Nell'articolo intitolato "Il pianeta abitato vicino alla Terra", Paul Stonehil e Philip Mantle indugiano sulla biografia e sulla figura del noto cosmonauta sovietico Pavel Popovich (1930-2009), raccogliendo informazioni di tipo ufologico ed esobiologico.
Nello studio si legge: "Nell'agosto 2006, Popovich concesse un'intervista a Bil'var Gordona, una pubblicazione ucraina. Diversamente da altri cosmonauti che eludevano la domanda, quando gli venne chiesto se l'umanità fosse l'unica forma di vita intelligente nell'universo, egli rispose che, anni prima, Konstantin Tsiolkowsky aveva affermato che non siamo soli... Konstantin Tsiolkowsky era un visionario, filosofo e pioniere dell'Astronautica, affascinato dagli avvistamenti U.F.O. [...] Poi il cosmonauta raccontò una leggenda all'intervistatore. Molto tempo fa, esisteva un pianeta gigante vicino alla Terra, più grande di Saturno, abitato da una civiltà avanzatissima. Alcuni autori di fantascienza chiamano il pianeta Phaeton, altri Moonah. I suoi abitanti sfruttavano l'energia nucleare ed usavano il nostro pianeta come area di test: di conseguenza sul pianeta occorse un'esplosione con tragiche conseguenze. [...] Un frammento di Moonah si staccò e venne catturato dalla Terra, per diventare la nostra Luna. L'onda d'urto determinò l'inclinazione dell'asse terrestre, provocando delle inondazioni. Moonah si spostò verso lo spazio esterno, ma proprio all'ultimo momento decelerò e la sua civiltà non perì. Popovich aggiunse che aveva letto di calcoli scientifici riguardanti un pianeta gigante al confine del sistema solare, invisibile a causa della distanza. L'astronauta rivelò anche che gli abitanti di Phaeton probabilmente visitano la Terra di tanto in tanto. La loro base più vicina si trova nell'area di Saturno e possiedono tre installazioni sulla Terra: una è ubicata nelle Ande, un'altra nei fondali dell'Oceano Indiano ed una terza nell'Himalaya." Popovich ricorda che numerosi sono gli avvistamenti per opera degli equipaggi delle navi di oggetti infuocati che emergono dall'acqua o vi si tuffano.
I riferimenti del militare russo evocano antichi miti, come quelli sumerici e greco-latini (Ovidio), su collisioni di pianeti e cataclismi all'interno del sistema solare, eventi che furono studiati per primo da Immanuel Velikovsky. La leggenda riferita è la trasfigurazione di avvenimenti ancestrali cristallizzati in simboli di potente suggestione. Il pensiero corre anche al fantomatico Nibiru su cui qui non mi soffermo, poiché tema già sviscerato in un ampio articolo, quantunque non recente e quindi non aggiornato. L'aspetto notevole delle dichiarazioni sopra riportate è, però, un altro ed acquisisce un sinistro valore, alla luce di altre acquisizioni ed ipotesi. Nell'ambito dell'Ufologia, infatti, bisogna incrociare i dati, alla ricerca di sovrapposizioni, addentellati, nessi: così, di sfuggita e, per così dire, in modo obliquo, Popovich prospetta un inquietante scenario, su cui campeggia Saturno. Quasi sicuramente all'oscuro sia delle indagini condotte da Giuseppe Macaluso sia delle ricerche compiute da Angelo Ciccarella, il cosmonauta individua nel Signore degli anelli il corpo celeste su cui si troverebbe un avamposto appartenente ad una razza stellare.
L'esistenza di installazioni extraterrestri, occultate in regioni impervie o sottomarine, è poi confermata da altre fonti. Si colleghino questi sparsi, ma significativi indizi agli eventi che hanno costellato e punteggiano questi ultimi lustri, in una climax che tende la già parossistica situazione internazionale. Si provi a leggere in filigrana il contesto geo-politico con i disastri innaturali, la militarizzazione del pianeta, la creazione forse di un ambiente adatto agli invasori, le distorsioni cronotopiche (bang?)... e si delineerà un quadro di inverosimile, sulfureo realismo.
L'Armata delle tenebre avanza inavvertita trai gelidi meandri di spazi siderali.
Fonti:
A. Ciccarella, Il varco tra i mondi, in X Times, n. 10 agosto 2009
Id., Il regno di Saturno, ibid., n.13 novembre 2009
T. Good, Base Terra, Milano, 1988, passim
G. Macaluso, I dischi volanti, l'Atlantide e l'Egitto, Roma, 1967
P. Stonehil, P. Mantle, Il pianeta abitato vicino alla Terra, in X Times, n. 15 gennaio 2010
Nello studio si legge: "Nell'agosto 2006, Popovich concesse un'intervista a Bil'var Gordona, una pubblicazione ucraina. Diversamente da altri cosmonauti che eludevano la domanda, quando gli venne chiesto se l'umanità fosse l'unica forma di vita intelligente nell'universo, egli rispose che, anni prima, Konstantin Tsiolkowsky aveva affermato che non siamo soli... Konstantin Tsiolkowsky era un visionario, filosofo e pioniere dell'Astronautica, affascinato dagli avvistamenti U.F.O. [...] Poi il cosmonauta raccontò una leggenda all'intervistatore. Molto tempo fa, esisteva un pianeta gigante vicino alla Terra, più grande di Saturno, abitato da una civiltà avanzatissima. Alcuni autori di fantascienza chiamano il pianeta Phaeton, altri Moonah. I suoi abitanti sfruttavano l'energia nucleare ed usavano il nostro pianeta come area di test: di conseguenza sul pianeta occorse un'esplosione con tragiche conseguenze. [...] Un frammento di Moonah si staccò e venne catturato dalla Terra, per diventare la nostra Luna. L'onda d'urto determinò l'inclinazione dell'asse terrestre, provocando delle inondazioni. Moonah si spostò verso lo spazio esterno, ma proprio all'ultimo momento decelerò e la sua civiltà non perì. Popovich aggiunse che aveva letto di calcoli scientifici riguardanti un pianeta gigante al confine del sistema solare, invisibile a causa della distanza. L'astronauta rivelò anche che gli abitanti di Phaeton probabilmente visitano la Terra di tanto in tanto. La loro base più vicina si trova nell'area di Saturno e possiedono tre installazioni sulla Terra: una è ubicata nelle Ande, un'altra nei fondali dell'Oceano Indiano ed una terza nell'Himalaya." Popovich ricorda che numerosi sono gli avvistamenti per opera degli equipaggi delle navi di oggetti infuocati che emergono dall'acqua o vi si tuffano.
I riferimenti del militare russo evocano antichi miti, come quelli sumerici e greco-latini (Ovidio), su collisioni di pianeti e cataclismi all'interno del sistema solare, eventi che furono studiati per primo da Immanuel Velikovsky. La leggenda riferita è la trasfigurazione di avvenimenti ancestrali cristallizzati in simboli di potente suggestione. Il pensiero corre anche al fantomatico Nibiru su cui qui non mi soffermo, poiché tema già sviscerato in un ampio articolo, quantunque non recente e quindi non aggiornato. L'aspetto notevole delle dichiarazioni sopra riportate è, però, un altro ed acquisisce un sinistro valore, alla luce di altre acquisizioni ed ipotesi. Nell'ambito dell'Ufologia, infatti, bisogna incrociare i dati, alla ricerca di sovrapposizioni, addentellati, nessi: così, di sfuggita e, per così dire, in modo obliquo, Popovich prospetta un inquietante scenario, su cui campeggia Saturno. Quasi sicuramente all'oscuro sia delle indagini condotte da Giuseppe Macaluso sia delle ricerche compiute da Angelo Ciccarella, il cosmonauta individua nel Signore degli anelli il corpo celeste su cui si troverebbe un avamposto appartenente ad una razza stellare.
L'esistenza di installazioni extraterrestri, occultate in regioni impervie o sottomarine, è poi confermata da altre fonti. Si colleghino questi sparsi, ma significativi indizi agli eventi che hanno costellato e punteggiano questi ultimi lustri, in una climax che tende la già parossistica situazione internazionale. Si provi a leggere in filigrana il contesto geo-politico con i disastri innaturali, la militarizzazione del pianeta, la creazione forse di un ambiente adatto agli invasori, le distorsioni cronotopiche (bang?)... e si delineerà un quadro di inverosimile, sulfureo realismo.
L'Armata delle tenebre avanza inavvertita trai gelidi meandri di spazi siderali.
Fonti:
A. Ciccarella, Il varco tra i mondi, in X Times, n. 10 agosto 2009
Id., Il regno di Saturno, ibid., n.13 novembre 2009
T. Good, Base Terra, Milano, 1988, passim
G. Macaluso, I dischi volanti, l'Atlantide e l'Egitto, Roma, 1967
P. Stonehil, P. Mantle, Il pianeta abitato vicino alla Terra, in X Times, n. 15 gennaio 2010
L'Unione Sovietica, al contrario di quei fessi superbi e pericolosi di americani, dal dopoguerra ad oggi ha raccolto dati, studiato e ricercato dentro e fuori del nostro mondo in maniera più convincente, non dispersiva ed efficace. Sul fronte della biofisica, dell'astronomia, parapsicologia ed esobiologia, i compagni sono stati di gran lunga più avanti di tutto l'Occidente capitalista e spocchiosamente convinto della sua superiorità tecnico e scientifica. Ho ragione di credere che sul campo missilistico e della free energy hanno fatto passi da gigante, impensabili per i nostri premi Nobel, per la superbia del MIT, UCLA, Stanford e di altri centri del sapere...supposto. Le Forze Armate made in USA, pragmatici apprendisti stregoni, conoscendo gli sviluppi della scienza sovietica, non sono stati a dormire. Con progetti supersegreti, a costi elevatissimi di vite umane, i militari a stelle e strisce continuano a inviare sonde per il sistema solare alla faccia di quei civili un po' cog... della NASA. Ma i russi - son sempre URSS, capiamoci - oggi, detengono secondo me la leadership mondiale in diversi campi, inoltre posseggono informazioni su forme di vita di altri mondi date per certe, e forse pure qualcosa di più...
RispondiEliminaSaturno? Per gli amanti di alchimia come il sottoscritto, c'è un vecchio tomo proprio sul Regno di Saturno, trasformato in secolo d'oro. È più utile di tutte le missioni spaziali NASA messe insieme, anche se tratta di fumisterie ermetiche, antiquate, obsolete. Certo, come no?
Angelo Ciccarella
E' vero quanto scrivi, Angelo. I Sovietici prima e poi i Russi sono sempre stati all'avanguardia nel bene e soprattutto nel male, negli ambiti più disparati.
RispondiEliminaSaturno è collegato al piombo e questo è molto significativo, poiché viviamo nell'età del piombo. Compito improbo per l'umanità quello di trasmutare i metalli vili in oro. Ci riusciremo.
Ciao e grazie.
Dopo "riusciremo" il punto interrogativo è rimasto nel calamo, anzi nella tastiera, ma forse è un segno.
RispondiEliminacome sempre nelle leggende c'è un frammento di verità :-)
RispondiEliminahttp://www.ditadifulmine.com/2010/01/la-luna-e-nata-da-unesplosione-nucleare.html
un caro saluto
Adanos, il giorno dopo aver inserito questo breve articolo, è stato pubblicato lo studio che gentilmente segnali in cui si ipotizza che la Luna fu originata da un'esplosione nucleare. Forse l'antica leggenda ha un fondo di verità. Mi pare che anche Steiner affermi che il nostro satellite è un frammento della Terra.
RispondiEliminaCiao e grazie.