Il nuovo Ultimatum alla Terra, rielaborazione della pellicola The day the Earth stood still per la regia di Robert Wise (1953), offre uno spaccato delle contraddizioni che segnano questi tempi di ferro. Il film si definisce nel suo rapporto di continuità-discontinuità con il capolavoro di Wise: la continuità è in primis nei personaggi principali. Nel nome del protagonista, l'extraterrestre Klaatu, avvertiamo una pur vaga eco sumerica ed è una singolare coincidenza che questi fonemi esotici e cupi risuonino anche nel nome dell'attore, l'algido e diafano Keanu Reeves. Il nome Klaatu ricorda poi Kla-la, l'alieno da cui il medium Richard Miller ricevette un'informazione telepatica che dichiarò di aver captato. Era il 1958 e la comunicazione verteva sulle piramidi egizie costruite da visitatori dello spazio.
La produzione cinematografica diretta da Scott Derrickson riprende inoltre il messaggio dell'originale con il monito ad un'umanità dalla cervice dura e soprattutto la condanna dei governi pregiudizialmente ostili e bellicosi. Doverosa e lodevole l'esecrazione degli esecutivi, ma, per il resto, si rischia di scivolare nel solito schema per cui gli uomini sono responsabili in toto del loro destino e delle sorti di un pianeta ormai agonizzante. Non che questo non sia vero, almeno in parte e sarà difficile trovare un avvocato d'ufficio per uomini incoscienti e vuoti. Tuttavia questo j'accuse rischia di eclissare il ruolo ambiguo dei Guardiani che non sembrano animati solo da intenti nobili. Un po' angeli, un po' demoni, le loro vere motivazioni, in fondo, non ci sono note. E' in tali squarci all'apparenza metafisici che il nuovo Ultimatum alla Terra, in modo paradossale, svela una natura sfuggente e sinistra. Klaatu, infatti, viene rappresentato come un'entità composta di luce: è in questa forma radiosa che egli si manifesta per la prima volta alla dottoressa Hellen Benson ed alla delegazione di scienziati e militari che lo accolgono al suo arrivo a Central Park. Quando appare, tra lo sgomento e la confusione causati dallo sbarco, il suo fulgore via via si affievolisce e Klaatu assume le sembianze di un essere dalla pelle grigia.
La luce - si sa - può essere anche quella accecante ed arida di Lucifero. Il pensiero corre anche ad entità luminose, ma non propriamente benevole, sempre che certe testimonianze siano affidabili.
Ancora più ambigua la presenza delle cavallette bioniche aliene che uccidono piante ed animali e polverizzano il cemento. "Punizione celeste", come la definisce Maurizio Baiata, o aggressione, spacciata per castigo, un assalto per opera di esseri superiori solo sotto il piano tecnologico?
Il rischio, come sempre di queste pellicole ora atrofizzate in un bieco manicheismo (terrestri buoni contro extraterrestri cattivi o viceversa), è quello di annacquare tutte le riflessioni in un ecologismo di maniera, dimenticando di porre quesiti cruciali: chi sono e chi siamo veramente? Sono i nostri creatori o distruttori? Così, si comprende perché, nonostante tante aperture al senso, tanti orizzonti intravisti, l'esegesi di questo film congestionato e clamoroso, possa essere affidata ai luoghi comuni di Kathy Bates, tra le interpreti: "Finora non siamo stati degli assistenti premurosi della Terra. Quindi, sotto questo aspetto, dobbiamo migliorare. Spero che il film faccia capire che questo non è il nostro pianeta."
Già, forse perché è degli Arconti, anche se ancora per poco tempo.
La produzione cinematografica diretta da Scott Derrickson riprende inoltre il messaggio dell'originale con il monito ad un'umanità dalla cervice dura e soprattutto la condanna dei governi pregiudizialmente ostili e bellicosi. Doverosa e lodevole l'esecrazione degli esecutivi, ma, per il resto, si rischia di scivolare nel solito schema per cui gli uomini sono responsabili in toto del loro destino e delle sorti di un pianeta ormai agonizzante. Non che questo non sia vero, almeno in parte e sarà difficile trovare un avvocato d'ufficio per uomini incoscienti e vuoti. Tuttavia questo j'accuse rischia di eclissare il ruolo ambiguo dei Guardiani che non sembrano animati solo da intenti nobili. Un po' angeli, un po' demoni, le loro vere motivazioni, in fondo, non ci sono note. E' in tali squarci all'apparenza metafisici che il nuovo Ultimatum alla Terra, in modo paradossale, svela una natura sfuggente e sinistra. Klaatu, infatti, viene rappresentato come un'entità composta di luce: è in questa forma radiosa che egli si manifesta per la prima volta alla dottoressa Hellen Benson ed alla delegazione di scienziati e militari che lo accolgono al suo arrivo a Central Park. Quando appare, tra lo sgomento e la confusione causati dallo sbarco, il suo fulgore via via si affievolisce e Klaatu assume le sembianze di un essere dalla pelle grigia.
La luce - si sa - può essere anche quella accecante ed arida di Lucifero. Il pensiero corre anche ad entità luminose, ma non propriamente benevole, sempre che certe testimonianze siano affidabili.
Ancora più ambigua la presenza delle cavallette bioniche aliene che uccidono piante ed animali e polverizzano il cemento. "Punizione celeste", come la definisce Maurizio Baiata, o aggressione, spacciata per castigo, un assalto per opera di esseri superiori solo sotto il piano tecnologico?
Il rischio, come sempre di queste pellicole ora atrofizzate in un bieco manicheismo (terrestri buoni contro extraterrestri cattivi o viceversa), è quello di annacquare tutte le riflessioni in un ecologismo di maniera, dimenticando di porre quesiti cruciali: chi sono e chi siamo veramente? Sono i nostri creatori o distruttori? Così, si comprende perché, nonostante tante aperture al senso, tanti orizzonti intravisti, l'esegesi di questo film congestionato e clamoroso, possa essere affidata ai luoghi comuni di Kathy Bates, tra le interpreti: "Finora non siamo stati degli assistenti premurosi della Terra. Quindi, sotto questo aspetto, dobbiamo migliorare. Spero che il film faccia capire che questo non è il nostro pianeta."
Già, forse perché è degli Arconti, anche se ancora per poco tempo.
APOCALISSI ALIENE: il libro
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale
Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum
@ Caro Zret permettimi di condividere con te che ricerchi i sottili aspetti della dimensione ufologica il sogno dell'altra notte.
RispondiEliminaParadossalmente quanto esperimento questo genere di sogni mi sveglio di soprassalto alle 3.30 circa
"Alle ore 3.30 di oggi sono nuovamente sveglio dopo uno dei sogni più belli,
inquietanti e polari da 7 mesi a questa parte.
Sono in una sorte di maniero-abbazia dalla chiara architettura gotica. Un
gotico scuro, tenebroso avvolto in una luce fioca e spettrale.
Mi trovo presso una tipica scala a chiocciola fatta di gradoni in pietra
quando sopraggiunge mia madre che ha appena abbandonato i parenti nella sala
accanto dove viene dato un rinfresco in mio onore per la recente
specializzazione. Inizia a chiedermi del mio futuro, e quando gli spiego che
non è più mio interesse continuare l'attività di chirurgo si arrabbia e mi
inveisce contro accusandomi di tradimento dei miei valori
personali,familiari e sociali. La cosa mi colpisce ma non mi scuote sentendo
internamente una profonda libertà e riconoscendo che la vità è esperienza,
creatività e possibilità di cambiamento sempre muovo; anzi inizio a provare
una gran pena per tutte le persone incastrate in lavori abitudinari e
ripetitivi.
E' allora che mia madre scompare e appare il custode dell'abbazia che mi
invita a salire la scala a chiocciola.
In un piano intermedio vedo un'apertura su una sala dove sta avvenendo una
sorta di conferenza e il mio sguardo si sofferma su un volto noto, un volto
apparentemente angelico ma demoniaco.
Chiedo spiegazioni al custode che mi svela che quella persona è un'entità
deputata a mantenere un certo livello di negatività all'interno della
realtà. Non sono sorpreso ma dichiaro di rimando che il mio scopo per questo
piano di realtà è diammetralmente l'opposto.
Giungiamo quindi al camminatoio sopraelevato esterno dove ci appare una
visione mozzafiato. Il cielo è carico di stelle di intensissima luminosità
con una frase per me che non riesco a decifrare. Mi giro per coinvolgere nel
mio stupore la mia guida, quando con sorpresa e inquietudine mi accorgo che
silenziosamente si è appostata dietro alle mie spalle e con una mossa veloce
mi paralizza, infilando le sue braccia fra le mie spalle e la nuca.
Mi dice di non fare resistenza e fra la sorpresa e lo sgomento vengo
lanciato giù nel vuoto destinato a morte certa.
Mentre precipito e prevedo lo schianto penso che almeno potrò morire con
lui; e da quel pensiero si apre la visione di una stella che precipita, la
comprensione di un sole sceso nella materia spinto dal desiderio di
conoscenza e avventura. il ricordo dell'Origine e della perdita della
perfezione celeste da parte di un Lucifero coraggioso, pronto a sfidare le
polarità di un'esistenza umana.
Non tocco il suolo nè ritorno all'origine e improvvisamente mi trovo in una
sala operatoria dove mi appresto ad eseguire un intervento.
Mi dicono però che devo attendere un collega.
Quando arriva mi dice che va tutto bene e chiama altri per immobilizzarmi.
Il paziente sono io e velocemente mi infila un grosso ago nella coscia
sinistra che mi genera una fitta di dolore intensissimo quasi intollerabile
ma sopporto abbastanza onorevolemente seppure impaurito dalla piega degli
eventi. Viene drenato del liquido scuro che viene dal cuore e ne viene
iniettato dell'altro limpido e cristallino.
Mi sveglio di soprassalto con la netta sensazione fisica che qualcosa di
diverso e freddo stia circolando nel mio cuore fisico o quantomeno della sua
struttura eterica a livello della sua precisa proiezione anatomica,
cioè orientato prevalentemente a sinistra
Sono confuso.
Sono alla mercè di esseri interdimensionali o sono parti di me più profonde
collegate a un'iperrealtà che ho deciso di non ricordare e che si trova in una realtà senza polarità etica?
Sono un loro esperimento o sono una sorta di loro gemmazione frattale e
quindi solo illusoriamente separato e di fondo identico nei principi e
nell'origine?
Quale tipo di legame emotivo mi lega a questi aspetti di iperrealtà? Sono
stato programmato a reagire in un certo modo o la mia stessa programmazione
non è che un riflesso della loro?
Comunque sia sono consapevole che hanno fatto qualcosa di positivo e
necessario come una sorta di upgrade nonostante la modalità barbarica
utilizzata nella seconda parte perchè è certo che erano attivi anche nella
prima decisamente più estetica, emozionale ed appagante. Questo a dimostrazione che conoscono bene cosa ci dona piacere e cosa no
E' strano perchè è la prima volta che toccano il cuore, le altre volte hanno
sempre sondato e analizzato il cervello e la mente fino a punti in cui ho
sentito quasi cedere la mia integrità psichica, fino al punto di sentirmi
stuprato e giurare vendetta.
Stavolta è stato diverso. Chissà
Timor, la tua esperienza onirica (ma forse è molto di più, sebbene si ignori quale sia la vera natura dei sogni), mi pare un viaggio ai confini di dimensioni ulteriori, primigenie, ucroniche. Le domande che ti poni sulla genesi del fenomeno implicano una radicale revisione della nostra Weltanschauung. Siamo atomi di un cosmo di cui non conosciamo quasi nulla.
RispondiEliminaIl tuo racconto, sia per le immagini sia per l'ambivalenza delle "entità", mi ricorda l'atmosfera di Oltre il cielo, (romanzo o resoconto, ma qual è la vera differenza tra la finzione di un testo e la funzione narrativa dell'universo?) di Maurizio Cavallo. A te, Timor, che sei persona di mirabile sensibilità e di luminosa intelligenza, ne consiglio la lettura.
Ciao e grazie.
L’ho visto proprio ieri sera…
RispondiEliminaSenza addentrarci nei meandri hollywoodiani della pellicola, la storia rappresentata fomenta una certa riflessione… “il pianeta serve a tutti”, la frase lapidaria di un aggregato di varie forme biologiche spirituali provenienti da altri mondi che cerca di comunicare con una capra…!!
Fino a quando usiamo gli uomini per spazzare le carte buttate per terra da altri uomini e raccogliere i mozziconi di droga fumata… possiamo restare seduti a vedere spettacoli di questo tipo.
Timor
Al tuo posto starei sempre dormendo se riesci così bene, cercando di indagare…
Buon proseguimento…
Sono sincero, Olan, invidio un po' Timor per i suoi sogni mistici e visionari, per quanto non privi di aspetti traumatici, ma ogni Traum è un trauma.
RispondiElimina@zret scrive:
RispondiElimina"Doverosa e lodevole l'esecrazione degli esecutivi, ma, per il resto, si rischia di scivolare nel solito schema per cui gli uomini sono responsabili in toto del loro destino e delle sorti di un pianeta ormai agonizzante. Non che questo non sia vero, almeno in parte e sarà difficile trovare un avvocato d'ufficio per uomini incoscienti e vuoti. Tuttavia questo j'accuse rischia di eclissare il ruolo ambiguo dei Guardiani che non sembrano animati solo da intenti nobili. Un po' angeli, un po' demoni, le loro vere motivazioni, in fondo, non ci sono note."
"Per migliaia di anni gli esseri umani hanno incasinato e insozzato e smerdato questo pianeta e ora la storia si aspetta che sia io a correre dietro agli altri per ripulirlo. Io devo lavare e schiacciare i miei barattoli. E rendere conto di ogni goccia di olio di motore usato.
Tocca a me pagare il conto per le scorie nucleari e i serbatoi di benzina interrati e i residui tossici scaricati nel sottosuolo una generazione prima che nascessi."
- Chuck Palahniuk "Fight Club"
http://wakeupneo.blogspot.com/2009/01/benvenuti-al-fight-club-pt-2.html
@Timor:
RispondiEliminaNon abbiamo nulla da insegnarti sul mondo "onirico" anche se ancora molto cè da [ri]scoprire.
Ti abbraccio.
Donnie.
Ciao Donnie, grazie per la segnalazione. Le scorie nucleari sono un problema ancora oggi irrisolto. Si potrebbe usare la ZPE, invece ancora propugnano l'atomo...
RispondiEliminaA presto!
Quanto alle scorie nucleari non vi sono problemi per il futuro: esse verranno annientate ed annichilite alla stregua di tutti i rifiuti tossici e veleni presenti sul nostro pianeta dal fuoco celeste - uno dei tre fuochi segreti di cui parlano gli Alchimisti operativi - che si manifesterà nel corso dell'imminente cataclisma, fuoco di cui parla la seconda epistola detta di Pietro.
RispondiElimina(Ma sappiamo tutti che essa è un falso scritto da autore ignoto e che tale autore mutuò a piene mani dalla filosofia Stoica e prima ancora Orfico e Pitagorica e così fece bella figura).
Avete visto la foto dell'ufo ripreso dalla CNN durante l'investitura di Obama bin Laden?
Qualcuno lassù con tanto di corna, coda e pelle rossastra lo pensa.
Ecco il link:
http://news1800.com/2009/01/most-popular/cnn-catches-ufo-on-camera-during-inauguration/
Paolo, ho visto anche una foto dove sull'augusto capo di Obama pende una stella luciferina. Non si sappia troppo in giro, però, altrimenti ci accusano di essere dei disfattisti che non credono nell'eccelso neo-presidente della Virginia company.
RispondiEliminaCiao
“L’uomo veramente grande è colui che non vuole esercitare il dominio su nessun altro uomo e che non vuole da nessun altro essere dominato”.
RispondiEliminaGibran
Riguardo al resoconto di Timor...
RispondiEliminaC'è un sottile confine a separe sogni, viaggi astrali e abductions.
Nei meandri della mente umana si nasconde la verità a noi stessi negata, i sogni ne rappresentano l’arcano.
Caspio.. UN UFO!!
RispondiEliminaSenza parole