13 aprile, 2007

Lo schermo che scherma

Ex ungue leonem (Il leone si riconosce dagli artigli)

Il giorno 11 aprile ad Algeri è stato perpetrato un altro sanguinario attentato. “Sono tre le bombe esplose nella città. Dopo la prima, un’autobomba è saltata in aria davanti alla sede del governo; ne sono esplose simultaneamente altre due nei quartieri di Dar al Beida e Bab al Suwar, nella parte orientale della capitale.

Secondo quanto riferisce la televisione satellitare al-Jazeera (buona quella - n.d.r.), un secondo attentato avrebbe preso di mira una stazione di polizia che si trova nel quartiere di Bab al Suwar, a poca distanza dall’aeroporto internazionale di Algeri.

Il terzo attentato avrebbe avuto come obiettivo l’hotel Mercure, situato nel quartiere di Dar al Beida, nella parte orientale della capitale algerina.

In Algeria è comparsa negli ultimi mesi l’organizzazione terroristica di Al Qaeda (alias Al CIAda n.d.r.) del Maghreb Islamico (sic), formata dall’unione di varie sigle presenti nei Paesi maghrebini, tra cui il Gruppo salafita per la predicazione ed il combattimento (La Stampa)”.

11 aprile. È una cifra casuale? Forse. Non mi pare fortuita questa recrudescenza del terrorismo sedicente islamico. Riflettiamo. Gli attentatori sono a volte dei fanatici, ma non è sufficiente essere fanatici per diventare attentatori suicidi. Come si diventa poi tanto fanatici da immolarsi per presunte cause di cui non si sa né si è compreso alcunché? Sono necessari un indottrinamento, un condizionamento mentale che, come dimostra, ad esempio Bojs, nei suoi articoli, è basato su tecniche psicotroniche, sull’uso di droghe, su traumi psichici. Chi sono i veri mandanti di questi attentati? Possiamo credere che i vari gruppi musulmani siano in grado di eludere sistemi di controllo avveniristici per compiere i loro misfatti? E’ possibile, ma occorre un apparato tecnologico e logistico di cui dispongono soltanto i servizi segreti. È probabile che, in qualche caso, la manovalanza di queste azioni efferate sia araba o islamica (gli attentatori sono persone controllate, candidati manciuriani), ma gli ideatori appartengono ad occulti e sinistri centri di potere. Possiamo dimenticare che tutte le stragi che insanguinarono gli anni ‘70 in Italia, attribuite ad anarchici o a sigle improbabili, furono in realtà ideate e commesse dai servizi? Perché dovrebbe essere cambiato qualcosa, rispetto a quel periodo segnato dalla strategia della tensione? Non è il solito, vecchio, ma purtroppo sempre efficace stratagemma adottato dalla sinarchia, che fomenta conflitti, organizza attentati, diffonde malattie, sparge veleni con le scie chimiche?

Chi dichiara di voler lottare contro il terrorismo è il peggiore dei terroristi, poiché lo crea, lo finanzia, lo sostiene o, nel migliore dei casi, lo tollera e lo lascia prosperare. Bush affermò all’indomani degli attentati del 9 11: “O con noi o con i terroristi” Qual è la differenza, visto che esiste una perfetta equivalenza tra governo segreto mondiale e terrorismo? Su questo non nutro alcun dubbio.

Dobbiamo credere alle fonti ufficiali che attribuiscono gli attentati a movimenti integralisti? La televisione ci mostra immagini di macerie, di lamiere contorte e di strade insanguinate. A volte si ha l’impressione, però, che siano immagini di repertorio, a volte che siano sequenze manipolate. Sempre si ha la certezza che le notizie ufficiali sono false: è salutare credere nell’esatto contrario di quanto affermano governi ed agenzie di stampa. Gli schermi televisivi ostentano una “realtà” distorta, artefatta, costruita ad hoc, per schermare e nascondere quello che avviene dietro le quinte, qualcosa che non si può conoscere, ma che si può immaginare.

Vogliamo ancora farci abbindolare dai telegiornali e dagli scartafacci del sistema controllato da poche, diaboliche famiglie? L’imperativo categorico dev’essere il seguente: non credere, non obbedire, non combattere. Soprattutto non bisogna credere più alla ridda di menzogne che, ogni giorno, i media di regime propalano.

Coleridge affermava che il lettore, di fronte ad un’opera letteraria che può contenere episodi inverosimili od improbabili, deve assumere un atteggiamento definito dal poeta britannico “sospensione dell’incredulità”. Ebbene, al cospetto della “realtà” dipinta dai media, è d’uopo adottare il contegno uguale e contrario, ossia la sospensione definitiva, costante e radicale della credulità.

Infine è chiaro dove il governo occulto vuole andare a parare: intende, dopo aver temporaneamente accantonato l’opzione “guerra contro l’Iran”, tendere sempre più la corda, diffondere il terrore con ogni mezzo (rapimenti di giornalisti e di operatori umanitari, epidemie, la minaccia dei disastri ambientali, per giunta il pericolo di uninvasione aliena…), affinché la popolazione stremata e logorata da mille paure, accetti il Nuovo ordine mondiale, sotto l’egida del convitato di S. Pietro.

Amen.

4 commenti:

  1. Ciao Zret, sono pienamente convinto che i media vadano letti al contrario: è ormai chiaro che ci venga presentata una realtà che non esiste, se non nei progetti folli del governo segreto. E chissà cos'altro ci riserverà il futuro! The worst is yet to come? Sento sempre più chiaramente dentro di me che la strada per opporsi a questo stato di cose sia il nostro cuore. Bella quella citazione di Coleridge, un poeta che amo molto. A presto

    RispondiElimina
  2. Ciao Red cloud: hai ragione quando affermi che i media vanno letti al contrario. Concordo anche con le tue altre valutazioni. Speriamo di riuscire ad opporci ai nefasti e demoniaci progetti della sinarchia. Ciao e grazie!

    RispondiElimina
  3. 11 settembre ,11 marzo .....numeri e basta poveri kamicaze loro muoiono ma chi gli insegna a diventare così rimane sempre vivo.Saranno ragazzi semplici con un solo problema:vivono in quartieri poveri ,quindi vengono manovrati.
    Ciao buon fine settimana

    RispondiElimina
  4. I kamikaze sono candidati manciuriani: non è poi così difficile controllare le persone. Ciao e grazie!

    RispondiElimina

ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.

AddThis

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...