Nonostante molti pensino il contrario, Satana è una figura quasi irrilevante all’interno dell’Antico e del Nuovo Testamento. Satana, il cui nome significa "accusatore", appartiene alla corte celeste di Dio ed agisce nel Libro di Giobbe come una sorta di pubblico ministero che ha il compito precipuo di dimostrare, al cospetto dell’Altissimo, le colpe di Giobbe. Quindi Satana non è un diavolo. Quando l’Ebraismo entrò in contatto con la religione zoroastriana, che enfatizzava il conflitto tra il dio della luce, Ahura Mazda, ed Ahriman, il dio delle tenebre, Satana assunse gradatamente le caratteristiche dello spirito del male.
Nel Nuovo Testamento, sono pochissimi i versetti che si riferiscono a Satana: il teologo evangelico Bultmann li ritiene per di più interpolazioni piuttosto tarde. I primi “cristiani” furono inclini a concepire Satana come un angelo caduto o un arconte. Solo nel Medioevo il “principe di questo mondo” acquisì maggiore aggetto e spessore demoniaco: si pensi alle raffigurazioni pittoriche ed al mostruoso Lucifero della Commedia, sebbene Satana e Lucifero non siano proprio la stessa figura.
Il serpente del Paradiso terrestre, invece, nulla c’entrava originariamente con lo spirito del male, anche se in seguito i due simboli si sovrapposero e si fusero: il serpente è forse, come ritiene Alford, il "dio" sumero Enki, antagonista di Enlil. In ebraico il termine biblico per indicare il serpente è nahash, dalla radice nhsh che significa “scovare le cose segrete”. Alford si chiede per quale motivo tale "nume" fu associato al serpente: la sua ipotesi è talmente ingenua da sembrare controinformazione. Per lo studioso, gli dei enkiti dominavano l’Africa solcata dal fiume Nilo, il cui corso sinuoso ricorda un… serpente. Mi sembra più plausibile la congettura di chi accosta l’animale strisciante alla rinascita (il serpente cambia pelle), ad una presenza divina ctonia, ma forse siamo ancora lontani dalla comprensione, poiché il culto di questo rettile, anche sotto le sembianze del drago, è diffuso ad ogni latitudine ed in modo ossessivo: dal Mesoamerica alla Cina, dall’India all’Africa etc. Altrettanto diffusa è la venerazione per il serpente (o la sua esecrazione, ma ciò che è sacro è anche esecrando e viceversa) nelle diverse epoche storiche.
Anche oggi gli adoratori, per lo più occulti, di Satana e del serpente sono numerosi: non credo che siano soltanto dei superstiziosi che credono nel Signore del male, invece che in Dio. Gli iniziati delle sette sataniche (il vertice di molte chiese è costituito da confraternite luciferine) sono forse in contatto con entità interdimensionali negative che s’insinuano in alcune persone per controllarne la volontà. Gli adepti di queste sette ottengono dai Rettili denaro e potere, ma in cambio che cosa promettono?
Satana esiste, a mio parere, ma non è come lo descrivono i teologi cattolici: infatti assomiglia all’intelligenza artificiale che, nel film Matrix, assoggetta gli uomini, oppure ad un'entità malvagia che plasma la realtà, un po’ come il demiurgo degli gnostici. Più verosimilmente esistono dei piani energetici in cui albergano esseri ostili protetti dall’invisibilità: alcuni li chiamano alieni, altri demoni. Sono fra noi, anche se non ce ne accorgiamo: d’altronde i nostri sensi ottusi percepiscono circa il 5 per cento dell’universo.
Non dobbiamo chiederci se queste creature abominevoli esistano: il male è una presenza così pervasiva che non si può attribuire solo agli uomini per quanto perversi. Dobbiamo, invece, domandarci: dove si nascondono e fino a quando continueranno ad agire indisturbati?
Fonti:
Alford, Il mistero della genesi delle antiche civiltà
U. Ranke-Heinemann, Così non sia
A.S. Mercatante, Dizionario universale dei miti e delle leggende
Zret, Gli angeli sono demoni
Nel Nuovo Testamento, sono pochissimi i versetti che si riferiscono a Satana: il teologo evangelico Bultmann li ritiene per di più interpolazioni piuttosto tarde. I primi “cristiani” furono inclini a concepire Satana come un angelo caduto o un arconte. Solo nel Medioevo il “principe di questo mondo” acquisì maggiore aggetto e spessore demoniaco: si pensi alle raffigurazioni pittoriche ed al mostruoso Lucifero della Commedia, sebbene Satana e Lucifero non siano proprio la stessa figura.
Il serpente del Paradiso terrestre, invece, nulla c’entrava originariamente con lo spirito del male, anche se in seguito i due simboli si sovrapposero e si fusero: il serpente è forse, come ritiene Alford, il "dio" sumero Enki, antagonista di Enlil. In ebraico il termine biblico per indicare il serpente è nahash, dalla radice nhsh che significa “scovare le cose segrete”. Alford si chiede per quale motivo tale "nume" fu associato al serpente: la sua ipotesi è talmente ingenua da sembrare controinformazione. Per lo studioso, gli dei enkiti dominavano l’Africa solcata dal fiume Nilo, il cui corso sinuoso ricorda un… serpente. Mi sembra più plausibile la congettura di chi accosta l’animale strisciante alla rinascita (il serpente cambia pelle), ad una presenza divina ctonia, ma forse siamo ancora lontani dalla comprensione, poiché il culto di questo rettile, anche sotto le sembianze del drago, è diffuso ad ogni latitudine ed in modo ossessivo: dal Mesoamerica alla Cina, dall’India all’Africa etc. Altrettanto diffusa è la venerazione per il serpente (o la sua esecrazione, ma ciò che è sacro è anche esecrando e viceversa) nelle diverse epoche storiche.
Anche oggi gli adoratori, per lo più occulti, di Satana e del serpente sono numerosi: non credo che siano soltanto dei superstiziosi che credono nel Signore del male, invece che in Dio. Gli iniziati delle sette sataniche (il vertice di molte chiese è costituito da confraternite luciferine) sono forse in contatto con entità interdimensionali negative che s’insinuano in alcune persone per controllarne la volontà. Gli adepti di queste sette ottengono dai Rettili denaro e potere, ma in cambio che cosa promettono?
Satana esiste, a mio parere, ma non è come lo descrivono i teologi cattolici: infatti assomiglia all’intelligenza artificiale che, nel film Matrix, assoggetta gli uomini, oppure ad un'entità malvagia che plasma la realtà, un po’ come il demiurgo degli gnostici. Più verosimilmente esistono dei piani energetici in cui albergano esseri ostili protetti dall’invisibilità: alcuni li chiamano alieni, altri demoni. Sono fra noi, anche se non ce ne accorgiamo: d’altronde i nostri sensi ottusi percepiscono circa il 5 per cento dell’universo.
Non dobbiamo chiederci se queste creature abominevoli esistano: il male è una presenza così pervasiva che non si può attribuire solo agli uomini per quanto perversi. Dobbiamo, invece, domandarci: dove si nascondono e fino a quando continueranno ad agire indisturbati?
Fonti:
Alford, Il mistero della genesi delle antiche civiltà
U. Ranke-Heinemann, Così non sia
A.S. Mercatante, Dizionario universale dei miti e delle leggende
Zret, Gli angeli sono demoni
Dovremmo anche chiederci che cosa vogliono queste entità, ma temo che rimarrà una domanda senza risposta.Ciao
RispondiEliminaMalanga direbbe che vogliono l'anima, ma forse anelano al controllo per il controllo o ad una misera immortalità. Chissà... Ciao
RispondiEliminaIl loro scopo primario è la distruzione.
RispondiEliminaA mio parere, alcuni teologi che negano l'esistenza del diavolo sono suoi adoratori; altri, invece, hanno capito che il diavolo appartiene alla tradizione mazdea e non al Cristianesimo. Ciao!
RispondiEliminaNo, non è vero che la Chiesa ha negato l'esistenza del Diavolo. Di certo tende a sminuirne sempre più l'importanza. Quel che conta per i Cattolici e le loro gerarchie è...l'amore. Si,l'amore compreso quello omosessuale e pedofilo, del quale abbondano anzi rigurgitano le file dei chierici.
RispondiEliminaChe cos'è il regno di Satana?
Ma è presto detto: trattasi di un mondo fatto di follia , di disperazione, di sangue e di morte. Un insieme di arsura interiore e di orrori senza fine al quale attingono forza ed energie tutti i Capi delle Nazioni nonchè certi presunti o sedicenti Capi spirituali.
Lo scrittore dell'occulto Arthur Machen, appaartenuto all'Ordine esoterico della Golden Dawn, diceva che il Male, nelle sue più alte espressioni è come un'estasi. Un'estasi sì, ma oscura - aggiungo io - che cerca di fare da contraltare all'estasi dell'uomo interiormente rigenerato.
Una stella luciferina e sulfurea brilla in fronte a codesta gente. Perchè compiono certi misfatti e praticano l'ingiustizia, se messi in posti di comando? Ma non c'è un perchè. La vocazione della quale sono investiti e pervasi è più forte di loro e li trascina nel cerchio irresistibile e dissolutore del Male.
Un giornalista della BBC aveva avuto l'opportunità di riuscire a registrare una iniziazione luciferina alla setta degli Skull& Bones - setta alla quale appartengono notoriamente Bush senior e jr. nonchè i migliori rampolli della plutocrazia nord-americana- praticata nel famoso 'The Tomb' dell'Università di Yale. Una scena sonora davvero raccapricciante tutta costellata di urla e bestemmie.
E questi sono gli attori che dominano la scena politica mondiale, attori che nessun Capo spirituale improvera e redarguisce pubblicamente. Nè Pontefice romano, nè Dalai Lama, nè alcun altro.Al contrario: vengono accolti nelle sacre dimore con tutto il rispetto e gli onori possibili.
Che ogni uomo pensante tragga le proprie conclusioni!
Salve a tutti, Paolo