Qualche giorno fa discutevo con un amico circa le varie forme di censura che, a mio parere, colpiranno la Rete nei prossimi anni: il mio interlocutore crede che difficilmente i siti di controinformazione saranno oscurati o boicottati. Neanch’io penso ad iniziative così drastiche; temo, però, che in modo graduale e surrettizio si ostacolerà sempre più la diffusione di notizie ed informazioni sgradite ai potenti.
Ad esempio, il governo del Dottor Balanzone aveva inserito alcune misure all’interno della già disastrosa legge finanziaria, tese a modificare l’attuale normativa sul diritto d'autore in senso restrittivo, introducendo un complesso sistema di autorizzazioni e di compensi per la riproduzione parziale o totale, con qualsiasi mezzo, di articoli tratti da riviste, giornali o latri blogs e siti web. Gli effetti sulla libera circolazione di informazioni, con una normativa di questo tipo, avrebbero potuto essere catastrofici. La Commissione Bilancio della Camera ha poi deciso di espungere dal collegato alla Finanziaria queste norme draconiane, ma l’iniziativa è sintomatica, poiché rivela gli intenti censori del legislatore.
Come definire poi la pressoché costante contraffazione e manipolazione delle mappe satellitari Aeronet (N.A.S.A.) per evitare che si possa documentare lo scempio nei cieli di quasi tutto il mondo, provocato dalle scie chimiche? Non di rado, nei giorni in cui interi stati subiscono massicci attacchi, le mappe sono sostituite da rettangoli bianchi! Che cos’è questa se non censura?
Recentemente il sito http://www.weatherwars.info/ gestito dal meteorologo californiano Scott Stevens, è stato attaccato (defacing) poiché Stevens documenta in modo rigoroso, con fotografie ed articoli, le attività di modificazione del clima per opera dei famigerati aerei cisterna. Lo stesso forum di sciechimiche.org è stato hackerato tre volte.
I registi dell’informazione ufficiale stanno studiando varie strategie per osteggiare la diffusione di versioni ed interpretazioni non ufficiali dei fatti, pur di mantenere il loro perverso controllo sulle masse: essi non possono permettersi che qualcuno pensi in modo libero ed anticonformista o il poderoso castello di menzogne e di false contrapposizioni da loro eretto rischia di sgretolarsi.
All’interno di tale sistema di mistificazione e di occultamento delle verità scomode s’inserisce una procedura che Orwell aveva preconizzato in 1984: se si consulta il lemma Cirrus cloud di Wikipedia, ci si accorge che la voce contiene non tanto la descrizione dei cirri, ma delle scie chimiche falsamente spiegate come nuvole d’alta quota, con tanto di fotografie che rappresentano strisce velenose, mentre la didascalia fa riferimento a fantomatiche scie di condensazione che si trasformano, contro tutte le leggi della chimica e della fisica, in nubi sottili. Si assiste all’alterazione della realtà, ad un continuo lavorio pur di farla combaciare con i dogmi e le aberrazioni dei disinformatori. Sembra di leggere quelle pagine in cui Winston Smith, il protagonista del romanzo di George Orwell, scrive e riscrive gli articoli per modificare il passato di modo che le frottole del presente trovino i loro logici presupposti nelle bugie pregresse.
Tra tutte le forme di censura, la diramazione di fandonie presentate con i crismi della “verità” è la più pericolosa.
Infine vorrei riferirmi alla censura di cui è stata oggetto una recensione che scrissi qualche mese fa: commentai in modo più che favorevole un testo scientifico, ma la mia recensione non è stata mai pubblicata forse perché esprimevo delle perplessità a proposito dell’interpretazione, proposta dall’autore, di un particolare fenomeno. Ho letto pasquinate, commenti incentrati sul turpiloquio, ma il mio giudizio non è mai stato inserito.
Ad esempio, il governo del Dottor Balanzone aveva inserito alcune misure all’interno della già disastrosa legge finanziaria, tese a modificare l’attuale normativa sul diritto d'autore in senso restrittivo, introducendo un complesso sistema di autorizzazioni e di compensi per la riproduzione parziale o totale, con qualsiasi mezzo, di articoli tratti da riviste, giornali o latri blogs e siti web. Gli effetti sulla libera circolazione di informazioni, con una normativa di questo tipo, avrebbero potuto essere catastrofici. La Commissione Bilancio della Camera ha poi deciso di espungere dal collegato alla Finanziaria queste norme draconiane, ma l’iniziativa è sintomatica, poiché rivela gli intenti censori del legislatore.
Come definire poi la pressoché costante contraffazione e manipolazione delle mappe satellitari Aeronet (N.A.S.A.) per evitare che si possa documentare lo scempio nei cieli di quasi tutto il mondo, provocato dalle scie chimiche? Non di rado, nei giorni in cui interi stati subiscono massicci attacchi, le mappe sono sostituite da rettangoli bianchi! Che cos’è questa se non censura?
Recentemente il sito http://www.weatherwars.info/ gestito dal meteorologo californiano Scott Stevens, è stato attaccato (defacing) poiché Stevens documenta in modo rigoroso, con fotografie ed articoli, le attività di modificazione del clima per opera dei famigerati aerei cisterna. Lo stesso forum di sciechimiche.org è stato hackerato tre volte.
I registi dell’informazione ufficiale stanno studiando varie strategie per osteggiare la diffusione di versioni ed interpretazioni non ufficiali dei fatti, pur di mantenere il loro perverso controllo sulle masse: essi non possono permettersi che qualcuno pensi in modo libero ed anticonformista o il poderoso castello di menzogne e di false contrapposizioni da loro eretto rischia di sgretolarsi.
All’interno di tale sistema di mistificazione e di occultamento delle verità scomode s’inserisce una procedura che Orwell aveva preconizzato in 1984: se si consulta il lemma Cirrus cloud di Wikipedia, ci si accorge che la voce contiene non tanto la descrizione dei cirri, ma delle scie chimiche falsamente spiegate come nuvole d’alta quota, con tanto di fotografie che rappresentano strisce velenose, mentre la didascalia fa riferimento a fantomatiche scie di condensazione che si trasformano, contro tutte le leggi della chimica e della fisica, in nubi sottili. Si assiste all’alterazione della realtà, ad un continuo lavorio pur di farla combaciare con i dogmi e le aberrazioni dei disinformatori. Sembra di leggere quelle pagine in cui Winston Smith, il protagonista del romanzo di George Orwell, scrive e riscrive gli articoli per modificare il passato di modo che le frottole del presente trovino i loro logici presupposti nelle bugie pregresse.
Tra tutte le forme di censura, la diramazione di fandonie presentate con i crismi della “verità” è la più pericolosa.
Infine vorrei riferirmi alla censura di cui è stata oggetto una recensione che scrissi qualche mese fa: commentai in modo più che favorevole un testo scientifico, ma la mia recensione non è stata mai pubblicata forse perché esprimevo delle perplessità a proposito dell’interpretazione, proposta dall’autore, di un particolare fenomeno. Ho letto pasquinate, commenti incentrati sul turpiloquio, ma il mio giudizio non è mai stato inserito.
La Verità fa paura, questo è certo: fa paura ai potenti che temono di vedere scoperti i propri inganni e fa paura alla gente comune che teme di affrontare la verità. Concordo quando dici che la forma di censura più pericolosa è lo spacciare fandonie mascherandole come "verità" mentre non sono altro che informazione manipolata.
RispondiEliminaCiao Capitano Nemo, ho dimenticato di citare la censura di grillo il griso e dell'idolo di pietro: sui loro blogs se vuoi scrivere signoraggio o scie chimiche, devi separare le sillabe, altrimenti il commento non passa. L'informazione manipolata è il 95 per cento almeno dell'informazione... Ciao.
RispondiEliminaIcke è stato boicottato: negli USA non lo vogliono. Inoltre la censura consiste anche nel farti parlare, ma nel ridicolizzarti, come nel caso di Icke. Certi autori sono tollerati, per ora, ma il modello cui guardano gli oscurati è la Cina: censura totale e feroce. E' per questo che hanno deciso di affossare gli USA, cui darà il colpo di grazia quella serpe di Hilary Clinton. Ciao! Notte!
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