Metànoia in greco significa “cambiamento di parere.” La metanoia deve essere lo scopo di ognuno di noi, se intendiamo comprendere gli avvenimenti ed anche molti fenomeni culturali; in caso contrario, resteremo nella “morta gora” del pregiudizio e dell’inebetimento. Mi spiego con un esempio.
Ieri l’attentatore solitario del nord est ha colpito di nuovo, affidando al mare una bottiglia contenente un messaggio ed un micidiale esplosivo: un giovane che, incuriosito, ha preso il recipiente di vetro che ondeggiava tra gli scogli del litorale di Caorle, ha tolto il tappo ed è rimasto ferito alla mano. L’atroce evento di cronaca induce ad alcune riflessioni.
Gli inquirenti, come sempre, riconoscono di brancicare nel buio, affermando che occorreranno tenacia e fortuna (sic) per catturare il manigoldo. Così l’opinione pubblica si forma due convincimenti entrambi totalmente errati: il furfante è scaltro ed inafferrabile; le forze dell’ordine e gli organi investigativi, invece, sono composti di persone maldestre, idiote ed incompetenti, come fossero tanti Mr Bean. Niente di più sbagliato: l’attentatore del Triveneto colpisce ogni qual volta la tensione nazionale ed internazionale cresce per diffondere ulteriormente terrore e sgomento nella popolazione. Non crederemo per caso che sia solo un folle, uno psicopatico? No, lo scellerato è sicuramente una pedina degli Oscurati, un uomo con una notevole conoscenza di esplosivi e detonatori, forse uno dell’esercito (un artificiere?) o dei servizi segreti, che agisce in tutta tranquillità perché certo di essere protetto da gente delle alte sfere. È assodato: se veramente le forze dell’”ordine” volessero acciuffarlo, ci riuscirebbero. Non vogliono scoprire il responsabile di tali gesti nefandi, poiché probabilmente è uno di loro. In realtà sanno benissimo chi è: alcuni anni fa negli Stati Uniti un assassino seriale uccideva donne e bambini, con il beneplacito e la fattiva cooperazione di alcuni dirigenti del Federal Bureau of “Investigation”.(1) In Italia perché la situazione dovrebbe essere diversa? Con i sistemi elettronici attuali, con le tecniche investigative più moderne, è oggi pressoché impossibile sfuggire alle ricerche, per giunta per un periodo tanto lungo. A chi vogliono raccontare certe frottole?
Bisogna perciò convincersi che gli “inquirenti”, i “politici”… non sono incapaci ma individui abilissimi e proteiformi, spesso conniventi con i criminali, anzi essi stessi sono dei fuorilegge, astuti come Mefistofele ed ipocriti come Tartufo. Questa persuasione profonda, inattaccabile, tetragona è metànoia, un nuovo, doveroso modo di pensare che ci permette di smascherare gli inganni dei soverchiatori, di scoprire chi architetta e perpetra attentati, carneficine, omicidi, chi fomenta conflitti in quasi tutto il pianeta.
Se i genitori dei militari italiani uccisi in Iraq ed in Afghanistan sapessero che i responsabili diretti di quelle morti sono proprio quelli che pongono ipocritamente le mani sui feretri e simulano il cordoglio con parole insincere e melliflue, chissà come reagirebbero.
Sarebbero pronti per la metànoia? Non lo so, ma so che, un giorno, volenti o nolenti, dovranno aprire gli occhi.
(1) Vedi C. O’Brien, M. Philips, Trance formation of America, Diegaro di Cesena, 2001
Ieri l’attentatore solitario del nord est ha colpito di nuovo, affidando al mare una bottiglia contenente un messaggio ed un micidiale esplosivo: un giovane che, incuriosito, ha preso il recipiente di vetro che ondeggiava tra gli scogli del litorale di Caorle, ha tolto il tappo ed è rimasto ferito alla mano. L’atroce evento di cronaca induce ad alcune riflessioni.
Gli inquirenti, come sempre, riconoscono di brancicare nel buio, affermando che occorreranno tenacia e fortuna (sic) per catturare il manigoldo. Così l’opinione pubblica si forma due convincimenti entrambi totalmente errati: il furfante è scaltro ed inafferrabile; le forze dell’ordine e gli organi investigativi, invece, sono composti di persone maldestre, idiote ed incompetenti, come fossero tanti Mr Bean. Niente di più sbagliato: l’attentatore del Triveneto colpisce ogni qual volta la tensione nazionale ed internazionale cresce per diffondere ulteriormente terrore e sgomento nella popolazione. Non crederemo per caso che sia solo un folle, uno psicopatico? No, lo scellerato è sicuramente una pedina degli Oscurati, un uomo con una notevole conoscenza di esplosivi e detonatori, forse uno dell’esercito (un artificiere?) o dei servizi segreti, che agisce in tutta tranquillità perché certo di essere protetto da gente delle alte sfere. È assodato: se veramente le forze dell’”ordine” volessero acciuffarlo, ci riuscirebbero. Non vogliono scoprire il responsabile di tali gesti nefandi, poiché probabilmente è uno di loro. In realtà sanno benissimo chi è: alcuni anni fa negli Stati Uniti un assassino seriale uccideva donne e bambini, con il beneplacito e la fattiva cooperazione di alcuni dirigenti del Federal Bureau of “Investigation”.(1) In Italia perché la situazione dovrebbe essere diversa? Con i sistemi elettronici attuali, con le tecniche investigative più moderne, è oggi pressoché impossibile sfuggire alle ricerche, per giunta per un periodo tanto lungo. A chi vogliono raccontare certe frottole?
Bisogna perciò convincersi che gli “inquirenti”, i “politici”… non sono incapaci ma individui abilissimi e proteiformi, spesso conniventi con i criminali, anzi essi stessi sono dei fuorilegge, astuti come Mefistofele ed ipocriti come Tartufo. Questa persuasione profonda, inattaccabile, tetragona è metànoia, un nuovo, doveroso modo di pensare che ci permette di smascherare gli inganni dei soverchiatori, di scoprire chi architetta e perpetra attentati, carneficine, omicidi, chi fomenta conflitti in quasi tutto il pianeta.
Se i genitori dei militari italiani uccisi in Iraq ed in Afghanistan sapessero che i responsabili diretti di quelle morti sono proprio quelli che pongono ipocritamente le mani sui feretri e simulano il cordoglio con parole insincere e melliflue, chissà come reagirebbero.
Sarebbero pronti per la metànoia? Non lo so, ma so che, un giorno, volenti o nolenti, dovranno aprire gli occhi.
(1) Vedi C. O’Brien, M. Philips, Trance formation of America, Diegaro di Cesena, 2001
Un esempio che vale per tutti:
RispondiEliminaI parenti delle vittime dell'ultimo attentato di Nassiria, hanno letto, ad uso dei media, due messaggi che sono presentati come farina del loro sacco, ma che in realtà è stato scritto da altri ed imposto... al fine sbrigare con esito positivo le pratiche successive al rientro delle salme (pensioni, onorificenze ecc.).
Per i più distratti...
Nelle frasi di circostanza, in sintesi, si accentuano le "motivazioni pacifiche" ed altruistiche delle missioni nei "teatri di guerra".
I veri motivi sono altri, ma vai a farlo capire al popolino!
Roulette russa!
RispondiEliminaPer ora,i parenti non possono dire proprio nulla!
Lo stato non li ha obbligati,sicchè!......
Forse li ha ingannti,con la storiella della missione di pace,però se si va armati....si diventa automaticamente occupanti,anche perchè non si è dell'ONU!Essi sapevano di che si trattava!
...era nel conto no? allora che si piange a fare? o meglio che cosa si può urlare?...prendersela col destino avverso?...non si può!
QUALE IDEALE HA SPINTO QUESTE PERSONE,SE NON QUELLO ECONOMICO?
MENTRE IN CUOR LORO PENSAVANO..."E IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO!!!"
Questi poveretti,sfigati,non se la
sono cavata,ma tutti quelli che
rientreranno in Italia,la potranno contare,anzi "LI"potranno contare!!!...in migliaia di euro!
roulette russa!
Ciao Angela, salvo poi portarsi come viatico un linfoma: a quel punto il denaro non servirà a molto... ciao!!!
RispondiEliminachi pensa ai soldi,non pensa a niente altro!pensa di essere dentro una corazza che lo protegge da tutto!
RispondiElimina...anche dai rinoceronti....
Quella del rinoceronte... mi è piaciuta.
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