L'ultimo inganno

Qualcuno crede che il pensiero possa influire sulla materia-energia: teoricamente ciò è possibile, stando alle acquisizioni della fisica quantistica ed ai principi del sapere tradizionale. Qualcuno ritiene che la volontà possa determinare il corso degli eventi: può essere. Eppure si avverte spesso il senso di una fatalità; altrimenti saremmo al punto in cui siamo? Qualcuno potrebbe obiettare, dicendo che dipende da quante persone concentrano il loro pensiero su particolari obiettivi, come se il pensiero fosse misurabile, come se fosse questione di quantità e non di qualità. Allora è la nostra volontà che è debole, inferma? Volontà?

Penserei al libero arbitrio come ad una bugia vitale (Nietzsche docet), a quell'illusione che ci consente di vedere in noi stessi gli artefici del nostro destino. Non sarà anche questo un inganno?

Qualcuno è convinto che alla fine il Bene trionferà. Bene e Male sono concetti umani e relativi, senza dubbio, ma resta un'ineliminabile quid nell'universo e nella vita che è Male. Il Male ha piantato il suo nero vessillo in questa dimensione spazio-temporale da cui nessun salvatore mai lo espellerà. Temo. Anche un solo istante di dolore atroce, incomprensibile, straziante, per chi è imprigionato nel tempo, non è forse il trionfo definitivo del Male? Chi o che cosa potrà mai giustificarlo, sublimarlo e redimerlo?

Più il tempo passa e più si affollano, in contrasto con una situazione ormai degradata in modo irreversibile, i sogni e le chimere di un'umanità che non può rassegnarsi a questo caso-caos gratuito, irrazionale ed iniquo, alla radice.

Comunicazioni da altrove, segni nel cielo, antiche fedi, Sacre scritture, scienza mistica, Dio in noi, coscienze divine, evoluzione cosmica e spirituale, elevazione attraverso differenti vite, nuovi cieli e nuova terra, poteri della mente, energie sottili... se fossero tutte illusioni? Tutte vere e tutte false, se ci credi o le rifiuti. "Di ogni verità è vero anche il contrario", diceva Hermann Hesse... Relativismo, verità personale, assaporata, sentita interiormente... Chi ci può dare la certezza che chi è certo lo è veramente? Da chi o da che cosa può discendere la certezza di essere nel giusto? Dalla storia, i cui veri eventi sono stati occultati? Dalle nostre intuizioni, riflessi in un galleria di specchi deformanti? Da qualcuno di cui ignoriamo sia la vera identità sia le recondite intenzioni? Dal nostro istinto, come consiglia il jedi di Star wars? Penso che viviamo tutti nella caverna platonica, più o meno lontani dal mondo delle Idee.

Simmaco sosteneva che non si giunge ad un così profondo mistero, attraverso una sola via. E' vero: tanti percorsi possono condurre alla stessa meta, ma la meta potrebbe essere il baratro, non la verità né la salvezza.

Almeno in questa sfera di "realtà".