E’ proprio vero il passo della Bibbia laddove l’autore afferma che l’uomo (adam) fu creato ad immagine e somiglianza degli elohim, termine che, in mancanza di una traduzione migliore, si può rendere con “dèi”. In effetti questi “dèi” litigiosi, invidiosi, crudeli ed egocentrici assomigliano moltissimo alla specie definita in modo antifrastico homo “sapiens sapiens”.
Forse il difetto della specie umana, di questa creatura infima, di questo aborto dell’universo, è genetico, biologico. Ciò potrebbe spiegare perché, a differenza di altre specie ritenute a torto inferiori, gli uomini siano incapaci di reale empatia. Pensiamo ai delfini di cui già autori antichi, come Plinio il Vecchio, ricordarono la sincera affezione verso i bambini. Grazyna Frosar e Franz Bludorf, matematici e fisici tedeschi, hanno acclarato, sulla base di studi compiuti da vari biologi, che questi cetacei sono in grado di ipercomunicare, ossia interagiscono come se i vari esemplari del gruppo fossero un unico essere.
Invece gli uomini si dividono, si schierano, si combattono accanitamente tra loro: in questo modo diventa assai facile, adottando il sistema sempre efficace del divide et impera, dominarli, fomentando gli odi tra etnie, credenti di diverse fedi, partiti, fazioni…
Esemplare di questa attitudine all’inimicizia è, ad esempio, la lotta fratricida tra Palestinesi che militano in diverse formazioni politiche. Questa lotta sanguinaria tra Eteocle e Polinice dimostra non solo l’indole violenta di molte persone, ma anche come esse siano di una dabbenaggine spaventevole. Dopo millenni di storia inumana, possibile che la gente non abbia ancora capito che le divisioni servono ad indebolirla, dai confronti anche acerrimi tra le squadre di calcio alla contrapposizione del tutto fittizia tra Occidente ed Oriente?
Se gli uomini decidessero una buona volta di unirsi contro i loro carnefici, di accantonare divergenze e differenze, forse si potrebbe gettare il seme del rinnovamento.
Tuttavia credo che ciò sia impossibile: una tara atavica pesa su gran parte dell’umanità destinata ad autodistruggersi tra i fuochi fatui che gettano sinistri bagliori sulle macerie del mondo postindustriale. Tuttavia, se gli uomini sono quei cialtroni corrotti ed ottusi, quegli ignavi tracotanti che dettano legge in ogni dove, è auspicabile che essi siano schiacciati dagli aguzzini, da loro, per giunta, venerati.
Uomo, humus, fango, un fango da cui, però, possono nascere solo piante velenose.
Purtroppo è amaro ammetterlo, ma necessario: l'uomo è la massima espressione della contraddizione. E' capace di cose meravigliose e benevole, tuttavia usa sempre le sue qualità nel modo peggiore possibile, finendo con il realizzare l'esatto contrario di quello che vuole: così fa le guerre per cercare la pace (o almeno questa è la motivazione ufficiale, a cui però la gente crede) e cerca modi per spostare il problema rimandando il momento in cui lo dovrà affrontare. Amaro, ma vero.
RispondiEliminaForse ha ragione chi distingue gli uomini in base ad un quid che alcuni possiedono ed altri no. Il problema è che a possedere quel quid è l'1 per cento dell'umanità. Questo potrebbe spiegare molte cose...
RispondiEliminaCiao
No, caro Zret, molto ma molto meno dell'1 per cento dell'umanità possiede quel quid - una inclinazione spirituale? una umile consapevolezza dei propri limiti e della propria intrinseca imperfezione e ignoranza? - cui accenni.
RispondiEliminaTemo che tuttavia non si debba fraintendere ed equivocare fra uomo qualsiasi e cioè decaduto ed uomo rigenerato dallo Spirito, vale a dire reintegrato nella sua dignità primordiale, incorrotta, incontaminata, anteriore alla caduta ontologica. I filosofi neoplatonici rinascimentali teorizzavano la grandezza dell'Uomo reintegrato nelle potenzialità dell'Adam Qadmon qabbalistico ovvero del Macrantropos primordiale del quale discettavano gli Gnostici.
Il guaio è che noi siamo rimasti ' hommes de désir' e pertanto non ci è stato concesso di reintegrarci ed ammirare la grandezza, la luminosità di un essere rigenerato. Non per niente un Pico della Mirandola scrisse il trattatello ' De Dignitate Hominis'. Per gli ermetisti l'uomo in quanto microcosmo è un riassunto del macrocosmo ed in esso albergano allo stato latente ogni balsamo, ogni ambrosia in grado di conferire beatitudine ed immortalità. Mi esprimo in modo disordinato ma spero di avere reso l'idea circa un concetto che anch'io, visti i miei limiti, ho afferrato assai intuitivamente.
Nel valutare l'uomo temo non ci si debba limitare ai bipedi beoti che oggigiorno ci circondano ad ogni piè sospinto ma si dovrebbe senz'altro guardare a ciò che di meglio ha prodotto la specie. L'Umanità decaduta ed infoiata nella materia e nell'ignoranza dovrebbe essere su questa Terra solo pro tempore.
Ciao e grazie della pazienza con cui leggi le mie divagazioni.
Salve, ho una domanda da farle che, però, non c'entra niente con il suo articolo.
RispondiEliminaNon so se ha notato ma intorno alle 5.30 - 6.00 di questa mattina io e altri miei amici abbiamo visto in cielo delle luci, noi ne abbiamo contatee tre, molto più brillanti di quella delle stelle e che cambiavano colore, da rosse diventavano blu, da blu diventavano verdi (c'erano anche altri colori ma non me li ricordo). Non le so dire se la successione dei colori aveva una sequenza precisa perchè cambiavano molto velocemente. All'inizio abbiamo pensato ad aerei ma lo abbiamo escluso sia perchè le luci si muovevano troppo lentamente per far pensare all'aereo sia perchè, a quanto ne so, le luci di segnalazione degli aerei sono rosse. Volevo sapere se lei ha una spiegazione a questo fenomeno, magari sono UFO.
Avrete visto Attivissimo durante una delle sue evoluzioni con la tuta da Attivix.
RispondiEliminaCiao Paolo, sono stato iperbolico. Lo ammetto. Magari fosse l'1 per cento! Gli spiriti magni esistono, ma "giusti son due e non vi sono intesi". Le tue dissertazioni sono un balsamo, un nutrimento prezioso per lo spirito.
RispondiEliminaCiao e grazie.
Attivissimo è un U.F.O., un Uomo Foriero di Odio.
RispondiEliminaEvitate sostanze psicotrope.
Saluti.