanistan nell'ambito della cosiddetta missione di pace, dietro cui si nasconde un’operazione militare. In effetti, per decisione del ministro della guerra, risulta che alcuni battaglioni italiani sono partiti dalla Sardegna alla volta del martoriato paese medio-orientale, in contrasto con quanto affermato poco prima dal titolare del dicastero degli esteri, Massimo D'Alema.

Cui prodest dunque? Anzi cui Prodi est?

15 marzo, 2007

L'occhio

È un occhio che scruta la mente e sonda i meandri dell’inconscio. È un occhio che tutto osserva, cui non sfuggono neppure i più piccoli particolari. È un occhio ubiquo dall’iride oblunga, come quella di un rettile.

Il cardinale Camillo Ruini, intervenuto ad un simposio di lerci chierici, ha disquisito sull’identità del “cristiano” o su un consimile vacuo argomento. Come spesso avviene, più delle parole del suo insipido ed ipocrita discorso, su cui il baciapile Magister non mancherà di scrivere un magistrale fondo, valgono le immagini: infatti la sala dove si sono riuniti i porporati e la loro claque era dominata da un immenso occhio su fondo azzurro. L’azzurro, come è noto, è colore della Massoneria.

L’occhio è l’immagine di una società dove ormai regna la videosorveglianza, dove il potere ha profanato i penetrali del tempio della coscienza. L’occhio è il controllo eretto a sistema, controllo fisico, mentale, psicologico, subliminale. Non è forse raffigurato anche nel cuore della Kaput mundi, in Piazza S. Pietro, con l’obelisco al centro, a guisa di pupilla ed il colonnato del Bernini a disegnare il globo oculare?

Qualcuno ancora può pensare che è la Chiesa di Roma ad essere succuba della Massoneria? Non è forse il contrario? D'altronde l'occhio catto-massonico figura anche nel logo di Alice, l'offerta ADSL della Telecom, la società telefonica che, per quanto mi risulta, dovrebbe appartenere al Vaticano.

Il mandante non si espone mai sicché sono a volte alcuni sicari a finire nella rete, nel migliore dei casi.




Approfondimenti:

13 marzo, 2007

L'ipotesi monopolare come arma della sinarchia

Per ipotesi monopolare si intende il riferimento ad interventi esogeni di sola natura ostile: gli assertori di tale ipotesi, congetturata o accertata la presenza sulla Terra di civiltà aliene, sulla base di convincimenti personali, di dati e testimonianze di varia origine, concludono che i visitatori benevoli semplicemente non esistono.

Ritengo che molti studiosi propugnatori di tale interpretazione siano in buona fede, ma credo che potrebbero essere stati manipolati dai servizi segreti, da quei poteri volti ad inculcare nell’opinione pubblica uno schema manicheo. È manichea la struttura che domina, ad esempio, la pessima e tronfia pellicola intitolata Independence day. Nel film, mentre gli alieni sono dipinti come creature malvagie ed aggressive, i terrestri sono ritratti in modo oleografico, addirittura con il presidente degli Stati Uniti caratterizzato, di là da ogni realismo e buon gusto, come un eroe intrepido.

In realtà l’ipotesi monopolare, nel momento in cui si traduce nell’erronea ed ingenua persuasione che i governi, nonostante qualche limite ed inefficienza, sono i difensori dei cittadini, laddove noi sappiamo che è proprio il contrario, mira alla legittimazione delle istituzioni. Punta quindi a creare un consenso nei confronti di politiche bellicose, demonizzando l’avversario, additato come il Male assoluto. Le élites sono ricorse a questo stratagemma tanto maldestro, quanto efficace all’indomani degli autoattentati del 9 11 2001, ideati e perpetrati dalla sinarchia, l’esecutivo occulto mondiale, il cui vertice è a Roma.

Non si può escludere che il governo clandestino adotti nei prossimi anni, in una climax di terrore, un espediente simile, agitando lo spettro della minaccia aliena. In tale contesto vanno lette le ambigue dichiarazioni di Bush junior e di Nick Pope, ex funzionario del ministero della “difesa” britannico, circa la necessità di fronteggiare un’eventuale ostilità esterna.

Qualora lo spauracchio del terrorismo islamico, in cui molti ormai non credono più, dovesse indebolirsi ulteriormente, la sinarchia potrebbe giocare la carta dell’invasione extraterrestre per coagulare attorno a sé il sostegno di una popolazione mondiale sempre più incapace di ragionare e di agire in modo consapevole, ma incline ad assecondare emozioni primordiali quali la paura e la territorialità. A tal fine, i potenti reputano necessario accelerare il processo di un governo cattolico, anche nel senso di ecumenico, planetario nell’ambito di una netta ed hollywoodiana contrapposizione tra terrestri buoni ed extraterrestri cattivi.

Il piano è stato studiato nei minimi particolari e, al suo interno, la concezione monopolare adempie un ruolo decisivo di tipo psicologico. Gli ufologi che la proclamano si basano su resoconti e dati credibili, ma forse incompleti: inoltre la loro forma mentis li induce a negare la possibilità che esistano manifestazioni benevole, interpretate come inganni. Che spesso si tratti di inganni, come nel caso delle epifanie pseudo-mariane, mi pare evidente. Nulla di meno, anche la posizione monopolare potrebbe essere il risultato di un subdolo ed astuto raggiro ai danni di ricercatori seri ma, in qualche modo, condizionati.

Non dimenticherei, infine, che tale visione declina pure delle conseguenze di tipo filosofico e teologico: concepire il nostro pianeta come la sentina del cosmo e negare che esistano razze stellari elevate sul piano spirituale consuona con una Weltanschauung in cui l’universo è visto come la creazione di Ahriman. Questo pensiero, in linea teorica, può essere plausibile, ma esclude a priori la veridicità di tutte le esperienze positive di contatti con altre dimensioni, inoltre spegne la pur vacillante fiammella della speranza, la speranza che il creato ospiti intelligenze evolute, in cui brilla una luce divina.

Con Eschilo, vogliamo pensare (o illuderci), anche solo per un istante che, nonostante il dolore e le brutture del mondo, alla fine prevalga la giustizia imperscrutabile, ma perfetta di Zeus.

12 marzo, 2007

Il pensiero divergente

È noto che Giosuè Carducci fu circondato da molti discepoli: tra i suoi allievi, alcuni dei quali scrittori decorosi, solo uno, però, si può considerare un grande artista. Mi riferisco, è naturale, a Giovanni Pascoli. Che cosa consentì al poeta di San Mauro di Romagna di differenziarsi all’interno della cerchia carducciana e di assurgere ad una delle voci più autentiche, nonostante alcune cadute, della letteratura italiana? Egli riuscì ad assimilare il fecondo insegnamento del maestro, ma soprattutto a discostarsene.

L’allievo che supera il maestro è quello che lo tradisce, che ne abiura alcuni ammaestramenti. In caso contrario, ogni vero sviluppo sarebbe impossibile. Pascoli oltrepassò i confini della tradizione realista per inoltrarsi in territori pressoché inesplorati. Egli quindi innovò la sintassi, frantumandola, ed il lessico poetico per renderli gli strumenti atti ad evocare la visione di una realtà disgregata, in cui il particolare preciso, illusoriamente afferrato per un istante attraverso il termine che lo designa, si confonde in una dimensione sfuggente e misteriosa.

Gli esiti della poetica pascoliana, nonostante le premesse apparentemente realistiche, sono quindi nella direzione di una cultura simbolista, in cui l’oggetto diventa il precipitato di significati emblematici.
Pascoli è un esempio di pensatore divergente. Il pensiero divergente è la capacità di sfuggire ad una tradizione centripeta: è eresia, cioè, letteralmente scelta e ricerca di un nuovo percorso; è superamento di schemi concettuali, ancorché validi, ma pur sempre cogenti della creatività e della fantasia.

È ovvio che filosofi, scienziati ed artisti, la cui mente si espande oltre i limiti stabiliti dal Gotha dominante, sono prima derisi, poi combattuti strenuamente, poiché la novità mina pregiudizi ed interessi consolidati. Infine spesso, anche se a malincuore e tra mille distinguo, le acquisizioni dei novatori diventano patrimonio comune. Si pensi ai pittori manieristi dei quali si vituperarono le stravaganze nelle costruzioni prospettiche, nella composizione e nel cromatismo, ma rivalutati dalla critica. Si pensi a Giordano Bruno, arso sul rogo come eretico nel 1600, la cui filosofia, che postulava un’infinità di mondi, è stata recentemente riscoperta nei suoi valori più profondi e rivoluzionari, persino da ricercatori interessati alla fisica quantistica. Si ricordi Arthur Schopenauer: la sua luce fu offuscata da tre fulgide ma effimere meteore e poté risplendere solo dopo che quei corpi si allontanarono negli oscuri spazi siderali.(1) Si pensi a Nikola Tesla, l’inventore e scienziato serbo, ancora oggi valutato poco più che un eccentrico personaggio dagli sdegnosi barbogi del C.I.C.A.P., ma reputato dalle persone intelligenti un uomo di genio. Presto anche di Wilhelm Reich sarà compresa ed apprezzata l’importanza delle speculazioni e delle ricerche, soprattutto quando si capirà che tra ambito scientifico ed ambito umanistico, tra nuove scienze ed antico sapere esiste un’osmosi.

È inevitabile che questi “oltreuomini”, simili ad elettroni, che una forza incoercibile allontana dai loro orbitali, siano incompresi, anzi dileggiati ed ostacolati in ogni modo: anzi, quanto più sono osteggiati, tanto più essi valgono, perché, come notava Nietzsche, “I grandi uomini nascono postumi”.



(1) Considero comunque Schelling un filosofo di valore.

11 marzo, 2007

Le armi chimiche e biologiche: la popolazione della Terra è il bersaglio (articolo di Bojs)

Oggi va di moda e si fa un molto parlare di complotti e di cospirazioni, ma, fino a cinque anni fa, quasi nessuno si chiedeva o si preoccupava di che cosa succedeva dietro le quinte degli attentati, delle stragi e degli orrori perpetrati in occasioni di guerre e rivolte. Nessuno si chiede perché esista in tutte, dico “TUTTE”, le nazioni della terra una “forza” politico-militare sopranazionale superpotente e incontrollabile?

Le S.S., i cosiddetti Servizi Segreti di derivazione Dittatorial-NaziFasciCom.

Mi chiedo, se ancora fosse necessario ricordarlo, a che cosa servano veramente tali “strutture” a cui nemmeno interrogazioni parlamentari e magistrati riescono a far dire qualcosa che non sia coperta dal “famoso” segreto di stato (quale stato? - N.W.O.).


Rimanendo in Italia, famoso paese di spaghettari, pantofolari domenicali dei circuiti di F1 e GP500, lettori di gazzette sportive, lobotomizzati del tifo calcistico, arrivisti, qualunquisti, ministeriali, politici da pollaio etc., dove non esistono ricerca scientifica avanzata, fondi economici, menti eccelse (le poche sono andate tutte negli U.S.A.). Non abbiamo una “vera” flotta navale militare, non abbiamo tecnologie militari stealth, non abbiamo missili balistici nucleari (solo quelli U.S.A.), insomma chi avrebbe la voglia di “spiarci” e per trafugarci quale tecnologia segreta? La scheda Mediaset digitale per vedere le partite?

Allora a che cosa servono le strutture di controspionaggio? A proteggerci da chi? Dal terrorismo internazionale? No, affatto! Servono a fare la Guerra con la G maiuscola, (come quella che appare al centro del logo massonico a simboleggiare il G.A.D.U.), contro un obiettivo ben preciso.

La popolazione della Terra è il bersaglio di questa guerra.

È per questo che si è reso necessario lo sviluppo di un'altra forma di guerra: LA GUERRA INVISIBILE E SILENZIOSA.

L'unico modo sicuro di combattere una guerra contro la popolazione occidentale è di farla in modo silenzioso. Alla fine della seconda guerra mondiale, cominciarono le ricerche. Oggi queste ARMI INVISIBILI o silenziose (silent weapons) rappresentano una minaccia molto più seria per la nostra sopravvivenza dell'olocausto nucleare.

Queste armi sono state sviluppate nel più grande segreto, non possono essere scoperte nemmeno dalle vittime che sono eliminate o trasformate in controllati mentali (vedi The Manchurian candidate – ndr). È tempo di togliere il velo e di informare l'umanità sulla realtà di questo nuovo genere di armi.

I governi mettono a punto esperimenti sulle loro stesse popolazioni!

In Russia le vittime non parlano mai e, se parlano, poco dopo si “uccidono”, mentre nella nostra società "libera" possono intentare dei processi, se prendono coscienza di quello che è successo loro, anche se spesso finiscono contro un muro di gomma.

Fra il 1949 e il 1969, un gruppo di cittadini americani fu infettato volontariamente da alcuni agenti della C.I.A. Equipaggiati con diverse protezioni, questi agenti dell'Operazione BIG CITY fecero di alcune zone delle Hawaii, dell’Alaska, di New York, della Florida e della California, il loro campo di ricerche nelle armi biologiche. A bordo di un'autovettura, percorsero qualche grande arteria newyorchese, lasciando fuoriuscire delle nubi tossiche cariche di batteri e di virus. Poco dopo si diffusero delle epidemie di meningite e di pertosse.

Trent’anni dopo, fu compiuta un'altra operazione simile con un'imbarcazione della Marina nella Baia di San Francisco: le vittime cominciarono ad intentare dei processi contro il governo statunitense. Altri agenti contaminarono centinaia di vittime anonime col virus della sifilide. Sono stati registrati dei casi simili in Russia e nel Regno Unito.

Per decenni, le nazioni “democratiche” occidentali, hanno usato i propri cittadini come cavie umane in esperimenti con radiazioni, armi chimiche e biologiche, droghe psicotrope, vaccinazioni e sterilizzazioni.

Intere popolazioni negli Stati Uniti e nel Regno Unito, così come in Australia, Austria, Canada, Danimarca, Francia, Giappone, Norvegia, Sud Africa, Svezia, Svizzera ed Italia, sono diventate "animali per esperimenti" nei laboratori sul campo, per opera di personale medico, scientifico, militare e dei servizi segreti.

Nel rapporto della Sottocommissione del Congresso USA del 1986 si parla di esperimenti su più di 23.000 soggetti in 1.400 città differenti, durante un periodo di trent’anni. Fra il 1943 e il 1973, ricercatori di Harvard e del M.I.T. compirono delle ricerche su quaranta adolescenti maschi minorati mentali. Ai ragazzi venne somministrato cibo contaminato e la ricerca venne pubblicata su alcune riviste accademiche. Negli anni '50, molti abitanti dell'Alaska furono somministrati degli isotopi radioattivi per studiare il loro adattamento al freddo. 102 indiani Inuit e Gwich vennero alimentati con capsule di iodio 131, per studiare l'attività delle loro ghiandole tiroidi.

Dal 1946 al 1956, venne somministrato del cibo radioattivo a diciannove ragazzi che frequentavano la Fernland School, istituto per "ritardati mentali", ubicato nel Massachusetts (farina d'avena e latte arricchiti di ferro e calcio radioattivi). I tests nucleari in Nevada (circa 240) potrebbero aver provocato negli USA 50.000 casi di cancro alla tiroide, dopo che le mucche da latte ed il bestiame da allevamento furono contaminati da iodio radioattivo, essendo passati i radionuclidi nell’organismo delle persone, attraverso latte e carne. Inoltre migliaia di persone servirono da cavie inconsapevoli negli esperimenti di controllo mentale della C.I.A., attraverso l’infame operazione, il cui nome in codice è MK-Ultra. L’operazione fu condotta negli anni '60 e '70. Droghe psicotrope, ipnosi, elettroshock e lobotomia venivano studiati come parte di un vasto sforzo statunitense per sviluppare tecniche di controllo mentale.

Il governo britannico condusse degli esperimenti con radiazioni sulla propria popolazione per almeno quarant’anni. Come negli Stati Uniti, ignari cittadini vennero alimentati con cibo contaminato, intriso di isotopi. Oltre a ciò, la Gran Bretagna usò il vaiolo come arma nell'America coloniale, durante la guerra francese e quella indiana. In seguito all'uso dei germi contro la Cina, il Giappone, durante la Seconda guerra mondiale, cercò di produrre un ceppo duraturo di batterio della peste. Durante gli anni '60, bambini e ragazzi con la sindrome di Down furono usati come cavie da dottori britannici per testare un vaccino sperimentale per il morbillo.

Centinaia di Australiani furono coinvolti in esperimenti che prevedevano la diffusione di radiazioni: ciò avvenne nel periodo del dopoguerra e continuò fino al 1960. Gli esperimenti comprendevano l'iniezione di ferro radioattivo negli ovini che venivano in seguito macellati e le cui carni erano date da mangiare a "volontari".

È l'accesso agli archivi di quest'epoca che ha permesso di conoscere questi documenti, trent’anni dopo i fatti.

Benché questa non sia che la punta dell'iceberg, noi vediamo la minaccia rappresentata da questa tecnologia occulta. Le armi biologiche hanno appassionato i maestri di guerra fin dagli inizi della nostra storia, quando gli stregoni cercavano di avvelenare il nemico.

I Giapponesi non hanno avuto scrupoli ad usare tali armi e, dopo la seconda guerra mondiale, sono stati oggetto di condanne per aver impiegato delle armi batteriologiche. Questi processi che erano ancora più sensazionali del processo di Norimberga, sono stati occultati dai giornali dell'epoca. In Corea e in Vietnam, questo tipo di armi è stato usualmente adoperato. A Semipalatinsk, una città proibita dell'U.R.S.S., dei germi sono stati accidentalmente liberati nell'atmosfera, causando la morte di centinaia di civili.

Attualmente si stanno sviluppando delle armi create con DNA ricombinato, destinate a diventare delle armi biologiche mutanti; una prospettiva spaventosa. Malgrado tutti i trattati internazionali, i governi occultano la verità sulle armi biologiche.

A Denver, in Colorado, gli abitanti hanno creduto, per qualche tempo, che la loro città sarebbe diventata la Semipalatinsk americana, quando sono state scoperte delle fughe di gas asfissiante, il Weteye, usato dall'esercito statunitense. Il problema di stoccaggio di questi ordigni è stato all'origine di una controversia nello Utah e nel Colorado. Il governo voleva depositare l’arsenale in qualche parte dello Utah, poiché sembrava impossibile neutralizzare tali armi. Gli abitanti hanno cominciato a protestare energicamente, quando hanno saputo che il trasporto sarebbe avvenuto per via aerea. Oggi i bidoni sono stoccati vicino all'aeroporto di Stapelton. Le emanazioni del veleno non sono terminate: le autorità locali continuano a battersi contro il Pentagono per sapere che cosa si farà di questo gas mortale.

Anche le armi chimiche hanno una lunga storia; dalla prima guerra mondiale nelle trincee fino al "diserbante" Arancio che ha avvelenato migliaia di Gl's nel Vietnam. Questi soldati soffrono ancora le conseguenze di questi avvelenamenti. Lo Zio Sam non fa nulla per aiutarli, perché ufficialmente non riconosce il pericolo di questo prodotto.

Burlandosi di tutti i trattati internazionali, i Sovietici hanno utilizzato i gas asfissianti contro i ribelli afghani. Secondo il generale Nikolai Chernov, i Sovietici hanno equipaggiato tutte le loro divisioni di camino TMS-65, capaci di decontaminare le armi atomiche, biologiche e chimiche. Le truppe del Patto di Varsavia hanno regolarmente compiuto delle esercitazioni con gas tossici.

Gli Statunitensi dispongono di 3.000 pezzi di artiglieria equipaggiati con gas Sarin e di migliaia di mine caricate a gas asfissiante. I gas asfissianti compongono i due terzi delle 150.000 tonnellate di armi chimiche depositate nei loro arsenali. Anche la C.I.A. ha sperimentato delle armi chimiche sulle popolazioni americane. Nonostante tutti i processi e le rivelazioni sull'uso di queste armi, un gruppo potentissimo esige l'abolizione dei trattati internazionali che vietano l'impiego di armi batteriologiche e chimiche. Lo sviluppo di queste armi, accoppiato al progresso nel campo delle biotecnologie, rappresenta un pericolo molto più grande dell'olocausto nucleare annunciato, a causa del suo lato oscuro e invisibile.

10 marzo, 2007

La cosmica rosa

Esiste un Medioevo segreto, quello che i manuali scolastici censurano, quello che gli studi accademici disdegnano. I rosoni delle chiese romaniche e gotiche non servono solo alla diffusione di una luce velata all’interno delle basiliche, poiché essi sono figure potentemente simboliche.

Rosone deriva da rosa. In inglese ed in francese, rose è anagramma di éros, amore, lato sensu. Alcuni autori hanno insistito sulla sensualità latente della cultura medievale, in cui il misticismo e la spiritualità, spesso più dichiarati che reali, erano permeati di voluttà o espressi per mezzo di immagini erotiche. L’aetas ovidiana, la lirica provenzale, l’amor cortese con la venerazione della donna, emblema forse della Maddalena, le creature angelicate dello stilnovismo, il culto delle vergini nere, Iside e la Vergine nella Commedia dantesca… sono le sfaccettature di un Medioevo esoterico, molto distante dai luoghi comuni che lo descrivono come un’età dominata dalla barbarie, dall’oscurantismo e dalla superstizione.


Quanto più ci addentriamo nei meandri di questo periodo enigmatico e, nonostante mille contraddizioni e turpitudini, fecondo, tanto più scopriamo aspetti singolari ed inattesi. Di recente mi sono imbattuto in un articolo di Michele Proclamato intitolato Il linguaggio dei rosoni (2006): l’autore, studiando le finestre circolari delle chiese, è giunto alla conclusione che esse codificano, nelle loro raggiere, il fenomeno noto come precessione degli equinozi, vero leit-motiv della cultura umana da tempi immemorabili, forse sin dal 10.500 a.C. circa.

Anche “Gary Osborn è autore di un pregevole studio intitolato 23,5 degrees, in cui il ricercatore, ripercorrendo la storia antica, medievale e moderna, rintraccia i simboli che, nell’arte, nella letteratura e nella tradizione iniziatica, codificano il riferimento all’inclinazione dell’asse terrestre pari a circa 23 gradi e 5 primi.

È noto che da tale inclinazione dipende sia l’avvicendamento delle stagioni sia, insieme con il moto della Terra a mo’ di trottola, il fenomeno precessionale con la successione delle ere astrologiche.

I culti egizi, il Cristianesimo segreto, il filone nascosto medievale e rinascimentale da Dante a Botticelli a Leonardo, solo per citare gli artisti più noti, testimoniano di una costante allusione a conoscenze astronomiche considerate nel loro significato simbolico e storico. In una ricerca di qualche mese or sono, ho individuato un presunto disegno astronomico nel I canto della Commedia, dove il veltro è identificabile nel Canis maior che splende nel cielo primaverile. Il veltro celeste rincorre sulla terra la lupa, allegoria di Roma, la sede della chiesa corrotta e simoniaca. Cenni alla precessione sono stati scorti all’interno del “poema sacro” da alcuni studiosi”.

A differenza di Osborn e di altri studiosi, Proclamato ritiene che l’insistenza sulla precessione abbia non solo un significato cosmologico, ma soprattutto un valore vitale. Infatti l’avvicendamento delle ere astrologiche consuona con cambiamenti legati al suono, alle vibrazioni che plasmano la materia-energia. Tutto l’universo è vibrazione: anche le particelle elementari e le loro cariche, come ci insegna la teoria delle stringhe ancora speculativa, ma forse vicina a qualche conferma sperimentale, sono simili a corde che vibrano incessantemente. Il suono, l’immateriale voce dell’universo, evoca la musica delle sfere. Non è un caso quindi se la ricerca ha delle tangenze con Dante e con Celestino V.

Giova qui, per inciso, rammentare che “colui che per viltade fe’ il gran rifiuto” solo critici frettolosi e superficiali possono identificare con papa Celestino V, al secolo Pietro da Morrone. Tra i vari motivi che smentiscono tale avventata identificazione, vorrei menzionare almeno l’appartenenza sia dell’Alighieri sia del diffamato pontefice alla cerchia dei criptotemplari. L’eremita abruzzese, di ritorno da Lione, dove aveva ottenuto l'approvazione dell'ordine dei Fratelli dello Spirito Santo, nei primi mesi del 1275, si trovò a passare la notte a L'Aquila. Si racconta che, in sogno, la Vergine Maria (?) gli comandò di erigerle una basilica sul Colle di Maggio. La costruzione, che in un centro di recenti origini come era L'Aquila a quel tempo costituiva una novità, fu lunga e complessa tanto che la chiesa, benché ultimata, poté essere consacrata solo nel 1288 e la fabbrica del monastero annesso era ancora in corso quando Pietro da Morrone vi fu incoronato pontefice, il 29 agosto del 1294.

Nel magnifico rosone del Colle di Maggio sono codificati i numeri del moto precessionale e questi numeri ritroviamo, insieme con le forme circolari, che alludono ai cicli temporali, anche in molti pittogrammi dei cereali. Così il passato ed il futuro si congiungono e gli uomini forse incontreranno esseri di altre dimensioni. Queste ed altre sono le idee esposte nello studio di Proclamato, una ricerca che spazia tra varie discipline, di lettura non sempre agevole e non so quanto plausibile, ma comunque stimolante ed originale.

È, in ogni caso, indubbio che stanno cambiando le pulsazioni della Terra: il ritmo accelera, un ciclo si chiude e se ne sta per aprire un altro, sotto il segno del suono. Dobbiamo accordare i nostri strumenti per seguire la partitura. Il direttore d’orchestra sta per dare il la?