18 novembre, 2007

Se l'anonimo seicentesco avesse ragione?

Si vedrà in angusto Teatro luttuose Traggedie d'horrori, e Scene di Malvaggità grandiosa, con intermezi d'Imprese virtuose e buontà angeliche, opposte alle operationi diaboliche. E veramente, considerando che questi nostri climi sijno sotto l'amparo del Re Cattolico, che è quel Sole che mai tramonta... altra causale trouare non si può del vederlo tramutato in inferno d'atti tenebrosi, malvaggità e sevitie che dagl'huomini temararij si vanno moltiplicando, se non se arte e fattura diabolica, attesoché l'humana malitia per sé sola bastar non dourebbe a resistere a tanti Heroi...

Ho desunto un breve passo della celeberrima introduzione del capolavoro manzoniano per riflettere sulla possibile origine del Male. E' noto che stilema dei Promessi sposi è l'ironia: l'ironia è il pungolo usato sin dall'apertura del romanzo con l'anonimo seicentesco di cui è bonariamente irrisa l'ingenua visione della storia e dell'umanità. Il secentista, nella sua reboante e dozzinale premessa, dipinge la classe dirigente come formata da persone che, con encomiabile spirito di sacrificio e sollecitudine, agiscono per il bene comune. E' naturale che la Weltanschauung dell'autore è agli antipodi rispetto alla concezione dell'anonimo: dallo stridente contrasto tra le due concezioni scaturisce la scintilla dell'umorismo. E' ovvio anche che Manzoni correttamente vedeva nelle èlites una genia di uomini corrotti, insipienti, rapaci, vanagloriosi: il fosco ritratto da lui dipinto dei potenti si addice alle cricche che governano ancora oggi molti stati, esclusi alcuni uomini onesti ed intelligenti. Non a torto il Marchese reputa I promessi sposi un'opera rivoluzionaria, per la sua carica contestatrice del sistema. Se i ministri della pubblica istruzione (?) non hanno mai proposto l'esclusione del romanzo dai programmi delle scuole superiori è perché forse sanno che l'opera è stata imbalsamata, trasformata in un edificante ed innocuo feulleiton cattolico da generazioni di critici acritici e di lettori sprovveduti. Il problema del presunto cattolicesimo manzoniano, tra l'altro, meriterebbe un discorso a parte che ho affrontato in Manzoni era cristiano?, testo che forse pubblicherò.

Che il Nostro sia uomo di notevole caratura intellettuale è indiscutibile e tuttavia credo che l'influsso dell'Illuminismo sullo scrittore debba considerarsi un limite che gli impedisce di tirare le conseguenze di premesse globalmente corrette. E' a causa della formazione illuminista (quanto oscurantismo nell'Illuminismo!) se, nonostante egli comprenda l'essenza violenta, irrazionale ed iniqua della storia e della società, sbarazzandosi così del falso mito del progresso, che Manzoni circoscrive il dominio del Male alla coscienza.

Egli pensa che il peccato originale abbia corrotto la natura umana e che la Grazia, non di meno, possa salvare ed illuminare chi si è smarrito nelle tenebre. Senza dubbio per lo scrittore il Male è e resta un enigma che trova una sua spiegazione, per quanto insoddisfacente e dogmatica, nel riferimento alla dottrina cristiana venata di Giansenismo. Erra, però, quando esclude l'influsso di potenze demoniache, di agenti di Satana, così come errano quei critici che reputano il richiamo al diavolo per spiegare l'egemonia del Male, "facile e mitico". (Tommaso Di Salvo).

Oggi più che mai si ha l'impressione che, in certuni casi diviene certezza, di come la crudeltà, la ferocia, il sadismo gratuito, mostruosi protagonisti della cronaca, siano il prodotto di forze maleficentissime in grado di possedere alcune persone e di indirizzare le loro azioni verso l'omicidio, lo stupro, la distruzione della natura, la dissacrazione di valori considerati un tempo intangibili.

E' vero che le scelleratezze sono sempre state compiute: il mito greco ce ne offre esempi truculenti, da Atreo che imbandisce al fratello le carni dei di lui figli, a Medea che assassina i bambini avuti dal fedifrago Teseo. Questi exempla sono la prova che il Male è radicato nell'uomo, ma quegli atti sanguinari possedevano una loro pur tetra grandezza, poiché dettati da un movente, quale la vendetta, esecrando ma comprensibile all’interno della cultura greca, o perché compiuti da eroi colossali, capaci di infinito amore e di infinito odio, come Medea appunto.

Oggi, però, moltissimi crimini sono perpetrati per futili motivi o per motivi che restano oscuri. Il Male è diventato gratuito, arbitrario. I malfattori agiscono spesso come automi, come robot telecomandati: rapinano, massacrano, violentano, profanano... e, dopo essere stati catturati, affermano di non ricordare nulla, come se fossero stati dominati da una forza estranea. In alcune circostanze gli omicidi sono commessi sotto l'influsso di armi segrete (Vedi Intermatrix), di comandi post-ipnotici (si pensi a Shiran Shiran, il giovane iraniano che sparò a Robert Kennedy), ma in altri casi pare quasi che certi delinquenti siano posseduti da entità malvagie. Questi esseri oscuri controllano la volontà delle loro vittime?

L’incessante, compiaciuta ostentazione del Male per opera dei media rivela, dietro questa spaventevole esplosione di brutalità, la longa manus della sinarchia, il governo segreto mondiale che mira alla dominazione del pianeta, all'asservimento dei popoli, alla devastazione del pianeta (Vedi Denaro, dominio e distruzione). Che significa ciò? Che l'anonimo, tutto sommato, aveva ragione e Manzoni torto. Infatti da chi è, a sua volta, composto il collegio invisibile se non da signori della guerra talmente maligni, la cui indole demoniaca, si può spiegare solo pensando che essi siano soggiogati da creature diaboliche. Sono cattivi, nel senso di captivi diaboli, prigionieri del diavolo.

Gli uomini normali non sono certo dei santi: sono poltroni, codardi, lussuriosi, ignavi, ghiotti, superbi, invidiosi... ma il male, in loro, resta per lo più latente, come imbrigliato dalla loro stessa pigrizia e pusillanimità, poiché il Male richiede un impegno notevole e temerarietà. Il secentista quindi coglie nel segno, quando evoca le "operationi diaboliche". L'”humana malitia” non basta per trasformare la Terra in un inferno.

Non è superstizione avvertire in questo labirinto tenebroso l'alito mefitico e mortifero dei demoni. Non è superstizione pensare all'"arte ed alla fattura diabolica". Il Diavolo-demiurgo è davvero il principe di questo mondo. Speriamo non lo sia anche di altri.

10 commenti:

  1. ...speriamo!
    Buona Domenicaaaa!!!!
    angelotta

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  2. Speriamo che non lo sia davvero principe di altri mondi.
    Ciao, buona domenica

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  3. E' già sufficiente che lo sia di questo. Ma perché non siamo nati in un altro pianeta?

    Ciao e grazie

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  4. Caro Zret, in questo tempo di sogno si stanno infrangendo le barriere e le individualità diventano sempre più permeabili.
    Cosa pensi ci sia dentro il tuo lato oscuro? Io ho guardato e ho visto la follia, la violenza, la miseria dentro di me e riflessa nel mondo.
    Dentro ho un essere assetato di sangue, pronto a distruggere e a distruggersi senza motivo. Pura rabbia, pura incoscienza, pura disgregazione. Perchè quell'essere che porto nel mio grembo è la parte che rifiuta l'esistenza e ricerca solo l'oblio. Odia essere uscito dal Nulla, odia la fantasia, il sogno, la creazione e per questo è in eterna lotta con tutto, soprattutto con se stesso.
    Quando desideriamo la morte e l'oblio è lui che sussurra velenoso, e più desideriamo più monta il suo potere.
    Ma è solo un altro modo che l'Essere ha di desiderare la pace, solo che essendo eterni non è nella violenza e nella rabbia la risposta.
    Non mi sorprende dunque di vedere simili demoni scorazzare per il mio universo, impazziti dal dolore di esistere.
    Eppure solo la Luce potrà dargli pace se solo per un attimo si ricorderanno di cosa gli è così tanto mancato

    Ciao

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  5. Thanatos ed Eros si combattono in noi ed al di fuori di noi e la lotta è senza requie. Solo se si acquieterà troveremo la serenità.
    Tuttavia credo che il Male rifugga dal Nulla.

    Ciao

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  6. Zret se il male rifugge il Nulla, perchè cerca la morte dell'altro e quindi di se stesso?
    Se il discepolo del male uccide infine il suo stesso maestro perchè il maestro brama discepoli?
    Chi uccide, vuole essere ucciso.
    Chi distrugge, vuole essere distrutto.
    L'odio come l'amore non fa differenze fra dentro e fuori

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  7. Timor, intendo il Nulla come sorgente da cui Tutto proviene e non come distruzione e stravolgimento. I Catari anelavano al nulla, ma sapevamo veramente mamifestare l'amore. Essi furono, però, delle eccezioni.
    E'ovvio che è solo una mia umilissima idea.

    Ciao

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  8. ciao zret, ho letto parecchi dei tuoi articoli. Hai una mail alla quale scriverti? Mi piacerebbe avere qualche tua opinione in merito ad un paio di cose... ciao e continua a scrivere!
    ginevra Dell'Orso

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  9. Ciao Ginevra, l'indirizzo è il seguente avalon22atvirgiliopuntoit. Continuerò a scrivere, se potrò.

    Ciao e grazie!

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  10. Zret scusa se con ritardo concordo con la tua ultima considerazione.
    Si il Vuoto che è Pieno viene rifuggito dallo sterile vento della predazione e della distruzione.

    Un bel video (almeno per me):-)
    http://www.youtube.com/watch?v=x6CVzAYkVxI

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